Natale a Dublino

E no, non è il titolo dell’ultimo cinepanettone, ma la realtà di tanti, tantissimi di noi che, sia per lavoro, per diletto, o momentanea carenza di fondi, non possono trascorrere le feste nell’agognata Madre Patria.

C’è però da dire che, malgrado la nostalgia, trovi ovviamente terreno più fertile in Dicembre, l’Irlanda non è certo il posto peggiore in cui passare questo periodo dell’anno.

Il Natale a Dublino comincia il primo di Novembre: subito dopo la notte di Halloween, mentre ancora le vetrine sono ammantate di arancio, nero e viola e ragnatele di acrilico avvolgono scheletri farlocchi e maschere più o meno terrificanti, cominciano a sbucare primizie di ghirlande, adornate di nastri rossi e fili di perle.

Gradualmente, le zucche glitterate vengono sostituite da pupazzi di Babbo Natale dalle dimensioni sempre più audaci, e le lapidi di plastica cedono volentieri il posto a strenne variopinte e foglie di vischio. Il clima si fa più freddo, le piogge diminuiscono, ed è frizzante l’aria che pervade i primi giorni di Dicembre, quando le timide decorazioni delle vie del centro si fanno sempre più sgargianti e s’irradiano verso le periferie, vestendo la città di luci colorate.

I negozi di articoli per la casa si riempiono di abeti di ogni misura, di palline, nastri e addobbi fantasiosi, mentre quelli di abbigliamento espongono fieramente la nuova collezione di Christmas Jumper, ovvero dei buffissimi maglioni a tema natalizio che tutti, ma proprio TUTTI, indossano con orgoglio e un sorriso stampato sul viso.

Momento di massima gloria del Christmas Jumper è la famosa Sfida dei 12 Pub (the 12 Pubs of Christmas Challenge), che può aver luogo in una qualsiasi serata di Novembre o Dicembre ed è un simpatico momento di aggregazione.

Le regole di base sono abbastanza semplici: chiaramente la prima è che si devono visitare 12 pub in una sola serata; si può bere un solo drink per ogni pub e la sosta in ciascun locale non può superare i 30 minuti e, naturalmente, tutti i partecipanti devono indossare un Christmas Jumper.

Inutile dire che nella maggior parte dei casi ci si ferma a 5, massimo 6 pub, ma la cosa più importante è stare insieme e passare una bella serata!

Man mano che la Vigilia di Natale si avvicina diventa sempre più frequente incappare in piccoli cori che si esibiscono in Carole agli angoli delle strade, nelle stazioni, agli aeroporti, a volte per raccogliere fondi, altre volte per il semplice piacere di farlo e regalare un po’ di gioia ai passanti frettolosi.

Quelli che devono comprare gli ultimi regali, o quelli che raccolgono ingredienti per la cena della Vigilia e il pranzo del giorno di Natale. Quelli che vogliono festeggiare lo stesso, anche se non possono raggiungere i loro familiari, come la sottoscritta.

Perché quando le scelte che fai e le circostanze ti allontanano dal nido in cui sei nato, la vita te ne regala un altro. E lo riempie di spiriti affini al tuo, che hanno avuto la coraggiosa (o folle) idea di rischiare tutto e andare lontano; che sono diventati la tua famiglia, al di là del mare.

A loro, e a tutti voi.
A chi è in terra straniera, a chi è rimasto a lottare, di cuore, buon Natale.

By Giulia

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