In questo post voglio finalmente rispondere ad una domanda cruciale che molti di voi ci hanno fatto scrivendo alla nostra mail e che è questa: “Se lavoro all’estero, devo pagare le tasse in Italia?”
Capisco il dubbio, quindi ho deciso di dare priorità a questo argomento e spiegarti come funziona la residenza all’estero e dove pagare la tasse poiché è un tema molto complesso, che spesso genera tanta confusione.
Se hai lavorato per un anno o più all’estero, si avvicina il momento di pagare le tasse e hai bisogno di capire se pagarle all’estero, in Italia, o in entrambi i Paesi.
Bene, è arrivato il momento di fare chiarezza.
Stiamo parlando di soldi che ti sei guadagnato con lavoro, fatica, sudore e tenacia, giusto?
Ok, una volta arrivato alla fine del post sarà tutto più semplice perché ti spiegherò cosa e come fare per evitare errori e confusione.
Se hai bisogno di aiuto da parte dei nostri consulenti che si occupano proprio di questa materia nei diversi paesi, puoi contattarli cliccando qui.
Fatta questa premessa, iniziamo!
INIZIA DA QUI
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LA BUROCRAZIA
- Cos’è l’AIRE e perché iscriversi
- L’AIRE e l’assistenza sanitaria
- Residenza all’estero: e le tasse?
- Convenzioni contro le doppie imposizioni: ecco i vantaggi
- Come ottenere le agevolazioni fiscali per il rimpatrio in Italia
DOVE ANDARE A VIVERE
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- Vivere nel Regno Unito
- Vivere in Germania
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RESIDENZA ALL’ESTERO: E LE TASSE?
Prima di tutto, ecco quello che devi sapere.
Quando si parla di lavoro e di tasse è importante iniziare a chiarire che tutto dipende dalla tua RESIDENZA, o meglio dalla tua RESIDENZA FISCALE.
Quindi, procediamo per gradi.
Immagino due possibili risposte:
- In Italia?In questo caso devi pagare le tasse in Italia, oppure in alcuni casi devi pagarle in entrambi i Paesi, cioè, una parte all’estero e la differenza in Italia. Ma questo lo approfondisco tra qualche riga.
- All’estero?Prima di dirti che in questo caso non devi pagare le tasse in Italia, vanno chiarite alcune altre cose. Ho iniziato a parlarti di residenza perché questa è la prima cosa da capire, ed è anche il primo passo da compiere. E sai perché? Hai mai sentito parlare di A.I.R.E?
L’AIRE è l’anagrafe dei cittadini italiani residenti all’estero.
Come ho già detto, essere iscritto all’anagrafe degli italiani residenti all’estero può darti molti vantaggi, oltre al fatto che è un obbligo da tenere d’occhio per evitare problemi e complicarsi la vita.
Quindi, se per ora non riesci a leggere l’articolo, ecco qualche nota veloce:
Tutti i cittadini italiani che risiedono all’estero per un periodo superiore ad un anno, hanno l’obbligo di iscriversi all’A.I.R.E.
Quindi, se pensi di stare all’estero per più di dodici mesi, o se già ci vivi da più di un anno, devi dichiarare il tuo trasferimento e procedere con l’iscrizione.
Come fare?
Ci sono vari modi.
Eccoli: il mio consiglio è quello di andare direttamente al Consolato Italiano all’estero. Prima di andarci però ti conviene scaricare il modello che troverai sul web.
Compilalo prima in ogni sua parte, e poi vai a consegnarlo. Eviterai di doverci tornare due volte perché preparare il modulo ti richiederà un po’ di tempo.
Recati poi al Consolato fornito già di tutta la documentazione da allegare al modello. Ricordati di portare con te un documento (carta di identità o passaporto) e potrai consegnare il modulo per l’iscrizione.
Successivamente sarà lo stesso Consolato ad inviare il tutto al Comune di residenza da cui provieni.
In alternativa, prima di partire, puoi recarti presso il Comune italiano in cui risiedi e presentare la dichiarazione di trasferimento.
Se non ti stai trasferendo da solo, ma ti segue tutta la famiglia, dovrai richiedere il trasferimento per tutti. Non serve che andiate insieme in Comune. Può andarci una persona per tutti, ma l’importante è che abbia anche i documenti di identità degli altri.
Occhio però!
Perché se presenti la richiesta al Comune, sappi che entro 90 giorni dall’arrivo all’estero dovrai comunque recarti presso il Consolato e fare la dichiarazione di espatrio.
Cosa accade dopo?
Una volta che hai ottenuto la tua iscrizione all’A.I.R.E, verrai cancellato dall’anagrafe del Comune italiano da cui provieni (A.P.R) e iscritto nell’elenco dell’anagrafe dei residenti all’estero.
Non hai l’obbligo di iscriverti all’A.I.R.E se invece resti all’estero per un periodo inferiore ai 12 mesi.
Nota bene: L’iscrizione all’A.I.R.E. è Free.
Perché registrare la propria residenza all’estero è il primo passo da fare se vuoi lavorare in modo permanente in un altro paese e pagare le tasse all’estero.
Finché la tua residenza sarà in Italia, pagherai le tasse in Italia, o almeno, anche in Italia.
A questo dedico le prossime righe, ma prima voglio sfatare un’altra questione, perché è l’errore più frequente che molti fanno.
Sai qual è questo errore?
Quello di pensare che se sei iscritto all’A.I.R.E. e hai un lavoro e una residenza all’estero, tu non debba pagare le tasse in Italia.
Attento a non fare confusione e sottovalutare questa questione, perché potresti pentirtene dopo!
Perciò ora ti spiego nel modo più concreto come funziona la residenza all’estero e dove pagare le tasse.
Lo so, non è semplice, ma è importante!
Facciamo una distinzione chiara: una cosa è la residenza, altra cosa è la residenza fiscale.
Te lo ricordo di nuovo: abbiamo detto che la prima cosa è avere la residenza all’estero. Ok, hai ottenuto la tua iscrizione all’A.I.R.E. Ma questo significa solo che tu non risiedi in Italia, non che non devi pagare le tasse in Italia!
Ora ti faccio un’altra domanda: dov’è la tua residenza fiscale?
Ricordati bene questa distinzione: residenza e residenza fiscale non sono la stessa cosa.
Certo, la residenza all’estero è senza dubbio il primo passo da compiere, ma puoi considerarti fiscalmente residente all’estero (e dunque dovrai pagare le tasse all’estero) solo se per la maggior parte del periodo di imposta, ossia per almeno 183 giorni nell’arco di un anno (o 184 per gli anni bisestili) tu risulti:
- Non iscritto nell’anagrafe di un comune italiano
- Non hai il domicilio in un comune italiano
- Non hai la residenza in un comune italiano
Infatti ecco cos’è la residenza fiscale: è la residenza, il luogo (il Paese) in cui si trovano la sede principale del tuo lavoro, e la tua abitazione ordinaria, insomma LA TUA VITA!!!
Sai perché te lo sottolineo?
Perché un problema che tanti hanno dovuto risolvere è stato quello di dover dimostrare che la loro residenza all’estero non era “fittizia”.
Troppo facile pensare che siccome hai cambiato residenza, nessuno verrà a chiederti l’IMU per la tua casa in Italia! 😉
Per questo motivo, quando è il momento di pagare le tasse, e pensi di doverle pagare solo all’estero, è importante ricordarti delle eventuali proprietà che possiedi in Italia e inoltre poter dimostrare che la tua residenza fiscale all’estero non è “fittizia”, cioè che non è apparente ma reale.
Come si fa a dimostrarlo?
Cosa può essere richiesto?
Sono le cosiddette PROVE DOCUMENTALI.
Ora, se hai bisogno di approfondire l’argomento, ti consiglio di dare un’occhiata alla nostra guida intitolata appunto “Speciale AIRE, tasse e sanità”
E sai perché?
Perché questa guida, che sta letteralmente spopolando tra gli Italiani all’estero, garantisce una serie di soluzioni, in pochi e semplici passi.
Si, hai capito bene!
Con questa guida riuscirai a trovare una risposta alle tue tante domande e potrai ricominciare finalmente a dormire sonni tranquilli!
Curioso?Inoltre, se desideri, puoi richiedere una consulenza personalizzata ai nostri esperti.
La consulenza consiste in una relazione dettagliata che prende in esame la tua situazione specifica (ovviamente viene tutelata e garantita la privacy) e ti fornisce le risposte ai quesiti che poni oltre ad un quadro generale che può chiarirti, con riferimenti normativi, come stanno le cose e come comportarti.
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Dicevamo…
Se i tuoi figli sono iscritti ad una scuola nel Paese estero in cui vivi, nessuno potrà mai pensare che la tua residenza all’estero sia fittizia o sia solo un modo per pagare le tasse in un Paese dove la tassazione è inferiore che in Italia!
Al contrario invece, se tu lavori all’estero ma tutta la tua famiglia vive e lavora in Italia, hai una macchina che circola regolarmente, oppure se hai dei beni tipo case o altre proprietà in Italia, sei iscritto in palestra magari, è difficile dimostrare che la tua vita principale sia altrove…
Come fare allora?
Se hai la residenza all’estero, un contratto di lavoro con una ditta estera o una Partita IVA estera, un conto corrente estero su cui ti versano lo stipendio, allora non devi pagare le tasse in Italia, o meglio, dovrai pagare in Italia sono le tasse relative ai redditi prodotti in territorio nazionale o i beni posseduti in Italia.
Una cosa infatti da controllare e verificare è la cosiddetta DOPPIA TASSAZIONE.
Ora ti spiego cosa vuol dire, anche se solo il termine “doppia tassazione” può spaventarti.
In realtà non è un dramma! La doppia tassazione si riferisce ai redditi che vengono tassati sia in Italia che all’estero.
Ma attenzione! Non devi pagare le tasse due volte. Le devi solo pagare per una parte in un Paese, ed il rimanente nell’altro Paese. Questo caso si verifica spesso e per questa ragione tra molti Paesi ci sono le convenzioni che sciolgono il nodo della doppia tassazione e chiariscono la questione.
Ovviamente questo cambia a seconda del Paese estero, perché le convenzioni fiscali esistenti tra l’Italia e gli altri Stati non sono tutte uguali.
Tranquillo però, perché è una cosa nota ad ogni buon commercialista.
Tu però devi sapere che esistono!
Ricapitolando dunque, e sintetizzando il più possibile, il principio generale su cui si basa la legge è il seguente:
- Si pagano le tasse nel Paese in cui risiedi e lavori in modo prevalente, quindi anche se vivi all’estero, ma lavori per una ditta italiana o hai una società o svolgi lavoro autonomo in Italia, devi pagare le tasse in Italia
- Per la doppia tassazione puoi invece fare la dichiarazione dei redditi nello stato estero di residenza, dichiarando le tasse pagate in Italia e pagando eventuali differenze
- Altrimenti in Italia devi pagare solo le tasse per i redditi prodotti in Italia, e i beni che possiedi in Italia
Bene, spero di esserti stato d’aiuto anche questa volta e di averti spiegato bene come funziona la residenza all’estero e dove bisogna pagare le tasse. Infine, un documento che ho trovato molto interessante e che consiglio di leggere a chi volesse approfondire l’argomento, è la guida fiscale per i non residenti pubblicata sul sito dell’Agenzia delle entrate e che trovi qui.
Quindi, se sei arrivato gloriosamente fino a qui, ti invito a postare nei commenti la tua esperienza.
Ma anche se hai domande, non esitare a scrivermi.
[…]
Ehi, aspetta un attimo prima di cambiare pagina.
Se sogni di trasferirti ma non sai da dove cominciare, ecco un test che ti aiuterà a capire qual è la strada da percorrere.
Bene, ora siamo davvero pronti.
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In bocca al lupo!
Francesco
464 commenti su “RESIDENZA ALL’ESTERO: E LE TASSE?”
scusa, ma io non ci ho capito granchè..abito da 2 anni e 3 mesi in UK, non son iscritta all’aire (e non ho intenzione d’iscrivermi), non ho possedimenti in Italia, qua ho lavorato per 7 mesi ma in apprentiship, quindi senza tasse, un paio di temporary jobs via agenzie per un due mesi poi nell’ultimo lavoro (lavorato per due mesi) non m’hanno manco pagata, una mezza truffa..il resto ero in jsa…ma i miei m’han detto che han dovuto versare qualcosa perchè non son più a loro carico.. l don’t get it! grazie!
Ciao Irene, quella delle tasse non è una materia facile da capire ed è per questo che spesso conviene affidarsi a dei professionisti. Il nostro post, per ragioni evidenti, espone delle linee guida, ma poi ciascuno deve far i conti con il proprio caso specifico. Non so quale sia la situazione dei tuoi genitori, nè perchè tu non risulti a carico, ma senza dubbio il loro commercialista avrà avuto validi motivi per rappresentare loro come stanno le cose. Riguardo al tuo caso, non essendo registrata all’A.I.R.E, risulti residente in Italia, dove non lavorando, non percependo redditi e non avendo proprietà, non ti è richiesto un pagamento delle tasse, fermo restando che non conosco nel dettaglio la tua situazione.
Per ora ti auguro un lavoro ben retribuito e che possa soddisfarti!
Buon pomeriggio.
Una cosa non mi è chiara: se ci si trasferisce con tutta la famiglia in un altro Paese Ue, si prendono là domicilio fiscale e residenza, ci si iscrive all’Aire, magari si vende l’unica casa che si ha in Italia MA si lavora in maniera autonoma per clienti italiani, le tasse si devono pagare in Italia o nel Paese di residenza?
se non possiedi niente non ti possono fare niente e consiglio da amico , meno sa’ il grande fratello di te meglio e’ l’aire puo’ andare a farsi fottere
saluti
Ciao! Io da gennaio 2016 vivo ufficialmente in Germania (con domicilio registrato) e non ho ancora un lavoro. Sono spostata con ragazzo tedesco ed abbiamo un bimbo che ha iniziato a frequentare il nido. Mi sono appena licenziata in Italia ma qui conservo una casa di proprietà e la residenza. La mia domanda è: ai fini del tasse da pagare in Italia sul mio immobile per il 2016, in che modo rileva, se rileva, l’iscrizione o meno all’AIRE (per cui potrei aspettare ancora un anno?)
Grazie
Laura
Io vivo e lavoro in UK da 9 mesi da sola e non ho alcun reddito i Italia e non ho mai lavorato lì. Quindi non capisco assolutamente nulla dell’argomento. Ora vorrei iscrivermi all’AIRE e nel mio caso io non devo pagare nessuna tassa in Italia giusto? Perchè dimostro di pagarle già in Inghilterra. E per quanto riguarda il periodo di residenza all’estero precedente l’iscrizione all’AIRE? E’ vero che devo fornire a un commercialista o caf italiano un prospetto con il totale del mio reddito e tasse pagate in maniera definitiva in UK e in quel caso non devo pagare le tasse anche in Italia?
Ciao Erika, se non sei iscritta aire non hai la residenza in UK ma ancora in Italia, e questo con tutto ciò che comporta anche a livello di tasse! Sul fatto che tu non debba pagare le tasse in Italia ho dunque dubbi, fermo restando che andrebbe analizzata la tua situazione in modo più dettagliato. Se lo vorrai potrà farlo uno dei nostri consulenti che ti darà una risposta professionale. In questo caso dovresti scriverci alla mail fornendo maggiori delucidazioni. Saluti
Francesco
Ciao scusami se scrivo qui ma non so come cominciare un commento tutto mio. Grazie per il tuo post. È stato utile
Ma ho ancora un dubbio. Mia mamma oggi mi ha sollevato un problema: io lavoro da giugno 2015 in Inghilterra come infermiera e percepisco uno stipendio fisso pagando le tasse in Inghilterra. Ora la mia residenza purtroppo è ancora in Italia e risulto nello stato di famiglia di mia madre. Che tu sappia ora mia mamma per il 730 dell’anno 2015 deve pagare le tasse anche in Italia di quello che ho percepito per l’anno 2015 in Inghilterra perché sono nello stato di famiglia?
Grazie in anticipo Per la tua risposta!
Complimenti per l’articolo è grazie per le informazioni che ci date, ma ancora non ho capito bene la mia situazione, non ci capisco molto di legge. La mia situazione è questa: a febbraio 2015 sono andato a Londra e per mantenermi ho lavorato circa 8 mesi. A gennaio 2016 sono rientrato in Italia. Poiché non avevo intenzione di rimanere all’estero non mi sono iscritto all’ aire. Ora devo fare la denuncia dei redditi e vi è proprio una voce che riporta reddito da lavoro estero e tasse pagate all’estero. Ora, avendo già pagato tutte le tasse in Inghilterra ed anzi calcolando, mi risulta che dovrei persino avere un rimborso, cosa dovrei inserire? Devo pagare tasse in Italia o addirittura devo avere un rimborso in Italia? Scusate la mia ignoranza ma è una giungla!
Mi sto per trasferire in UK.
Non so ancora quanto starò, può essere come 6 mesi come 2 anni. Mi conviene iscrivermi lo stesso all’AIRE?
Ciao a tutti.
Io sono Italiano; lavoro per un agenzia francese (CDI) e risiedo in Francia (iscritto all Aire dal gennaio 2014) dal ottobre 2013.
Ho un solo dubbio sull’argomento.
Se uno ha degli immobili in Italia e da alcuni percepisce dei guadagni:
1_ le tasse sugli immobili deve pagarle solo in Italia?
2_ Non deve dichiarare queste ultime (entrate e immobili) in Francia?
3_perché nella dichiarazione dei redditi lo stato francese vuole sapere se hai un conto in Italia?
PS. l anno scorso ho pagato regolarmente le tasse in Francia, ma ho pagato anche la differenza in Italia (hanno sommato i redditi delle abitazioni a quelle del lavoro percepito in Francia e hanno sottratto le tasse pagate in Francia in pratica mi hanno ucciso) Secondo te è normale una cosa del genere?
Ti ringrazio per questo tuo sito UTILISSIMO.
Un abbraccio a tutti dalla Francia!!!!
Enrico ma leggi…cavolo!!!
Vi trasferite in UK e non sapete manco leggere un articolo in Italiano…che diamine!!!
Tutti i cittadini italiani che risiedono all’estero per un periodo superiore ad un anno, hanno l’obbligo di iscriversi all’A.I.R.E.
Quindi, se pensi di stare all’estero per più di dodici mesi, o se già ci vivi da più di un anno, devi dichiarare il tuo trasferimento e procedere con l’iscrizione.
Ciao,
Sono un cittadino italiano e lavoro alle Nazioni Unite a NY da 25 anni e sono regolarmente iscritto all’Aire. Vorrei, dopo il pensionamento rientrare in Italia. Sai se sarei sottomesso alle detrazioni IRPEF? In questo momento sono al 40%!
Mi sembra che per gli impiegati NATO esista una esenzione. …sai forse a chi possa rivolgermi?
Pietro
sono una studente in un master in italia, che ha lavorato in svizzera come intership per sei mesi diventanti poi nove presso una azienda svizzera. Ho dovuto richiedere il permesso di soggiorno, ho dovuto aprire un conto li, e ho soggiornato per tutto il tempo lavorativo per poi rientrare in italia.
Non possedendo nessun altro bene in italia, e avendo percepito solo questo reddito estero gia’ tassato in svizzera facente parte del master… devo comunque dichiararlo anche in italia?
grazie per la cortese attenzione
Ciao una domanda
Io non sono iscritto allAire e lavoro qui da Giugno , peró a Novembre devo tornare in Italia e non lavorare più qui ..
Sono empadronato qui e ho la seguridad social , ora cosa devo fare ???
Devo fare qualche baja ? Come devo muovermi ??
Salve io vivo da 3 anni a Londra, ma non ho mai pensato di iscrivermi all ai re pur lavorando on temporary bassi e quindi con il cosiddetto 0 hour contract, che devo fare iscrivermi per forza? Premetto che è mia intenzione vivere in questo paese
Ciao Emanuele, se la tua intenzione è quella di restare a vivere a Londra, il mio consiglio è quello di iscriverti all’A.I.R.E. In bocca al lupo e continua a darci tue notizie se ti va!
Se ho capito correttamente come funziona A.I.R.E. ti possono anche iscrivere d’ufficio se “scoprono” che lavori all’estero da più di un anno. L’iscrizione è obbligatoria se hai intenzione di risiedere all’estero da più di anno o se risiede all’estero da più di un anno. Suppongo questo sia dovuto al fatto che perdi alcuni diritti in Italia (tra cui l’assistenza sanitaria)
e come fai a scoprire se sei stato iscritto all’AIRE, non credo perche in teoria dovresti mandare tutta una documentazione. É un bel casino cmq!
Sono all’estero da 8 mesi, lavoro part – time e in italia non sono mai stata impiegata. Ad agosto lavorerò in italia con contratto per un mese e a settembre tornerò qui e continuerò il lavoro part – time. Non ho mai pagato tasse, quindi non so come comportarmi.. potreste aiutarmi a fare un pò di chiarezza? Grazie in anticipo
Ciao Valentina, per fare chiarezza bisogna entrare nel dettaglio della tua situazione: in che Paese vivi, che tipo di lavoro fai, che contratto hai, quanto percepisci etc etc etc. E questo non per entrare nella tua privacy, ma perchè sono dati che ogni professionista ti chiederebbe per poterti rispondere. La cosa più sensata che posso dirti è questa: se vuoi scrivici pure una mail e ti metteremo in contatto con il nostro consulente che più corrisponde alle tue esigenze.
Lavoro in Olanda ed ho residenza anche fiscale in Olanda. Sono iscritta all AIRe. Ho ereditato una casa in ItaliaDevo pagare l imu in Italia?
si se hai immobili in italia devi pagare imu ed irpef in italia per i redditi immobiliari
Grazie mille Stefano!
Cara Rosaria, grazie per averci scritto. Mi piacerebbe darti una risposta diversa, ma purtroppo…si, sei sei proprietaria di una casa in Italia, devi pagare le tasse per i beni che possiedi in Italia! Puoi però verificare presso il Comune della città in cui si trova l’abitazione, eventuali esenzioni o agevolazioni Tares.
A questo link trovi tutto in poche parole:
http://bit.ly/1UZgoNN
Ciao!
Io sono residente in UK e iscritta all` AIRE, ho la possibilita` di avere l` usufrutto di un appartamento in Italia. Mi chiedo se, a causa di questo, potrei essere soggetta ad una extra tassazione anche qui in UK.
Grazie
Ecco perchè il mercato immobiliare in Italia è andato a putt….
Vivo in Germania ufficialmente da tre anni (con ufficiale docimilio registrato), anche se non iscritto all’AIRE. Qui ho una mia partita IVA come musicista. La mia vita prevalentemente si svolge in Germania, dove ho anche un figlio. Son seguito da due commercialisti, uno tedesco e uno italiano. Quello tedesco mi fa dichiarare anche cio’ che percepisco dall’Italia (principalmente la SIAE, non uso la partita IVA tedesca in Italia ma solo collaborazioni occasionali, per qualche piccolo concerto). In Italia pago le tasse relative all’attivita’ italiana e basta, essendo, a detta del commercialista, il resto del reddito prodotto in Germania e quindi non tassabile. Non ho proprieta’ in Italia.
Ecco, tutto corretto secondo voi? Ripeto, fino ad ora non ho mai usato la partita IVA tedesca su suolo italiano.
Grazie per la risposta e per il bel blog.
Saluti da Berlino!
Caro Enrico, a quanto mi dici, non fa una piega! Unico dubbio: non avendo registrato la tua residenza estera presso l’A.I.R.E, risulti ufficialmente residente ancora in Italia e titolare di una Partita Iva che non produce reddito. Ti consiglio di chiedere al tuo commercialista italiano se invece iscrivendoti all’A.I.R.E ne puoi trarre beneficio al fine di regolarizzare a 360 gradi la tua permanenza in Germania.
In bocca al lupo per tutto e complimenti!
Un paio di chiarimenti dalla mia comprensione dell’ A.I.R.E.
1) L’iscrizione all’AIRE è obbligatoria, non opzionale
2) L’iscrizione all’AIRE fa perdere alcuni benefici tra cui: assistenza sanitaria in Italia, rinnovo della patente (se in Europa deve essere rinnovata con la patente del paese), etc
3) Se doveste avere un problema legale in Italia i documenti vengono mandati alla vostra residenza, se non avete qualcuno a riceverli vengono depositate in comune. Se avete residenza estera ve li recapitano all’estero (immagino la maggior parte delle persone abbia come residenza in Italia la casa di un familiare ma è da tenere in considerazione, specie se vi arrivano RR che qualcuno deve andare a ritirare)
4) In caso di matrimonio la procedura è diversa per via degli annunci presso il consolato.
Ciao Stefano, grazie per averci scritto. Ti rispondo seguendo l’ordine delle questioni:
1. si, dopo 12 mesi di residenza all’estero è obbligatoria
2. si, l’iscrizione all’ A.I.R.E fa perdere alcuni benefici, in linea di massima quelli di cui in teoria non potresti usufruire stando all’estero. Ad esempio, se vivi a Berlino, come faresti ad andare dal medico in Italia? (a questo sarà dedicato a breve un post)
3. la residenza è una, non puoi indicarne di più, ma puoi avere più domicili. I documenti (dipende da quali) ti vengono inviati all’indirizzo di residenza, a meno che tu non deleghi qualcuno a riceverli
4. esatto
Se hai altri dubbi, siamo qui, ma sono certa che nei prossimi post troverai dettagli utili
Io sto svolgendo per il terzo anno un lavoro “stagionale” in Germania (8-9mesi all’anno). Poche settimane fa mi è stato chiesto in Italia di pagare 1500€ di tasse sul lavoro estero, anche se io qui sono regolarmente assicurato ecc.. Vorrei capire perchè, visto che il mio domicilio è in Germania per più di 183gg all’anno.
Caro Davide,
Nota 1. dici che il tuo domicilio è in Germania, non la tua residenza. E’ una differenza essenziale. Già questo sarebbe il primo nodo da sciogliere.
Nota 2. Non sarei seria a commentare la tua situazione, perchè è un caso specifico di cui non conosco sufficienti elementi.
Se vuoi inviaci una mail e ti metteremo in contatto con il nostro consulente a cui potrai esporre il tuo caso specifico.
Grazie
come posso fare per contattare uno dei vostri consulenti in privato?
Ciao Davide, per indicarti il consulente che più fa al caso tuo dovresti inviarci una mail a madreinitalyinfo@gmail.com indicando in sintesi qual’è la tua problematica, o almeno in quale ambito (legale, fiscale, commerciale, consulenza lavoro, orientamento alla vita in un altro paese), e il paese di tuo interesse. Ti metteremo in contatto con un consulente Madre in Italy. Grazie.
Ho 59 anni è 38 anni di versamenti Inps in Italia da due mesi ho la residenza e lavoro a Tenerife. Quando andrò in pensione qui. Anni di versamento sono cumulabili
Ciao Giandomenico,
Bisognerebbe anzitutto capire che lavoro svolgi ed una serie di altri dettagli per cui non posso darti una risposta generica ma eventualmente indirizzarti ad un nostro consulente. Se vuoi puoi scriverci in privato alla mail madreinitalyinfo@gmail.com
F
Buon giorno,
ho letto la tua situazione e praticamente è come la mia.
io non ci sto capendo più nulla , quest’anno ho fatto unico per dichiarazione dei redditi del 2014 vedremo cosa uscirà fuori.
Buongiorno,
io sono all’estero da 12 mesi ed il prossimo mese (sarà il 13°) tornerò in Italia. Non ho mai lavorato qui, ho solo fatto qualche corso di lingua inglese. Avrei dovuto iscrivermi all’aire? Rischio qualcosa?
Regards
Ciao Maximo, tranquillo, non rischi nulla. Buon rientro in Italia e tienici aggiornati
Buongiorno
Io sono stato in Australia da settembre 2014 a maggio 2015.
Non ero inscritto a aire.
Come funziona con le tasse?
Grazie in anticipo
Ciao Riccardo, chiariamo subito una cosa: l’iscrizione all’AIRE non c’entra niente con le tasse!!!!!! L’iscrizione all’AIRE infatti attesta che sei stato residente in Australia, non che la tua residenza fiscale fosse in Australia. Per il resto non conosco il tipo di lavoro che hai fatto, il tipo di contratto che avevi e di conseguenza senza questi dati mi è impossibile fornirti una risposta più ampia. Se ne hai necessità possiamo metterti in contatto con uno dei nostri consulenti in loco.
Solo una domanda,
allora una persona che vive in Germania per piú di 183 giorni all´anno anche se non iscritta all´aire paga le tasse in Germania?
Ciao! Volevo complimentarmi per questo utile articolo su questa rognosa questione!
Abito in Olanda da un anno e mezzo e a breve tornerò in Italia. Motivo per il quale devo solo capire su quale muro sbattere la testa, vi ringrazio anticipamente per qualsiasi consiglio e informazione possiate darmi.
Vediamo da dove cominciare per spiegare la situazione nel modo più chiaro possibile.
Come anticipato dopo un anno e mezzo ad Amsterdam a fine agosto tornerò in Italia (dove risulto ancora residente e non ho alcun tipo di proprietà o impiego).
In questo anno e mezzo mi sono registrata, ho lavorato come dipendente a zero ore in un ristorante, ho effettuato la dichiarazione dei redditi per l’anno 2014, pagato tasse, assicurazione sanitaria fatta! per la quale ho anche un rimborso mensile. Ad aprile ho aperto la partita iva come freelance e a fine mese farò la dichiarazione anche per questa. Ora devo tornare. La mia vita attiva senza ombra di dubbio risulta qui! Ma cosa devo fare adesso? Ho messo da parte un pò di soldi, ma ora? devo pagare le tasse anche in italia? una volta tornata risulteranno reddito? ho un pò di dubbi su cosa fare perchè mio fratello percepisce una borsa di studio per frequentare l’università e non vorrei che facendo così la perdesse!
Grazie per la vostra attenzione
Ciao Olga. Due dubbi: cosa vuol dire che ti sei registrata in Olanda? Non hai detto che risulti ancora residente in Italia? Deduco che tu abbia registrato il tuo domicilio ma non ti sia iscritta all’A.I.R.E, Altra cosa: hai svolto sia lavoro dipendente che autonomo, aprendo una Partita IVA? Infine…torni in Italia per lavorare in Italia, chiudendo sia la Partita IVA olandese che il resto dei tuoi rapporti lavorativo/fiscali con l’Olanda? E poi, perchè citi tuo fratello? Risulta a tuo carico o ha avuto la borsa di studio grazie alla tua residenza olandese?
Perdona la serie di domande. E’ solo per dire che affrontando la questione seriamente, oltre alle norme, va capita la tua situazione soggettiva. Il modo più saggio in cui posso aiutarti è quello di capire meglio le cose.
Grazie
Esattamente! con il bsn number (ho sempre creduto fosse una sorta di codice fiscale) vieni registrato e con esso il domicilio ma non la residenza fiscale dato che non mi sono iscritta all’A.I.R.E.
Ho svolto sia lavoro dipendente (cameriera in ristorante) e ho aperto la partita iva come lavoro autonomo (custume designer per una performance artistica) Infine…torno in Italia per un breve periodo prima di ripartire per l’australia e poi l’intenzione è di tornare ad Amsterdam, ma dico sempre a me stessa che in un anno possono accadere molte cose.
Non avendo il prossimo mese un contratto ad un domicilio olandese sono costretta a DEregistrarmi e quindi automaticamente a chiudere la partita iva (da quello che ho capito, ma potrei anche sbagliarmi). Mio fratello ha vinto la borsa di studio perchè non avendo trasferito la mia residenza sono ancora inclusa come figlio a carico nel nucleo familiare.
Grazie per queste tue domande, e per la tua disponibilità a risponderle!
Grazie a te per avermi chiarito le cose. Per ciò che riguarda tuo fratello, la sua situazione fa ovviamente rifornimento alla normativa italiana. Per ciò che riguarda te, non avendo trasferito la residenza, la cosa si complica. Come ti dicevo infatti il domicilio, la residenza e la residenza fiscale, sono tre cose diverse, ed è per questo che non si può generalizzare…così come fa differenza il tipo di contratto che hai svolto. Se ne hai necessità pratica, posso metterti in contatto con un nostro professionista in materia.
Se vi è possibile ve ne sarei grata!
Vorrei, se possibile, un chiarimento: sono arrivata in Inghilterra a maggio e ad agosto tornerò in Italia. La mia è stata, per così dire, una piccola “vacanza”, durante la quale ho tuttavia lavorato per un mese e mezzo al McDonald’s con un contratto a 0 ore.
In questo caso come devo comportarmi? Che tasse avrei da pagare in Italia? E soprattutto quali documentazioni dovrei presentare per attestare il reddito percepito?
Grazie in anticipo per i chiarimenti.
Ciao Gabriella, stai serena. Ti consiglio solo di verificare con l’amministrazione di McDonald’s che tipo di contratto avevi e se prevedeva la ritenuta fiscale a monte.
Buon rientro
Vorrei, se possibile, una risposta a questa semplice domanda: dove devo pagare le tasse ?
A Settembre inizierò a lavorare in Inghilterra con un contratto a tempo indeterminato.
Mi trasferirò da solo lasciando in Italia moglie e due figli (18 e 17 anni).
Visto che lavorerò in Inghilterra per una ditta inglese, ma che avrò il centro degli interessi affettivi in Italia (famiglia e casa di proprietà), sarò costretto a pagare le tasse anche in Italia (pur se sarò iscritto all’AIRE ) ?
In attesa di una cordiale risposta,
Sandro
Ciao Sandro,
grazie per averci contattato! Mi metto nei tuoi panni: credo tu non abbia biogno di un parere, ma di certezze. Per fornirtele è necessario chiarire alcuni dettagli, come ad esempio: la tua casa in Italia è di proprietà? Che tipo di contratto ti faranno in Inghiltera? Tua moglie e i tuoi figli sono a tuo carico? Lavorarerai solo in Inghilterra o anche in Italia? Visto il tuo diritto alla privacy rispetto a queste info, quello che posso dire è: puoi inviarci una mail a madreinitalyinfo@gmail.com e se vorrai ti meterò in contatto con un nostro consulente in materia in UK. Intanto però, ti segnalo questo link http://bit.ly/1W2b7W9
E’ la guida fiscale per i non residenti pubblicata dall’Agenzia delle entrate, nella quale trovi un chiaro schema riguardo la tua situazione
P.S in bocca al lupo per il tuo nuovo lavoro, e contattaci quando vuoi
SALVE, VORREI ESPORRE LA MIA SITUAZIONE PER AVERE CHIARIMENTI: IO POSSIEDO UN LOCALE AFITTATO REEGOLARMENTE IN ITALIA QUINDI DOVREI PAGARE SOLO IMU E TASSE SUL REDDITO DI QUSTO AFFITTO ? DEVO FARE LA DICHIAREZIONE DEI REDDITI ? RISIEDO ALL’ESTERO E SONO ISCRITTO AIRE
MIA FIGLIA STUDIA QUI ED IO HO UNA PARTITA IVA VORREI SAPERE DOVE DIMOSTRARE LE MIE PROVE DOCUMENTALI PER FAR CAPIRE CHE LA MIA RESIDENZA E’ FISCALE
Grazie
Ciao Stefano, è esattamente come tu stesso hai detto! Si, devi pagare l’IMU e le tasse per i redditi prodotti dal tuo locale in Italia e dunque per questo fare la dichiarazione. Per il resto delle tasse che dichiari in UK, potrai mostrare le prove documentali solo quando e se sarà necessario. Ti invio questo link dove è tutto chiaro:
http://bit.ly/1W2b7W9
Vorrei un suo parere
Sono Marco Agostinelli un cittadino Italiano residente in Cracovia inscritto all’AIRE dal 02/2012
Pensionato INPS (ex INPDAP)
Sono in procinto, entro il 30 settembre, di fare domanda all’INPS per pagare l’IRPEF in Polonia, volevo sapere se in base alla convenzione internazionale italo-polacca per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito posso fare detta dichiarazione in Polonia.
Ciao Marco, ascoltandoti trovo che sarebbe molto bello se tu volessi condividere con tutti noi la tua storia, visto che oggi sempre più pensionati scelgono di andare all’estero!
Se vorrai farlo, puoi inviarci una mail, ma ora veniamo a noi: per rispondere alla tua domanda, è necessario sapere se possiedi beni in Italia, redditi, o altro oltre alla pensione…E’ indispensabile capire in dettaglio la tua situazione
A presto
Nò in Italia non possiedo beni di alcun genere e
non ho figli a cacico
Grazie per i chiarimenti. Sottoporremo ai nostri consulenti quanto ci hai scritto e ti risponderemo quanto prima. Una cosa Marco: ti segue un commercialista italiano o polacco?
nessun commercialista ne italiano ne polacco, avendo solo la pensione non devo fare dichiarazione dei redditi
Salve a tutti, in merito alla vicenda ho trovato questo recente e direi prezioso articolo che bisognerebbe tenerselo sempre a portata di mano qualora qlc incompetente degli uffici delle Agenzie delle entrate verrebbe a romperci le scatole:http://bit.ly/1UoZ9nQ
Ciao Luigi, e grazie mile per la tua partecipazione!
ciao e complimenti per l’utilissimo servizio che fate!
la mia situazione è questa: sono socio di una ditta che si occupa di audio/video con sede in svizzera (l’altro socio vive effettivamente in svizzera, mentre io vivo a como). lavoriamo per lo più in svizzera e con clienti svizzeri anche se ogni tanto capita qualche cliente italiano. pago regolarmente le tasse sui guadagni in svizzera e quelle sulla casa in italia. lavoro anche come insegnante di musica presso scuole private in italia e per quello pago il 20% con il sistema della ritenuta d’acconto, avendo cura di tenermi al di sotto del massimale di reddito (5000 euro) oltre il quale dovrei pagare la gestione separata dell’inps (invece i contributi pensionistici già li pago in svizzera obbligatoriamente).
è tutto… sto facendo qualche stupidata o ha tutto senso?
grazie infinite!
Ciao, vivo in Inghilterra da 7 anni, ho una bimba di 1 anno e mezzo e ragazzo inglese. Ho sempre lavorato, ma non mi sono mai iscritta all’Aire, non lo sapevo all’inizio e poi quando l’ho scoperto ho fatto passare il tempo e non l’ho più fatto. Io ora vorrei tornare in Italia tra qualche mese. Vale la pena iscrivermi? Cosa comporterebbe se mi trasferisco in Italia? E volevo sapere se gli anni che ho lavorato qui verranno riconosciuti in Italia, anche pur non essendo registrata all’Aire? grazie Barbara
Ciao Barbara, a quanto mi dici, di fatto, la tua residenza è già in Italia, quindi nel caso tu tornassi a vivere nello Stivale, semmai il tuo compagno dovrebbe acquisire la nuova residenza 😉
Se decidi di trasferirti tra qualche mese, io non mi iscriverei proprio ora all’A.I.R.E, ma è solo un mio personalissimo parere! Voglio dire, semmai mi sarei iscritta nei sette anni precedenti, non proprio ora!!! Per gli anni che hai lavorato li…non so che tipo di lavoro hai fatto, che tipo di contratto avevi e in che senso mi poni la questione: ad esempio…è un lavoro da insegnante e vuoi sapere se vengono riconosciute le qualifiche professionali? oppure la domanda riguarda i fini pensionistici? hai pagato le tasse per quel lavoro solo in UK o anche in Italia?
Capisco che la questione è complessa, ma se vuoi e nel rispetto della tua privacy, posso metterti in contatto con un nostro consulente in loco
Ciao Simon, a quanto dici ha tutto senso!
salve io vivo in argentina da quasi 3 anni, e’ non sono iscritto all’Aire..pero’ tengo il documento di residenza , risulto disoccupato sia in italia che in argentina possedimenti in italia 0..mi devo lo stesso iscrivere?
Ciao Piero, l’iscrizione all’A.I.R.E prescinde dal fatto che lavori o che sei disoccupato, o che hai proprietà. questo riguarda il reddito, non la residenza…mentre l’iscrizione all’A.I.R.E attesta solo che vivi in un altro Paese e sei residente li
Buon giorno,
le scrivo per chiarimenti per quanto riguarda la mia situazione fiscale.
Sono un italiano che lavora 8 mesi in Svizzera ( cantone San Gallo ) e 4 mesi torna in Italia ( lazio nei pressi di Roma, precisamente comune di Latina ) .
Non potendomi iscrivere all’Aire perchè non supero un nno ( cosi mi è stato detto al consolato ).
Quindi nel mio comune sono iscritto nell’anagrafe con la mia famiglia, nel comune di Sezze.
In realtà io lavoro e vivo 8 mesi l’anno in Svizzera.
Vorrei capire se nella dichiarazione dei redditi devo dichiarare i redditi conseguiti in Svizzera e assunto da una ditta Svizzera.
Finito il contratto che dura 8 mesi torno in Italia e usufruisco della disoccupazione quando ho i requisiti giusti.
Aspettando che mi richiamino in Svizzera per stipulare un nuovo contratto che sono tre anni che mi viene fatto per 8 mesi.
Adesso chiedo per favore delucidazione per quanto riguarda unico e dichiarazione dei redditi in Italia, io qui in Svizzera già vengo tassato alla fonte e pago assicurazione per cassa malati.
Ciao! Per evitare ogni fraintendimento, ti invio questo link che scioglie ogni dubbio:
http://bit.ly/1W2b7W9
se ne hai altri, siamo a tua disposizione…
Ciao. Vivo all’estero da dieci anni e sono regolarmente iscritta all’aire. In Italia ho solo mantenuto il mio vecchio conto in banca. Devo fare la dichiarazione dei redditi?
Ciao, se non hai proprietà e non produci reddito, NO!
Buongiorno ti ringrazierei se mi puo aiutare con questa procedura burocratiche pero favore.(Tutto inizia queste anno 2015) Ho lavorato da gennaio a agosto in Itala(ditta italiana) pero ho abitato in Italia fino Giunio, mi sono trasferito in Francia, ma mi contrato in Italia scaduto adesso in agosto( quindi giunnio, luglio e agosto abito in Francia ma ho lavorato in italia), Adesso inizio a lavorare in monaco anche in agosto. Con le miei dichiarazione di reddito che dovrei fare nel 2016 (comunicazione gia fatta al AIRE) vorrei sapere se ci sono altre cose admministrative che dovrei fare. Per il prossimo anno dove faccio la dichiarazione di redito ? Faccio per 5 messi in Italia e per 7 messi in Francia? (tutto in Francia!secondo lo che ho letto ho capito cosi…. e vero? (e solo pago la tasse di la casa che ho in italia e che a lo stesso tempo si trova in vendita)
Ho due bimbe quindi devo fare per questione del asilo e nido la dechiarazione di reditto penso (la bimba di quatro anni gia inscrita alla scuola francese ma la piu piccola al nido non ancora). Grazie per il AIUTO. DISTINTI SALUTI. CARMINE.
Ciao Carmine, devi fare in Italia la dichiarazione sia per la casa, sia per i redditi che hai percepito in Italia fino ad Agosto! Poi la dichiarazione in Francia per i redditi che percepisci in Francia: ma attenzione. Dipende da una serie di cose: se la ditta per cui lavori in Francia è italiana, allora devi fare la dichiarazione in Italia…
Grazie mille!!! la ditta per la quale lavorare e monegasca….grazie per la tua pronta risposta!!
qui trovi tutto:
http://bit.ly/1W2b7W9 😉
Buongiorno, vivo a Londra da piu’ di 30 anni e a quel tempo mi iscrissi all’ Aire. Circa 5 anni fa ho dovuto tornare in Italia per assistere un genitore malato per un periodo indeterminato e ho richiesto la residenza nel comune Italiano. Passati 8 mesi sono ritornata alla mia vita a Londra ma purtroppo mi sono appena resa conto di non aver rifatto l’iscrizione all’Aire.
Provvedero’ al piu’ prima all’iscrizione ma che data di rientro devo mettere sul modulo? Inoltre, possiedo un immobiliare in Italia dal 2004 e ho sempre pagato in Italia l’ ICI /IMU e le tasse sull’affitto preparate dalla mia commercialista. Cosa devo fare? Devo preoccuparmi?
Grazie per il vostro riscontro…
Ciao Gabriella, è un piacere sentirti! Stai assolutamente tranquilla, hai fatto tutto in modo impeccabile. Per qanto riguarda la tua reiscrizione all’A.I.R.E, metti pure la data del tuo rientro effettivo. No problem
A presto
Buongiorno e complimenti per l’articolo innanzitutto, tutto molto utile ed interessante.
Io però ho una domanda abbastanza semplice, anche se alla luce di tutto ciò potrebbe essere complicata.
Ho ricevuto una proposta di lavoro per Lugano, ma prima di accettare vorrei sapere quanto mi resterebbe in tasca in virtù appunto della doppia tassazione, perché la mia residenza continuerebbe a rimanere in Italia; praticamente fatto 100 quanto resterebbe (più o meno) dopo aver pagato le tasse? 80, 70, 50, … Questo per capire se mi converrebbe, considerando che avrei ulteriori spese di logistica e di trasporto.
Grazie in anticipo per tutto le info che saprete darmi.
Saluti.
Ciao Diego, sono costretta a risponderti con una serie di domande, che per serietà andrebbero a sua volta rivolte al nostro consulente esperto in questo settore. Comprenderai il perchè se iniziamo s stabilire cose indispensabili, del tipo: lavori da dipendente o con partita iva? avrai redditi solo a Lugano o anche in Italia? Hai proprietà in Italia? Quale soglia di reddito raggiungi? Te lo chiedo non per farmi gli affari tuoi, ma perchè come sai nello stabilire la tassazione a cui andrai incontro vanno valutai diversi criteri. Per questa ragione e per tutelare la tua privacy, se hai bisogno di una consulenza diretta possiamo metterti in contatto con uno dei nostri consulenti scrivendoci all’indirizzo mail
A presto
Buon giorno, innanzitutto complimenti. Le spiegazioni sono molto più chiare di altro materiale, anche di enti preposti, trovato sul web.
Volevo sottoporvi la mia situazione, un caso che potrebbe anche essere di esempio anche per altri. La mia azienda (italiana) mi ha proposto di andare a lavorare per qualche anno in uno stato extracomunitario. La formula sarebbe quella del distacco. Il lavoro durerebbe sicuramente più di un anno e prevede dei rientri su base mensile in Italia. Credo quindi che il periodo di permanenza all’estero sia superiore ai 183 giorni annui. Ho un conto corrente italiano, dovrò aprirne un altro nel paese estero per evitare la doppia tassazione oppure potranno versarmi i compensi sul conto italiano anche se dovuti ad attività svolta all’estero? Ho verificato che esiste un accordo tra i due paesi per evitare le doppie imposizioni. Questo può aiutarmi? Nel caso aprissi un conto corrente anche all’estero, ci sarebbero tassazioni particolari quando alla fine tornerò in italia e dovrò trasferire la somma estera in Italia? Grazie mille della collaborazione
Ciao Domenico, senza dubbio l’accordo bilaterale previsto tra Italia ed altri Paesi per evitare la doppia imposizione può aiutare, anzi, è prezioso, ma ti specifico che, trattandosi di azienda italiana, tu risulteresti come lavoratore dipendente italiano in distacco, questo per tutta la durata della tua permanenza, e nel post trovi indicazioni rispetto al tuo caso specifico.
Se hai bisogno di chiarimenti specifici o di una consulenza diretta possiamo metterti in contatto con uno dei nostri consulenti.
A presto e grazie per il tuo supporto
Buongiorno Francesco,
Complimenti per come ha redatto l’argomento.
Vorrei esporle la mia situazione in modo d’aver è la Sua opinione.
Io vivo da ormai 10 anni ad Antibes FR, non lavorando in quanto ho delle rendite immobiliari in Italia che mi permettono di vivere.
Risulto residente in Italia (ovviamente non iscritta all’Aire) dove pago le mie imposte.
Per quanto riguarda il fisco francese rischio la doppia imposizione?
Grazie in anticipo.
Cordiali saluti
Stella
Buongiorno e complimenti per il sito!
Ho un piccola questione da porre: mi sono trasferito in Belgio da due anni, qui ho aperto partita IVA e mi sono iscritto all’AIRE. In Italia non ho redditi, ma solo un appartamento vuoto (prima casa). Chiaramente IMU+TARI+TASI continuo a pagarli, ma devo invece presentare la dichiarazione dei redditi oppure sono esonerato?
Grazie!
Ciao Fabio,
il principio a cui attenersi è che in Italia devi pagare le tasse per redditi e beni che possiedi in Italia, dunque a quanto dici, in Italia dovrai pagare le tasse solo per la casa che possiedi. Per ogni dettaglio ti suggerisco questo link: http://bit.ly/1W2b7W9
Buona sera,
attualmente sono in aspettattiva non retribuita per motivi personali/malattia, concordata ovviamente con l’azienda per cui lavoro (in Italia). Tra pochi mesi rientrerò. Tuttavia, pur sapendo che legalmente non potrei lavorare per nessun altro datore di lavoro, mi è stata fatta una proposta lavorativa nel sociale all’estero – a cui terrei molto – (più precisamente a Londra), ma necessariamente in regola (quindi, con iscrizione al National Insurance). Premesso ciò: in fase di dichiarazione dei redditi come mi dovrei comportare? Immagino tramite modello unico o sbaglio? Inoltre, l’azienda per la quale risulto ancora assunto (anche se in aspettativa) potrebbe venire a conoscenza di quel lavoro (tramite il national insurance, dichiarazione dei redditi oppure altro)?
Per quanto mi riguarda il problema non è la reticenza a pagare le tasse, anzi. Ma se l’azienda per cui lavoro venisse a conoscenza che sto lavorando c/o un terzo, rischierei il licenziamento in tronco.
Potete fornirmi delle risposte anche se, forse, in parte fuori dall’argomento di vostra competenza?
Ciao Bianca,
non conosco nel dettaglio la tua situazione e non conosco le ragioni dell’aspettativa ma a quanto mi sembra di capire se tu lavorassi in UK sarebbe come se avessi contemporaneamente due assunzioni in qualità di dipendente?
Non mi permetto di darti un consiglio perchè sarebbe necessario comprendere a fondo sia la tua situazione con l’azienda per cui lavori sia le condizioni che ti vengono proposte dalla struttura inglese. La cosa sensata che ti suggerirei è di rivolgerti ad un consulente di lavoro che possa garantirti correttezza e serenità.
Se necessiti di un supporto in tal senso siamo a tua disposizione.
La nostra mail è: madreinitalyinfo@gmail.com
Ciao
Francesco
ciao , anche io ho una domanda. ho lavorato in Inghilterra per 3 anni con due agenzie diverse, una italiana ed una inglese. Non ho mai richiesto le taxes back, e sono passati 7 anni dal mio rientro in Italia. Non ho più un documento ne una busta paga che attesti che io ho lavorato per loro, ma vorrei “convalidare” e sommare questi 3 anni con quelli Italiani . Ho solo il national insurance number. Come devo fare ?
Ciao Benedetta,
ti rispondo di getto: per richiedere qualunque cosa devi fornire prove documentali che ne attestino il tuo diritto. Questo il principio cui attenerti….
avrei bisogno di qualche informazione a riguardo del trasferimento.
A ottobre con mia moglie ci trasferiremo definitivamente a Tenerife, siamo entrambi pensionati di vecchiaia INPS. in Italia avevamo un appartamento che abbiamo venduto, un’auto che abbiamo venduto, quindi non abbiamo più nessun bene, a Tenerife abbiamo dato in aprile una caparra per l’acquisto di un Appartamento dove andremo a vivere e i primi di Novembre dobbiamo rogitare, cosa ci consigli di fare prima di lasciare L’italia, andare a chiedere il modello S1 e nel caso come si fa? Possiamo iscriverci all’AIRE anche online? il mio comune dove ho già comunicato il prossimo trasferimento non accetta se non attraverso il consolato l’iscrizione all’Aire è normale? Un’ultima cosa le tasse dove le pagheremo? non chiederemo probabilmente la defiscalizzazione delle pensioni per non perdere il diritto alla sanità a Tenerife e a tal proposito mi sapete dare informazioni più aggiornate su come comportarsi con la doppia tassazione? manterremo un conto corrente italiano e questo può comportare un rischio di tasse da pagare? grazie
Emilio
Ciao Emilio, ti faccio una premessa:
Quanto mi chiedi è molto articolato e non riguarda un solo argomento, quindi il mio consiglio è di metterti in contatto con uno dei nostri consulenti che potrà esserti più utile in senso pratico. Soddisfo in linea di principio alcune questioni che mi poni andando per ordine.
1) Il mio consiglio è quello di recarti direttamente presso la tua ASL perchè non tutte hanno già adottato il modello S1, ma sapranno chiarirti come operano a riguardo.
2) Puoi inviare la richiesta d’iscrizione scaricando il modello dal sito del consolato italiano. Provvederà il consolato a comunicare il cambio di residenza al comune italiano.
3) L’accordo bilaterale prevede che tu possa richiedere anche la detassazione ma nel caso in cui tu e tua moglie non vogliate farlo dovrete comunque attenervi agli accordi sulla doppia tassazione in vigore tra Italia e il paese di destinazione. In quanto però pensionati italiani, a fronte di determinati requisiti potreste pagare le tasse solamente in Italia. Andrebbe analizzato per questo il vostro caso specifico ed è la ragione per cui ti rimando ad un nostro consulente o comunque ad un commercialista che conosca sia la normativa italiana che estera.
Un abbraccio
Salve,
vivo e pago le tasse in Spagna, ho vari docuemnti spagnoli, NIE, numero di previdenza sociale, certificato di residenza e mi sono pure iscritto all’Aire ma per il momento non ho ricevuto risposte, pare che ogni comune abbia tempi differenti per aggiornare i dati, comunque ho prove documentali di ogni tipo sulla residenza, dunque il problema è questo, devo affittare il mio appartamento in Italia, la mia domanda è semplice, posso fare a queste persone il contratto tipo cedolare secca, o esiste una contratto di affitto speciale per chi risiede all’estero e deve affittare in Italia, grazie.
Ciao Manolo,
le persone a cui affitterai l’appartamento avranno l’ipotesi di prendere la residenza a quell’indirizzo, ragion per cui il contratto con cedolare secca mette sia te che loro a riparo da ogni successivo disagio. Esistono altre forme di contratto d’affitto, ma non credo rientrino nella natura del tuo caso.
Buona giornata
Ciao, sono iscritto all’aire da 20 anni. Lavoro regolarmente in Thailandia e torno in Italia una volta l’anno. Da quest’anno, con sorpresa mi sono dovuto sobbalzare circa 900 euro di tasse sulla casa, perché il governo Renzi, ha deciso di tassare . O meglio, la proprietà di un italiano residente all’estero è considerata prima casa solo se sei pensionato nel paese d’origine. Ma scusate, se io torno in Italia tre settimane, quella non è cosa mia se ci vado ad abitare? Io, in quella casa ci ospitava mia madre, ma ora che non c’è più è chiusa ma sempre con utenze intestate a me e zero o poco di consumi. A questo punto sto valutando di affittare, tra l’altro con canone concordato e cedolare secca. Domanda….posso farlo? Dovrò dichiarare in Italia? Come mi devo comportare? Faccio comodato x essere più sicuri? Grazie
Ciao Alberto,
facciamo ordine: 1) Molti comuni italiani (verifica il regolamento comunale del tuo comune) applicano esenzioni o riduzioni sulle tasse relative alla casa per i residenti all’estero. Ovviamente non riguarda tutti i comuni ma ti suggerisco di fare una verifica anticipatamente.
2) Puoi assolutamente affittare la casa pagando in Italia le tasse che percepisci per il reddito derivato da quella proprietà.
3) Per farla risultare casa non abitata (in caso di non affitto) ti suggerisco di staccare le utenze, chiedere eventuali riduzioni e fornire il tuo certificato di residenza all’estero.
4) La registrazione di un comodato d’uso porta l’inquilino ad avere il diritto di non corrisponderti alcun affitto, il che comporterebbe problemi perchè se lui non ti paga tu non hai modo di rivalerti, ma questa è una tua personale valutazione.
Un abbraccio
Francesco
Sì il mio comune fino all’anno scorso aveva equiparato la casa di un italiano residente all estero se non affittata PRIMA CASA, indi esenzione imu. Da quest’anno, il PDC che nessuno ha votato, ha detto che per godere di questo beneficio bisogna risiedere all’estero maestre pensionati in Italia. …..pazzescooooooooooooo!!!!!!!!!!!! Ed il Comune dove ho la casa mi dice che non può fare nulla . È coi!
Salve, vado a lavorare in Spagna(con busta paga) e mi iscriverò all’AIRE, non posseggo beni immobili, ho solo un automobile in Italia. Ho però una partita iva a regime dei minimi e sono iscritto alla gestione separata dell’INPS, perciò ogni 3 mesi pago la rata tramite F24. Detto questo non ho idea di come gestire questa cosa una volta trasferito all’estero.
Dovrò continuare a pagare l’INPS?
Dovrò fare la dichiarazione dei redditi anche in Italia?
Se si quali redditi devo dichiarare?
Meglio chiudere la partita iva in Italia?
Grazie
Salve Fab,
il lavoro autonomo con P.Iva e il lavoro dipendente con busta paga sono due cose distinte. Puoi continuare a mantenerle entrambe, a condizione che tu intenda continuare a lavorare con la tua P.Iva. In quel caso dovrai fare la dichiarazione in Italia per i redditi che fatturi in Italia. Se non sono queste le tue intenzioni, il mio consiglio è quello di chiudere la P.Iva.
Ok, chiaro. Immagino che dovrò continuare a pagare l’INPS se decidessi di lasciare la p. Iva aperta.
Purtroppo la P.Iva comporta spese intrinseche ma non conoscendo nel dettaglio la tua situazione fiscale ti suggerisco di approfondire con un commercialista di tua fiducia perchè al di sotto di una determinata fascia di reddito e al pari di determinate condizioni potresti essere esente dal dover presentare la dichiarazione.
Salve,
la mia situazione è supercomplicata. Dal 2013 sono titolare di partita IVA (regime dei minimi). Da 5 mesi mi sono trasferita in Francia per un’esperienza di volontariato europeo (progetto SVE) che mi riconosce una sorta di rimborso spese. Vivo in Francia stabilmente e ho preso una casa in affitto. A luglio ho presentato regolarmente la dichiarazione dei redditi e ho pagato le tasse in Italia. Premesso che ho intenzione di rimanere in Francia, anche quando scadrà il mio progetto di volontariato (ovvero aprile 2016), mi chiedo se non devo comunicare all’agenzia delle entrate la nuova residenza. E qualora fossi obbligata a farlo dovrò rinunciare alla partita IVA in Italia?
Grazie anticipatamente
Salve, sto partendo per gli usa a fare un anno di postdoc (da settembre 2015 ad agosto 2016) in una università statale usa avendo vinto una loro borsa di studio.
Da agosto 2016 andrò a fare un altro anno di postdoc in una università turca con una loro borsa di studio che ho già vinto.
In italia ho sempre vissuto a carico dei miei genitori non avendo redditi ne proprietà.
Quando sarò in usa vorrei iscrivermi all’aire dal 1.1.2016 perchè prima di allora non avrò una residenza fissa negli usa e neppure uno “stipendio” regolare, quindi per il fisco italiano per tutto il 2015 deciderò di restare ancora residente in italia e a carico dei miei genitori; inoltre l’iscrizione all’aire nel 2015 sarebbe inutile in quanto nel 2015 ho vissuto in italia per i primi 9 mesi e quindi la mia residenza fiscale resterebbe comunque in italia per tutto il 2015)
La domanda che io pongo è: nil consolato italiano negli usa accetterà la mia iscrizione all’aire il 1.1.2016 ???
Lo domando perchè l’iscrizione all’aire si deve fare per periodi superiori di 1 anno mentre io per gli usa ho un contratto di 12 mesi, poi andrò in turchia per un altro anno;
Io ritengo che l’iscrizione dovrebbero accettarla perchè con la mia iscrizione all’aire in usa al 1.1.2016 io non chiedo la residenza negli usa, io chiedo all’italia di stabilire la mia residenza all’estero (8 mesi in usa e poi 12 mesi in turchia e poi chissà dove andrò).
Vorrei poter essere sicuro di non sbagliarmi…………sul visto per gli usa c’è scritto: dal 1.9.2015 al 30.8.2016 e sono esattamente 12 mesi non un giorno di più.
Grazie per la risposta.
Ciao Paolo,
innanzitutto complimenti per i tuoi successi e poi complimenti anche per la chiarezza delle informazioni che hai raccolto. Quanto dici non fa una piega. Ci si può iscrivere all’AIRE entro 90 giorni dall’arrivo in un altro Paese e se intendi rimanerci per un periodo minimo di 12 mesi.
Non tutti però sanno quanto tempo resteranno all’estero, e questo non li esclude dalla possibilità di iscriversi all’AIRE. Dunque, senza dubbio, verrà accettata la tua richiesta, e una volta trasferito in Turchia, potrai chiedere il trasferimento da un AIRE all’altra.
Un abbraccio
F
Buonasera, sono un lavoratore dipendente in Italia, ma sto piano piano trasformando il mio hobby in lavoro vero e proprio all’estero (Irlanda). consumando le mie ferie in viaggi di lavoro. Mi chiedo, posso aprire una p.iva irlandese subito, poiché l’intento sarebbe di trasferirmi lì una volta che riesca a camminare con le mie proprie gambe, finanziariamente parlando? tutto questo per non aprire una p.iva italiana per poi chiuderla una volta andato via e riaprirne una irlandese.
spero si sia capito. Grazie
Ciao Lucio,
puoi tranquillamente aprire una partita Iva Irlandese, a meno che il contratto di lavoro che hai come dipendente non ti pone dei vincoli in tal senso.
Buona fortuna
Buonasera, sono da 10 anni residente di fatto a Londra dove ho sempre lavorato ininterrottamente dal 2003. NON sono iscritto all’AIRE e,non avendo redditi in Italia, non ho mai fatto la dichiarazione dei redditi (o meglio l’ho fatta finche’ avevo un monolocale di proprieta’ che poi ho venduto). Da quanto ho capito avrei dovuto pagare le tasse in Italia sui redditi percepiti qui ma, ovviamente in buona fede, non l’ho fatto. So che c’e’ il trattato contro le doppie imposizioni ma la sua interpretazione e’ un po’ difficile (ed ambigua). Se dovessero fare dei controlli, posso scampare le sanzioni se dimostro di avere avuto il mio domicilio fiscale (lavoro, casa oltreche’ affetti) qui in UK? Mi conviene regolarizzare la posizione (cioe’ iscrivermi all’Aire) considerando che adesso ho anche figli che sono in eta’ scolare?grazie
Ciao Leo,
in realtà una volta che il tuo centro della vita lavorativa, affettiva e fiscale è stabilita in un altro paese dell’Unione Europea, proprio in virtù dell’accordo bilaterale per evitare la doppia imposizione, non sei costretto a pagare le tasse in Italia, a meno che, come ti è accaduto nei primi anni, non possiedi beni o redditi in Italia.
Assoldato questo principio, qualora tu subissi accertamenti dall’agenzia delle entrate, dovrai fornire le prove documentali che attestano la tua residenza fiscale esclusivamente in UK, e mi sembra che tu ne abbia a sufficenza.
Ti ricordo, però, che la casistica sulla doppia tassazione è assolutamente soggettiva, oltre alla normativa, e va analizzata caso per caso, probabilmente è questo che te l’ha resa confusa.
Detto questo, ti suggerisco di iscriverti all’AIRE, sia per le agevolazioni che ne puoi trarre, sia per regolarizzare la tua residenza all’estero. Questo perchè l’iscrizione all’AIRE è una delle fondamentali prove documentali per dimostrare la propria residenza oltreconfine.
Un abbraccio
Francesco
Ciao a tutti vivo in Germania da sei anni …mio padre residente in Italia e pensionato, vorrebbe entrare a far parte della mia società che si occupa di gestire qui in Germania un ristorante… l’unica cosa che ci crea dei dubbi é capire :
1) perderá la sua pensione minima?
2) Dovrá pagare le tasse in Italia ?? E se é si… in che misura??
Ciao Conny,
quello che mi poni è un argomento un po’ complesso rispetto al quale vanno valutate delle variabili, in primis se tuo padre entrerebbe in società solo come socio di capitale, ossia investe del denaro nella società ma senza lavorarci, oppure se ne diventa anche dipendente, spostando la sua residenza in Germania.
Per quanto riguarda la misura delle eventuali tasse e appunto le tasse in generale, sarebbe azzardato darti una risposta generica perché andrebbe valutato il suo caso nel dettaglio.
Ti abbraccio
F
Salve a tutti, sono sandro è lavoro in UK da 2 mesi, ma ben 5 mesi fa, ero qui per un anno. Non sono iscitto ll’AIRE, lavoro per un ristorante italiano con un contratto indeterminato, quindi, sto gia pagando delle tasse settimanalmente detratte dalla busta paga, a breve prenderò una casa in affitto per rimanere qui. In italia non ho alcun tipo di bene mobile o immobile, la mia residenza per il momento è in italia dove vivono i miei genitori. Cosa devo fare per non riscontrar problemi e pagare le tasse solo nel paese dove risiedo?
Ciao Sandro,
Finché non sei iscritto all’AIRE, la tua residenz risulterà in Italia e pertanto fino a quel momento, da quanto dici, il tuo è un lavoro stagionale che, fino ad ora mi sembra lineare con il pagamento delle tasse.
F
Buongiorno, mi sono trasferita in Austria da settembre del 2014 e ho trovato subito un lavoro a tempo indeterminato. Ad oggi non mi sono ancora iscritta all’AIRE, ma lo farò presto. In Italia ho una casa di proprietà e un conto corrente. La mia domanda è la seguente: vivendo a tutti gli effetti in austria (ho un contratto d’affitto a mio nome e un lavoro a tempo indeterminato), e percipiendo per 12 mesi (tutto il 2015) redditi come lavoratore dipendente presso una ditta austriaca, la dichiarazione dei redditi deve essere comunque fatta in Italia (dove purtroppo sono ancora iscritta all’anagrafe del comune dove cè la mia casa)? Ringrazio
Ciao Daniela,
Dovrai pagare in Italia le tasse per la proprietà che possiedi in Italia!!!!!
Buongiorno, per motivi di lavoro mi trasferisco all estero per più di 183 giorni, i miei figli rimarranno in Italia col padre ( non siamo sposati) . Posso iscrivermi all air e?
Certo!!!!
Salve,
sono un Italiano che vive e lavora in Francia da settembre 2014, non sono ancora iscritto all’AIRE, ma lo faro’ a breve, sono in procinto di acquistare un appartemento qui in Francia, premetto che ho anche una casa di proprietà in Italia, mi domando se l’Italia puo considerare questa come mia seconda casa, anche se ubicata all’estero, e di conseguenza far valere le proprie tasse anche su questo immobile.
Grazie in anticipo!
ROBERTO
Ciao Roberto,
nel momento in cui la tua residenza abituale sarà a tutti gli effetti in Francia e avrai regolarizzato tutti gli aspetti burocratici, dovrai pagare in Italia le tasse per i beni che possiedi in Italia.
Un abbraccio
Salve Francesco,
volevo un ulteriore chiarimento in merito alla doppia tassazione.
Mi sono trasferito in Germania a Giugno dello scorso anno e a Ottobre mi sono iscritto all’Aire. Quest’anno, non avendo immobili in Italia, ho fatto la dichiarazione (come suggerito dal commercialista Tedesco) dei redditi solo in Germania inserendo anche il Cud italiano relativo ai 5 mesi che ho lavorato in Italia nella mia precedente ditta. Quindi ai fini degli accordi tra Italia e Germania non ho fatto la dichiarazione dei redditi in Italia in quanto id Cud italiano da lavoratore dipendente l’ho aggiunto in Germania. Ho fatto bene?
Saluti
Stefano
Ciao Stefano,
in linea di principio la tua residenza fiscale viene considerata in Germania laddove tu risiedi per 183 giorni in Germania. Non conosco nel dettaglio la tua situazione cosi come la conosce il tuo commercialista ma per ogni dubbio ti invio questo link che ti spiega in dettaglio cosa prevede la convenzione tra Italia e Germania per evitare le doppie tassazioni: http://www.provinz.bz.it/finanzen/download/CONVENZ_GERMANIA.pdf
Ciao
Ciao… ho proprio bisogno di informazioni : grazie mille!
Io sono nato all’estero (Svizzera) e non ho mai lavorato ( ne in Svizzera ne in Italia)… Ora sono domiciliato in un comune italiano da una decina di anni ( sono uno studente universitario) … so dal consolato che la mia residenza é all’estero dal certificato di residenza che mi ha rilasciato il consolato… ma dove é quindi la mia residenza fiscale? Grazie!!!??
Ciao Damiano, la tua residenza è senza dubbio all’estero, a meno che tu non voglia spostarla in Italia registrandola presso il comune in cui vivi, visto che il domicilio non è affatto corrispondente alla residenza.
Per determinare la tua residenza fiscale, potrai farlo nel momento in cui il centro della tua vita, attività professionale e lavoro, si svolgono per almeno 183 gg. l’anno in un determinato Paese (non entro nel dettaglio).
Ad oggi, visto che non hai alcun genere di attività lavorativa mi sembra prematuro parlare di residenza fiscale.
Ciao
Grazie tantissimo per il tuo aiuto… é molto prezioso.
La questione é che la banca dove voglio aprire un conto corrente agevolato per studenti mi ha richiesto la mia residenza fiscale… devo quindi affermare che non possiedo ancora una residenza fiscale? Questo é tecnicamente possibile?
Spiega alla banca che non lavori. Chiedigli quindi cosa chiedono quando si riferiscono a “residenza fiscale”. Generalmente, in caso di studenti, spesso le banche chiedono la residenza fiscale di chi ti fa da garante, ad esempio per un prestito. Quindi, il mio suggerimento è di chiarire bene cosa ti sta chiedendo la banca in virtù di ciò che gli hai chiesto.
Ciao! Ho letto l’articolo, ma ho un dubbio che spero mi aiuterai a risolvere. Vivo e lavoro a Malta da Febbraio, con un regolare contratto da lavoratrice dipendente. Ho ricevuto il mio documento di residenza maltese il 6 luglio scorso (nonostante fosse stato ufficialmente emesso già in data 6 giugno), e ho quindi effettuato la mia iscrizione all’AIRE in data 6 luglio. Ho poi ricevuto una lettera dal mio ex comune di residenza italiano, datata 24 luglio, che mi informava dell’avvenuto cambio di residenza in data 15 luglio.
Io mi sono iscritta all’AIRE proprio per evitare di pagare le tasse anche in Italia, visto che per la maggior parte dell’anno -da febbraio a dicembre- ho lavorato e lavorerò all’estero. Ma, visto che per un pelo (5 giorni!!!!) non raggiungo i 183 giorni di iscrizione all’AIRE nel corso di quest’anno… non dirmi che dovrò pagare le tasse comunque ANCHE in Italia? Oppure dovrò fare la dichiarazione dei redditi in entrambi i paesi ma non avrò l’obbligo di pagare la differenza in Italia? Scusa ma questa cosa non mi è chiara. Per favore, dammi buone notizie! 😉
Grazie!
Ciao Fabs,
facciamo così: per evitare ogni genere di fraintendimento e darti un quadro che sia il più chiaro possibile, ti invio questo link. All’interno ci troverai tutti i dettagli e le risposte che ti creano dubbio.
http://www.amblavalletta.esteri.it/NR/rdonlyres/70AFF28F-8FDE-44E1-999C-6A9708D12CEA/11304/maltait2.pdf
Un abbraccio
F
Grazie mille per l’aiuto. Ho ancora un dubbio: per il calcolo dei 183 giorni di residenza, fa fede l’iscrizione all’AIRE o la data di emissione della mia tessera di residenza Maltese?
Questo è un punto molto importante per me, su cui ho avuto pareri discordanti, e che quindi mi crea parecchia confusione. Grazie mille!
ciao! spero tu possa aiutarmi a capire. Io da febbraio mi trasferisco negli UAE assunta da una società locale. Nn ho famiglia quindi mi trasferisco da sola. Mi risulta che ci sia un accordo con gli UAE contro la doppia imposizione. Mi iscriverò all’AIRE perchè conto di stare via più di 12 mesi. In Italia ho una casa di proprietà (che è sia la mia residenza che domicilio attuale) che però non vorrei affittare, semplicemente perchè non voglio che ci abitino estranei, e non è un problema se dovrò continuare a pagare le tasse per la casa e le rate del mutuo. Quello che mi importa è che il fatto di continuare a mantenere la mia casa, anche se inabitata, faccia levare sospetti sulla mia effettiva residenza negli UAE. Dovrò per forza affittarla? Grazie! Spero tu riesca a chiarirmi le idee
Ciao Ilaria,
anzitutto ti invio questo link, dove trovi le informazioni che riguardano la convenzione tra l’Italia e UAE in fatto di doppie imposizioni: http://www.fiscooggi.it/files/immagini_articoli/fnmold/emiratiarabiuniti-it.pdf
Per ciò che riguarda la casa, dovrai semplicemente continuare a pagare le tasse che riguardano la tua proprietà.
Potrai verificarlo a questo link delle agenzie delle entrate: http://bit.ly/1W2b7W9
Un abbraccio
F
Salve,
Io vivo a Londra da 11 anni e ufficialmente scritto all’AIRE. Lavoro e pago le tasse in UK, avevo pensato di aprirmi una libbretta postale per conservare qualche soldo per potermi comprare una casa in Italia in futuro. La domanda e’, se io trasferisco dei soldi in un conto italiano, naturalmente soldi conservati con il mio lavoro e con tasse gia pagate qui, devo ripagare di nuovo le tasse in italia?
La ringrazio,
Raffaele
Salve, complimenti per tutte le informazioni contenute in questo blog, veramente molto interessanti.
Io avrei un quesito da porre:
Sono SEPARATO con 1 figlio maggiorenne (che vive con mia moglie) e vorrei trasferirmi nel Principato di Monaco.
Al momento non ho lavoro ed effettuo qualche operazione di trading .
Leggendo, mi è sembrato di capire che pur vivendo all’estero per più di 183 giorni l’anno, avendo la moglie ed il figlio in Italia, potrei essere considerato fiscalmente italiano, è vero questo pur essendo separato?
Non vorrei chiedere il divorzio, solo per non far perdere un eventuale diritto di reversibiltà futura alla mia ex moglie (visto che siamo in buoni rapporti ed abbiamo comunque un figlio). E’ possibile avere una risposta certa a questo quesito?
Non mi vorrei trovare, qualora dovessi un giorno rientrare in Italia di nuovo come residente, a dover combattere su eventuali richieste da parte dell’Agenzia delle entrate.
grazie mille per l’eventuale risposta
Ciao Piero,
credo sia necessario fare ordine, e ti spiego perchè, fermo restando che rivolgendoti ad un professionista del settore, ti aiuterà a fare chiarezza e non incorrere in errore!!!
Quello a cui ti riferisci presenta una casistica molto ampia, ossia, quando risiedi fiscalmente all’estero, potresti ritrovarti, in caso di accertamenti, a dover fornire prove documentali della tua effettiva residenza all’estero.
Ma visto che sei separato, io non credo affatto che la presenza di tua moglie e tua figlio in Italia ti esponga a rischi, fermo restando tutto il resto.
In bocca al lupo
Francesco
Buona sera.
Ho lavorato da Maggio 2014 a Dicembre 2014 in Francia.
Ho percepito busta paga mensilmente per un totale di X Euro.
In Italia non ho lavorato.
Ho fatto domanda di disoccupazione estera e mi è stata ricunosciuta pari ad Y Euro.
Posso sapere quante tasse devo pagare in Italia.
Ho pagato una certa somma, ma non mi convince.
Ho paura che il mio consulente si sia sbagliato.
Nessuno riesce a darmi di preciso una spiegazione.
Potete aiutarmi per cortesia, Grazie in anticipo, G.
Cara Ggio,
Sono sicuro che comprendi il fatto che quando si tratta di tasse è un argomento molto articolato che necessita di uno studio approfondito sia dei documenti, sia del tipo di contratto di lavoro, sia delle somme percepite, di eventuali beni posseduti in Italia…
Insomma, per poterti dare una risposta, andrebbe presa in esame nel dettaglio, la tua situazione, così come immagino abbia fatto il consulente a cui ti sei rivolta.
Un abbraccio
F
Ciao Francesco grazie per le tue delucidazioni in merito. Ti espongo di seguito la mia situazione: sono stato assunto nel 2010 da un´azienda tedesca con sede a Stoccarda ma con filiale italiana dove opero ma dove non viene prodotto alcun reddito. Difatti la filiale Italiana non ha alcuna posizione fiscale. Tutto viene gestito interamente dalla sede. Durante l´anno capita qualche trasferta per questo ho li un domicilio ma sotto contratto di affitto. Al momento dell´assunzione il datore di lavoro mi disse che, la ditta essendo una societá tedesca a tutti gli effetti, tasse e contributi vengono versate in Germania. Difatti in busta paga mi vengono trattenute tutte le tasse che pago in Germania. La ditta si occupa di tutto questo io di fatto non faccio nulla. Ricevo mensilmente il mio stipendio giá con tutte le trattenute. Il mio dubbio é il seguente: é corretto tutto cio`?
Ciao Damy,
Premetto che le informazioni che fornisci non sono sufficienti per un’analisi approfondita del tuo caso da parte di uno dei nostri consulenti.
Continuo anche, però, dicendoti che mi sembra, a quanto scrivi, tutto regolare e corretto.
Ti abbraccio
Francesco
Ciao Francesco,
grazie per la risposta. Il mio dubbio é dovuto al fatto se fosse corretto che io paghi tutte le tasse solo in Germania…Nel caso che tipo di altre informazioni avete bisogno per un´analisi piú appofondita?
Grazie e saluti
Ciao,
Comprenderai che per poter prendere in esame la tua situazione fiscale ci sarebbe necessario valutare tutta la documentazione a riguardo ed affidarla ad un professionista in materia.
Diversamente ogni nostra valutazione può solo rimanere generica.
Resto a disposizione
F
Salve,
grazie mille per l’articolo, molto utile!
Io vivo in Inghilterra da 9 anni, e non sono iscritto all’AIRE, sto pensando di tornare in Italia. Ho lavorato sia come employee (dipendente) che come self employed. Ho anche un appartamento in Italia che affitto. Fino ad adesso ho dichiarato i redditi “inglesi” qua e i redditi dall’affitto italiano in Italia.
Ho fatto tutto correttamente?
Il fatto che non sono iscritto all’AIRE nonostante viva effettivamente qua, comporta che devo pagare le tasse due volte?
Se reinpatrio e voglio portare i soldi in Italia, devo pagare qualcosa o posso semplicemente trasferirli su un conto italiano?
Grazie mille!!
Hello Mario,
L’iscrizione all’AIRE attesta la tua residenza all’estero, ma non è strettamente legata al pagamento delle tasse.
Per il resto, a quanto dici, mi sembra corretto il modo in cui ti è stato consigliato di agire.
Bye Bye 😉
Francesco
Mi farebbe piacere se potesse affrontare l’argomento di pensionati residenti all’estero iscritti all’ AIRE con pensione defiscalizzata, e precisamente.
Si debbono pagare le addizionali regionali e comunali?
L’Italia, si deve sempre far carico dell’assistenza sanitaria tramite S1
Grazie
Ciao Enza,
la nostra redazione accoglie con entusiasmo la tua richiesta e provvederemo quanto prima a trattare l’argomento, dopo aver ovviamente raccolto tutte le INFO e consultato esperti in materia che possano aiutarci a chiarire le varie questioni.
A presto
Salve,
molto interessante l’articolo! Avrei una domanda sul mio caso particolare:
Mi sono trasferito ad agosto a Singapore, dove sono stato assunto come Ricercatore postdoc, per il momento per un anno (quindi fino a luglio dell’anno prossimo). Siccome per l’anno fiscale 2015 sono stato residente piu’ in Italia che a Singapore, mi sembra di capire che dovrei pagare le tasse sia a Singapore (dove sto lavorando) che in Italia (dove ho la residenza fiscale per il 2015).
Sono andato a spulciarmi la convenzione tra Italia e Singapore per le doppie imposizioni, e c’e’ il seguente articolo:
Una persona che è, prima del soggiorno nell’altro Stato contraente, residente di uno Statocontraente, e che, su invito di un’università, di un collegio, di una scuola o di un altro analogo istituto di istruzione, riconosciuto dalle competenti autorità di detto altro Stato contraente, soggiorna in questo altro Stato contraente per un periodo non superiore a due anni unicamente per insegnare o per condurre ricerche presso tali istituti di istruzione ovvero per entrambi i fini, è impossibile soltanto nel detto primo Stato contraente sulle remunerazioni che riceve per tale
insegnamento o ricerca.
Ho contattato l’agenzia delle entrate di Singapore e mi e’ stato detto che secondo loro non rientro in questo caso (ma questo devo ancora verificarlo con l’universita’ in cui sono stato assunto).
Supponendo che non rientro in questa categoria, e che quindi paghero’ le tasse qui a Singapore, come verro’ tassato in Italia? Il mio e’ un contratto di ricerca postdoc presso una universita’ pubblica, ed in Italia mi risulta che non siano tassabili questi tipi di contratti.
Voi potete dirmi qualche informazione in piu’ a riguardo?
Grazie mille
Giovanni
Ciao Giovanni,
premesso che trattandosi di un caso particolare dovrei sottoporre il tuo quesito ad uno dei consulenti a cui ci rivolgiamo, il mio suggerimento è quello, in quanto tu cittadino italiano, di contattare l’Agenzia delle Entrate Italiana.
😉
salve, mi hanno proposto un lavoro di sales director in Arabia Saudita ma non abiterei costantemente li, diciamo che starei li circa 130gg/anno e il rimanente starei in Italia. Posso usufruire della doppia tassazione o devo pagare tutte le tasse in italia?
saluti marco
Ciao Marco,
ti suggerisco, per avere un’idea chiara sulla tua posizione, cosa che dovrei conoscere con maggior dettaglio, di dare uno sguardo alla convenzione tra Italia ed Arabia Saudita per evitare le doppie imposizioni fiscali.
Per ogni altra questione rimaniamo a tua disposizione
F
Buongiorno,
sto per trasferirmi a vivere in Thailandia,assunto da una ditta con sede a HonkKong….sapreste dirmi come funziona la tassazione del mio stipendio?…considerando che lo stipendio mi verrà accreditato su un cc Thailandese…
Grazie e mille !
Alex
Ciao Alex,
capisci bene che per poterti dare una risposta seria dovremmo sottoporre ad uno dei nostri consulenti il tuo quesito arricchito di maggiori informazioni, ad iniziare dal tipo di contratto di lavoro che avresti!!!!
Resto a tua disposizione
Francesco
Buongiorno, sono residente in Algeria da parecchi anni e regolarmente iscritto all’AIRE. Ho una società di consulenza algerina e lavoro prevalentemente con società italiane. Vorrei che il pagamento delle fatture emesse dalla società algerina alla società italiana o estera che sia, venga effettuato sul mio conto corrente personale italiano, sono l’amministratore della società. Possibile farlo? In caso positivo pagherei le tasse in Italia? Tengo a precisare che rientro in Italia solo per brevi periodi ed ho il contratto di affitto della mia abitazione in Algeria. Grazie in anticipo della gentile risposta. Saluti Giovanni
Ciao Giovanni,
il quesito che mi poni è molto dettagliato e necessita di maggiori informazioni perchè noi possiamo sottoporlo ad uno dei nostri consulenti.
Credo che il tuo caso vada preso in esame in modo dettagliato da un commercialista di tua fiducia, altrimenti possiamo metterti in contatto con uno dei nostri esperti.
Resto a tua disposizione
Francesco
Buonasera. Innanzitutto complimenti per l’articolo scritto in maniera semplice su un argomento, le tasse, complicato. Vorrei una conferma relativa alla mia situazione. Vivo in UK da quasi due anni e sono iscritto all’AIRE. Al momento ho un contratto di espatrio per 2 anni. In altre parole il mio stipendio é pagato in Italia e la mia azienda paga le tasse in UK. Credo si chiami regime di equalisation tax…non ricordo. Ad ogni modo ho ricevuto una proposta di localizzazione ovvero essere assunto con contratto locale in GBP. Alcuni dettagli:
1) Per l’Italia sono single anche se convivo con la mia compagna e la sua bambina.
2) In Italia ho una casa (che in seguito all’iscrizione all’AIRE é diventata seconda casa e per cui pago IMU e tutto ció che c’é da pagare)
3) sulla casa ho un mutuo che si appoggia su un conto bancario italiano
4) la casa al momento e’ sfitta ma in futuro vorrei affittarla
Con un contratto in UK lo stipendio sará versato sul conto inglese che ho giá, tuttavia devo mantere il conto italiano per poter pagare il mutuo. Risulto fiscalmente residente in UK e pertanto in Italia pagheró solo le tasse sull’immobile e tasse derivanti da eventuale contratto di affitto?
Spero di essere stato chiaro nel presentare il mio caso….
Grazie
Saluti
Alessandro
Ciao Alessandro,
Ovviamente quando si entra nel dettaglio di ogni situazione personale, non possiamo fornire risposte generiche, se non rispetto a norme vigenti. Consigliamo sempre dunque di rivolgersi ad un professionista di propria fiducia che possa analizzare nel dettaglio le cose.
Per poterti dare una consulenza occorrerebbero maggiori dettagli. In bocca al lupo.
Buongiorno, la disturbo per un informazione se possibile , la mia situazione e’ un po complicata , dunque , io lavoro per Eni spa italia come dipendente , Non come Consulente sia chiaro , Lavoro 6 mesi all anno in mare in kazakhstan e sono iscritto all AIRE a Bangkok Thailandia ufficialmente perche risiedo in Thailandia . e dato che pago comunque ancora le tasse in italia e il mio commercialista mi ha presentato una parcella da Capogiro da pagare pochi giorni fa’ , volevo sentire se aveva qualche dritta diciamo cosi per risparmiare il piu’ possibile .. P.S ho una casa intestata in ITALIA . lei cosa consiglia ?
In attesa di un suo riscontro le auguro una piacevole giornata
Distinti Saluti Golinelli Giorgio
Ciao Francesco! =)
Grazie mille per il dettagliato articolo!
Io vivo in Danimarca dall’agosto 2014, sono iscritto all’AIRE, ho un contocorrente in una banca qui e già pago le tasse qui per alcuni lavori saltuari che svolgo sia qui che per un’organizzazione degli USA.
In questi giorni ho svolto un lavoro freelance (un piccolo progetto di design grafico da poche centinaia di euro) per amici che vivono in Italia.
Il mio dubbio è: sul compenso di questo progetto (totalmente saltuario e che non mi aspetto abbia una continuazione) pago le imposte qui in Danimarca o in Italia?
Grazie mille per l’aiuto!
Buon fine settimana,
Dario =)
Ciao Dario,
Anzitutto vanno fatte delle specifiche, che potrà aiutarti a capire il tuo commercialista. Ossia, per poter rispondere, devi valutare se sei un freelance, se hai una partita iva, se è una p.i danese, dov’è la tua residenza fiscale…. E dunque poi capire come comportarti…
A presto
Buongiorno , ha qualche informazione riguardo IMU , TARI e TASI ? ho letto che se residenti estero l IMU non si paga per niente , mentre TASI e TARI si paga solamente un terzo . sara’ vero ? o e’ l’ ennesima fregatura per essere multati ulteriormente ?
Saluti Golinelli Giorgio
Ciao a tutti, io vivo da 5 anni a Londra, sono residente e iscritta all’AIRE da oltre 4 anni. La mia domanda riguarda altro però. In UK mi sono messa in aspettativa e sono domiciliata in Italia al momento per motivazioni famigliari dove credo starò per poco meno di un anno e sto cercando lavoro. In quel caso dovrò pagare le tasse su suolo italiano per il lavoro che troverò? Si può quindi dire che la mia residenza fiscale è l’Italia per i mesi che starò qui?
Grazie
Ciao Lucia,
quello che poni è un argomento che richiede di entrare meglio nel dettaglio.
in particolare ti consiglio di dare uno sguardo all’articolo 2 del D.P.R. n. 917/1986 (“TUIR”).
Cosa stabilisce?
stabilisce che ai fini delle imposte sui redditi si considerano residenti nello Stato le persone fisiche che per la maggior parte del periodo d’imposta sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente, hanno la residenza o il domicilio nel territorio dello Stato ai sensi del codice civile.
Un abbraccio
IO SONO PENSIONATO E SONO ISCRITTO ALL’AIRE COSA VADO INCONTRO.
Ciao Cuono,
con l’iscrizione all’AIRE attesti di essere residente in un Paese Estero.
Un abbraccio
Ciao, io sono un residente in Italia ma lavoro per una ditta tedesca che mi manda in trasferta in tutta Europa… Non sono sposato la mia busta paga e di 3500 lorde ma 2160 netto… Mi chiedevo pagando gia mensilmente quasi 1400 euro di tasse allo stato tedesco potrei avere da pagare tasse anche in Italia? Grazie anticipatamente
Ciao Francesco,
immagino saprai che esiste una convenzione anche tra Italia e Germania, proprio per evitare le doppie imposizioni.
La trovi qui
http://www.provinz.bz.it/finanzen/download/CONVENZ_GERMANIA.pdf
Ciao,
Mi chiamo Andrea, vivo in Germania da 3 anni e sono iscritto all’AIRE. Lavoro presso un azienda tedesca ma adesso, ahime’ con la morte di mio padre, ereditero’ una casa in Italia e da questa un reddito dall’affitto. Mi e’ chiaro che IMU ed IRPEF dal reddito percepito andranno dichiarati in Italia, ma all’atto della dichiarazione delle tasse fatta in Germania c’e’ bisogno di dichiarare questo reddito percepito con anche messa in evidenza delle tasse pagate in Italia? Se Si’, il miglior modo sarebbe quella di avere un commercialista tedesco, uno italiano ed integrare la dichiarazione italiana in quella tedesca in qualche modo?
Grazie mille,
Andrea
Ciao Andrea,
Quello che mi sento di dirti è che è bene rivolgerti ad un commercialista competente e di tua fiducia.
Che sia italiano o tedesco, l’importante è che conosca le normative relative ai Paesi di tuo interesse.
A presto
Francesco
Ciao sono Bianca,
Mi sono trasferita a Londra nel 2010, svolgendo in tutto questo tempo continuativamente un attività lavorativa. Successivamente ho fatto la registrazione all’Aire e il cambio di residenza in U.K.
In Italia è rimasto attivo solo un conto bancoposta.
Da un mese ho deciso di rientrare in Italia maturando la decisione di riprendere gli studi, perciò ho spostato la mia residenza a casa dei miei genitori, dove l’unico reddito è quello prodotto da lavoro dipendente di mia madre, (io non svolgo più alcun lavoro) e nel nucleo familiare ho un sorella studentessa universitaria.
Ora, in vista dell’iscrizione universitaria, ho molti dubbi circa la mia situazione e non ho ben chiaro su ciò che dovrà essere dichiarato circa i redditi.
Qualè il calcolo che deve essere fatto per l’isee? Potrò richiedere le agevolazioni previste per gli studenti disagiati?
Vi ringrazio anticipatamente
Bianca
Ciao Bianca,
Molto dipende dal tipo di contratto che hai avuto in UK, dal reddito che hai raggiunto e dal fatto che le tasse inglesi probabilmente ti saranno state detratte a monte.
Devi sapere che tra Italia e Inghilterra esiste una convenzione contro le doppie imposizioni fiscali.
La trovi qui: http://bit.ly/1Z6usGe
Ti consiglio di dargli uno sguardo perché immagino che tu non dovessi pagare le tasse anche in Italia ma in ogni caso, pur essendo la tua residenza fiscale all’estero, ciò che hai guadagnato costituisce il tuo precedente reddito.
Il mio consiglio è quello di compilare l’ISEE con un commercialista di tua fiducia che saprà orientarti rispetto alle eventuali agevolazioni universitarie.
Spero tu voglia continuare a darci tue notizie
Francesco
Ciao, sono nella tua stessa situazione. Com’è finita la storia??? devi dichiarare l’affitto anche al fisco tedesco e pagarci un eventuale conguaglio sopra?
Sono Claudio e da Maggio 2015 sono dipendente di una società in Slovacchia. Al momento non sono ancora iscritto all’AIRE e quindi la residenza risulta ancora essere in Italia. Mia moglie continua a vivere in Italia con i 2 figli che frequentano la scuola Italiana. La mia domanda è: iscrivendomi all’AIRE, devo essere comunque sottoposto a doppia tassazione producendo esclusivamente i miei redditi in Slovacchia? In Italia ho la proprietà di 2 immobili con percentuale di possesso pari al 50% e mia moglie non ha altri redditi. Nel caso di risposta affermativa, quali dovrebbero essere le condizioni per pagare le tasse solamente nel paese estero in cui vengono prodotti i redditi?
Grazie in anticipo.
Claudio
Ciao Claudio,
sono sintetico perché trovi tutto nella Convenzione stipulata tra Italia e Slovacchia proprio contro le doppie imposizioni.
La trovi qui: http://bit.ly/1PiIPEB
Saluti
Salve,
la mia situazione é particolare.
Nel 2015 ho lavorato due mesi con contratto dipendente a tempo indeterminato in Italia (gennaio/febbraio), e dopodiché ho iniziato un lavoro dipendente in Olanda.
Dovrei dichiararare le mie entrate olandesi in Italia e viceversa?
Ciao Davide,
Proprio per evitare le doppie imposizioni l’Italia ha stipulato convenzioni con diversi paesi, compresa l’Olanda.
La trovi qui: http://bit.ly/1PiHHkp e ti suggerisco di guardare anche la modulistica sul sito della agenzia delle entrate.
Eccolo: http://bit.ly/1PiHRIB
Un abbraccio
Francesco
FANTASTICA SPIEGAZIONE!! Grazie!
Grazie a te Vittoria! 🙂
Buongiorno,
Per cortesia, avrei bisogno di un suo parere. Io vivo e lavoro negli Emirati Arabi dal 2003 e sono iscritta all’aire dal momento in cui ho ricevuto il visto di residenza. Ho Sempre passato 10 mesi all’anno negli Emirati , e non ho proprieta’ di nessun genere, ne attivita’ in Italia. Di conseguenza, non ho mai fatto dichiarazioni dei redditi in Italia. Per il fisco, io non sono in Italia, ed infatti sono cancellata dal sistema sanitario e non ho nessuna copertura sanitaria. Possiedo legalmente un conto corrente off shore in Jersey ( regolarmente verificato da HSBC, che mi chiede annualmente di inviare documenti che provino che risiedo veramente negli Emirati; salary certificate, copia del visto e bollette dell’acqua o elettricita’) ed un conto negli Emirati”. Tra un paio di mesi potrei dovere rientrare in Italia in maniera definitiva. A quel punto dovro’ fare rientrare i capitali che ho guadagnato e che sono negli Emirati ed in Jersey. Ho contattato la mia banca in Italia, per chiedere che documenti devo inviare loro per giustificare lo spostamento legale del mio capitale. La banca mi ha detto di rivolgermi ad un commercialista. In sunto non ne hanno idea e se ne lavano le mani. I miei colleghi spagnoli e francesi hanno avuto indicazioni dalle loro banche e procurato piu’ o meno gli stessi documenti che io procuro regolarmente all’HSBC. Il mio conto corrente in Italia e’ un conto normale, che aprii 20 anni fa, non un conto estero ( perche’ sul conto per residenti esteri non si possono avere ne carte di credito ne RID bancari). Saprebbe suggerirmi come muovermi? Grazie e buona giornata.
Buongiorno Elena,
Fermo restando che il consiglio più diretto e valido è quello che può darti il tuo commercialista che conosce nel dettaglio il tuo caso, la gestione di capitali in uscita dagli Emirati è un fenomeno con cui le banche locali hanno molta esperienza.
Dunque, il mio consiglio è quello di farti guidare direttamente dalla banca presso cui hai il conto negli Emirati.
Saluti
Buongiorno,
Vivo a New York da 5 anni, regolarmente iscritto all’Aire da 4. Sono riuscito in questi anni a mettere insieme a mia moglie americana, qualcosa da parte, e vorrei adesso spostare questi soldi sul mio conto italiano per poter comprare un immobile in Italia. Sono tutti risparmi da lavoro, su cui cioè abbiamo pagato le tasse. Posso quindi spostarli tranquillamente sul mio conto italiano? O ci saranno altre imposte?
Grazie e buona giornata.
Ciao,innanzitutto grazie per questo buon articolo,lo trovo molto utile…
Volevo esporti il mio problema.
Nel marzo 2012 sn stato a Ventimiglia in peovincia di Imperia ospite dal cugino di mia moglie per 3 o 4 mesi…eravamo entrambi disoccupati,il cugino ci disse che avremmo dovuto passare la residenza per nn incorrere in problemi e lo abbiamo fatto.
Nell’ agosto 2012 siamo ritornati in Calabria a Villa San Giovanni il nostro paese.d’origine ci siamo stati fino a fine 2012 dopodicchè siamo partiti per l’estero in Germania.dove tutt’ora abitiamo e abbiamo una vita assieme.
Due giorni fa mi arrivano due lettere dal comune di Ventimiglia con scritto “tares 2013” imposte indivisibili e persino parte del 2012…
Sn sconcertato da.tutto questo si tratta di 2000 euro quasi a nome di mia moglie che ha lo stesso cognome del cugino nonchè ex residente e intestatario contrattuale…
Le volevo chiedere con tanta cortesia se Lei mi potesse aiutare a trovare una soluzione a tutto questo…io gia ho pagato le tasse qui del 2013/2014 e 2015 perchè dovrebbe mia moglie pagarle in Italia?se il cugino di mia moglie lo avesse fatto apposta per accollarci eventuali spese come faccio a uscirne adesso?lei è sempre risultata inoccupata in Italia poichè nn ha mai lavorato e nn lavora nemmeno adesso…attendo sue notizie…
Cordiali saluti
Francesco. 22/12/2015
Ciao Francesco
Direi che la cosa più saggia da fare sia quella di contattare l’ufficio tributi del Comune di Ventimiglia ed esporre a loro la vostra situazione
Un abbraccio
F
Buongiorno,
complimenti per le spiegazioni molto dirette e semplici degli argomenti complessi!
Sottopongo la mia futura situazione per avere un consiglio:
Mi trasferirò a marzo 2016 in Belgio per lavoro, risulterò dunque con un reddito di 2mesi in Italia e 10 mesi in Belgio. A questo punto pagherò quindi tutte le tasse in Belgio, per la questione della prevalenza lavorativa in questo Paese. La prima domanda, abbastanza scontata (ma la pongo lo stesso), è: dovrò corrispondere allo stato belga una differenza a fine anno sulla tassazione già pagata in Italia per i redditi prodotti a gennaio e febbraio?
La seconda domanda è più complessa.
Ho una casa di proprietà (con mutuo a seguito) al 50% con la mia compagna, che però manterrà per un paio di anni almeno residenza e lavoro in Italia. Abbiamo deciso che affitteremo questa casa a canone concordato (con cedolare secca, che a Torino consiste nel 10% di tasse sul canone). Il canone da noi percepito sarà di 1000 euro al mese, 12000 euro/anno con cedolare secca di 1200 euro/anno, durata 6+2. Il contratto di locazione lo stipuleremo prima che io lasci la mia residenza in Italia. La domanda è la seguente: la tassazione basata su cedolare secca, mi esenterà da qualsiasi altra tassazione (rif. doppia tassazione) in Belgio? Se sì, per tutto il periodo del contratto di locazione (8 anni)? In caso negativo invece, come si potrà gestire la cosa? Decadrà o dovrà essere rivisto il contratto?
Grazie in anticipo,
Giovanni
Caro Giovanni,
Direi che la risposta più sensata a tutti i quesiti che poni la trovi in due letture che ti chiariranno ogni dubbio:
Una è la convenzione tra Italia e Belgio contro le doppie inposizioni che trovi qui: http://bit.ly/1QNx8HN.
L’altra è la guida fiscale per i residenti all’estero, pubblicata dall’Agenzie delle Entrate e che trovi qui:
http://bit.ly/1m80wLz
In bocca al lupo per la tua nuova esperienza
F
Salve,
Innanzitutto le vorrei fare i complimenti di tutti i suoi articoli.
Ho un dubbio sul mi caso! Mi sono trasferito a GB da 14 mesi e ho sempre lavorato come dipendente. Ho una casa mia in Italia con un mutuo che continuo a pagare, ho anche i muri di un negozio con un secondo mutuo e con un contratto di affitto.
La mia domanda e’: per le dichiarazioni di redditto in Italia, sarò obbligato di dichiarare anche il mio reddito di GB anche se sono iscritto all’ AIRE? oppure il redditto da lavoro dipendete in GB sarà tassato solo in GB?
Grazie mille
Alby
Ciao Alby,
Innanzitutto grazie per i complimenti. Fa sempre bene avere feedback positivi…
Ma, passiamo a noi.
Ti invito a dare uno sguardo a questo link: http://bit.ly/1Z6usGe
Ti chiarisce cosa prevede la convenzione tra Italia e UK a proposito della doppia tassazione.
Sono certo troverai le risposte ai vari quesiti.
A presto
F
Buongiorno,
Vivo a New York da 5 anni, regolarmente iscritto all’Aire da 4. Sono riuscito in questi anni a mettere insieme a mia moglie americana, qualcosa da parte, e vorrei adesso spostare questi soldi sul mio conto italiano per poter comprare un immobile in Italia. Sono tutti risparmi da lavoro, su cui cioè abbiamo pagato le tasse. Posso quindi spostarli tranquillamente sul mio conto italiano? O ci saranno altre imposte?
Grazie e buona giornata.
Ciao Samuele,
Scusa per il ritardo nella risposta!!! La cosa più saggia che possiamo fare per te, vista la particolarità e la delicatezza della tua richiesta, è metterti in contatto con il nostro consulente in materia.
Se vuoi puoi scriverci alla nostra mail: madreinitalyinfo@gmail.com
Grazie
F
Salve, vorrei sapere come fare nel mio caso…Da un anno ho perso la casa e vivo in macchina…Il comune di residenza dove ero mi ha cancellato dall’anagrafe per irreperibilità…Se io dovessi cominciare la stagione all’estero,se tutto va bene in Germania (quindi lavoro a tempo determinato inferiore o pari a 6 mesi), le tasse dove e a chi le devo pagare?
Grazie
Ciao,
Posso farti una domanda?: se sai che il tuo comune ti ha cancellato dall’Anagrafe per irreperibilità e tu invece vuoi riordinare le cose, perché non comunichi di essere reperibile?
Direi che questo potrebbe essere un primo passo…
Buona fortuna
F
Ciao, innanzitutto complimenti per il blog e le competenze!
Vivo in Polonia da quasi tre anni (sposato con una polacca) non mi sono mai iscritto all’ aire (e non penso di volerlo fare). Avrei delle domande tecniche inerenti al fisco a fine di una delocalizzazione di un business in Polonia. Riuscireste pf a mettermi in contatto con un vostro consulete/commercialista? La cosa e’ un po’ urgente ed avrei bisogno del parere di un esperto.
Grazie mille in anticipo!
Ciao Silvio,
scusa per il ritardo nella risposta. Certamente possiamo metterti in contatto con un nostro consulente. Scrivici spiegandoci nel dettaglio la tua situazione in modo da poterla esaminare. la nostra mail è madreinitalyinfo@gmail.com
Saremo felici di aiutarti
F
Vorei un informazione riguardo un erredita Di una casa in Italia. Io vivo a l estero i miei genitori avevano una casa in Italia ma una sorelle ha visto in questa casa per molti anni adesso questa sorella vive qui a l estero e lavora da piu di 9anni! Mi a compato la mia parte di questa casa. Adesso vorrei sapere se deve pagare le tasse visto Che e proprietaria di quest casa e dove le deve pagare qui a lestero ho in Italia? Grazie di rispondermi a questa doma da!! Sinceri saluti!!
Ciao Nicoletta,
Se sei proprietario di una casa in Italia devi pagare le tasse in Italia per quanto possiedi.
Ti suggerisco di approfondire a questo link: http://bit.ly/1m80wLz
Saluti
Ciao, volevo ringraziarti per i tuoi illuminanti consigli, mi sono stati molto utili!
Ho un quesito, intendo trasferirmi all’estero entro un anno e mettere in affitto la casa dove abito attualmente e dove ho la residenza. Essendo la prima casa, non pago l’IMU. Nel momento in cui dovrò trasferirmi all’estero e prima che siano passati dodici mesi risulterò comunque residente nella casa che intendo affittare, quindi la domanda è, come mi regolo con il contratto d’affitto in Italia e le tasse?
Grazie mille!
Ciao Teresa,
Per sciogliere ogni nodo credo ti sarebbe utile una consulenza diretta via Skype o mail con il nostro esperto riguardo il tuo caso specifico.
In questo caso ti chiedo di scriverci a: madreinitalyinfo@gmail.com e ti metteremo in contatto con lui.
Aspetto tue
F
Ciao! Avrei un quesito assai complicato da sottoporti. Sarei un dipendente di una compagnia aerea estera e precisamente irlandese, sono residente fiscalmente in Italia e basato in una città italiana ma con contratto irlandese che prevede un reddito prodotto e tassato in Irlanda. Al di là della legittimità della situazione, che spero prima o poi venga del tutto risolta, la mia domanda è: devo dichiarare qualcosa e cosa in Italia? non ho alcuna proprietà in Italia tranne un affitto e varie spese da pagare ogni mese e se dovessero tassarmi anche in Italia finirei per lavorare solo ed esclusivamente per pagare tasse! Ringraziandoti in anticipo per la gentile ed importantissima risposta che sarai in grado di fornirmi invio a te i miei più cordiali saluti.
Ciao Andrea,
A quanto dici, e fermo restando che la questione andrebbe approfondita è sottoposta ad uno dei nostri esperti, devi pagare le tasse in Italia per le proprietà e i redditi che percepisci in Italia.
Inoltre esiste una convenzione tra l’Irlanda e l’Italia contro le doppie imposizioni che trovi qui: http://bit.ly/1OQ0IMr
Ti consiglio di dargli uno sguardo
F
Buongiorno. Avrei bisogno urgente di un chiarimento. Un contribuente con due redditi percepiti dallo stesso datore di lavoro ma uno di essi,essendo residente in Irlanda, con domicilio in Italia ove ha la propria famiglia,viene dichiarato presso lo stato estero e paga le imposte,l’altro reddito italiano
Il contribuente ha chiesto il credito d’imposta per redditi prodotti all’estero.ma in sede di dichiarazione nel quadro RC doveva indicare entrambi i redditi? Grazie è molto importante
Ciao Silvia,
Vista l’importanza e la particolarità della questione, ti suggerisco di confrontarti direttamente con uno dei nostri consulenti, con cui potremmo metterti in contatto qualora tu ci scrivessi alla nostra mail: madreinitalyinfo@gmail.com
Resto in attesa
F
ciao..complimenti davvero x le ottime delucidazioni che ci dai…io vivo da 3 mesi circa a las palmas(spagna)….mi ci sono trasferito con le mie bimbe e la mia compagna fa un po avanti e indietro ancora,le bimbe vanno a scuola qui da quando siamo arrivati….circa fine settembre…a me mi hanno assunto a lavorare il giorno 4gennaio….insomma sembra vada tutto bene..ho comprato una casa piccola da affittare ed ora ne sto comprando un altra x viverci con la mia famiglia….non sono ancora iscritto all’ aire…e devo fare spostamenti di soldi x acquistare le case…sai dirmi se cambia qualcosa se sono o meno iscritto all’aire..tasse ecc?grazie
Ciao Fabio,
L’iscrizione all’AIRE diventa obbligatoria dopo 12 mesi di permanenza all’estero, e a quanto dici le vostre intenzioni sono a lungo termine, dunque il mio consiglio è di provvedere all’iscrizione per regolarizzare la vostra residenza all’estero, che peraltro è utile ai fini della residenza fiscale.
In bocca al lupo
F
Ciao Francesco!! Da marzo 2015 con mio marito ci siamo trasferiti in Francia. Da novembre 2015 siamo entrambi iscritti all’AIRE.
Io collaboro saltuariamente ancora per una azienda italiana da cui ricevo compensi tramite ritenuta d’acconto.
Essendo ora residente in Francia posso ancora fare ritenuta d’acconto verso l’italia? con che tassazione, 20 o 30%? devo richiedere un nuovo codice fiscale al consolato o posso mantenere quello vecchio?
Grazie mille!!
Ciao Arianna,
in casi come il tuo, la cosa più saggia che possiamo fare, è chiedere consulto ad uno dei professionisti a cui ci appoggiamo.
A partire da Febbraio infatti, sarà attiva la nostra nuova piattaforma con i nomi e le credenziali di tutti i consulenti che attualmente lavorano con noi.
In questi giorni stiamo chiudendo accordi anche con altri consulenti per garantirvi una rosa nutrita tra cui scegliere a seconda delle diverse competenze, biografie, curricula e tariffari.
Detto questo, ad oggi possiamo già inoltrare il tuo caso all’attenzione di uno dei nostri esperti.
In questo caso ti chiediamo di contattarci alla nostra mail: madreinitalyinfo@gmail.com
Successivamente giriamo al consulente la tua richiesta alla quale seguirà una sua mail dove ti illustrerà eventuali informazioni di cui necessita.
Inoltre, farai con lui uno Skype in cui potrai confrontarti su tutto quanto necessiti.
Aspetto tue
Francesco
Ciao Francesco, ti spiego in breve..
io da 3 mesi percepisco la mobilità causa licenziamento improvviso!
Vorrei andare a panama, aprire un’attività commerciale e richiedere la residenza senza iscrivermi all’AIRE!
Così facendo sarei soggetto alla doppia tassazione e perderei automaticamente il diritto alla mobilità?
Grazie,
Giancarlo
Caro Giancarlo, quanto mi dici richiede una risposta molto articolata perché riguarda più aspetti che necessitano di più informazioni. Se vuoi possiamo metterti in contatto con il nostro esperto AIRE e un nostro consulente.
In questo caso ti chiediamo di scriverci alla nostra mail: madreinitalyinfo@gmail.com dettagliando meglio il tutto.
F
buonasera mi chiamo Marco ho lavorato per 3 anni in Austria vorrei sapere se sarebbe possibile richiedere tutt le tasse dei contributi pagati pensione compresa sono iscritto a.i.r.e !! Grazie spero di avere una vostra risposta per fare chiarezza sulla mia situazione attuale!
Ciao Marco,
Ti riferisci alle tasse pagate in Austria o in Italia? Inoltre per poterti rispondere e sottoporre ad uno dei nostri consulenti la tua questione, dovresti dettagliarcela meglio eventualmente, nel rispetto della privacy, via mail.
F
ciao
io ho aperto un’attività in spagna (precisamente isole canarie con regolare “partita iva” spagnola) nel marzo 2015 e ho residenza qui in spagna e ho anche effettuato l’iscrizione all’aire che è stata confermata e accettata a fine ottobre 2015. Premesso che in italia non posseggo nulla di nulla come devo regolamentarmi col pagamento delle imposte in italia? la mia attività vende prodotti solo nel territorio spagnolo e non importo nulla dall’estero perchè mi servo da fornitori che lo fanno. Devo dichiarare qualche provento per il pèeriodo marzo ottobre o non sono tenuto a pagare tasse allo stato italiano? Il mio commercialista spagnolo mi dice che se pago le imposte qui in Spagna non sono tenuto a dichiarare i proventi in italia.
Ciao Luca,
Senza dubbio il tuo commercialista conosce documentalmente il tuo caso meglio di me, quindi mi affiderei al suo parere, oltre al fatto che esiste una convenzione tra Italia e Spagna proprio per evitare le doppie imposizioni.
Tale convenzione sarà presto oggetto di un nostro post.
F
Ciao e grazie per l’utile articolo.
Anch’io ho una domanda sul mio caso. è più che altro riferita alla pensione (inps). Ho lavorato in Italia prima come dipendente e in seguito anche come libera professionista, versando rgolarmente i contributi, in totale da 15 anni. Negli ultimi anni ho vissuto metà in Italia e metà in Svezia, ma mantenendo la residenza in Italia. La mia libera professione è registrata in Italia e quindi lì verso contributi e pago le tasse sui redditi come libera profssionista più l’affitto su un immobile che possiedo, mentre qui in Svezia pago le tasse sui redditi per alcune collaborazioni che faccio. Ho un commercialista in Italia che tiene la mia contabilità e tutto funziona con gli accordi tra gli Stati riguardo alla doppia tassazione: pago parte delle tasse in un paese e parte nell’altro.
Ora intendo risiedere permanentemente in Svezia quindi il mio progetto sarebbe di iscrivermi all’Aire e soprattutto di chiudere la partita IVA in Italia e aprire un’attività di libera professionista in Svezia, che mi darebbe molti vantaggi. Ora, la domanda fondamentale è:
1. cosa succede a livello di pensione, a tutti i contributi che ho versato finora in Italia? Ho sentito parlare di storie orribili di gente trasferitasi all’estero che ha chiuso la partita iva e ha perso tutti i contributi versati, ma spero che siano solo leggende metropolitane…
Un’altra domanda riguardo allo spostare la residenza all’estero:
2. come non più residente in Italia ma all’estero, come funziona se io volessi andare da un medico (per esempio specialista) in Italia?
Grazie in anticipo
Elena
Ciao Elena,
rispondo in ordine alle due questioni che poni:
1. credo si tratti di leggende metropolitane! I contributi che hai versato, verranno considerati per i tuoi fini pensionistici.
2. iscrivendoti all’AIRE perdi il diritto all’assistenza sanitaria in Italia e dovrei provvedere ad iscriverti alla cassa malattia svedese. Se dovessi rientrare temporaneamente in Italia avrai diritto per un massimo di 90 giorni nell’arco dell’anno alla prestazione di cure urgenti.
Saluti
F
Buongiorno,
Ho una perplessità relativa ad un mio ipotetico trasferimento di prova all’estero e alla tassazione di “prima casa” di proprietà su territorio italiano:
Nello specifico, mi sembra di comprendere che se un soggetto è possessore di prima casa sul territorio italiano e decide di trasferirsi per un periodo di prova (non superiore all’anno) all’estero prendendo in affitto un immobile , se non si iscrive all’AIRE e non cambia quindi residenza, continuerà a godere delle agevolazioni fiscali da prima casa in Italia. E’ corretto?
Le spiego il mio caso nel dettaglio: vorrei valutare di trasferirmi per un periodo di prova a Gran Canaria (Spagna) e sono possessore di un immobile sul territorio italiano. Per ottenere il NIE (Numero di identificazione dello straniero) necessario per risiedere per piu di tre mesi a GRan Canaria, devo effettuare la pratica di IMPADRONAMIENTO (ovvero dimostrare di avere un tetto sotto il quale dormire). La mia paura sta nel fatto che aprendo una pratica di IMPADRONAMIENTO, automaticamente mi cambino la residenza, trasferendola a Gran Canaria e perdendo quindi la mia attuale residenza italiana con relativi diritti di prima casa.
Vorrei francamente evitare di vendere la mia casa di proprietà in Italia senza prima aver compreso se effettivamente voglio vivere a Gran Canaria, ma vorrei farlo nel rispetto della legge.
Può per favore farmi sapere il modo migliore per potermi muovere? Grazie in anticipo!
Cordiali saluti
Marco
Caro Marco,
L’iscrizione all’AIRE che attesta la tua residenza all’estero è obbligatoria dopo 12 mesi di permanenza in un altro paese.
Del resto l’Empadronamiento viene richiesto dopo 3 mesi e richiede un indirizzo di domicilio.
Vista la questione il mio suggerimento è di rivolgerti direttamente al consolato italiano in Spagna oppure rivolgere la questione alla sede del tuo comune di residenza in Italia.
Diversamente puoi richiederci via mail una consulenza con il nostro esperto Aire.
Saluti
F
Buonasera, ho vissuto e lavorato in UK per 7 anni ma mai iscritto all’AIRE, (pagato sempre le tasse in UK e non ho immobili in Italia quindi non ho dichiarato nulla per gli anni passati all’estero) quest’anno ho deciso di tornare in Italia, mi domando se avro’ problemi riguardo una mia futura dichiarazione di redditi dato che ho intenzione di lasciare aperto dei conti correnti bancarin in Uk…
Grazie in anticipo per le risposte
Ciao Marco, e grazie per averci scritto. Per poterti rispondere in modo serio ci occorrono maggiori delucidazioni rispetto alla tua situazione e la cosa più sensata che posso suggerirti nel rispetto della tua privacy è di scriverci a madreinitalyinfo@gmail.com
Successivamente potremo metterti in contatto con un nostro professionista in materia. A presto
F
Quindi anche trasferendomi al 100% in Spagna, iscrivendomi all’AIRE basta avere 1 immobile in Italia per farsi che debba pagare in Italia la maggior differenza di tasse sul fatturato dell’azienda che ho aperto in Spagna?
Ciao Antonio, mi spiego meglio: se possiedi un immobile in Italia, devi dichiarare e pagare in Italia le tasse relative ai beni in questione. Inoltre tra Italia e Spagna esiste una convenzione per evitare le doppie imposizioni, ma sottolineo che ogni caso va visto nel suo dettaglio.
A presto
F
Buongiorno,
ho il seguente quesito: sono in procinto di trasferirmi negli Emirati Arabi per lavoro. Sono proprietario al 25% per successione (eredità) di un’abitazione nella quale risiediamo io mia madre e mio fratello. Ovviamente effettuerò l’iscrizione all’AIRE. Devo comunque pagare l’IMU per quel 25% nonostante mia madre e mio fratello rimarranno gli unici residenti nell’abitazione? Grazie. Ciao.
Ciao Marco,
In quanto proprietario al 25% ti spetta il pagamento delle tasse relative all’immobile per la tua quota!
Saluti
F
Buongiorno! Sono maritimo,Cosa sucede quando ho residenzia fiscale al estero (Peru) ma lavoro con una azienda italiana(contrato italiano) sempre devo pagare le tasse in italia?
Ciao Rambo,
Se vuoi possiamo metterti in contatto con uno dei nostri consulenti che dovrà approfondire con te alcuni dettagli. Puoi scriverci a madreinitalyinfo@gmail.com
A presto
F
Salve a tutti,
in breve la nostra situazione:
io sono residente in Italia, mio marito e mio figlio in francia, mio marito lavora in lussemburgo e mio figlio di 6 anni va a scuola in germania. Una vera famiglia europea! Purtroppo però ci siamo resi conto che l’Europa NON esiste, ed ogni paese burocraticamente parlando fa per sè con le sue regole e i suoi cavilli.
Dal momento che mio marito si è iscritto all’aire poi, l’unica casa di proprietà a suo nome su suolo italiano è divenuta “seconda casa” quindi l’IMU è salito alle stelle, passando da circa 300euro annue a quasi 2000!!!
Ho letto che se sei residente all’estero e PENSIONATO in Italia solo allora la tua prima casa in Italia resterà tale. Mentre se non sei pensionato in italia, la tua prima casa italiana si trasformerà automaticamente e diabolicamente in seconda casa.
Incredibile. Se sei giovane e lavori ti tirano le pietre….
E’ veramente così? Non c è modo per far risultate la sua unica casa in Italia come prima casa? Ad esempio avendo la residenza fiscale all’estero ma la residenza in Italia?
Grazie.
Sara.
Ciao Sara, nel risponderti mi viene in mente di suggerirti una verifica: alcuni comuni (ma dipende dal regolamento comunale), applicano delle agevolazioni per i residenti all’estero che dimostrino ovviamente il loro status. Prova ad appurare se il Comune presso cui è collocata la casa prevede tali sgravi. Saremo felici di ricevere tue notizie
F
Ciao,
grazie per la risposta.
Mi sono già informata. Al Comune di Siena mi hanno risposto che non potevano farci niente perchè è una decisione che comprende tutt’Italia. Dopo questa risposta, ho chiesto se il Comune stesso poteva prendersi delle libertà riguardo le situazioni come la mia. Ho appunto fatto questa domanda perchè mi pareva proprio di aver “sentito” da qualche parte che il trattamento di questi casi dipendesse dal Comune e non dallo Stato, proprio come dici tu. Mi hanno risposto che non è così… che il Comune di Siena si attiene alle regole che riguardano tutto il Paese senza potersi prendere libertà alcuna.
Mi hanno mentito?
Grazie.
Sara
Buongiorno Sara,
l’unica cosa che mi viene in mente è che il comune di Siena non prevede nel suo regolamento particolari agevolazioni per i residenti all’estero.
Mi auguro però che tu abbia potuto approfondire l’argomento con il funzionario che ti ha dato spiegazioni, visto che ci sono esenzioni previste per legge come ad esempio quella che riguarda il pagamento dell’IMU da parte dei pensionati italiani residenti all’estero.
Credo che la cosa vada appurata con maggior pignoleria e senza dubbio lo farò.
Se però hai necessità urgenti posso indirizzarti al nostro consulente legale che studierà la tua situazione.
In questo caso puoi scriverci a madreinitalyinfo@gmail.com
A presto
F
Ciao a tutti,
Intanto complimenti per questo blog! FINALMENTE QUALCHE INFO CHIARA!!
MI permetto di sottoporre una richiesta.
Mi sposterò da febbraio in Londra. Il mio lavoro (azienda ITALIANA!) mi distacca presso un centro di ricerca UK per 15 mesi rinnovabili. L’azienda NON ha una sede all’estero ma sarò lavoratore ospite del centro di ricerca (con un contratto stipulato tra la mia azienda ed il centro di ricerca. Continuerò quindi a percepire lo stipendio da una azienda italiana, ma sarò residente stabilmente in UK.
Qui lascio solo un’auto di mio proprietà che userà un cugino e un conto corrente bancario su cui riceverò lo stipendio.
Avrò casa a Londra, ma difficilemente avrò utenze intestate a mio nome.
Mi potete aiutare a capire:
1)Se posso iscrivermi all’AIRE in forza del contratto tra il mio lavoro ed il Centro di Riceca anche se lavoro per una ditta italiana?
2)In caso potessi, miconviene iscrivermi subito all’AIRE? Infatti io dovrò pagare le tasse in Italia certamente (infatti il mio datore di lavoro continuerà a fungere da sostituto d’imposta facendo pagare inps, inail ed irpef) e anche in UK (anche se non mi iscrivo all’AIRE ho capito che sarei tenuto a pagarle comunque dopo i 183 gioni).
3) La doppia imposizione prevede quindi che io vada dal fisco inglese (capirò come) e gli mostri che ho già pagato le tasse in Italia e che pertanto non devo pagarle in UK? Questo presume o meno la mia iscrizione all’AIRE?
4) Ho sentito pagare di una norma che prevede lo sgravio fiscale per 2 anni per stranieri che vanno a fare ricerca in UK. Qualcuno ha queste info?
GRAZIE MILLE!!
Ciao Davide, grazie per averci contattato. Tra la varia casistica dei residenti italiani all’estero, tu rientri in quella dei “dipendenti italiani in distacco”. Questa dicitura ti aiuterà a capire, di volta in volta, quale normativa è prevista nel tuo caso. AIRE: non sei tenuto ad iscriverti e potrai farlo dopo 12 mesi di permanenza in UK. Tale iscrizione attesta la tua residenza all’estero ma non è strettamente legata alla questione tasse. Tasse: la questione dei 183 giorni riguarda chi lavora all’estero e vi sposta la residenza fiscale, ma nel tuo caso dovrai pagarle in Italia e in ogni modo esiste una convenzione tra Italia e UK contro le doppie imposizioni fiscali. La trovi online.
Se hai bisogno di ulteriori dettagli o una consulenza personalizzata da parte di uno dei nostri professionisti, potrai richiederla scrivendoci alla mail madreinitalyinfo@gmail.com
A presto
F
Salve,
complimenti per il Blog, sto raccogliendo informazioni sull’argomento tassazione sul quale sono molto ignorante.
La mia situazione e la seguente:
Ho un contratto di lavoro in Lussemburgo a tempo inderminato da circa 7 mesi.
Sono residente in Italia, ho appena acquistato un appartamento per me e la mia famiglia in Italia, ho macchina registrata a mio nome sempre in Italia.
Trascorro la maggior parte del mio anno lavorativo qui in Lussemburgo, ma torno non appena possibile (WE, e tutte le vacanze).
In Lussemburgo non ho un appartamento intestato a mio nome, ma vago tra appartamenti di proprietà della compagnia e ApartHotel di mese in mese diversi, ho telefono lussemburghese ma non un conto corrente del lussemburgo.
La ditta per la quale lavoro mi assicura che non devo versare nessuna “compensazione” della tassazione (io non sono molto d’accordo, in quanto credo che vada a braccetto con la residenza), ma i miei capi hanno fatto delle verifiche con i commercialisti della ditta che gli confermano ciò.
A breve dovrò fare il modello unico per la dichiarazione dei redditi che mi faro controllare dai commercialisti della ditta qua in Lussemburgo per evitare di fare errori nelle dichiarazioni.
le mie domande sono:
1- Andrò sicuramente incontro a problemi se non cambio residenza?
(visti i miei dubbi la compagnia mi vuole fare un’integrazione al contratto di lavoro dove mi assicurerà che non devo cambiare residenza, e che nell’eventualità lo stato Italiano venisse a bussare alla mia porta, loro mi darebbero una mano a provare la mia posizione qua in Lussemburgo, e nel caso non basti, verserebbero per me la compensazione della tassazione, ma solo se l’errore viene dal lato della compagnia).
2-Queste verifiche che lo stato Italiano potrebbe andare a fare, arriverebbero immediatamente nel corso dell’anno fiscale? o e più probabile che vengano a bussare alla porta dopo anni e anni?
grazie mille della risposta che attendo con ansia.
Distinti saluti.
Andy
Ciao Andy,
fermo restando che bisognerebbe entrare meglio nel dettaglio della tua situazione, il mio parere, in linea generale è il seguente:
1. esiste una convenzione tra Italia e Lussemburgo contro le doppie imposizioni fiscali. Credo che la cosa più saggia sia fare una verifica su ciò che ne stabilisce il testo. lo trovi qui:
http://www.fiscooggi.it/files/immagini_articoli/fnmold/lussemburgo-it.pdf
Generalmente, quando vengono fatti accertamenti, è necessario fornire prove “documentali” che i tuoi interessi principali e lavorativi siano in un altro Paese, in questo caso appunto in Lussemburgo, e senza dubbio un contratto di lavoro a tempo indeterminato è una prova inconfutabile. Sempre generalmente il periodo da trascorrere all’estero per essere considerati fiscalmente residenti in un altro Paese è di 183 giorni nel corso dell’anno, e anche da questo punto di vista non credo tu abbia problemi. Certo, la questione della residenza è molto dibattuta, ma sono certo che la convenzione ti chiarirà molti dubbi.
In attesa di tue nuove, buona giornata
F
buongiorno Francesco sono dal qualche mese pensionato ex Inpdap vorrei trasferirmi alle canarie per il clima
ma vorrei sapere se pago doppie tasse puoi farmi sapere qualche informazione mi congratulazioni per il tuo sito
e fatto molto bene grazie
Ciao Marco,
saprai che in molti casi, per i pensionati italiani che trasferiscono la propria residenza all’estero, è possibile detassare la pensione. Va però fatta una differenza a seconda degli enti. In particolare, nel tuo caso (ex-Ipdap) avendo la residenza in Spagna, ti consiglio di dare uno sguardo all’art. 19, paragrafo b) della Convenzione tra l’Italia e la Spagna per evitare le doppie imposizioni sul reddito, ratificata con legge 29/09/1980 nr. 663.
Se hai poi necessità di un consulente che ti segua in questa questione, puoi avvalerti di uno dei nostri professionisti, scrivendoci a madreinitalyinfo@gmail.com
Saluti
F
Salve innanzitutto complimenti per il blog molto utile!
Vi scrivo per due info gentilmente:
Sono italiano e vivo con la mia famiglia in Perù da 3 anni, ho versato diversi anni i contributi in italia seppure non tantissimi anni e con contratto a progetto, un giorno avrò comunque diritto alla pensione o sono ottimista a pensarlo:)?
Mentre mia moglie peruviana ha lavorato in Italia per 11/anni a tempo indeterminato, lei invece riceverà la pensione italiana?
Eventualmente se si,che iter si dovrà seguire
Grazie mille cordiali saluti. Andrea
Ciao Andrea,
i contributi versati in Italia ai fini pensionistici non vanno persi e dunque potrete richiedere la pensione italiana seguendo le modalità previste dall’ente a cui avete versato i contributi.
Se hai bisogno di una consulenza o di svolgere delle pratiche in Italia potremmo metterti in contatto con il nostro professionista in materia.
Scrivici a: madreinitalyinfo@gmail.com
Un abbraccio e buon Perù
Francesco
Buonasera, volevo innanzitutto capire se esistono sanzioni in caso non si rispetti il termine di un anno per la richiesta di iscrizione all’aire. Ho capito che e’ un obbligo, ma mi sembra di capire dalle altrui esperienze che spesso non venga rispettato.
Ho una figlia di 23 anni che si e’ trasferitaca Copenaghen per studiare ag Agosto 2015. Non si e’ lancora iscritta all’aire. Risulta domiciliata nella casa dove ha preso in affitto una stanza. Nonl lavora. Dovra’ restare in Danimarca ancora due anni. Usufruisce di assistenza sanitaria. Quindi, mi domando se e’ indispensabile ad Agosto regolarizzare la sua iscrizione all’aire? E se in quel caso perdo il diritto alla detraibilita’ dei costi che sto sostenendo per l’affitto? Mi risulta i fatti che essendo ancora a carico mio e di mio marito, i costi per l’affitto, se documentati, sono detraibili. E’ corretto? Grazie in anticipo e saluti
Ciao Claudia,
l’iscrizione all’AIRE è obbligatoria dopo 12 mesi ma ad oggi non sono previste sanzioni per chi non rispetta questi termini.
Non tutti però sono obbligati ad iscriversi all’AIRE e fanno eccezione anche gli studenti italiani all’estero.
Quindi Claudia stai serena perché tua figlia non rientra nelle categorie obbligate all’iscrizione e ciò ti permette di continuare a scaricare le spese a cui fai riferimento.
un abbraccio
Francesco
Salve cari!
Ho residenza in Italia e non sono iscritto all’AIRE.
Negli ultimi due anni, ho lavorato con contratti a tempo determinato in sei diversi paesi UE (per aziende non italiane) (e pagando regolarmente le tasse nei “sei diversi paesi”):
debbo qualcosa alla mia dolce bella fiscale madrepatria?
Regards
ps: i paesi in questione sono: Spagna Germania Grecia Portogallo Olanda Francia
Ciao Tonino,
anzitutto complimenti per il tuo bel da fare. In secondo luogo con ciascuno di questi Paesi l’Italia ha stipulato una convenzione contro le doppi imposizioni fiscali e quindi per poterti rispondere dovremmo analizzare il singolo periodo in cui hai lavorato in ciascun Paese, il tipo di contratto che avevi e la soglia di reddito percepito.
Se vuoi divertirti puoi cercare ciascuna delle convenzioni reperendola facilmente in PDF digitando sui motori di ricerca “CONVENZIONE TRA ITALIA E ….. CONTRO LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI”
A presto
Francesco
Buongiorno,
sono italiana ma vivo e lavoro in Svizzera da quasi 3 anni. Iscritta all’AIRE, permesso B. Mi sono sposata il 5 dicembre 2015. Non ho proprietà in Italia. Mio marito vive e lavora a Milano, dove possiede un appartamento (intestato solo a lui). Il mio datore di lavoro sostiene che da quest’anno sarò soggetta alla doppia imposizione. È vero?
Grazie
Ciao Anna,
per poterti rispondere avremmo bisogno di dettagli più esaustivi ad iniziare dal tipo di lavoro che svolgi in Svizzera; capire se tu e tuo marito avete due residenze diverse etc.
Se vuoi possiamo metterti in contatto con il nostro consulente in materia, esperto per ciò che riguarda la convenzione tra Italia e Svizzera contro le doppie imposizioni.
In questo caso puoi scriverci a: madreinitalyinfo@gmail.com
Saluti
Francesco
Salve volevo gentilmente chiederle un chiarimento..vivo in Germania da due anni e sono iscritta all’università di bari..l’anno scorso ho effettuato l’iscrizione e il calcolo delle tasse universitarie viene fatto sulla base dell iseu cioè dichiarazione reddito per università. Mi è stato detto che siccome vivo all’estero non posso presentare l iseu e quindi mi hanno calcolato il massimo delle tasse, pari a 1500 euro circa che ho dovuto pagare.
Ora la mia domanda è :è veramente cosi?perché quest anno è lo stesso problema e non vorrei ripagare 1500 euro di tasse .hanno ragione loro o si tratta di semplice incompetenza? Grazie
Ciao Nicoletta,
in realtà per poterti rispondere in modo esaustivo andrebbero capite più cose, come ad esempio:
1) Sei regolarmente iscritta all’AIRE?
2) Lavori regolarmente in Germania e paghi le tasse all’estero?
3) O rientri ancora nel nucleo familiare della tua famiglia?
4) Possiedi proprietà in Germania o in Italia?
Questo per dire che anzitutto bisogna vedere cosa rientra nel calcolo del tuo ISEO e in secondo luogo il reddito che percepisci annualmente sulla base del quale ti viene calcolata la fascia per il pagamento delle tasse universitarie.
Nel rispetto della tua privacy, se vuoi puoi scriverci in pvt a: madreinitalyinfo@gmail.com
Saluti
F
Ciao, buongiorno a tutti. Io ho una situazione abbastanza complicata, vivo e lavoro a Malta da aprile! Proprio ieri il mio datore di lavoro mi ha chiesto l’iscrizione all’AIRE per regolarizzare il contratto a tempo indeterminato!
Leggendo quanto sopra indicato, io sposterei la mia residenza fiscale a Malta, ma “purtroppo” ho dei beni mobili e immobili intestati a me, avrei solo svantaggi giusto? come per esempio perdere l’IMU della prima casa..
Sapreste dirmi di più sui residenti esteri con proprietà intestate??
Ciao Alessandro,
l’iscrizione all’AIRE diventa obbligatoria dopo 12 mesi di permanenza in un altro paese. Se intendi lavorare a Malta vincolato da un contratto a tempo indeterminato, credo sia naturale provvedere con l’iscrizione, perché contempla dei “CONTRO”, ma anche dei “PRO”.
Per quanto riguarda i beni che possiedi in Italia o i redditi che produci in Italia, inevitabilmente rispetto a questi ti sarà chiesto di pagare le tasse.
Nonostante tutto però, alcuni regolamenti comunali prevedono delle agevolazioni per i residenti all’estero e a tal riguardo ti consiglio di fare una verifica presso il comune dove sono locati i tali beni.
Spero di ricevere tue notizie e se hai bisogno di servizi o consulenze relative alle tue necessità puoi sempre richiedere un incontro Skype con il nostro professionista in materia, con cui potrai approfondire ogni dettaglio.
La mail per richiedere la consulenza è: madreinitalyinfo@gmail.com
Ti abbraccio
Francesco
ciao a tutti! innanzitutto grazie per l’interessantissimo blog.
anch’io ho domande da fare per questa ingarbugliata faccenda.
sono italiano e da marzo 2015 mi sono trasferito negli Stati Uniti, regolare contratto con ditta americana e regolare contratto d’affitto intestato a me ed a mia moglie, iscrizione in paletra, insomma trasferimento completo. mi sono iscritto all’aire tardi, cioè risulto per un periodo inferiore ai 180 giorni residente all’estero. in italia ho una casa data in locazione, niente auto, venduta prima di partire, niente palestra, insomma più nulla. ora lo stato italiano mi chiede di pagare le tasse sul reddito percepito negli USA, chiedo è regolare? come posso fare? grazie
Ciao Gianmario,
saprai certamente che l’Italia ha stipulato convenzioni con molti paesi per evitare le doppie imposizioni. Per poterti rispondere bisognerebbe entrare nel dettaglio della tua situazione e analizzarla in modo completo.
Se vuoi puoi richiederci una consulenza rispetto al tuo caso da parte del nostro professionista in materia.
In questo caso ti chiedo di inviarmi una mail con maggiori dettagli a: madreinitalyinfo@gmail.com
In ogni caso ti consiglio di dare uno sguardo, per chiarire ogni dubbio alla convenzione contro le doppie imposizioni che l’Italia ha stipulato con gli USA che trovi qui: http://bit.ly/23zDwXj
A presto
Francesco
Salve. Vorrei sciogliere un dubbio. Mia figlia in Italia ha solo studiato non ha mai svolto alcuna attività lavorativa ne da dipendente ne da autonomo. Non ha alcuna proprietà in Italia e non ha mai fatto ovviamente alcuna dichiarazione fiscale. Dal 2013 si è trasferita a Berlino dove ha un lavoro a tempo indeterminato con una ditta tedesca. Ha acquistato un appartamento dove vive. In Germania paga imposte sul reddito assicurazione sanitaria imu etc. È solo anagraficamente ancora residente presso la casa paterna non essendo iscritta all’aire. Da quello che ho capito mia figlia è fiscalmente residente in Germania e quindi non dovrebbe avere obblighi fiscali in Italia. Mi confermate? Grazie. Mariano
Mariano,
tua figlia non ha obblighi fiscali in Italia ma consiglio comunque l’iscrizione all’AIRE perché attesta la sua residenza all’estero che verrà poi comunicata al comune di precedente residenza, in modo da regolarizzare a tutti gli effetti la sua posizione.
Un abbraccio
F
ciao. Per motivi familiari (matrimonio) vivo all’ estero da 1 anno. Sono iscritta all’ AIRE e sto pagando tasse allucinanti per una casa di mia proprietà e data in locazione, visto che mi sono sposata e ho seguito mio marito.Non lavoro. E non riesco a trovarlo. Siccome sospetto di chi mi tiene la contabilità, vorrei sapere cosa realmente devo pagare allo Stato Italiano che a me non da nessun servizio? GRAZIE-
Ciao Lauretta,
quello che devi pagare allo Stato Italiano sono le tasse per i beni e i redditi che percepisci sul territorio italiano.
Detto questo però, esistono delle agevolazioni per i residenti all’estero che però vanno verificate presso il comune in cui è locata la casa.
Se hai necessità puoi chiedere al tuo consulente di fare questa verifica oppure possiamo metterti a disposizione il nostro consulente che lo farà per te.
Puoi scriverci una mail a: madreinitalyinfo@gmail.com
Un abbraccio
F
Buongiorno io e la mia famiglia siamo iscritti AIRE in Spagna, io ho aperto una attività come autonomo, l’unica cosa che però mi lega ancora con l’ Italia è il fatto che non avendo alcuna proprietà o altro mi è rimasto il mio negozio che non ho deciso di chiudere perche comunque ha sempre lavorato bene e dove attualmente lo stanno gestendo due miei impiegati. Veniamo al dunque, dal momento in cui mi sono iscritto AIRE e quindi il comune precedente (Italiano di residenza) ha inviato la conferma che io non abitassi piu in Italia al mio consolato automaticamente sono stato cancellato anche alla USL quindi non ho piu diritto ne al medico di base ne ai servizi ospedalieri, o meglio, come mi informai a suo tempo posso avere questo diritto per un max di 90 giorni all’anno qualora facessi rientro in Italia andando all’ufficio straniri della mia USL per farmi rilasciare una “tesserina provvisoria”. Il problema comunque è un altro, avendo ancora questo negozio in piedi e dove pago tutte le tasse come fossi in Italia vorrei sapere se comunque mi spetta di dover pagare ancora i contributi INPS miei, ovvero quelli trimestrali che sono di circa 900 euro fissi, lo chiedo in quanto mi viene il dubbio che visto che trattasi di contributi previdenziali e quindi anche su medico di famiglia, ospedale etc avendo perso questo diritto essendo per loro straniero sia comunque tenuto ancora a pagarli cosi come IRPF. Per farla breve, residente AIRE con attività in Spagna e in Italia, vivo in Spagna, in Italia devo pagare INPS essendo in Italia ditta individuale (per il negozio in Italia ho residenza fiscale)
Ciao Andrea,
ti viene richiesto di pagare in Italia le tasse relative ai redditi che produci in Italia. Senza dubbio però capisco la tua riflessione anche se andrebbe approfondita la questione.
Potrà farlo il professionista con cui collaboriamo e che è esperto al riguardo.
Se lo vorrai potremmo metterti in contatto con lui per un incontro Skype.
Francesco
Salve,
Ho vissuto e lavorato in Inghilterra per 6 anni , non sono inscritto all ‘ AIRE e non ho mai fatto la dichiarazione dei redditi in Italia, rischio qualcosa essendo tornato quest’anno in Italia?
Grazie per le vostre risposte
Mirko
Ciao Mirko, purtroppo non si può rispondere alla tua domanda senza aver approfondito meglio la tua situazione. Va capito che tipo di contratto avevi, che soglia di reddito producevi, se hai acquisito la residenza in UK (a parte l’AIRE), se hai prove documentali della tua residenza fiscale in UK etc etc etc. Una risposta superficiale equivarrebbe ad una non risposta. Se vuoi, nel rispetto della tua privacy, puoi scriverci in privato alla nostra mail madreinitalyinfo@gmail.com
Saluti
Sono sposato con una cittadina romena che da circa due anni è in possesso della cittadinanza italiana. Mia moglie ha la residenza in Italia e la residenza a casa di sua madre nel suo paese di origine. Da un po’ di tempo abbiamo aperto un conto corrente in Romania , dal quale è possibile operare online, intestato a mia moglie (in quanto a me non essendo residente in Romania non è permesso aprire nessun conto corrente) e a sua madre in modo che ci sia fisicamente una persona li sul posto nel caso si presenti la necessità di rivolgersi allo sportello. Da questo conto attraverso un broker olandese occasionalmente operiamo nel mercato azionario americano…la mia domanda è : le tassazioni sulle plusvalenze dove vanno pagate? in Romania o in Italia?
Ciao Andrea,
non so come sia possibile che tua moglie abbia due residenze. Forse una risulta essere la residenza e l’altro il domicilio? Rispetto alla tua domanda è necessario capire appunto dove sia l’effettiva residenza perchè è li che vanno pagate le tasse.
A presto
F
Buongiorno, magnifico questo blog sui residenti all estero.
io vivo in svizzera da 25 anni piu o meno e dallo scorso anno mi è rimasto un appartamento dove prima i miei genitori avevano il diritto di usufrutto.
ora che non ci sono piu l appartamento passa a me di diritto o devo fare altri documenti?
come mi devo comportare con tutto cio’ che riguarda le tasse della casa e la dichiarazione dei redditi?
io in italai non ho mai fatto una dichiarazione dei redditi che io sappia.
posso dichiarare la casa nella dichiarazione dei redditi in svizzera e lasciare perdere l italia??
Visto che ci vado una volta all anno in italia come devo comportarmi con acqua luce e gas??
ho provato ad informarvi via internet ma purtroppo tutto è rimasto a 25 anni fa se non peggio, disirganizzazione totale a livello burocratico e tante tasse da pagare.
grazie mille
Lamberto
Ciao Lamberto,
vado al sodo: l’appartamento va a te per asse ereditario, a meno che i tuoi non abbiano stabilito diversamente in un testamento. Diventando proprietario dell’immobile (se hai fratelli diventate tutti comproprietari) dovrai pagare le tasse relative a questa casa. Questo va fatto in Italia perchè la casa è su territorio italiano. Rispetto alle utenze, se non utilizzi l’appartamento puoi anche staccarle, altrimenti ti arriveranno le bollette che dovrai pagare. Se hai bisogno di un professionista che ti segua in questa procedura puoi contare sui professionisti nostri consulenti con i quali potrai richiedere un incontro Skype scrivendoci alla mail madreinitalyinfo@gmail.com
A presto
F
Ciao! Io da gennaio 2016 vivo ufficialmente in Germania (con domicilio registrato) e non ho ancora un lavoro. Sono spostata con ragazzo tedesco ed abbiamo un bimbo che ha iniziato a frequentare il nido. Mi sono appena licenziata in Italia ma qui conservo una casa di proprietà (prima casa) e la residenza. La mia domanda è: l ‘IMU che non si paga per la prima casa, diventerebbe invece una tassa da pagare (sebbene in misura ridotta) qualora trasferissii la residenza in Germania ?
Grazie per la risposta che vorrete fornirmi e complimenti per l’iniziativa Madre in Italy,
Laura
Ciao Laura,
ovviamente avendo una casa di proprietà in Italia dovrai continuare a pagare le tasse relative a questa casa. Per ciò che riguarda IMU, Tasi e tari, ti consiglio di informarti presso la sede del Comune e verificare che secondo il regolamento comunale ci siano delle agevolazioni per i residenti all’estero. In ogni caso, anche laddove sia prevista una misura ridotta, è una cosa da pagare, fatta eccezione per alcune categorie come ad esempio i pensionati italiani residenti all’estero….
A presto
F
Salve, grazie per l’articolo.
Io lavoro all’estero (USA) da 4 anni e tra pochi mesi tornero’ in Italia. Non sono iscritta all’AIRE, quando sono partita nessuno mi ha avvisato di questo obbligo e quando l’ho saputo (poco tempo fa) non valeva più la pena perché’ a breve come ho detto tornerò. Qui ho lavorato con un contratto regolare, e pagato le tasse normalmente tutti gli anni. In Italia risulto iscritta nel nucleo familiare (a carico dei miei). La mia domanda e’: tornando e portando con me capitale maturato all’estero dovrò’ pagare delle tasse? Grazie!
Ciao Marilina, per risponderti in modo esaustivo bisognerebbe conoscere meglio la tua situazione. Se vuoi puoi dettagliarcela inviandoci una mail a madreinitalyinfo@gmail.com
In linea generale, per il rientro di capitali non c’è nessun problema a condizione che siano dichiarati.
Al riguardo l’agenzia delle entrate ha pubblicato diverse circolari che trovi sul sito stesso dell’Agenzia.
A presto
F
Salve, sono Elena la mia situazione è un pò diversa:
-io dovrei mettera la residenza in Romania con mio padre , ma lavorare in Italia perchè ho madre e fratello in centro x disabili e non me la sento di andarmene via cosi lontano da loro,però non ho possibilita di tenere la residenza in Italia, come mi devo comportare? A cosa vado incontro fiscalmente?visto che il mio reddito difficilmente supera 8 mila euro!!! Grazie a presto!
Ciao Elena, sarebbe inutile risponderti in modo generico vista la tua situazione così specifica. Per aiutarti posso sottoporla al nostro consulente in materia che studierà il tuo caso e saprà guidarti nel migliore dei modi, fermo restando che avrà bisogno di specifiche. Se vuoi puoi inviarci una mail più dettagliata a madreinitalyinfo@gmail.com
Grazie
F
Salve,
sono residente temporanea in Canada da Aprile 2014. Mi sono trasferita inizialmente per un tirocinio, per cui sono stata pagata in Euro per 10 mesi sul mio conto italiano da una regione dello Stato italiano (<8000Eur nel anno fiscale 2014, due mensilità pagate nel 2015). Da Febbraio 2015 sono sotto contratto ufficiale con datore di lavoro canadese e percepisco redditi solo in Canada, per i quali dovrò pagare le tasse qui. Non ho immobili o altri beni di proprietà, solo un conto corrente in Italia.
Sono registrata all'AIRE dal Dicembre 2015. Qual è la mia situazione fiscale in Italia? Fino ad allora ero ancora nello stato di famiglia dei miei genitori.
Vi ringrazio anticipatamente!
Ciao,
comprenderai che per rispondere in modo esaustivo al tuo quesito, ci è necessario approfondire una serie di dettagli da non trascurare, quindi ti prego di inviarci una mail più dettagliata indicando i periodi esatti del tuo lavoro in Canada, la data in cui è diventata effettiva la tua residenza all’estero, il tipo di contratto che avevi etc. etc.
Vista la particolarità del tuo caso credo che la cosa più saggia sia sottoporlo ad uno dei professionisti con cui collaboriamo ed ovviamente solo qualora tu voglia.
La nostra mail è: madreinitalyinfo@gmail.com
Francesco
Ciao Madre in Italy.
Ho lavorato all’estero (negli UK) per un anno, nel 2015; ho ricevuto un normale stipendio in Inghilterra, su un conto corrente inglese, con un contratto di lavoro dipendente, ho pagato le tasse lì. Ma non ho fatto niente riguardo all’AIRE, non ho tolto la mia residenza, tutti i componenti della mia famiglia e i miei amici sono ancora vivi e risiedono in Italia, non ho cambiato cognome, etc. Quindi, leggendo le citazioni del decreto ufficiale, mi sembra proprio che io debba pagare la differenza di tasse in Italia per questo anno.
Spero vivamente che tu mi contraddica in qualche modo, perché altrimenti sarebbe assurdo.
Sono stato in Italia sì e no 20 giorni in un anno, non ho usufruito di nessun servizio, e adesso viene fuori che dovrei pagare una differenza di tasse di circa 10’000 euro? Leggendo il decreto sembra che per evitare di pagare queste cifre mostruose bisogni cambiare cognome, bruciare la casa, sterminare famiglia e amici.
Grazie per la pazienza e per l’aiuto.
Caro Adriano,
apprezzo infinitamente l’ironia con cui mi scrivi. 😉 Entriamo nella questione che poni…
Avere la residenza in Italia non equivale a non avere alcun legame con l’Italia e, in linea di principio, bisogna pagare le tasse laddove si è residenti.
E’ anche vero che ogni caso va analizzato nella propria soggettività e approfondendo ogni aspetto perché credo sempre che le generalizzazioni non siano sempre la risposta esatta.
Nel rispetto della tua privacy, se vuoi fornirci ulteriori dettagli puoi contattarci privatamente su: madreinitalyinfo@gmail.com ed eventualmente sottoporremo il tuo caso ad uno dei nostri professionisti con cui collaboriamo e con i quali potrai richiedere un incontro Skype…
Un abbraccio
Francesco
Buongiorno,
Grazie per tutte le info, ho trovato questo post molto utile.
La mia situazione, però, è abbastanza particolare e non mi sono ancora chiari vari punti:
1. Lavoro (per un’azienda italiana) in trasferta in Francia e sto pagando regolarmente le tasse italiane. Dovrei pagarle in Francia? Non so quanto tempo resterò qui ancora. Su internet i pareri sono discordanti e non ho ancora capito se ci sia un limite massimo di tempo (e quale sia questo limite) oltre il quale bisogna per forza pagare le tasse nel paese in cui si è in trasferta.
2. Come devo fare, eventualmente, per regolarizzare la mia situazione qui in Francia? A chi devo rivolgermi per iniziare a pagare le tasse qui?
Grazie mille!
Ciao Mary,
c’è una grossa differenza da fare tra chi si trasferisce in Francia lavorando per un’azienda francese e chi invece vive in Francia ma è un “dipendente di azienda italiana in distacco all’estero”.
Nel secondo caso, che mi sembra essere il tuo, essendo una dipendente italiana, dovrai pagare le tasse in Italia.
Quando ti riferisci al limite di tempo, fai riferimento all’iscrizione all’AIRE? E quando parli di “regolarizzare”, intendi stabilire la tua residenza fiscale in Francia?
Premetto che per poter sciogliere ogni tuo dubbio, sarebbe necessario entrare meglio nel dettaglio della situazione che vivi. Se vuoi puoi richiederci via mail una consulenza con uno dei nostri professionisti che potrà guidarti con un incontro SKYPE.
In questo caso contattaci su: madreinitalyinfo@gmail.com
Ciao
Francesco
Salve, sono regolarmente residente in Spagna da oltre 30 anni,iscritto al AIRE figli nati in Spagna e propiteario di una attività economica, la domanda è , per motivi famigliari dovrei riprendere temporalmente la residenza in italia e firmare un contratto di affitto per il domicilio, che problemi potrei incontrarmi? Grazie
Ciao Anonimo,
a quanto ci descrivi non vedo nessun problema all’orizzonte, a meno che lo spostamento della residenza in Italia ti comporti alterazioni rispetto al tuo status di residente in Spagna.
Mi spiego…
Anzitutto dipende dalla durata della tua permanenza in Italia, in secondo luogo da una serie di circostanze collaterali che non approfondisci in quanto mi hai detto.
Mi spiace infine non conoscere il tuo nome perché vista la dedizione che riserviamo ai nostri utenti, ci piacerebbe si presentassero.
Francesco
Salve a tutti,
da gennaio mi sono trasferita in svizzera e richiesto il permesso di soggiorno per ricongiungimento familiare con mio marito che vive lì. Al momento non ho ancora ricevuto il permesso B e quindi non ho ancora potuto iscrivermi all’AIRE. Ho sempre lavorato in Italia e pagato le tasse qui. Ora la mia vecchia società italiana (il mio contratto scaduto a febbraio 2015 non è stato rinnovato) mi ha proposto un contratto di consulenza. Come funzionerà con le tasse? Considerando che vivo in Svizzera ma non ho proprietà qui e che lavorerei da autonoma ma con un unico cliente italiano? Grazie mille,
Annarita
Ciao Annarita,
sarebbe opportuno, per una risposta professionale, indirizzarti ad uno dei nostri consulenti a cui potremmo sottoporre il tuo caso qualora tu ci scrivessi a: madreinitalyinfo@gmail.com
Stando a quanto mi dici, e generalizzando, finché non avrai residenza in Svizzera e sei dipendente di azienda italiana, dovrai pagare le tasse in Italia.
A presto
F
Vorrei avere una informazione, vivo in Irlanda dove percepisco una pensione di invalidita’. Non ho niente e mai avuto niente in Italia quindi non ho mai dichiarato niente. Non sono iscritta all’Aire. Mi dicono che dovrei dichiarare la mia pensione di invalidita’ in italia, ma perche’ dovrei?
Ciao Paola,
semplicemente perché in Italia, anche se pensi di non avere nulla, in realtà hai la residenza!!!!
Un abbraccio
Francesco
Buongiorno,
lavoro in Irlanda da poco più di un anno nel campo dell’aviazione per una compagnia irlandese. Pago le tasse in Irlanda e ho occasione di tornare in Italia solo durante le ferie.
Non mi sono ancora iscritta all’AIRE peché non ero sicura di voler rimanere all’estero a lungo.
Ora i miei genitori si trovano in difficoltà nel compilare la dichiarazione dei redditi perché faccio ancora parte del nucleo famigliare ma non percepisco reddito in Italia. Che fare?
Grazie mille ogni chiarimento sarà davvero apprezzato
Buonasera Sara,
gli elementi che mi fornisci non mi consentono di darti una riposta con delle certezze, per le quali sarebbe più opportuno rivolgerci ad uno dei professionisti con cui collaboriamo.
Stando a quanto dici ho il dubbio che tu dovessi fare dichiarazione in Italia, vista la tua residenza in Italia, pur lavorando all’estero.
In ogni caso andrebbe appurata meglio la tua situazione e se vuoi fornirci maggiori dettagli puoi farlo scrivendo a: madreinitalyinfo@gmail.com
Ciao
Francesco
Buongiorno,
vi ringrazio per le preziose informazione che ci fornite.
Io ho lavorato come post doc per i primi 5 mesi del 2015 in Italia poi mi sono trasferita in Spagna e per il resto dell’anno ho lavorato come post doc in Spagna. Non sono iscritta AIRE perche’ conto comunque di rientrare in Italia tra pochi mesi e vorrei evitare di perdere la residenza italiana. Per il 2015 terro’ residenza fiscale in Italia (dove possiedo prima una prima casa acquistata con agevolazioni) poiche’, non avendo oltrepassato la soglia minima non sono tenuta a dichiare nulla qui in Spagna.
Mi pare di capire che per il 2015 posso fare la dichiarazione in Italia secondo la tassazione mondiale dichiarando anche il reddito percepito in Spagna. Per il 2016 la situazione si complica, nel caso decidessi di prolungare il mio contratto in Spagna fino ad Agosto 2016 e poi riprendere il mio lavoro in Italia, poiche’ la spagna a quel punto mi registrerebbe automaticamente come residente fiscale in Spagna (superando sia i 183 giorni nel 2016 sia la soglia limite per la tassazione). Per il 2016 sono confusa, devo dichiare i redditi Spagnoli (stipendio per 8 mesi) in Spagna e in Italia devo dichiarare la prima casa e lo stipendio che percepiro’ in Italia per i 4 mesi rimanenti? Quello che non capisco e’ che a questo punto mi ritroverei con due residenze…siccome saro’ registrata (obbligatoriamente) come residente fiscal in Spagna, perdo la residenza Italiana e con essa perdo i diritti prima casa? Rimarro’ poi per sempre in Italia quindi vorrei evitare iscrizioni AIRE. Vorrei capire come pagare tutte le tasse che devo in entrambi i paesi in modo da non incorrere in problemi futuri. Grazie mille
Francesca
Ciao Francesca,
visto quanto dici e per evitare di ledere la tua privacy, sarebbe opportuno che tu ci scrivessi a: madreinitalyinfo@gmail.com
In questo modo potremmo iniziare la tua richiesta ad uno dei nostri professionisti che potrà darti risposte certe dopo aver esaminato il tuo caso ed eventualmente richiederti ulteriori delucidazioni.
Chiudo con una domanda d’obbligo: quando ti riferisci alla residenza spagnola parli dell’obbligo relativo all’EMPADRONAMIENTO?
Saluti
F
Grazie mille, Si per residenza intendo l’Empadronamiento e il NIE, documento che sono stata costretta a fare per firmare il contratto…
Ciao!
In questo caso vanno presi in esame maggiori dettagli. Se vorrai fornirceli via mail, nel rispetto della tua privacy, ti metteremo in contatto con uno dei nostri consulenti che potrà fornirti un parere professionale.
Saluti
Ciao,
ho la possibilita’ di trasferirmi all’estero (extra UE) per lavoro e di starci per almeno 3 anni. Il contratto sara’ con un’azienda estera che mi paghera’ comunque in Euro. Mi iscrivero’ all’AIRE, ma vorrei farmi accreditare lo stipendio su un conto corrente italiano (non entro nel dettaglio delle motivazioni) e l’azienda non ha nessun problema a farlo.
Lo stato italiano mi potrebbe fare questioni relative alla dichiarazione dei redditi per il fatto che lo stipendio mi viene accreditato su un conto italiano?
grazie mille
Ciao Robi,
premetto che sarebbe opportuno rivolgere il tuo quesito ad uno dei nostri consulenti al fine di una riposta professionale.
In questo caso dovresti scriverci a: madreinitalyinfo@gmail.com e noi ti metteremo in contatto con il nostro consulente.
A mio avviso, (ma dovrei avere maggiori dettagli) in linea di massima non ci dovrebbe essere alcun problema se ci sono i criteri per godere della convenzione tra Italia e il Paese estero in cui andrai, contro le doppie imposizioni fiscali, se avrai inoltre regolarmente fatto dichiarazione di quanto percepito e se puoi documentare la tua residenza estera.
Baci
F
Salve,
sto lavorando in Inghilterra e sto attendendo l’iscrizione al’AIRE (qua su ci vogliono fino a 6 mesi…) Per l’apertura di un conto titoli in italia mi hanno chiesto un Documento in cui si attesta in quale paese verso le tasse ed i tributi. Che cosa cambia per la banca dove pago le tasse (che e’ chiaramente in inghilterra)?
grazie mille
Ciao Paolo, credo cambi il fatto che in alcune circostanze va dichiarato sulla dichiarazione dei redditi il conto corrente estero. Saprà darti maggiori dettagli la banca stessa.
Ciao e complimenti per il blog. Mi sono trasferito negli Emirati x lavoro, con regolare contratto con azienda degli Emirati. Vivo stabilmente qui e mi iscrivero’all’aire nei prossimi giorni. Ho un Visto, patente e IDlocali e tessera sanitaria, un conto corrente locale sul quale verso il mio stipendio e passo qui 340 giorni all’anno. Il mio dubbio è legato al fatto che.ho moglie e figli che vivono in Italia. Non ho proprietà, perché la casa in cui vivono è di proprietà di mia moglie. Possiedo solamente un’auto che lei utilizza in Italia.
Stiamo facendo il grande sacrificio di vivere separati per lunghi periodi e non vorrei ritrovarmi a dover pagare le tasse in un paese in cui nn vivo e di cui nn usufruisco di nessun servizio. Mia moglie lavora in ITA e versa regolarmente tasse di lavoro e IMu per la casa. Vorrei vivere questa esperienza serenamente anche sotto l’aspetto tasse dato che già non è facile vivere lontano dai miei figli. Grazie per l’aiuto. Marco.
Ciao Marco,
Se vorrai potremo metterti in contatto con uno dei professionisti con cui collaboriamo e che potrà prendere in esame ogni dettaglio della tua situazione. In questo caso dovresti scriverci alla mail madreinitalyinfo@gmail.com
In ogni caso, nel testo della convenzione tra Italia ed emirati contro le doppie imposizioni fiscali troverai delucidazioni sufficienti a rassicurarti!!
A presto
F
Buongiorno abito in Spagna da 13 anni dove lavoro e ho la mia residenza fiscale, ora é arrivato il momento di prendere la mia pensione italiana dato che ho tutti i requisiti, qui ho un lavoro fisso e mi rimangono solo 3 anni per percepire il minimo di pensione spagnola, ora é quando scattano i problemi, perche incominciando a presentare tutti documenti per la mia pensione, Italia mi dice che mi devo licenziare dal lavoro che sto svolgendo attualmente, e che altrimenti di prendere la pensione italiana non se ne parla affatto, mi sapete dire per quale motivo? Anche perche parlando con La Seguridad Social spagnola cioe sarebbe il nostro INPS italiano dicono che per loro non é necessario questo, ma Italia invece insiste a darmi di si. Gradirei una vostra risposta vi mando cordiali saluti.u
Ciao Carlo, non ci fornisci informazioni sufficienti a capire la tua situazione…se vuoi scrivici maggiori dettagli alla mail madreinitalyinfo@gmail.com e faremo valutare il tuo caso da un nostro consulente.
Saluti
Francesco
Buonasera! Complimenti per l’interessantissimo sito! Chiedo gentilmente un parere riguardo la mia situazione:
Nell’anno 2015 ho percepito redditi da lavoratrice dipendente in Italia solo a gennaio, il rapporto lavorativo e’ terminato il 31/1/2015 e in seguito ho ricevuto la relativa liquidazione. Da febbraio 2015 risiedo negli Stati Uniti sono regolarmente iscritta all’aire. Che tipo di dichiarazione devo fare in Italia? 730, modello unico o sono esentata? o magari qui non risultando impiegata devo includere in qualche modo il cud 2015 nella prima dichiarazione dei redditi americana di mio marito che ha una limited liability company? Per completezza d’informazione aggiungo che non possediamo alcun bene in Italia, e a gennaio 2015 mio marito e i nostri due bambini potevano considerarsi a mio carico essendo l’unica lavoratrice. Mi scuso anticipatamente per le informazioni un po’ frammentate e vi ringrazio anticipatamente per l’attenzione!
Ciao Micol, effettivamente ci fornisci info frammentate e non sufficienti a darti una risposta sensata… Dico semplicemente che finché la tua residenza è italiana, e per i redditi percepiti in Italia, devi fare regolare dichiarazione in Italia, a meno che tu non raggiunga la soglia di reddito che ti esonera dalla dichiarazione, ma potrà valutarlo uno dei professionisti con cui lavoriamo (in questo caso ti chiedo di scriverci alla mail) o un commercialista di tua fiducia.
Saluti
Salve,spero possiate aiutarmi a togliermi qualche dubbio. Ho un’attività,una ditta individuale, che però non mi rende e non mi permette di stare al passo con i pagamenti delle tasse e dei contributi inps. Per questo motivo fra un paio di mesi ho deciso di trasferirmi con il mio compagno a tenerife. Mi hanno consigliato, per vedere prima le cose come vanno lì, di non chiudere subito la partita iva. Sospenderla temporaneamente non si può..quindi dovrei continuare a pagarmi i contributi inps anche non lavorando. La mia domanda è: se una volta sistemata a tenerife, acquisita la residenza e in possesso di un contratto lavorativo,questi contributi inps mi verranno sospesi? Grazie
Ciao Sara,
Concordo sul fatto di non bruciare le tappe! In merito alla partita iva ti suggerisco di rivolgere la domanda al tuo commercialista visto che non conosco nel dettaglio la tua situazione fiscale…
buongiorno, single, iscritto aire da 4 anni, possiedo casa in italia locata con denuncia redditi e pagamento irpef, imu ed una moto. Nella casa italiana è arrivata una lettera di messo notificatore di equitalia che comunica “che dato non è stato possibile notificarle l’atto indicato presso il suo domicilio fiscale lo stesso è stato depositato presso la casa comunale” chiedo è corretta la notifica? Le mie denuncie dei redditti da anni riportano la residenza inglese.
Ciao Sergio, non so che dire! Nella notifica si dice domicilio fiscale e non residenza…prova a verificare se il tuo indirizzo di residenza è stato aggiornato o meno…
Saluti
Buongiorno sono iscritto all’anagrafe italiana. Ho lavorato 11 mesi in Francia x un’azienda francese come dipendente pagando ritenute alla fonte e facendo dichiarazione e conguaglio. Sono tenuto a presentare dichiarazione in Italia e a pagare imposte in Italia?
Ciao Marina, non ci fornisci info sufficienti a comprendere nel dettaglio la tua situazione. In linea di principio se sei iscritta aire e hai la residenza in Francia puoi godere delle agevolazioni previste dalla convenzione tra Italia e Francia contro le doppie imposizioni fiscali, ma solo a condizione che rientri nei criteri previsti. Altrimenti scrivici una mail dettagliata della tua situazione e potremo sottoporla ad uno dei professionisti con cui collaboriamo. Un abbraccio
Sono pensionato residente fiscale in un paese estero con cui vige la convenzione per evitare la doppia imposizione. Da due anni e mezzo l’INPS ex-INPDAP mi versa la pensione lorda su un cc aperto nel paese estero. Capite bene che tutti i passi procedurali necessari sono stati debitamente compiuti. In ragione di ciò ho atteso, in questi due anni e mezzo, il rimborso da parte dell’AE dell’IRPEF trattenutami dall’ente previdenziale nei mesi in cui già mi era riconosciuta la residenza fiscale in detto paese estero. Al riguardo c’è apposita lettera dell’INPS ex-INPDAP all’AE. (Detto per inciso, sfortunatamente tale prassi, in atto nel 2013, dallo scorso anno 2015 rimane in capo all’ente previdenziale.). Ora succede che l’AE (Centro Op di Pescara) non mi vuole riconoscere detto rimborso in quanto non intende considerarmi residente fiscale all’estero. E i motivi vengono ricondotti al fatto che io in Italia ho mantenuto un appartamento affittato (con contratto datato precentemente al trasferimento all’estero) per il semplice motivo che altrimenti quando periodicamente rientro in Italia non saprei dove andare. Se è vero che effettivamente dimoro all’estero (sicuramente più di 183/4 gg l’anno) è anche vero il tempo rimanente nessuno mi può impedire di trascorrerlo nel mio paese. Di qui quindi il mantenimento dei contratti delle varie utenze, dei conti correnti bancarii (sto anche pagando un mutuo e un prestito personale). Al contrario l’AE, io dico pretestuosamente, identifica l’indirizzo in Italia, caratterizzato come descritto, come il mio domicilio come definito nell’art 43 del cc. Aggiunge anche il fatto che il coniuge è residente in Italia, ancorché in comune diverso. Sottolinea inoltre il fatto che ho sottoscritto due polizze assicurative (sulla casa e sugli infortuni). Mi fermo qui per il momento. Ovviamente mi sto predisponendo al ricorso, adeguatamente assisstito. Tuttavia, mi preme conoscere il vostro competente parere al riguardo.
Ciao Roberto,
fermo restando che non conoscendo la situazione nel dettaglio, non mi permetto di fare contestazioni, resta però vero che il mio parere incontra il tuo.
Questo sulla base del testo riguardante la convenzione e sulla base di quanto previsto ed enunciato sui siti istituzionali riguardo i pensionati italiani all’estero.
Certamente un legale competente saprà meglio di me dipanare la matassa burocratica.
In bocca al lupo e tienici aggiornati 😉
F
Salve,
cosa succede se sono residente all’estero da più di 183 giorni ma non iscritto all’Aire? Pago le tasse solo all’estero per la regola dei 183-184 giorni? Oppure posso scegliere di pagare la parte italiana in italia ed il resto all’estero?
Grazie mille,
Luca
Ciao Luca,
per poterti rispondere in modo sensato andrebbero approfonditi ulteriori dettagli. In linea di massima bisogna valutare se lavori per ditta italiana, estera ed una serie di altre variabili.
Diciamo che finché la tua residenza è in Italia, dovrai fare dichiarazione in Italia, ma ti invito a leggere la convenzione tra l’Italia e il paese in cui ti trovi contro le doppie imposizioni fiscali e sulla quale troverai indicazioni.
Se ha necessità, ai fini di un esame specifico del tuo caso e una risposta professionale al riguardo, puoi contare sui consulenti con cui lavoriamo e ai quali potrai richiedere consulenza Skype.
Saluti
F
Innanzitutto complimenti per il chiarissimo ed utilissimo blog, che ho scoperto ora che mi trovo alle prese con i problemi di cui trattate.
La mia situazione è questa: sono in UK ed ho un contratto di lavoro per un anno, e non so se al termine rientrerò in Italia o meno.
Al momento ho due residenze: quella italiana e quella britannica, che mi è stata attribuita d’ufficio.
Da quel che ho capito, dovrei pagare le tasse unicamente in UK dato che ho qui la residenza fiscale (ci vivo effettivamente e posso comprovarlo).
E qui sorgono i dubbi: devo per forza cancellare la mia residenza italiana e spostarla (tramite Consolato) all’estero? Posso farlo senza iscrivermi subito all’AIRE? Non sono riuscita a trovare il modo per tenere separati comunicazione di espatrio ed iscrizione all’AIRE: bisogna dichiarare l’espatrio al Consolato entro 3 mesi dal trasferimento, ma è obbligatorio iscriversi all’AIRE solo dopo 1 anno; però nel modulo messo a disposizione dal Consolato le due procedure sono contemporanee.
Vorrei essere in regola per non avere problemi col fisco (in Italia non ho nessun’altra fonte di reddito) ma non so più come raccapezzarmi: mi potete aiutare? Grazie infinite.
Salve,
Io l’iscrizione all’A.I.R.E l’ho fatta solo a luglio e il cambio di residenza mi è stato concesso in dicembre 2015. Io vivo e lavoro all’estero da settembre 2014.
A livello legale mi è chiaro ormai che dovrei fare i 730 in italia per il 2015 anche se lo ritengo assurdo poiché io ho vissuto in inghilterra e pagato le tasse li. Ho anche votato li alle elezioni inglesi, vivevo li ed era chiaro, però quando si tratta di riscuotere, si sa….
Confido che i soldi pagati in inghilterra mi vengano scalati dal 730.
La mia prima domanda è.. si, quindi dovrei fare il 730 per quell’anno?
Ciao a entrambi….
tra Italia e Uk esiste una convenzione contro le doppie imposizioni fiscali. Il testo di tale convenzione è senza dubbio la miglior font per capire chi, dove e quando pagare le tasse. Detto quest, la sostanziale differenza è data dalla residenza.
Quindi, dal momento in cui con l’iscrizione all’AIRE viene attestata la residenza all’estero, e fermo restando la congruità di tutti gli altri parametri (compreso quello dei 183gg), allora si gode dell’agevolazione prevista, ossia quella di pagare le tasse solo in UK.
Diversamente va presentata dichiarazione anche in Italia pagando una parte delle tasse all’estero e una parte in Italia, o sottraendo in Italia le tasse giaà pagate all’estero, ma non entro in questo merito perché vanno valutate le specifiche e individuali spiegazioni.
Per chi ne avesse necessità sono a disposizione dei nostri utenti professionisti accreditati in materia ai quali è possibile richiedere una consulenza personalizzata scrivendoci alla nostra mail.
Un saluto
F
Ciao Francesco,
Ottimo post! Vorrei chiederti qualche consiglio. Ho un amico che stando all’estero e non dichiarando la sua nuova residenza per alcuni anni quando si e’ iscritto all’AIRE e’ stato perseguitato da Equitalia. Per questo motivo sto cercando di capire la cosa migliore da fare. Io sono da 3 anni in UK, non sono piu’ a carico della mia famiglia in Italia dall’inizio del 2015 (circa piu’ di un anno). Ho un contratto permanente all’estero e torno in italia solo per le vacanze. Se mi iscrivo all’AIRE e dichiaro di essere da solo piu’ di un anno all’estero, credi sia un errore? Sento che e’ la cosa migliore da fare visto che corrisponde anche da quando non sono piu’ a carico dei miei genitori. Cosa ne pensi? Se dichiaro che sono qui da tre anni, non mi trovo Equitalia alle calcagne, vero :-P?
Caro Franco,
a mio avviso la cosa migliore da fare, visto che vivi in UK ormai da tempo, è provvedere all’iscrizione all’AIRE dichiarando realmente da quanto vivi in UK e attestando in questo modo che la tua residenza è all’estero da ormai 3 anni.
Bye
F
Buongiorno
Complimenti per il Blog.
Vorrei porre un quesito
Mi sto trasferendo all’estero dove prenderò la residenza e mi iscriverò all’Aire procedendo ad espletare tutte le formalità previste per evitare la doppia tassazione. Avendo alcuni immobili in Italia, alcuni affittati, sono consapevole che sia l’imu che il reddito prodotto dalgli affitti saranno soggetti alla tassazione italiana, quello che mi chiedo è se la presenza di questi immobili ed il relativo reddito possano far sì che l’agenzia delle entrate mi consideri comunque fiscalmente residente in Italia. Ho tre figli maggiorenni di cui uno economicamente autonomo, un altro attualmente residente in Italia ma con un contratto a tempo determinato di 7 mesi in Lussemburgo ed il terzo che si avvia al 1° anno di università.
Grazie per la risposta.
Ciao Bruno,
sul testo della convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e il paese estero in cui ti recherai, trovi ogni delucidazione in merito al quesito che trovi.
Attestando la tua residenza all’estero dovrai senza dubbio pagare tutte le tasse previste da beni e redditi prodotti in Italia, ma questo a mio avviso non va ad inficiare il fatto che tu risieda in un altro Paese.
F
Ciao! Mi chiamò Chiara e lavoro a Londra da ottobre. Ho richiesto già l’iscrizione all’aire e attendo conferma.
Siccome ho lavorato in Italia fino a settembre immagino io debba fare il 730 in Italia quest’anno, giusto?
Superato quest’anno non dovrei più farlo però, se continuo a lavorare qui, visto che non ho beni in Italia.
Fatemi sapere se ho capito bene, grazie!
Chiara
Ciao Chiara,
mi sembra che tu abbia capito benissimo e dunque ti ricordo che se hai bisogno di aiuto puoi contattarci alla nostra mail e puoi farti seguire dai nostri esperti in materia:
madreinitalyinfo@gmail.com
Francesco
Salve,
mi chiamo Vasile e ho vissuto per 11 anni in Italia non prendendo la cittadinanza, dove ad aprile 2013 ho acquistato un appartamento.
A settembre 2015 mi sono trasferito in Germania dichiarando all´comune dove possiedo l´appartamento e trasferendo la residenza all´estero. Prima di questo ho affittato l´appartamento con un contratto concordato con cedolare secca.
Ora il mio dubbio è il 10% dell´affitto ricevuto dovró pagarlo in Italia oppure in Germania?
anche l´IMU como va considerato?
Grazie mille
Caro Vasile,
per poterti rispondere in modo appropriato potremmo metterti in contatto con uno dei nostri professionisti con cui collaboriamo e che potrà analizzare la tua situazione con maggiori dettagli che potrai fornirci scrivendoci alla nostra mail:
madreinitalyinfo@gmail.com
In linea generale posso dirti che devi dichiarare e pagare in Italia le tasse per i beni che possiedi in Italia.
In bocca al lupo
F
Ciao, complimenti per il blog, mi restano comunque dei dubbi relativi alla mia situazione, ed in particolare:
Da Maggio dello scorso anno lavoro in Germania, ho un appartamento in affitto e mi sono regolarmente registrato nel comune dove abito dal lunedì al mercoledì. Ho un lavoro fisso da dipendente presso una ditta tedesca ma torno a casa in Italia il giovedì di ogni settimana mentre il venerdì sono normalmente presente nella casa-madre italiana.
Per il 2015 ho comunque un’entrata economica in Italia (Gennaio-Aprile) ed una in Germania (Maggio-Dicembre).
Sono residente in Italia e la famiglia risiede in Italia e per questo motivo non mi sono mai registrato all’AIRE.
Vista la mia situazione, il commercialista tedesco mi ha detto che devo fare la dichiarazione dei redditi, anche per quelli Italiani, in Germania. Quello Italiano invece mi dice che devo dichiarare tutto, redditi tedeschi compresi, in Italia.
Vi risulta che devo fare la dichiarazione in entrambi i paesi? Devo fare attenzione ad altre particolarità?
Grazie mille!
Massimiliano,
come prima cosa devo informarti che per consulenze personalizzate di questo genere indirizziamo i nostri utenti ai professionisti con cui collaboriamo.
Tale professionisti prendono in esame il tuo caso che noi stessi gli giriamo via mail dal momento in cui ci scrivi rappresentando maggiori dettagli rispetto a quanto dici nel commento.
Dunque per serietà andrebbero esaminate diverse variabili.
In linea generale credo che lo strumento più attendibile sia il testo della convenzione vigente tra Italia e Germania contro le doppie imposizioni fiscali. Tale convenzione considera che tu debba pagare le tasse dove hai la residenza fiscale che, sempre a mio avviso, è attualmente ancora in Italia proprio perché non sei iscritto AIRE.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
F
Ciao a settembre vorrei andare a lavorare in UK. Se sono lavoratore dipendente con regolare busta paga e pago le tasse in Uk ma non sono iscritto all aire, quindi ho ancora la residenza fiscale in italia, pago le tasse solo in uk in quanto il mio unico reddito è prodotto li non avendo nessuna fonte di reddito in Italia? Non dovrò più risultare a carico dei miei genitori ai fini delle detrazioni giusto?
Roberto,
ai fini fiscali la prima cosa che conta è la residenza. Trovi ogni dettaglio sul testo della convenzione tra Italia e Uk contro le doppie imposizioni fiscali.
Se hai bisogno di un supporto professionale puoi scriverci a:
madreinitalyinfo@gmail.com e ti metteremo in contatto con uno dei nostri consulenti
Ti abbraccio
Francesco
Ciao,
io mi sono trasferito in UK nel Marzo 2015, lavoro per una ditta inglese e sono iscritto all’AIRE da maggio 2015. Ho una macchina (che sto cercando di vendere) e una casa in Italia (ci pago l’IMU come seconda casa), moglie e figlio vivono con me (anche se mia moglie è ancora considerata residente italiana e paga lì tutto quello che deve pagare). Nel 2015 ho lavorato in Italia per 3 mesi (gennaio-marzo), ma su questi 3 mesi di reddito italiano le tasse come le pago? Quando ho fatto la dichiarazione redditi 2015 ho specificato che non volevo pagare nulla di acconto sul reddito 2015 (dato che ero stato residente in Italia meno di 183 giorni), ma non ho capito se quei 3 mesi di tasse devo pagarli qua in UK o in Italia…e con quali aliquote (qui starei al 20% con quel reddito, in Italia circa il 38%).
Scusate, sono l’anonimo che ha postato qui sopra…mi chiamo Niccolò!!! (mi è partito il commento prima che me ne accorgessi…sorry!)
Ciao Niccolò,
per questo genere di consulente, trattandosi di casistiche specifiche che vanno valutate in dettaglio e con maggiori informazioni, nel rispetto della tua privacy, ti chiedo di scrivermi alla nostra mail: madreinitalyinfo@gmail.com
In questo modo potrai avvalerti dei nostri professionisti in materia che erogano consulenze via Skype sulla base, ovviamente, di un tariffario.
In mancanza di informazioni più dettagliate sul tuo caso, posso dirti che lo strumento più autorevole d’informazione è il testo della convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e UK che ti deluciderà anche in merito al tuo dubbio.
Ti abbraccio
F
Buongiorno sono Luigi innanzitutto complimenti per il sito e per il modo in cui spiega e delucida i problemi anche avvalendosi di esperti nel settore.
Dunque vi espongo il mio quesito, ho un figlio che a maggio dello scorso anno (2015) si è licenziato dal suo lavoro (dipendente di un Mc Donald a tempo indeterminato a quattro ore al giorno) e che nello stesso mese di maggio si è trasferito a Valencia (Spagna) dove ha intrapreso una nuova attività lavorativa sempre nel settore (aiuto chef) in un ristorante italiano.
Premetto che non è ancora iscritto all’A.I.R.E (lo farà a giorni a causa dell’incertezza della sua permanenza) è comunque titolare di un conto corrente dove gli viene accreditato lo stipendio seguito da regolare busta paga e di conseguenza pagante delle tasse specifiche.
Ciò che vi chiedo è questo: dal mese di gennaio al mese di maggio del 2015 le tasse comprese della liquidazione percepita dove deve pagarle? Qui in Italia o in Spagna accorpandole con il reddito 2016? Sicuro di una vs risposta in merito resto in attesa e vi porgo i più cordiali saluti rinnovandovi ancora i complimenti per il sito
Caro Luigi,
nel rispetto della privacy ti dico che per poterti rispondere ci sarebbero necessarie maggiori informazioni e, per questo motivo, puoi scriverci a madreinitalyinfo@gmail.com richiedendo una consulenza professionale che viene erogata dai nostri esperti via Skype e ovviamente secondo un tariffario.
Diversamente trovi tutti i dettagli rispetto ai tuoi dubbi sul testo della convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e Spagna che considera la residenza all’estero un principio fondamentale per essere considerati fiscalmente residenti all’estero .
Resto a disposizione
Francesco
ciao! lavoro in danimarca da 2 anni, non sono iscritta all aire , possiedo però il cpr danese ( sono quindi registrata). l’ azienda presso cui lavoro mi offre l’ alloggio, quindi non ho un contratto d’ affitto registrato.
il problema è il seguente: devo dichiarare i miei redditi in italia? con un eventuale modello unico o modello 730? considerando che pago già le tasse in danimarca e anche considerevoli.
una volta dichiarati i miei redditi a cosa vado incontro ? avrei altre cose da pagare all agenzia delle entrate?
Ciao Rosa,
lo strumento più autorevole su cui cercare risposte è senza dubbio la Convenzione tra Italia e Danimarca contro le doppie imposizioni fiscali.
Se hai necessità di una consulenza professionale personalizzata puoi avvalerti dei professionisti con cui collaboriamo e che erogano consulenze a pagamento.
La richiesta di consulenza va fatta alla nostra mail: madreinitalyinfo@gmail.com
Un abbraccio
F
Ciao, grazie per la spiegazione, mi hai levato un peso.
Ultimo dubbio: io vivo in Spagna in maniera interamente legale (AIRE, residenza, assitenza sanitaria, contratto di lavoro locale e dichiarazioned dei redditi in Spagna) e senza nesssuna proprietà in Italia. Da quello che scrivi mi reputo esentado dell’obbligo di pagare tasse in Italia, ma se un giorno dovessi tornare cosa succederebbe ai contributi? E se invece dovessi cambiare ulteriormente paese (cosa probabile data la situazione lavorativa spagnola) chi pagherà alla fine la mia pensione?
CIao DIego,
non conosco nel dettaglio la tua situazione quindi in linea del tutto generica credo tu possa richiedere la pensione all’Ente a cui hai versato i contributi, che in questo caso sembra essere quello spagnolo.
Molti italiani che hanno lavorato all’estero godono infatti di pensione estera èur essendo rientrati in Italia.
F
Buonasera, mi chiamo Stefano e da più di un anno mi sono trasferito in Austria con tutte le giuste modalità , AIRE , famiglia etc…
Vorrei aprire qui un callcenter per una società telefonica italiana , fatturando di conseguenza con l’Italia.
Mi chiedevo se lavorando dall’Austria in questa modalità ( che potrebbe forse essere vista come una consulenza ) con mia partita iva austriaca , sono costretto alla doppia tassazione oppure sono considerato a tutti gli effetti come estero.
Grazie e complimenti !
Cia Steve,
lo strumento più autorevole a cui far riferimento è la convenzione tra Italia e Austria contro le doppie imposizioni fiscali.
Ne parlo ampiamente in questo post: https://madreinitaly.info/convenzioni-contro-le-doppie-imposizioni-ecco-i-vantaggi/
Se hai necessita di una consulenza personalizzata e professionale puoi richiederla agli esperti con cui collaboriamo e che erogano consulenze a pagamento o via Skype.
Restiamo a disposizione
F
Buongiorno, ho una partita IVA francese da quasi 3 anni, ho vissuto lì stabilmente fino all’anno scorso. Continuo ad avere progetti al 100% in Francia, ma ho lasciato l’abitazione che condividevo con la mia compagna francese ormai 1 anno fa (si è trasferita in altro stato estero per lavoro e non siamo sposati né “pacsati” alla francese).
Di conseguenza sono diventato un “nomade digitale”, e curo i miei progetti un po’ dappertutto: a casa dei miei genitori anziani in Italia (dove avevo la residenza prima di iscrivermi all’AIRE), a casa della mia compagna all’estero, in affitto per brevi periodi nelle città in cui seguo dei progetti.
Non essendo più residente in Francia, ma essendomi iscritto ad una società di domiciliazione fiscale a Parigi, vorrei spostare la mia residenza nuovamente in Italia, cancellandomi dall’AIRE, per ragioni pratiche (documenti più facili da rifare, più facile votare in caso di elezioni, ecc.). Devo qualcosa al fisco italiano? La mia posizione è regolare in quanto residente presso la casa dei miei genitori, ma fiscalmente domiciliato a Parigi? La mia situazione è legale?
Raimondo,
comprendi che per poterti rispondere in modo serio e completo bisognerebbe analizzare la tua situazione avvalendosi di maggiori dettagli e per questo rimando ai professionisti con cui collaboro.
Se ne hai necessità puoi richiedere una consulenza via Skype scrivendoci alla mail: madreinitalyinfo@gmail.com
Saluti
BUON GIORNO
sono un pensionato residente in Tailandia da oltre 15 anni e iscritto all’AIRE, ricevo una pensione dall’INPS la quale mi viene accreditata mensilmente al netto in una banca italiana.
Domanda: ma in questo caso non dovrebbe esserci l’esenzione delle trattenute?
grazie
Cordialità G.
Ciao Gianpaolo,
ti suggerisco di visitare il sito dell’INPS riguardo la normativa che consente ai pensionati residenti all’estero di ricevere la propria pensione nel paese estero di residenza, detassata in Italia.
Non so se tu abbia presentato correttamente la domanda ma puoi scaricare la modulistica on line.
Spero sia tutto chiaro
Un abbraccio
Francesco
Salve, mi chiamo Marco e sono in Australia da quasi due anni ma non ho mai spostato la residenza italiana, non mi sono mai scritto all’ AIRE ed ho pagato le tasse su quello che ho guadagnato solo in Australia. In Italia ho una casa in affitto di mia proprietà che dichiaro sulla mia denuncia dei redditi. Fra meno di un mese lascerò questo paese, andrò in Asia per qualche mese prima di ritornare in Italia/Europa. E’ bene che mi scriva all’ AIRE comunque anche se lascerò il paese a breve? Eventualmente dovrò dichiarare sempre all’ AIRE se mi sposterò in un altro paese straniero, oppure in Italia nel mio comune se rimarrò lì?
grazie e complimenti
Ciao Marco,
per ciò che riguarda le tasse relative all’Australia ti consiglio di consultare il testo della convenzione tra Italia e Australia contro le doppie imposizioni fiscali perché ti chiarirà le idee su come meglio comportarti.
Rispetto all’AIRE, la sua iscrizione diventa obbligatoria dopo 12 mesi di permanenza in un altro paese, dunque potrai iscriverti all’AIRE del paese in cui ti recherai se sarà per un periodo significativo, oppure lasciare la tua residenza nel comune italiano.
Un abbraccio
Francesco
Ciao e complimenti per l’articolo utilissimo!
Volevo esporre la mia situazione per capire bene come procedere, sono un po’ confusa!
Mi sono trasferita a Londra a settembre e sono impiegata full time con contratto regolare (pago le tasse in UK).
Prima ho lavorato in Italia per due anni. La scorsa settimana ho ricevuto dal mio precedente titolare il CUD per l’anno scorso. Mi chiedo ora come dovrei procedere. Il mio piano e’ di iscrivermi all’AIRE a brevissimo, visto che prevedo di rimanere a Londra, ma immagino che per quest anno dovro’ ancora pagare le tasse in Italia, avendo ancora io residenza (fiscale e non) nel nostro bel paese.
Ho ragione o l’argomento e’ piu’ complesso di quanto io pensi?
Grazie mille!
Ciao Sara,
puoi dare uno sguardo alla Convenzione tra Italia e UK contro le doppie imposizioni fiscali e sicuramente ti chierirà ogni dubbio. In ogni modo mi sembra che tu abbia già tutto sotto controllo, dunque dovrai fare dichiarazione in Italia fintanto che la tua residenza è in Italia.
Buona serata
Ciao. Lavoro in Sagna dall ottobre dell’ anno scorso e visto che intendo fermarmi per un po credo che mi iscriverò l’ AIRE (che non sapevo esistesse, grazie per la dritta).
Avendo ancora la residenza in Italia dovro fare la dichiarazione dei redditi in italia (per i mesi di ottobre novembre e dic che ho lavorato qua in spagna)
Mi sai dire che documenti devo mandare? tipo buste paga, spese mediche….o serve qualcos altro??
Grazie tante per tutte le informazioni utili e chiare
Ciao Piero,
per le cose che chiedi, non conoscendo la tua situazione, ti suggerisco di chiedere al tuo commercialista. Altrimenti puoi richiedere la consulenza dei professionisti con cui lavoriamo che però per questo genere di servizi prevedono un tariffario. In questo caso puoi scriverci alla mail madreinitalyinfo@gmail.com
Buona serata
Salve
io vivo nella provincia di Sondrio e lavoro nel canton ticino (CH) con un permesso “G”. e quindi una volta ogni 5 giorni torno dalla mia famiglia che risiede anche essa in italia (moglie e figli). voglio precisare che nel mio soggiorno in ticino per lavoro o un piccolo monolocale di cui pago l’affitto, luce, tv ecc… come avete già spiegato io sono consapevole che ho un domicilio e non una residenza in ticino
Le mi domande sono queste:
1) io sono considerato un frontaliere che dalla provincia di Sondrio va a lavorare in ticino o lo sono solo per il canton Grigionese?
2)dove devo pagare attualmente le mie tasse visto e considerato che piu di 183 gioni all’anno sono in ticino?
3) quindi io sono da considerare un frontaliere?
grazie
Ciao Marco,
per poterti rispondere in modo esaustivo andrabbero esaminati i dettagli della tua situazione. Per il punto 2, secondo la Convenzione tra Italia e Svizzera contro le doppie imposizioni fiscali, se sei residente in Italia devi fare dichiarazione in Italia.
Per ogni altro dettaglio ti suggerisco di leggere il testo della Convenzione che ti chierirà ogni dubbio, altrimenti restiamo a disposizione.
Buona serata
Salve,
l’azienda per la quale lavoro mi ha proposto il trasferimento presso la Holding lussemburghese fino al raggiungimento dell’età pensionabile (4-4,5 anni circa). Ovviamente mia moglie continuerebbe a vivere in Italia. In Italia ho proprietà immobiliari (Un appartamento dove vivo e uno in affitto e alcuni appezzamenti di terreno, che non coltivo ma che tengo in ordine).
Dal punto di vista fiscale come mi devo regolare, a parte IMU e similari che ovviamente dovrei pagare? Quale aliquota verrebbe applicata in Italia e su quale imponibile? Lo stipendio verrebbe tassato solamente in Lux?
Ciao Filippo,
per questo genere di consulenze rimandiamo ai professionisti con cui lavoriamo e che meglio di noi sanno prendere in esame ogni aspetto della tua situazione e guidarti nel migliore dei modi. Va valutato se sarai assunto dalla sede lussemburghese o da quella italiana, il tipo di contratto, se ti iscriverai all’aire etc etc etc. Senza dubbio, al di la di tutto, per le proprietà che possiedi in Italia e per i redditi che percepisci in Italia dovrai continuare a pagare le tasse in Italia.
Buona giornata
Buongiorno faccio innanzi tutto i complimenti per l’articolo.
Ho aperto da un’anno una compagnia in UK lavorando online mantenendo però la residenza in italia anche se non ci vivo più.
non possiedo immobili ma solo 2 auto intestate che vedrò di liberarmene….
Visto che ho chiuso l’anno lavorativo e devo fare il Tax Return vorrei sapere se devo dichiarare qualcosa in Italia visto che il lavoro cmq viene effettuato nel paese dove risiedo adesso.
Saluti
Ciao Giorgio,
ti suggerisco di dare uno sguardo alla Convenzione tra Italia e UK contro le doppie imposizioni fiscali, visto che a mio avviso è lo strumento più autorevole a cui attenersi. Secondo la convenzione, avendo la residenza in Italia devi fare dichiarazione in Italia pagando eventuali diffrenze. Questo a titolo generico. Se ne hai necessità potrà aiutarti a sciogliere ogni dubbio il tuo commercialista oppure puoi rivolgerti ai professionisti con cui lavoriamo e che sono esperti in materia. Trattandosi di professionisti le consulenze prevedono un tariffario, ma in questo caso, per rispettare la tua privacy nel fornire info, ti suggeriamo di scriverci alla mail madreinitalyinfo@gmail.com
Buona serata
Buongiorno,
vivo e lavoro in Australia da 5 anni, sono cittadina Italiana ma anche Australiana di nascita (figlia di emigranti) e sono iscritta all A.I.R.E. Ho ricevuto in eredita’ 1/2 dell’immobile in australia in cui vivo e un immobile in Italia.
Riguardo le tasse ipoteciarie e catastali, sembrerebbe che devo pagare queste tasse anche per x la parte di immobile Australia. Mi sembra irragionevole questa cosa. La mia residenza fiscale e’ in Australia facilmente dimostrabile, sono Australia …. perche’ devo queste tasse all’Italia ?
Grazie per l’aiuto e saluti
Ciao Nadia,
ti suggerisco di informarti bene perchè a me risulta che tu debba pagare in Italia le tasse per i beni che possiedi in Italia!
Buona serata
Salve,
Innanzitutto complimenti per l’articolo toglie molti dubbi e fa capire meglio come funzionano le cose per chi lavora all’estero. Ma vorrei capirne di più per chi fa un lavoro come il mio.
Sono un marittimo che vorrebbe cambiare compagnia di navigazione, passare da bandiera Italiana a baniera panamense, oltre a potere guadagnare di più potrei ambire ad avere una formazione migliore.
Il problema mio è che da marittimo, navigo in giro per il mondo e non sono mai effettivamente a casa per più di 183 giorni di fila e non arrivo a fare comunque 183 giorni di ferie in un anno, ovviamente parlo di ferie perchè le ferie le passo a casa in italia.
Non credo di avere bisogno all’iscrizione all’AIRE in quanto non ho ne una tratta fissa ne una nave fissa su cui vado, e comunque faccio meno di un anno di navigazione di fila.
Italia e Panama da quel che ho potuto capire cercando in rete non hanno un “patto” per le doppie tasse.
Quel che vorrei capire è se io cambio compagnia e quindi dovrei guadagnare denaro da questa compagnia panamense, dovrei comunque pagare le tasse italiane e quelle panamensi per avere tutto in regola? Oppure potrei evitare di pagare le tasse italiane visto che non sono mai in italia per più di 183 giorni in un anno? E se dovessi pagarle con quale tassazione? E in fututo avrei comunque la possibilità di avere la mia pensione da lavoratore da parte dell’INPS?
Perchè al momento non ho ne beni immobili, ne mobili, però in futuro vorrei potere concretizzare ciò che ho guadagnato in qualcosa qui in italia senza la paura che il fisco mi tolga tutto.
Grazie per la vostra attenzione dedicatami,
Saluti Francesco.
Ciao Francesco,
per quanto tu voglia lavorare sulle navi, immagino tu abbia una residenza civile ed anche una residenza fiscale.
A questa seconda si fa riferimento per la questione tasse. Visto il quadro che ci racconti di te credo che la cosa più sensata sia quella di metterti in contatto con uno dei nostri consulenti che potrà fornirti risposte complete e professionali dopo aver esaminato con maggiori dettagli la tua situazione.
Se vuoi richiedere una consulenza ti invito a scrivermi a; madreintalyinfo@gmail.com
Inoltre a questo link http://www.ipsoa.it/documents/fisco/fiscalita-internazionale/quotidiano/2015/12/05/dal-cdm-ok-alla-convenzione-con-panama-contro-le-doppie-imposizioni trovi gli accordi tra Italia e Panama riguardo il tema a cui ti riferisci.
Saluti
Francesco
Salve,
Avrei una domanda a riguardo:
Non mi ero mai informato il precedenza e quindi non sapevo che l’iscrizione all’AIRE fosse obbligatoria.
Ho fatto la registrazione in Repubblica ceca all’ufficio immigrazione ed ho avuto la residenza temporanea e pensavo fosse uguale.
Ora sono passati piu’ di tre anni da quando ho lasciato l’Italia e volevo capire se posso mettermi in pari con le dichiarazioni dei redditi passate.
Non voglio avere una situazione non chiara, ma non ho idea di come fare.
Avreste qualche consiglio?
Grazie
Ciao
Caro Federico,
per questo genere di richieste rimandiamo ai professionisti con cui lavoriamo e che possono guidarti nel migliore dei modi.
Per richiedere una loro consulenza scrivici alla mail: madreinitalyinfo@gmail.com approfondendo la tua situazione con maggiori dettagli.
Trattandosi di erogazione di servizio professionale è previsto un costo che varia sulla base della richiesta e il cui preventivo ti verrà inviato dallo stesso consulente.
Un abbraccio
Francesco
Salve,
vivo negli States da novembre 2014. Sono iscritto all’AIRE a decorrere dal 04/04/2016. Possiedo un monolocale che risulta come la mia residenza per tutto il 2015. Saro’ tenuto a pagare l’IMU per l’anno passato?
Grazie mille per il vostro aiuto.
Michele
Ciao Milko,
secondo il principio di territorialità, devi pagare le tasse in Italia per i beni che possiedi in Italia anche se risiedi all’estero, questo per l’anno passato.
Per il futuro so che la questione tasse sulla casa per i residenti all’estero è in via di discussione.
Saluti
Francesco
Salve!
Sono cittadino italiano e da sei anni vivo in Cile con mia moglie cilena.
Ora sarebbe nostro desiderio ritornare in Europa e precisamente in Spagna per riavvicinarmi a mio figlio che vive e lavora a Ibiza. Sono iscritto all’AIRE e sono pensionato INPS. La mia pensione viene accreditata su un conto corrente bancario internet BPM in Italia. Dovendo comprare casa in Spagna vorrei sapere come muovermi, per esempio come trasferire denaro per l’acquisto senza incorrere in violazioni della Legge o altro e anche quali passi sono necessari e quali adempimenti, sapendo che in questi ultimi anni molte cose sono cambiate ed io non credo di essere molto aggiornato.
Vi ringrazio per l’attenzione e complimenti per il vostro utilissimo lavoro.
Luigi Maria.
Caro Luigi Maria,
comprendi che per poterti rispondere occorre un esame più dettagliato della tua situazione, che affidiamo a professionisti accreditati con cui lavoriamo.
A tal fine puoi scrivermi alla mail: madreinitalyinfo@gmail.com e ti metterò in contatto con il nostro consulente in Spagna esperto in materia.
Un abbraccio
Francesco
ciao,
mi sento stupido dopo tutti questi post a chiedere ancora delucidazioni, ma provare non costa nulla (almeno questo).
Vorrei sapere se devo pagare tasse in Italia per uno stipendio percepito in Zimbabwe (sono iscritto aire ,ma fiscalmente residente in Italia).Tale stipendio mi viene pagato da una ditta svizzera con n contratto tipo cocopro.
Grazie
correggo … stpendio percepito in Italia per un lavoro che svolgo in Zimbabwe….
Beppe,
anzitutto bisogna capire dove hai la residenza, se in Italia oppure in Zimbabwe, visto che sei iscritto all’AIRE. In secondo luogo, è necessario capire se in Italia possiedi beni o altri redditi. Infine sarebbe utile entrare nel merito del tipo di contratto di lavoro, soglia di reddito ed altre cose che vanno valutate.
Dunque, anzitutto ti suggerisco di capire bene dove hai la residenza e poi verificare quanto esposto nelle convenzioni tra Italia e molti altri paesi contro le doppie imposizioni fiscali.
Se hai necessità di un esame dettagliato della tua situazione puoi scrivermi a madreinitalyinfo@gmail.com
Saluti
Francesco
Salve vorrei informazioni sulla mia situazione
sono 4 anni che sono in Svizzera e non mi sono registrato al consolato italiano .Ho la residenza in Svizzera ed in Italia, sono sposato da circa un anno , ho una macchina di mia proprieta’ che usa mia moglie e in questi quattro anni ho pagato le tasse solo in Svizzera. Per questi 4 anni dovrei pagare le tasse arretrate in Italia??? grazie cordiali saluti
Ciao Domenico,
visto che per poterti rispondere bisognerebbe conoscere meglio la vostra situazione fiscale, ti consiglio anzitutto di dare uno sguardo alla CONVENZIONE TRA ITALIA E SVIZZERA CONTRO LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI.
Se poi hai necessità di un parere professionale, possiamo inoltrare la tua richiesta di consulenza agli specialisti di Madre in Italy.
La mail è: madreinitalyinfo@gmail.com
Un abbraccio
F
Ciao complimenti per l’articolo!
Ti volevo chiedere…
Io vivo in UK da 16 a io e sono iscritto all’aire e pago tasse solo lì. Non sono neanche nello stato di famiglia italiano.
Adesso mio padre e’ morto e per vari motivi mi gioverebbe avere residenza alla casa di mio padre in Italia.
Se vado in ufficio in Italia e mi registro residente di nuovo, cosa succede con le tasse in Italia? E, cosa più importante, cosa succede in Inghilterra?
Grazie ciao
Fabio
Fabio,
per capirne di più puoi dare uno sguardo al testo della CONVENZIONE TRA ITALIA E UK contro le doppie imposizioni fiscali. Senza dubbio troverai chiarimenti rispetto alla tua situazione. Per ogni altro dubbio possiamo metterti in contatto con i nostri consulenti scrivendoci a: madreinitalyinfo@gmail.com
Saluti
Francesco
Lavoro a Trieste dove ho ufficialmente la residenza,e dove anche lavoro da sempre con contratto indeterminato a tempo pieno,ivi sono nato e ho la cittadinanza italiana e genitori e sorelle .Vivo in una casa in Slovenia a 20 min. Di auto da un anno dove ho ricevuto la residenza temporanea,quindi sono transfrontaliero ogni giorno ,quindi sono italiano che lavora in italia ma vive al di fuori del lavoro all estero,come devo fare per essere in regola con la legge, le tasse ,e l assistenza sanitaria?
OLIVER
Ciao,
per poterti rispondere ci servono ulteriori dettagli. Sarebbe inopportuno darti un parere generalizzando cose che invece necessitano di approfondimento.
Per questo, se hai necessita, scrivici a: madreinitalyinfo@gmail.com e ti mettremo in contatto con i nostri consulenti che, chiaramente, richiedono un tariffario professionale.
Saluti
Francesco
Salve, la situazione della nostra famiglia è un pò diversa a quello che viene spiegato nel post. Mio marito è di nazionalità belga, io di nazionalità italiana. Mio marito ha lavorato nel corso del 2015 prima per una azienda italiana e poi per una azienda svizzera. A bicembre ci siamo trasferiti in Belgio e ora lavora per un’azienda belga. La domanda è quindi: dobbiamo fare la dichiarazione dei redditi? Teoricamente si, secondo il buon senso, siccome è la dichiarazione dei redditi del 2015 quando abitavamo in Italia, ma se per caso non la facessimo succederebbe qualcosa? Faccio questa domanda che va contro il buon senso civico siccome dovrei tornare in italia apposta solo per questo.
Grazie mille per la risposta.
Un saluto
Ciao Serena,
per darti una risposta sensata bisongerebbe conoscere meglio la Vs situazione fiscale.
Per una mancata dichiarazione potresti incorrere in un accertamento. Se ne hai necessità sono a disposizione i professionisti con cui lavoriamo che prendono in esame ogni singola casistica e possono provvedere per Voi alla dichiarazione dei redditi.
Per saperne di più puoi scrivermi a: madreinitalyinfo@gmail.com
Saluti
Francesco
Ciao, vivo in Polonia da marzo dello scorso anno, sostanzialmente nello stesso mese di marzo ho ricevuto TFR e stipendio di febbraio maturati in Italia, per cui nella dichiarazione dei redditi 2015 che sto facendo in Polonia mi è stato detto da parte dei consulenti di Ernst & young che curano la mia dichiarazione dei redditi che mi tocca pagare 3.900 zł in quanto quella parte è stata incassata quando ero già presente sul territorio polacco, non sarà tassata (ovviamente) ma contribuisce a determinare il Tax rate. È corretto? C’è modo di recuperare in qualche modo parte di questi soldi in Italia? Grazie e ciao
Riccardo
Ciao Riccardo,
immagino che i consulenti di Ernst & young ti abbiano dato un parere non nato dal nulla. Ti premetto dunque che ho ragione di pensare che sia corretto quanto ti hanno esposto.
Per darti un parere bisognerebbe per etica conoscere nel dettaglio la tua situazione. Se hai questa necessita scrivici a: madreinitalyinfo@gmail.com e gireremo la tua richiesta ai nostri consulenti che applicano un tariffario professionale.
Ti abbraccio
Francesco
Buongiorno.
Supponiamo che:
-io abbia un appartamento in Italia che do in affitto a una terza persona.
-mia moglie lavori in Italia e abbia una prima casa in Italia su cui paga il mutuo prima casa.
Se vado a lavorare in svizzera per un’azienda locale e trasferisco la mia residenza in svizzera, mentre la moglie rimane in Italia dove sarà considerata la mia residenza fiscale e quindi dove pagherò le tasse? Solo in Italia o anche in svizzera?
Se mia moglie si trasferisse con me in svizzera lavorando in svizzera, ma continuando ad avere le ns case (la mia ceduta in affitto e la sua con mutuo), dove pagheremo le tasse?
Grazie,
Matteo.
Caro Matteo,
il pagamento delle tasse dipende da dove hai la residenza fiscale. Per ogni chiarimento puoi consultare il testo della convenzione tra Italia e Svizzera contro le doppie imposizioni fiscali. Altrimenti, per un esame specifico della tua situazione puoi richiedere una consulenza con uno dei nostri professionisti scrivendoci alla mail: madreintalyinfo@gmail.com
Saluti
F
Buongiorno, la mia situazione è complessa, per favore aiutatemi a capire cosa sia meglio e soprattutto cosa fare per essere in regola.
Mio marito si è trasferito negli USA da 1 mese dove ha intenzione di restare. Lui ha la cittadinanza cubana ed italiana, ma grazie alla prima ha potuto ottenere la residenza provvisoria che diventerà permanente tra 1 anno. E’ in attesa del permesso di lavoro che arreverà tra 2 mesi (quindi per ora non lavora). Io e le mie due bambine pensiamo di raggiungerlo tra 1 anno per ottenere la residenza permanente insieme a lui.
Lui ha una casa di proprietà in Italia, per la quale sta pagando il mutuo (la casa è sua e noi abbiamo la divisione dei beni).
Cosa DEVE fare per essere in regola? Lui ha la residenza nella casa in cui stiamo vivendo (che NON è la casa di proprietà e dove io non ho la residenza).
Iscriversi all’ AIRE?? (pero vorrebbe dire che perderebbe la residenza qui a in Italia :-(!)
Pagare IMU e varie della casa di proprietà è chiaro!
Altro?
Grazie per l’aiuto
Alexia,
vista la vostra situazione articolata, per questo genre di richieste che prevedono un esame dettagliato della situazione, rimandiamo agli esperti con cui collaboriamo che erogano consulenze professionali via mail o via Skype.
Se vuoi contattaci a: madreinitalyinfo@gmail.com
Saluti
Ottimo articolo, complimenti!!!
Ora vorrei fare una domanda, spero di poter avere una risposta. Ho un’amica pensionata che risiede in Svizzera ed iscritta all’A.I.R.E. percepisce una pensione Svizzera dove paga regolarmente le tasse.
In Italia possiede un appartamento e percepisce dall’ Inps una pensione di reversibilità di 287 euro netti. A tutt’oggi non riesce ad avere informazioni precise su che cosa fare per il fisco italiano e il CAF non sa come procedere…
Ringrazio anticipatamente…
Ciao Silvana,
come prima cosa la tua amica può consultare la convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e Svizzera, al paragrafo che riguarda i pensionati.
Questo in merito alla detassazione della sua pensione italiana.
Per ciò che riguarda gli immobili può consultare il testo del MEF che chiarisce quanto segue:
TASI e TARI sono ridotte a 2/3 per i pensionati italiani residenti all’estero.
L’IMU non è dovuto se non rispetto a particolari categorie catastali che può verificare presso il Comune.
Per ogni altra cosa ti informo che tra qualche giorno pubblicheremo il nostro ebook dedicato ai pensionati italiani all’estero.
Saluti
Francesco
Ciao Francesco, grazie infinite per la risposta che girerò alla mia amica… Buona domenica 🙂
Salve,
Io lavoro da 9 mesi in Svizzera, di cui i primi 5, senza iscrizione all aire. In Italia non ho un reddito e mai avuto in quanto questa è la mia prima esperienza lavorativa . Non ho possedimenti in Italia. Volevo sapere se devo pagare in Italia le tasse sulle buste paga dei primi 5 mesi.
Cordiali saluti
Caro Riccardo,
senza dubbio lo strumento più autorevole su cui trovare risposte è la convenzione tra Italia e Svizzera contro le doppie imposizioni fiscali.
Quello che posso dirti è che finché hai la residenzain Italia devi fare dichiarazione in Italia!
F
Salve,
Innanzitutto, veramente complimenti per il blog, è una manna dal cielo.
Vi scrivo perché ho un caso un po’ particolare, non necessariamente difficile, ma non so bene come muovermi.
Sono venuta ad Amsterdam per un Erasmus nel settembre del 2014 e ho deciso di rimanere più a lungo dopo la fine dello scambio. Ho lavorato in un ristorante con un contratto a “zero ore” per tutto l’anno 2015. Non sapevo che dovevo iscrivermi all’AIRE, pertanto sono iscritta ufficialmente nei Paesi Bassi solo da marzo 2016.
Ho già risolto per le tasse qua in Olanda. Non ho né reddito né beni in Italia, però sono ancora studentessa presso l’Università di Trieste. Gli unici soldi che ho ricevuto in Italia sono stati per la borsa di studio per l’anno 2014-2015.
Devo comunque pagare tasse in Italia per il 2015?
Vi ringrazio per le informazioni e, ancora una volta, per il blog!
Cara Lavinia,
per questo genere di consulenze ci avvaliamo della collaborazione di professionisti esperti in materia a cui rimandiamo per maggiori chiarimenti.
Se ne hai necessità puoi scriverci alla mail: madreinitalyinfo@gmail.com e ti metteremo in contatto.
Quello che ti consiglio è di dare uno sguardo alla convenzionecontro le doppie imposizioni tra Itali e Olanda.
Sono certo ti sarà utile
Francesco
Buongiorno.Vorrei chiedergli un aiuto o almeno un suggerimento.Da più di 2 anni ci siamo trasferiti in Francia.mio marito lavora e paga le tasse qua a parte le tasse per la casa in italia, nostro figlio frequenta qua il collegio ecc.ora stiamo davanti a una scelta-se mio marito cambia lavoro e va lavorare in Italia ma la famiglia e la sua residenza rimarranno in Francia dove dobbiamo pagare le tasse?Grazie infinite
Ciao Oksana,
per questo genere di richieste rimandiamo agli esperti con cui lavoriamo che erogano consulenze professionali via Skype o via mail.
Se vuoi puoi scriverci alla nostra mail: madreinitalyinfo@gmail.com e ti metteremo in contatto direttamente con il consulente
Un abbraccio
F
Ciao e complimenti per il post, vivo in brasile ma ho un grosso problema, ho chiesto iscrizione aire immediatamente all’arrivo ma iil consolato brasiliano di rio è famoso per i suoi disservizi. Quindi a fistanza di oltre un mese non si è mica deciso a spedire quanto dovuto. In Italia non ho nessun bene, nè casa nè auto, neppure la bicicletta. Sono per di più orfana e senza fratelli. Mi sono sposata in Brasile con un brasiliano e qui intendo vivere. Non ho intenzione di tornare in Italia in futuro. Ma ora vogljamo comprare casa. Dunque per colpa dell inerzia e disservizio consolare sarò costretra a una doppia dichiaraziobe dei redditi, in cui l italia finirà per portarsi via pure quanto necessario per vivere e tutto per l incapacità degli uffici preposti ai loro doveri di funzionare? Aiuto. Mi scuso per gli errori, questo è un tablet e il php va solo su pc
Iana,
purtroppo molti consolati non realizzano in tempi brevi lo spostamento di residenza ma puoi sempre contattarli per fare una verifica o altrimenti puoi provare a contattare direttamente il comune italiano in cui risiedevi.
Francesco
Ciao e complimenti per l’articolo!! sei un faro nel buio totale della disinformazione che ci viene dato ogni giorno;
Il consiglio che ti vorrei chiedere è il seguente: a cosa vado incontro se da futuro pensionato ex-inpdap (primo giorno 01/12/2016!!!) mi trasferisco in Francia (la mia famiglia si trova già in Francia e i miei figli sono scolarizzati li)? essendo ancora giovane di testa vorrei lavorare ancora…….a quali tagli (se ci sono) sarei soggetto? perché devo sapere se il gioco ne vale la candella!! da come ho capito leggendo il tuo post, dovrei pagare le tasse per la futura pensione italiana in Italia e pagare i contributo in base ad un probabile lavoro in Francia, giusto? niente cumulo di redditto?…un grazie anticipatamente.
Dèdè,
tra Italia e Francia esiste una convenzione contro le doppie imposizioni fiscali. In virtù di questa i pensionati che spostano la propria residenza all’estero hanno diritto ad una detassazione, se pur il discorso con la Francia è per alcuni aspetti a se stante.
Ti consiglio dunque di leggere direttamente il testo della convenzione al paragrafo dedicato ai pensionati.
Sono certo che ti chiarirà ogni dubbio. Ti informo inoltre che a questo argomento è dedicato il nostro prossimo ebook che pubblicheremo nei prossimi giorni sul nostro sito
Un abbraccio
F
Salve, e complimenti per l’articolo.
La mia domanda è la seguente:
ho la residenza in Belgio, dove da parecchi anni sono iscritta Aire.
Nell’anno 2015 ho lavorato 6 mesi in Belgio e 6 mesi in Italia. Il reddito Italiano posso inserirlo nella dichiarazione belga che a breve farò, o si tratta di un caso di doppia tassazione?
Premetto che la residenza (fiscale e non ) è rimasta in Belgio.
Quale è la formula più semplice e conveniente?
Grazie in anticipo,
Rebecca
Ciao Rebecca,
tra Italia e Belgio è in vigore una convenzione contro le doppie imposizioni fiscali per cui se per la maggior parte dell’anno fiscale (almeno 183gg.) sei stata residente in Belgio, e vista anche la tua residenza civile nello stesso Paese, puoi fare dichiarazione in Belgio.
Buona giornata
Francesco
Ho capito ma non ho chiaro la mia situazione, allora io sono Spagnola e mi sono trasferita in Italia e ho la residenza italiana e una pensione d’invalita in Italia e tra poco vado a Spagna per piu di un anno cosa devo fare? Mantenere la mia residenza per avere la pensione d’invalita?? E sono inscrita al A.IR.E….
grazie
Cara Pepita,
se sei spagnola non hai necessità di iscriverti allìAIRE in Spagna perché l’AIRE è l’anagrafe dei cittadini itaiani all’estero.
Spiegami…
Ho acquistato un appartamento in Francia. Sono in pensione. Se dovessi chiedere la residenza in Francia per me è mia moglie, cosa succede fiscalmente? Le tasse delle mie proprietá in Italia restano invariate? Grazie
Caro Francesco,
la nuova normativa, esplicitata con i chiarimenti del MEF prevede che TASI e TARI per i pensionati residenti all’estero siano ridotti a 2/3 mentre l’IMU non è dovuto se l’abitazione è prima casa, ad eccezione di alcune categorie catastali che potrai verificare presso il comune in cui sono collocati gli immobili.
A questo proposito e in modo molto più ampio per tutto ciò che riguarda i Pensionati Italiani all’estero è di prossima pubblicazione il nostro Ebook dedicato.
Lo troverai tra qualche giorno sul nostro sito.
Per ulteriori informazioni iscriviti alla nostra newsletter.
Saluti
Francesco
Ho un conto corrente fin da quando ero bambina in Germania …. ma da molto vivo in Italia ! Tornando li troverò gli stessi soldi o qualcosa in più ?
Ciao Concetta,
non so che genere di conto tu abbia ma credo che l’unico modo per sare quanti soldi ci siano è verificarlo con la banca.
Saluti
F
Buongiorno a tutti!
Grazie per questo post, mi ha chiarito molte cose ma come sempre parlando di fisco italiano saltano fuori mille dubbi.
Io ho partita IVA in Itali e la residenza con casa di proprietà in Italia, ma andrò a lavorare a Bruxelles per 4 mesi con un contratto di lavoro temporaneo. Loro mi verseranno i contributi e le tasse, però volevo capire se poi dovrò versare le tasse e l’inps anche in Italia.
Grazie ancora
Ciao Giulia,
dai uno sguardo alla convenzione tra Italia e Belgio contro le doppie imposizioni fiscali e sono certo che ti chierirà ogni dubbio 😉
F
Salve,
Grazie per il post, ma non mi e’ chiaro una cosa, se me la potessi chiarire, te ne sarei veramente grata. Vivo in Inghilterra da 13anni, sono iscritta all’AIRE da piu’ di 10anni, lavoro ed ho famiglia in Inghilterra. Deduco quindi che sia la mia residenza “normale” che “fiscale” siano entrambe in Italia. L’anno scorso mia madre ha deciso di suddividere la casa di sua proprieta’ tra le sue quattro figlie, ma l’usofrutto rimane a lei ed ad una figlia che vive con lei?
Devo quindi pagare tasse sulla mia porzione della casa, e se si’, dove e come?
Grazie,
Paola
Scusa, sono ancora Paola, e ho notato che non ho specificato che la casa di mia madre e’ in Italia, e che tre delle sue quattro figlie vivono in Italia, una delle figlie con lei. Io sono l’unica figlia che vive all’estero.
Grazie!
Paola.
Ciao Paola, a quanto dici la tua residenza civile e fiscale sono in UK. Le tasse per la tua porzione di casa vanno però pagate in Italia. Le nuove norme prevedono agevolazioni a riguardo che trovi qui
https://cdn.fiscoetasse.com/upload/Risoluzione-del-MEF-26062015-6.pdf
Saluti
HELP-HELP-HELP !
SONO ITALIANO ISCRITTO AIRE E DIPENDENTE DI UN’AZIENDA EMIRATINA A DUBAI CHE MI VERSA LO STIPENDIO SU BANCA A DUBAI. QUI RISIEDO DA 3 ANNI CON MOGLIE E FIGLIA DI DUE ANNI , E MI PAGO TUTTO MA PROPRIO TUTTO. NON POSSIEDO BENI IN ITALIA . NEL 2017 IO TRASFERIRO MOGLIE E FIGLIA IN ITALIA PER LA SCUOLA , MENTRE IO CONTINUERO’ A STARE A DUBAI COME SOPRA . DOVRO’ PAGARE TASSE IN ITALIA ? E SE SI , COME SI CALCOLERANNO ? FORSE SUL MIO STIPENDIO EFFETTIVO EMIRATINO ? OPPURE SU UNA RETRIBUZIONE CONVENZIONALE ? AVRO’ CMQ. DIRITTO AL RIMBORSO IN ITALIA DELLE TASSE PAGATE A DUBAI?
GRAZIE DELLA RISPOSTA
PIPPO
Ciao Pippo,
non i sono chiare alcune cose, ma a mio avviso se la tua residenza sarà negli Emirati non dovrai pagare le tasse in Italia. Per maggiori chierimenti puoi dare uno sguardo alla convenzione tra Italia ed Emirati contro le doppie imposizioni fiscali.
Saluti
Salve. Ho trovato il suo articolo molto interessante.Avrei però da sottoporle il mio caso:
Mi sono trasferito in Germania l’1 Luglio 2015 con contratto di lavoro a partire dall’1 Luglio 2015. Mi sono trasferito con tutta la famiglia e lo attesta il certificato di residenza emesso lo stesso giorno.
Ho aperto un conto in banca in Germania e stipulato un contratto di affitto illimitato.
Mi sono iscritto all’AIRE a fine Gennaio 2016.
In Italia ho un immobile dove non risiede nessuno perchè è in vendita già da Luglio 2015 ma purtroppo ancora non venduto.
A questo punto le chiedo: dovrò pagare le tasse in Italia per i 6 mesi lavorati all’estero nel 2015?
Grazie.
Saluti.
Gaetano
Ciao Gaetano,
ti suggerisco di dare uno sguardo alla convenzione tra Italia e Germania contro le doppie imposizioni fiscali. Prevede che tu debba pagare le tasse solo in Germania a condizione che tu vi abbia trascorso almeno 183 giorni nel corso dell’anno fiscale e che vi abbia la residenza.
Per maggiori chierimenti ti informo che stiamo attivando un servizio di consulenza virtuale via mail. PUoi scriverci a mandreinitalyinfo@gmail.com
Saluti
Salve
io sono dipendente di una società italiana che ha deciso per uno distaccamento di 2 anni in Belgio presso gli uffici di una società belga.
Io continuerò ad essere pagato dalla società italiana.
Dovrò pagare le tasse in Belgio?
Ciao Aldo,
sarai un dipendente italiano in dostacco? Avrai la residenza in Italia? In questo caso dovrai continuare a pagare le tasse in Italia.
Saluti
Ancora ti ringrazio tantissimo, una Manna dal Cielo 😉 …siamo 2 Anime di 33 e 36 anni e molto presto ci trasferiremo a Gran Canaria, in comaggia dei nostri Amici a 4zampe :)….principalmente per motivi di Salute, fisica e mentale ×(…………….comunque …con noi ci seguiranno (anzi, siamo noi che seguiamo loro ;p…)I miei genitori, pronti a godersi lá la loro pensione, noi invece qualcosa da Fare troveremo( comunque abbiamo le spalle coperte…..economicamente parlando….almeno per il primo Anno di “Ambientazione”..)…ma su questo sono ottimista….Volere é Potere, qualcuno Disse…..quale Veritá Assoluta…e funziona pure direi 🙂 …..so che ti piacciono le Storie…..ma ora sono come il bianConiglio di Alice…..ma un giorno ritaglierò un po’ del mio tempo per raccontarvi la mia, di Storia….di Vita….così semplice e cosí fortemente tormentata!…..ora inizio a scorgere quella scintilla là in fondo al Tunnel…..dopo tanti Anni………………..
…. nel frattempo, continuo a Cogliere le tue Sacre perle…..tra un preparativo e l’altro….:p ….Sono Cittadino del Mondo ;)…..
Un Caro Saluto e buona Vita a Tutti.
Pace 🙂
Salve,
in bocca al lupo per il nuovo capitolo della tua storia 😉
F
Buongiorno,
ho iniziato a lavorare in Francia da novembre 2015. Prima di novembre, ero iscritta all’universita’ e non ho mai percepito alcun reddito in Italia. Devo fare lo stesso la dichiarazione dei redditi in Italia per il 2015?
Ti suggerisco di consultare la convenzione tra Italia e Francia contro le doppie imposizioni fiscali, e in ogni caso vanno valutate sia la tua residenza, sia le soglie di reddito.
Saluti
Ciao Francesco,
Molto interessante ed utile il tuo Blog !
Mio figlio vive da poco in Cina, dove è assunto da ditta Cinese. Vorrei capire nel caso di iscrizione all’AIRE, cosa succede con l’assistenza sanitaria italiana ? Se uno risiede all’estero fiscalmente ed è iscritto all’AIRE, ha ancora diritto, nel caso di bisogno, all’assistenza sanitaria in Italia ?
grazie per un chiarimento
Ciao Roberto, acquisendo la residenza in Cina si perde il diritto all’assistenza sanitaria italiana. Quando viene in Italia, gli sono riconosciute le prestazioni urgenti, fino ad un massimo di 90 giorni nel corso dell’anno.
Saluti
Buongiorno,
sono studente in Erasmus a Parigi e vorrei fare un lavoretto durante il mio periodo all’estero. Visto che studio lingue, ho cominciato a mandare curriculum a manetta a delle agenzie di traduzione e ho ricevuto una chiamata da una che mi ha detto che per poter lavorare da loro dovrei ottenere uno “statut de traducteur indépendant”, quindi deduco che in tal caso lavorerei freelance, no? Non ho in piano di iscrivermi all’AIRE, visto che resterò sei mesi. Quindi la mia domanda è: posso lavorare freelance senza l’iscrizione all’AIRE?
Grazie mille!
Cordialmente,
Leonardo
Io lavoro su uno yacht con bandiera Cayman island.
e sono fuori dall’Europa più di 10 mesi all’anno.. c’è qualche cosa che posso fare?
Salve!
complimenti per questo blog! Noi ‘poveri’ emigrati troviamo – beh – parlo per me – molto difficile dipanarci nei meandri di cosa si può’ non si può/deve fare…
Io sono in UK da circa 20 anni, con casa li’ che sto vendendo e regolarmente iscritta all’AIRE. Sempre lavorato in questi 20 anni e regolarmente pagate le tasse. Con Brexit etc basta…voglio rientrare al mio ‘paesello’ tra la mia gente…
Oltre ad informare l’AIRE che cosa devo fare? Cosa devo fare per i contributi pagati? Con i risparmi (pochi…) e dal punto di vista fiscale?
Vi ho già’ scritto anche via email…
Grazie mille! 🙂
Gentile Paola,
Innanzitutto grazie per i complimenti. Cerchiamo sempre di essere il più chiari possibili proprio perché sappiamo cosa significa vivere all’estero.
Per questo tipo di consulenze abbiamo da un po’ di mesi avviato un servizio che si occupa di rispondere in maniera chiara ed esaustiva alle tantissime domande che ci arrivano via mail.
Se vuoi saperne di più ti basta cliccare nel link qui sotto:
https://madreinitaly.info/consulenze-per-italiani-allestero/
Ti auguro una buona giornata
A presto
Francesco
Salve,io sono un cittadino italiano e lavoro in Svizzera da un anno con permesso B.
Premetto che non sono iscritto all’AIRE perchè non sono ancora deciso se rimanerci o tornare in Italia.
Volevo sapere se posso evitare di iscrivermi all’Aire perchè essendo in possesso di una casa in Italia sfitta in cui la uso solo in vacanza e consapevole di dover pagare le tasse x la stessa,ho paura di dover perdere il diritto ad usufruire come prima casa e quindi con costi maggiori.
Devo pagare altre tasse in Italia avendo come reddito solo quello proveniente da lavoro in Svizzera? (attualmente però senza lavoro ma ancora in paga dall’assicurazione in quanto ho subito un infortunio/malattia e licenziato)
Se acquisto e uso un auto solo in Italia in periodi di ferie pur lavorando in Svizzera posso dimostrare di averla pagata e rispettando tassa di possesso e quant’altro con proventi da lavoro Svizzero senza incorrere in altre tasse o sanzioni indipendentemente l’iscrizione allAire ?
Ringrazio in anticipo e vi porgo i miei cordiali saluti.
Buongiorno Antonio e buongiorno a tutti coloro che mi leggono!
È da un po’ che posto questo messaggio e spero che arrivi a tutti coloro che hanno bisogno di risposte.
Madre in Italy eroga consulenze private via mail a 67€
Puoi trovare tutto quello di cui hai bisogno al seguente link:
https://madreinitaly.info/consulenze-per-italiani-allestero/
Questo servizio è nato per assicurare a coloro che lo chiedono, la massima professionalità nelle risposte.
Lo staff di Madre in Italy resta a disposizione per eventuali chiarimenti.
Francesco Menghini
Ciao e complimenti per l’ottimo articolo!
Da gennaio mi dovrò trasferire in Svizzera in quanto ho ricevuto un contratto di lavoro della durata di 12 mesi esatti (1/1/17-31/12/17). Volevo innanzitutto capire se posso iscrivermi all’AIRE. In secondo luogo, dato che possiedo un immobile in Italia, volevo capire se questo costituisce prerequisito per versare IRPEF in Italia. In ultimo, volevo capire se posso dare l’appartamento di mia proprietà in comodato d’uso gratuito alla mia fidanzata.
G