Il Belgio è un Paese di per sé abbastanza piccolo, ma ha tanto da offrire.
Situato al centro dell’Europa, e relativamente vicino ad importanti capitali come Parigi (265 km), Amsterdam (173 km) e Londra (320 km), offre tutt’oggi ai suoi abitanti un discreto tenore di vita.
La crisi economica che ha pervaso l’Europa in questi ultimi anni non ha avuto ripercussioni eccessive (seppure ci siano state) sull’economia di questo paese.
È diviso in due parti, con la regione di Bruxelles al centro.
Due parti per certi aspetti anche molto diverse tra loro: al nord si trovano le Fiandre mentre la zona sud è chiamata Vallonia.
Vi sono tre lingue ufficiali: l’olandese, il francese ed il tedesco.
L’olandese parlato in Belgio viene detto fiammingo, e si differenzia da quello parlato nei Paesi Bassi per la pronuncia più morbida e per l’utilizzo abituale di alcune parole e modi di dire derivanti dal francese.
Il fiammingo è parlato nelle Fiandre, mentre il francese in Vallonia; si stima che il tedesco venga parlato soltanto dal 2% della popolazione in alcuni comuni della provincia di Liegi, al confine con la Germania.
Tutto questo preambolo per dirti che troverai circostanze differenti a seconda della zona in cui scegli di trasferirti e cosa non da poco, devi essere consapevole della lingua che dovrai studiare a seconda della città che preferisci.
Ma vediamo ora più concretamente come legalizzare la tua presenza sul territorio belga, quali sono i requisiti necessari e le procedure burocratiche da affrontare per iniziare la tua avventura da expat.
Prima di tutto, però, ecco 5 cose che dovresti sapere prima di trasferirti in questo Paese.
A) LINGUA… PARLI BELGA?
Come ti ho già accennato in Belgio esistono tre lingue ufficiali: il francese, l’olandese e il tedesco. Anche se potresti non rendertene, l’olandese è la lingua maggioritaria del Paese.
– Olandese? Ed io che pensavo che fosse la lingua che si parlava nei Pesi Bassi –
Esatto, ma in Belgio è parlato anche dai fiamminghi, la gente che vive nella regione settentrionale del Paese, che si chiama appunto Fiandre.
Alcuni dicono che queste persone parlano fiammingo, ma quello che intendono è che parlano una forma della lingua olandese (spesso chiamata olandese belga) che differisce in qualche modo dall’olandese dei Paesi Bassi, avendo le stesse espressioni e pronunce (pensa alla differenza tra l’inglese americano e l’inglese australiano).
Il francese, invece, è parlato dai valloni che vivono nella regione meridionale del Belgio, la Vallonia. E sebbene sia difficile trovare delle statistiche precise, si pensa che circa il 57% degli 11,4 milioni di abitanti del Belgio vive nelle Fiandre.
Ecco perché l’olandese viene considerata come la lingua maggioritaria.
Ma aspetta, c’è di più: la periferia di Bruxelles. Molti francofoni ed espatriati che lavorano in questa città, infatti, vivono appena fuori dai confini della regione della capitale. E poiché Bruxelles è geograficamente situata all’interno della provincia del Brabante fiammingo, questo significa che quelle persone vivono nelle Fiandre.
Come accennato in precedenza, nelle Fiandre si parla l’olandese, ma non si tratta solo di abitudine: è la legge. Questo significa che tutte le comunicazioni amministrative e governative devono essere consegnate in lingua olandese. Ciò include tutto, dalla documentazione burocratica alla bolletta del telefono.
Lo stesso, ovviamente, vale per il francese parlato in Vallonia.
CORSO COMPLETO DI FRANCESE
Questo corso copre le varie competenze linguistiche: la comprensione e l’espressione orale, la comprensione e l’espressione scritta. La particolarità di questo corso sta nel fatto che le lezioni si basano su un materiale didattico di animazioni appositamente create e realizzate. La lingua s’impara quindi partendo da situazioni realistiche con personaggi che si esprimono in modo assolutamente naturale.
Il corso è articolato in 8 dossier per un totale di 70 videolezioni + 3 lezioni bonus. Oltre alle videolezioni ogni dossier ha un pdf illustrato scaricabile con le immagini delle scene in animazioni e relative battute, tabelle grammaticali, la trascrizione delle spiegazioni che sono in italiano per le prime 18 lezioni e in francese (tranne qualche annotazione) nelle restanti lezioni. All’interno dei dossier sono inoltre presenti esercizi di pronuncia, esercizi scritti e dettati.
Cosa imparerai da questo corso:
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Grazie ai dialoghi delle animazioni imparerai a capire il francese come è realmente parlato in Francia
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Partendo da esempi concreti imparerai facilmente la grammatica fino all’uso del congiuntivo
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Imparerai a distinguere e a riconoscere i vari suoni del francese, indispensabile per parlare e scrivere
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Imparerai a scrivere correttamente allenandoti con gli esercizi scritti e i dettati
B) E LA POLITICA?
Il Belgio ha un sistema di governo piuttosto complicato. Aveva ragione il famoso pittore René Magritte quando affermava che il Paese n’est pas une nation!
Come abbiamo già detto infatti il Belgio è diviso geograficamente e politicamente in due parti: le Fiandre e la Vallonia. Le due regioni ovviamente vivono in due universi differenti, anche se paralleli. Esiste una famiglia reale in comune, una squadra di calcio, un esercito, un sistema giudiziario e alcune istituzioni federali.
Ma nessun partito politico, emittente televisiva o università li serve entrambi.
Quindi c’è un governo federale, tre governi regionali (perché anche Bruxelles conta come una regione) e tre governi comunitari, uno per ogni gruppo linguistico.
Alcuni anni fa, il governo fiammingo si è fuso con il governo della comunità di lingua olandese ed è diventato lo stesso. Quindi i belgi fortunati oggi sono governati da sole sei amministrazioni anziché sette.
E Bruxelles?
Bruxelles, o se vogliamo chiamarla con il suo nome completo, Bruxelles-Capitale, è composta da 19 comuni. Ogni comune ha il proprio sindaco, i propri municipi e i propri consigli comunali.
Ovviamente, non aspettarti che il tuo centro amministrativo gestisca le cose allo stesso modo di un altro comune. E non aspettarti necessariamente che si parli l’inglese. Tutto dipende da chi c’è dietro il bancone. La buona notizia è che a Bruxelles puoi scegliere il francese o l’olandese per le comunicazioni ufficiali.
Questa è la legge…
C) IL SISTEMA FISCALE
– Ho capito Francesco, ma quanto costano tutti questi governi? –
Beh, devo dire che questa è una domanda molto corretta. Il Belgio, infatti, con un’aliquota fiscale marginale che arriva al 54%, è al primo posto tra i Paesi dell’OCSE per le aliquote fiscali più elevate. Includono un’aliquota di sicurezza sociale del 13% per i dipendenti e del 35% per i datori di lavoro, tasse comunali fino al’11% e l’imposta sulle plusvalenze fino al 33%.
Il paese ha il più alto onere fiscale e previdenziale al mondo; i contribuenti singoli portano a casa meno del 45% del loro reddito effettivo, mentre quelli nelle fasce di reddito più elevate portano a casa meno del 40%.
Tuttavia, c’è anche un lato positivo in questo sistema fiscale: grazie a un eccezionale sistema di sicurezza sociale, il paese è tra i più alti al mondo in termini di misure di benessere, come afferma il Better Life Index dell’OCSE.
D) TEMPO: NÉ TROPPO CALDO NÉ TROPPO FREDDO
I meteorologi classificano quello del Belgio come un clima temperato marittimo, il che significa che ha sia estati miti che inverni miti. Le Ardenne, nel sud del Paese, sono l’unico posto dove la neve è garantita ogni anno, a volte già a novembre e fino a fine marzo.
Mentre molti souvenir belgi coniano la frase “In Belgio piove sempre”, il motto migliore sarebbe “Il Belgio ha quattro stagioni in un giorno”. Si può infatti avere una calda mattinata di sole, una doccia pomeridiana e concludere con una vivace serata nebbiosa.
Questo è il motivo per cui sentirai i meteorologi dire: Non pioverà al mattino, ma sicuramente più tardi…
E) CIBI E BEVANDE
Molto probabilmente avrai sentito dire che il Belgio è la patria della birra e del cioccolato. Metti anche delle buonissime cialde e delle patatine fritte nel mix e la domanda sorgerà spontanea: “Come faccio a non ingrassare di cinque chili nel primo mese?”.
La risposta è semplice: fai come fanno i belgi. Certo, il Belgio è uno dei maggiori produttori di cioccolato al mondo, ma ciò non significa che sia tra i maggiori consumatori. In realtà, il principale punto di vendita di cioccolato al mondo è l’Aeroporto di Bruxelles, quindi molti di quei dolci tornano a casa con i viaggiatori.
Lo stesso discorso vale per la birra. Mentre il consumo di birra in Belgio è sicuramente ancora molto forte, il belga medio ne beve circa 74 litri all’anno, posizionandosi al 22° posto nel mondo. Le vendite sono infatti diminuite drasticamente negli ultimi due decenni.
Le esportazioni, invece, sono in aumento…
Per quanto riguarda il cibo, invece? Beh, i belgi possono bere una birra o un bicchiere di vino ogni sera, ma le porzioni nel piatto sono piuttosto modeste. È semplice: sebbene la quantità di alimenti trasformati nei supermercati sia in aumento, i belgi si sono stancati di dover mangiare male, quindi oggi danno grande importanza alla cucina casalinga.
Bene, detto questo, siamo pronti con il nostro articolo che ti aiuterà a trasferirti in Belgio…
Si parte!
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VIVERE IN BELGIO: PRIMI PASSI
1) IMPARA LA LINGUA LOCALE (DOPO L’INGLESE)
In primo luogo, a meno che tu non conosca già la lingua locale, è molto importante che tu sappia parlare almeno l’inglese. È una lingua piuttosto conosciuta in Belgio (soprattutto nelle Fiandre) pur non essendo una lingua ufficiale, e ti sarà di fondamentale utilità per svolgere passi molto importanti come la ricerca di una casa, o l’apertura di un conto bancario.
Ovviamente è consigliato avere già almeno una conoscenza basilare della lingua locale, ma mi rendo conto che per il fiammingo sia un’impresa non da poco, considerando poi i diversi accenti che cambiano da regione a regione.
Direi che per quanto riguarda il fiammingo, sia possibile impararlo veramente solamente vivendo qui. Ma non temere, generalmente è una cosa fattibile.
L’olandese è una lingua germanica e ha molte somiglianze con l’Inglese e il Tedesco, anche se rispetto a quest’ultimo è grammaticalmente meno complesso.
Per quanto riguarda il francese, come immaginerai la questione è più semplice dato che è una lingua innanzitutto più simile alla nostra, e poi è già da tempo ampiamente studiata nel nostro paese.
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2) DOVE TRASFERIRSI IN BELGIO
Le città prese in considerazione sono:
- Bruxelles
- Anversa
- Bruges
- Gent
- Rixensart
Vediamole una ad una:
A) BRUXELLES
Capitale e centro economico del Belgio, Bruxelles è la sede della Commissione Europea e del Parlamento Europeo. La città è un luogo vivace e vario, con aree che vanno dai ritrovi alla moda del centro città alle zone suburbane più tranquille.
Bruxelles non è solamente una città, ma anche una regione che conta attualmente 19 comuni, uno dei quali è appunto la città di Bruxelles.
Bruxelles conta circa 2,6 milioni di persone, il che la rende la città più grande del Paese. Ha anche il PIL procapite più alto di qualsiasi altra città belga; di conseguenza, la città attrae numerosi lavoratori e imprenditori altamente qualificati.
Se stai cercando un posto con una bella architettura e con degli ottimi servizi culturali, i migliori comuni dove andare a vivere sono Etterbeek e Ixelles/Elsene, Uccle/Ukkel se ti piace vivere nel verde e Anderlecht se stai cercando un posto un po’ più economico.
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B) ANVERSA
Anversa (Antwerpen) è una città che offre un ambiente multiculturale con un radicato mix di nazionalità. Qui c’è una vasta popolazione di famiglie britanniche e americane e una buona scelta di club e società di lingua inglese, oltre a diverse scuole internazionali che parlano anche l’Italiano.
L’attenzione di Anversa per la moda e il turismo culturale le fa guadagnare spesso il titolo di città più trendy del Belgio. Numerose sono le attività commerciali dovute allo sviluppo portuale e industriale, oltre ad una popolazione attratta dalle strutture universitarie e dalle crescenti opportunità di lavoro.
La maggior parte delle famiglie tende a vivere nel nord della città con il suo sapore residenziale e le case con il giardino. Gli espatriati single invece vivono più vicino al centro in appartamenti moderni e costosi. Le aree emergenti includono Berchem, con le sue grandiose case in stile Art Nouveau e un’atmosfera leggermente bohémien.
Altri quartieri interessanti sono Het Eilandje, circondato dai docklands a nord e dal vicino museo contemporaneo di Anversa, il MAS, e Sint-Andries, che ha l’atmosfera di un villaggio all’interno della città.
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C) BRUGES
Conosciuta come la Venezia settentrionale, Bruges è una delle città più affascinanti del Belgio con i suoi vicoli acciottolati, i canali medievali e gli imponenti edifici. Vivere in questa piccola città nominata Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO ti porta nel passato storico di questo splendido Paese, mentre ti godi il comfort di un’atmosfera vivace e moderna.
I migliori quartieri dove vivere sono Markt e Burg, situati nella parte orientale della città. Entrambi i quartieri vantano le principali attrazioni di Bruges, come la Torre del Campanile, il municipio e diversi musei. Qui ci sono anche numerosi ristoranti, caffetterie, negozi di cioccolato e un flusso costante di carrozze trainate dai cavalli.
Se invece hai dei bambini o preferisci stare lontano dal trambusto del centro, i distretti nell’anello esterno oltre i canali sono una buona opzione. Sint-Jozef, Sint-Pieters, Sint-Andries e Sint-Michiels sono quattro dei quartieri residenziali più popolari fuori dal centro di Bruges.
LE ATTIVITÀ DA NON PERDERE
D) GENT
Definita come la città più bella del Belgio, Gent sta diventando sempre più popolare grazie al suo dinamico mix di atmosfera cosmopolita e cittadina di provincia. Gent è un’importante città studentesca, ma c’è anche un buon mix di autoctoni ed espatriati che ci vivono.
La famosa Università di Gent sta influenzando la città a diventare un forte centro di ricerca e di sviluppo, trattenendo sempre più giovani professionisti. I luoghi più popolari sono Muinparkwijk, con le sue case e i suoi giardini a prezzi molto accessibili, e Coupure, piena di vecchie case e un delizioso fiume che la attraversa.
Patershol e Prinsenhof sono vivaci aree centrali di strade acciottolate tortuose, ristoranti e musei, ma per un quartiere centrale più tranquillo, il sud-est di Visserij offre dei sentieri alberati lungomare e file di abitazioni a schiera che sono adiacenti a grandiose residenze padronali e loft industriali.
E) RIXENSART
Questa zona al di fuori della regione di Bruxelles è un’enclave di lingua francese nella cintura fiamminga. La parte più costosa da vivere è in riva al lago con la sua tromba d’acqua in stile ginevrino, le strutture per gli sport acquatici e un meraviglioso hotel a cinque stelle.
Rixensart è a soli 20 minuti di treno dal centro di Bruxelles, quindi è un luogo ideale per i pendolari.
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3) CERCARE UNA CASA IN BELGIO
Prima di arrivare in Belgio, è fondamentale avere almeno un posto già prenotato per le prime notti. Gli ostelli e gli hotel sono praticamente ovunque, anche se ti suggerisco di prenotare la tua stanza con largo anticipo.
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Se invece il tuo budget è limitato ti suggerisco di prenotare una stanza tramite Hostelworld, il più grande portale di ostelli al mondo.
Una volta prenotato il tuo alloggio temporaneo dovrai, ovviamente, cercare una casa.
Ti sconsiglio vivamente di farlo dall’Italia affidandoti esclusivamente ad annunci online; è molto meglio essere qui sul posto, affittare magari una stanza per un periodo e dedicarti soltanto alla ricerca di un appartamento.
Rivolgiti alle agenzie, chiedi al ristorante dove sei stato a mangiare, cerca sui gruppi Facebook, rivolgiti all’amico dell’amico dell’amico: tutto può tornarti utile in questo momento!
A proposito, ecco una serie di gruppi creati da coloro che vivono in Belgio:
Se ti trasferisci senza avere ancora un lavoro potrai riscontrare qualche difficoltà all’inizio, in quanto molti padroni di casa richiedono che tu abbia un contratto lavorativo, ma non demordere: sulla quantità, ci sarà sicuramente qualcuno disposto a venirti incontro e volerti dare l’opportunità di metterti in gioco.
A trasferimento avvenuto è importante che tu prenda appuntamento online o telefonicamente presso il tuo comune di residenza al fine di dichiarare il tuo nuovo indirizzo, nonché la tua presenza sul territorio.
Per un soggiorno inferiore a tre mesi tutto ciò non è necessario, ma tu sei intenzionato a restare più a lungo vero?
Bene.
Ci tengo a precisare che prendere appuntamento è spesso necessario qui, presso quasi ogni ufficio, quindi se non vuoi essere rimandato indietro ti sconsiglio di presentarti in comune senza!
Ti verrà richiesta la documentazione da portare all’appuntamento, di solito la carta d’identità e il contratto d’affitto.
Ti verrà poi rilasciato un documento provvisorio con il tuo numero nazionale (rijksregisternummer o numéro de Registre national), in pratica l’equivalente del codice fiscale italiano, fondamentale per permetterti di iniziare a lavorare e non solo.
Nelle settimane successive a questo appuntamento un agente di polizia passerà all’indirizzo da te indicato per confermare la tua effettiva residenza.
Dopo il primo appuntamento te ne viene dato un secondo, di solito a distanza di tre mesi, in cui dovrai fornire altri documenti, soprattutto un contratto lavorativo.
Alla fine di questa procedura, se fornirai la documentazione richiesta di volta in volta dovresti ottenere la carta d’identità belga, ovvero il permesso di soggiorno con validità di cinque anni.
Ma cosa ti serve di preciso?
Per il governo belga ciò che conta maggiormente è che tu sia in grado di mantenerti economicamente; ti verrà dunque richiesto di presentare un contratto di lavoro possibilmente a tempo indeterminato oppure, nel caso tu sia un lavoratore indipendente, di dimostrare che le tue entrate siano sufficienti al tuo mantenimento.
Al termine dei tre mesi di tempo, nel caso in cui tu non sia riuscito a trovare un impiego, dovrai fornire le prove della tua ricerca di lavoro; la tua documentazione viene in ogni caso spedita a Bruxelles, che deciderà se darti altri tre mesi di proroga o meno.
In caso negativo, sarai purtroppo tenuto a lasciare il paese entro una certa data e se lo vorrai dovrai ri-presentare successivamente la domanda e iniziare la procedura da capo, come se fossi un nuovo cittadino.
Purtroppo il governo belga in questi ultimi anni è diventato abbastanza rigoroso da questo punto di vista e tende a voler dare il permesso di soggiorno solo a chi abbia trovato in tempo utile la propria stabilità lavorativa.
Non preoccuparti eccessivamente in quanto il Belgio offre diverse opportunità e personalmente sono dell’idea che chiunque lo voglia veramente, possa trovare lavoro qui.
Anche senza conoscere ancora bene la lingua locale.
A tal proposito, mi sento di consigliarti le Fiandre, in quanto la parte nord del paese è quella in cui la ricchezza economica è concentrata maggiormente.
Molti stranieri infatti trovano buone occasioni lavorative pur sapendo parlare solo l’inglese. Questo naturalmente dipende poi anche dalla tua professione, ciò che stai cercando e dal tuo titolo di studio.
Prima di passare al prossimo paragrafo, facciamo una piccola pausa…
Se hai bisogno di conoscere tutti i dettagli su come trasferirsi in Belgio insieme alla tua famiglia, ti consiglio di acquistare la nostra guida intitolata “Mamme con la valigia”.
Un manuale utile e facile da consultare che ti semplificherà la vita.
Ecco cosa troverai in “Mamme con la valigia”:
- Informazioni sul sistema sanitario nazionale, il rimborso delle spese mediche e quali sono i migliori ospedali del Paese.
- Informazioni su scuole, livelli scolastici, tipologie di scuola, servizi di scuola bus e su come viene gestita l’istruzione nei diversi Paesi.
- Informazioni sul sistema sanitario nazionale, il rimborso delle spese mediche e quali sono i migliori ospedali del Paese.
- Sussidi e benefit per i bambini nati in Belgio.
- Testimonianze di Italiani che si sono trasferiti ed hanno avuto esperienze dirette.
- Più di 400 link di siti internazionali che ti aiuteranno a vivere all’estero.
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4) APRIRE UN CONTO IN BANCA IN BELGIO
Un altro step molto importante è aprire un conto in banca: ti consiglio la ING bank, oppure la KBC, di solito molto disponibili a far aprire un nuovo conto corrente anche a chi non parla ancora bene la lingua o non ha ancora ottenuto la carta d’identità belga.
Il centro Agentschap Integratie en Inburgering (o Centre pour l’intégration) è un vero e proprio punto di riferimento per chi si trasferisce in Belgio: è l’ufficio che si occupa dell’integrazione degli stranieri nella società.
Loro sapranno indirizzarti per trovare il corso di lingua più adatto alle tue esigenze (di solito a un costo piuttosto basso) o su come trovare più facilmente lavoro.
Viene inoltre offerto gratuitamente il corso d’integrazione, per saperne di più di tutto che concerne a livello pratico vivere e lavorare in Belgio.
Questo corso è facoltativo ma ti da la possibilità di frequentare gratuitamente i corsi di lingua delle scuole serali.
Esistono poi dei corsi di lingua full-immersion, nel caso in cui tu abbia la possibilità e la voglia di investire in un periodo relativamente breve di studi intensivi.
Normalmente sono corsi offerti dalle università e per un mese di frequenza di quattro o cinque giorni a settimana vengono a costare tra i 400 e i 500 euro.
Il vantaggio ovviamente rispetto agli altri percorsi di studio è che in un tempo nettamente minore sarai in grado di avere una discreta padronanza della lingua, così da saperti poi destreggiare meglio nel mondo del lavoro e in tutti gli altri aspetti pratici della vita.
Ti indico qui di seguito le università che offrono questo tipo di corsi in alcune delle città principali del Belgio:
- Linguapolis (Antwerpen)
- Uct, Universitair centrum voor talenonderwijs (Gent)
- Ulb, Université libre de Bruxelles
Se desideri invece trasferire il tuo denaro dall’estero o all’estero, il mio consiglio è quello di utilizzare TransferWise.
TransferWise è il nuovo modo per convertire denaro e inviarlo all’estero.
L’idea è molto semplice.
Le banche hanno trattato le persone ingiustamente per tantissimi anni.
Ti fanno pagare commissioni elevate per convertire il denaro in un’altra valuta, inoltre nascondono ulteriori commissioni offrendo tassi di cambio sleali.
TransferWise ha trovato un modo molto semplice per bypassare le banche ed effettuare trasferimenti internazionali di denaro in modo trasparente ed equo.
Il prezzo è chiaro, il tasso di cambio è quello reale, la commissione è facile da individuare, e dulcis in fundo, costa fino a dieci volte in meno rispetto alla banca.
Se vuoi saperne di più, ti suggerisco di andare a leggere questo articolo.
5) CERCARE UN LAVORO IN BELGIO
A questo punto è arrivato il momento di cercare lavoro.
Rivolgiti al centro per l’impiego della tua città per saperne di più (VDAB per le Fiandre, Le Forem in Vallonia).
Tramite il centro per l’impiego non solo puoi ricevere aiuto nella compilazione del curriculum ed iniziare a candidarti per le offerte nella tua zona, nel caso tu voglia imparare una nuova professione puoi anche avere informazioni riguardo ai diversi corsi per il re-inserimento al lavoro.
Un altra cosa molto utile da sapere è che ci sono vari agenzie interinali.
Non solo le classiche Randstad o Adecco, ma anche agenzie interinali specifiche che si occupano di determinati settori lavorativi, come per esempio l’edilizia o il giardinaggio, ma anche tanti altri.
Per sapere se ci sono uffici di questo tipo nella tua zona, chiedi al centro per l’impiego.
Ecco una serie di siti web che sicuramente ti torneranno utili:
- Academic Jobs EU
- BrusselsJobs
- Eurograduate
- Heidrick & Struggles
- Jobat
- Jobs in Brussels
- Learn4good
- Michael Page Belgium
- Monster
- OnlySalesJob
- Randstad
- StepStone
- Vacature
- Xpatjobs
- be.indeed.com
Un altro portale interessante è Joppy.
Questo è un sito in cui si ha la possibilità di creare un profilo per vedere i lavori disponibili nel settore tecnologico.
Se sei interessato, potrai contattare l’azienda, e se al datore di lavoro piaci, potrai parlarci tramite la funzione di messaggistica.
Sembra che questa App sia nelle sue fasi iniziali ma sono convinto che con il tempo maturerà, quindi è un altro metodo che potrebbe valere la pena provare.
6) IL COSTO DELLA VITA
Il costo della vita in generale è un po’ più alto rispetto all’Italia, ma considera che anche la media degli stipendi lo è, quindi alla fine è tutto abbastanza proporzionato.
Inoltre ci tengo a specificare che tutto dipende anche da dove e come scegli di spendere i tuoi soldi: in Belgio è molto importante valutare i prezzi di supermercati e grandi magazzini nonché il rapporto prezzo/qualità dei vari prodotti.
Non è raro infatti che il costo di un determinato articolo possa variare anche di molto da un negozio all’altro.
Ci sono supermercati notoriamente un po’ più cari come Carrefour o Delhaize, mentre altri dai prezzi più abbordabili.
Invece di scegliere un unico supermercato per fare tutta la spesa, ti conviene recarti in un paio di posti differenti, poiché noterai che uno è più vantaggioso per l’acquisto di prodotti cosmetici (e a questo proposito ti consiglio Action che offre una vasta gamma di prodotti di cosmesi di buona qualità alla metà del prezzo di ogni altro magazzino), mentre l’altro per i prodotti alimentari (come i discount Lidl o Aldi, i cui standard qualitativi non hanno nulla di inferiore ad altre catene di supermercati).
Così facendo riuscirai ad effettuare tutti i tuoi acquisti mantenendoti entro una spesa contenuta.
Restando in tema di prodotti alimentari, ti suggerisco di fare un giro anche nei quartieri arabi della città. Oltre a un discreto assortimento di cibi etnici, è facile trovare pescherie e macellerie con ottima merce a un prezzo significativamente inferiore se comparato con i negozi di gestori locali.
Il costo della benzina è invece nettamente inferiore rispetto all’Italia (tra gli 1,1 e gli 1,3 circa al litro). La birra essendo per la maggiore un prodotto locale, è anch’essa molto meno cara che in Italia.
Al supermercato ce n’è un’ampia scelta e infatti se ne può acquistare una lattina anche per pochi centesimi. I ristoranti sono in genere piuttosto costosi se comparati all’Italia, e non sempre la qualità è all’altezza della spesa effettiva.
Va detto che le abitudini alimentari della popolazione locale sono nettamente differenti rispetto a quelle italiane, di conseguenza anche i ristoranti non sono spesso in grado di soddisfare le aspettative di chi è abituato a vivere in Italia.
Per evitare di restare deluso, non ordinare mai un piatto di pasta quando vai a mangiare fuori!
D’altronde le specialità del posto sono le patatine fritte e il cioccolato. Quest’ultimo tra l’altro è veramente buono!
Insomma anche per i ristoranti vale un po’ lo stesso discorso dei supermercati: bisogna conoscere quali sono i posti migliori e non affidarsi al primo che si trova lungo la via.
7) PRONTI PER LA PARTENZA
Ok, ora siamo davvero pronti!
Non ti resta che prenotare il volo che ti porterà nel tuo nuovo Paese.
Attenzione però! Riservare il volo per Bruxelles o per qualsiasi altra città del Belgio non è un gioco da ragazzi, a meno che tu non voglia pagare cifre esorbitanti. 😉
È per questo motivo, che ai nostri utenti, consiglio sempre di prenotare il volo su un sito web molto autorevole che sicuramente saprà soddisfare ogni tua esigenza.
Momondo è infatti un’agenzia di viaggi online che permette di confrontare tutte le offerte sui voli di oltre 800 compagnie aeree per oltre 9000 destinazioni in tutto il mondo.
Incredibile vero?
Grazie ad una tecnologia di ricerca di avanguardia e accordi speciali con le più grandi compagnie aeree infatti, Momondo offre la possibilità di confrontare e prenotare il volo su misura per le esigenze dei viaggiatori, con la sicurezza di trovare sempre il prezzo più conveniente.
Dunque, non ti resta che cliccare qui sotto e volare verso il tuo nuovo futuro.
In bocca al lupo!
Con questo post spero di essere stata esaustiva e di essere riuscita a darti una panoramica di quelli che sono i pro e i contro di venire a vivere in Belgio.
Una scelta non facile ma che secondo me vale assolutamente la pena fare, almeno per un periodo!
[…]
Ehi, aspetta un attimo prima di cambiare pagina.
Se sogni di trasferirti ma non sai da dove cominciare, ecco un test che ti aiuterà a capire qual è la strada da percorrere.
Bene, ora siamo davvero pronti.
Clicca qui e scarica gratuitamente la guida che ti svelerà quali sono le 11 cose da sapere prima di trasferirsi all’estero…
In bocca al lupo!
Francesco
3 commenti su “VIVERE IN BELGIO: PRIMI PASSI”
Ciao
ho due bambini uno di 2 anni e mezzo che sta facendo l’asilo e uno di 6 anni e mezzo che è in seconda elementare perchè anticipatario.
Mio marito ha avuto una proposta di lavoro a Bruxelles.sia io che lui lavoriamo nella sanità e guardando ad alcuni siti che propongono posti di lavoro non sembra essere questo il nostro problema….per fortuna!.
Per un probabile trasferimento il mio unico pensiero sono i bambini e in particolare il grande….che tipo di ambientamento vivono i bambini expat che non conoscono la lingua?
io parlo francese…non benissimo ma me la cavo.
grazie
Ciao, bellissimo il tuo articolo! A breve verrò a fare una vacanza in Belgio, volevo sapere come regolarmi con la presa della corrente: devo usare un adattatore o sono uguali a quelle italiane?
Ciao Maddalena,
in Belgio, le prese elettriche sono di tipo C oppure di tipo E. Nel paese la tensione è a 230 V e la frequenza è a 50 Hz. Potrai quindi utilizzare le stesse spine che utilizzi in Italia.
Un abbraccio
Francesco