LE NOSTRE DESTINAZIONI DA NOMADI DIGITALI

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Ciao, mi chiamo Samuela e per chi ancora non lo sapesse, sono nuovamente in Olanda.

Chi se lo sarebbe mai aspettato, dopo un anno e mezzo di viaggi, da quando ho lasciato la mia vecchia casa ad Amsterdam per iniziare a viaggiare su e giù per il mondo.

Certamente, non io.

Se poi mi avessero detto che un anno e mezzo dopo sarei tornata qui, beh, avrei riso a crepapelle. Ma nulla è mutevole come una persona, quindi oggi voglio parlarti delle mie destinazioni da Nomade Digitale.

È iniziato tutto circa due anni e mezzo fa, quando io e il mio compagno Roberto abbiamo deciso di lasciare il nostro appartamento di Amsterdam, dove vivevamo da circa 5 anni.

Perché mi trovavo qui è stato sempre un mistero per me, perché non ero per niente felice. Non conoscevo quasi nessuno, non mi piaceva il quartiere in cui vivevo e i nostri vicini sfornavano un bambino ogni nove mesi, quindi ogni mattina mi svegliavo regolarmente  per piangere e distruggermi di cibo.

L’unica cosa bella che avevo era il mio appartamento, una deliziosa casa su uno dei canali più belli della città, molto spaziosa e con tantissima luce. Comunque sia, dopo anni e anni di lacrime, io e Roberto abbiamo deciso di partire per diventare dei Nomadi Digitali.

Lavoravamo online da tempo, ed eravamo entrambi indipendenti dalla nostra posizione. Praticamente, tutto quello che di cui avevamo bisogno, era di un laptop e di una connessione Internet. 

Entrambi avevamo bisogno di avventura e di libertà. Volevamo sperimentare qualcosa di nuovo e quindi abbiamo deciso di partire…


CONSIGLI DI VIAGGIO

Generalmente, per i miei viaggi, prenoto sempre il mio Hotel con Booking.com e il mio ostello con Hostelworld e cerco un alloggio che abbia una politica di cancellazione di almeno 24h.

Cerco anche di pianificare bene le mie escursioni di un giorno. Se pianifichi e prenoti alcuni dei tour in anticipo, infatti, potrai risparmiare sul costo della tua vacanza.

A me piace molto utilizzare GetYourGuide: con loro potrai prenotare qualsiasi genere di escursione e ricevere il biglietto direttamente sul tuo smartphone. Ottime politiche di cancellazione rendono la maggior parte dei loro tour una buona scelta per le famiglie, che necessitano di una programmazione flessibile.

Se invece devo prenotare un auto o un furgone mi avvalgo della disponibilità e cortesia di Europcar. Infine, ultimo ma non per ultimo, è l’assicurazione viaggio. Da quando ho iniziato a viaggiare, mi servo sempre  dell’AXA Assicurazioni.  Sono onesti, costano poco e hanno un’ottima assistenza clienti.


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LE NOSTRE DESTINAZIONI
DA NOMADI DIGITALI

La-nostra-avventura-come-nomadi-digitaliA) SINGAPORE

I nostri primi tre mesi sono praticamente volati.

Come prima tappa abbiamo scelto Singapore. Ricordo ancora l’emozione una volta arrivati al Gardens by the bay. Quella sera ho pianto tanto. Ci eravamo riusciti: il nostro sogno si era avverato.

Singapore viene spesso ricordata come la città più occidentale del sud-est asiatico. Ed è questo il motivo per cui mi aspettavo una città sterile, piena di grattacieli. Una volta arrivata, però, mi sono subito ricreduta. Oltre ai grattacieli a agli hotel con le piscine sul tetto, c’è un mondo completamente diverso: antichi palazzi cinesi, templi indù e la pittoresca Chinatown.

Ma andiamo per gradi e scopriamo insieme quali sono i migliori luoghi da visitare di questa incredibile città.

A) LITTLE INDIA

Little India è uno dei distretti più belli e particolari di Singapore. Si trova ad est del Singapore River, di fronte al quartiere di Chinatown. Entrambe le aree fanno parte della famosa area urbanistica denominata Rochor.

Qui circa il 10% della popolazione è tamil, quindi troverai gran parte di quella cultura. Il mio consiglio è quello di non andare a visitarlo di domenica, perché è il giorno più affollato.

La principale arteria commerciale del quartiere è Serangoon Road. Qui si trovano il Tekka Center, il Tekka Mall, la Little India Arcade, il Serangoon Plaza e il Mustafa Center. Diversi templi indù, le moschee e altri luogo di culto indiano includono il Far Kor Sun Monkey God, la chiesa metodista di Foochow, la chiesa metodista di Kampong Kapor che è stata completata nel 1929, il tempio di Sri Veeramakaliamman, la moschea di Angullia, il tempio di Sri Vadapathira Kaliamman, la moschea di Jalan e il Sikh centrale Gurdwara.

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B) CHINATOWN

Chinatown è il quartiere più famoso e frequentato di Singapore. Circa tre quarti degli abitanti della città ha infatti radici cinesi, quindi non sorprende che la cultura di questo paese sia praticamente dappertutto.

Qui potrai visitare il Buddha Tooth Relic Temple. Costruito nel 2007, il tempio prende il nome da quello che i buddisti considerano come il dente canino sinistro del Buddha, che è stato recuperato dalla sua pira funeraria a Kushinagar, in India, ed esposto qui, sul terreno vicino al tempio.

Da visitare è anche il famoso Sri Mariamman Temple, uno dei luoghi di culto più importanti per gli indù tamil del paese. Il tempio fu costruito per onorare la dea Mariamman, la divinità della malattia e della protezione.

Originariamente eretto da Naraina Pillai, una commerciante indiana di Penang, l’edificio è stato modificato nella sua struttura attuale nel 1862, anche se da allora ha subito diversi lavori di ristrutturazione. Oltre ad essere un luogo di culto, il tempio è stato anche utilizzato come asilo per i nuovi immigrati appartenenti alla comunità indù tamil dell’India meridionale.

Altro luogo da visitare è la Singapore City Gallery. Inaugurata nel 1999, la Galleria ha l’obiettivo di spiegare ai suoi visitatori come è nata la moderna Singapore e come gli urbanisti la continuano a pianificare in modo sostenibile. La parte più interessante è il modello della città situato nell’area centrale. Con una scala di 1:400, è una versione in miniatura del centro di Singapore in 3D.

C) TIONG BAHRU

Tiong Bahru è il quartiere hipster di Singapore, dove vive e soggiorna la maggior parte dei giovani espatriati. Il distretto è pieno di bei ristoranti, caffè e panetterie.

Il nome Tiong Bahru significa nuovo cimitero. Nel dialetto cinese, infatti, Tiong significa fine, mentre bahru significa nuovo. Prima di diventare un quartiere Tiong Bahru era un cimitero. La trasformazione avvenne agli inizi degli anni ’30 quando il governo di Singapore decise di bonificare la palude per crearci un punto di riferimento per la città.

Prendi ad esempio il Tempio di Qi Tian Gong. Questo luogo di culto ha più di nove decenni ed è soprannominato  il Tempio del Dio delle scimmie in quanto è dedicato al personaggio principale del classico della letteratura cinese Viaggio in Occidente.

Negli ultimi anni, Tiong Bahru ha subito un’ulteriore gentrificazione, riempiendosi di locali alla moda e hotel lussuosi. Tra i vari cafè che potrai visitare ti suggerisco di andare al Forty Hands, al Flock e al Plain Vanilla.




D) GARDENS BY THE BAY

Ed eccoci arrivati al Gardens by the way, sicuramente il luogo più pittoresco e affascinante di Singapore.

Gardens by the Bay è un parco di 101 ettari, situato nel centro di Singapore, adiacente al lago artificiale di Marina Reservoir. Il parco è formato da tre sezioni, che si affacciano sull’acqua: Bay South Garden, Bay East Garden e Bay Central Garden.

I Gardens by the Bay fanno parte del progetto del governo di trasformare Singapore da città giardino a città in un giardino. L’obiettivo è stato quello di alzare la qualità della vita migliorando le zone verdi della città. Annunciati dal Primo Ministro Lee Hsien Loong nel 2005, i Gardens by the Bay sarebbero dovuti diventare la prima zona verde di Singapore ed un’icona della città.

E) MARINA BAY SANDS

Se puoi permettertelo, ti consiglio di soggiornare per almeno una notte nell’iconico hotel Marina Bay Sands. La splendida piscina con la vista sullo skyline di Singapore è riservata solamente agli ospiti, ma da NON ospite potrai comunque visitare la sua famosa piattaforma panoramica.

Assolutamente da non perdere…

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Consigli di viaggio generali


LE ATTIVITÀ DA NON PERDERE


B) THAILANDIA

Dopo aver vissuto 6 mesi a Singapore ci siamo trasferiti in Thailandia, dove abbiamo scoperto quanto fosse difficile viaggiare e lavorare allo stesso tempo. Ma ne avevamo bisogno quindi, dopo aver vissuto per un breve periodo a Bangkok, ci siamo trasferiti a Chiang Mai per poter lavorare assiduamente ai nostri progetti.

Ecco le cose che abbiamo fatto e visto in Thailandia:

A) BANGKOK

Appena arrivata a Bangkok, sono rimasta molto colpita dai rumori, dagli odori, dagli ingorghi e soprattutto dalla folla. Ricordo ancora il momento in cui sono atterrata con l’aereo. Appena si è aperto il portellone sono stata rapita oltre che dal caldo, dagli odori delle spezie che arrivavano da ogni dove.

Ecco i migliori luoghi dove sono stata:

  • The Royal Palace: un luogo emblematico, uno dei più visitati della città. Al suo interno è possibile ammirare il tempio del Buddha di smeraldo, un museo e numerosi padiglioni che offrono uno scenario davvero impressionante
  • Wat Arun: questo tempio buddista è situato lungo il fiume, dalla parte opposta al Palazzo Reale. Comprende una Prang centrale (una torre) alta 82 metri, interamente ricoperta da dei piccoli pezzi di porcellane colorate e ovviamente, numerose statue
  • Wat Pho è il terzo tempio più famoso della città. Qui potrai visitare la famosa statua del Buddha sdraiato, lunga più di 45 metri
  • Khao San Road: un tempo zona preferita dai backpacker, oggi il distretto è frequentato da tutte le categorie di turisti. Molto vivace, ci sono negozi, bar, ristoranti e pensioni dove potrai soggiornare anche a basso costo
  • The Golden Mount: costruito su una collina, il tempio offre una vista panoramica dell’intera città
  • Chinatown: il vivace e affollato quartiere di Chinatown, dove troverai centinaia di bancarelle e negozi. Qui non dovresti perderti il ​​Wat Traimit, un tempio che ospita la statua d’oro più grande del mondo (5,5 tonnellate!)
  • Il mercato del fine settimana a Chatuchak: con i suoi 15.000 stand, questo è il mercato più grande della Thailandia ma anche di tutta l’Asia. E come suggerisce il nome, apre solo nei fine settimana. Diviso in più parti, qui troverai proprio di tutto: vestiti, souvenir, scarpe, cibo, gioielli…
  • The Siam district ospita molti centri commerciali tra cui l’MBK Center o il Siam Paragon. Questa è la zona più famosa per lo shopping a Bangkok

LE ATTIVITÀ DA NON PERDERE


B) KANCHANABURI E IL PONTE SUL FIUME KWAI

Kanchanaburi si trova a circa 130 km a nord ovest di Bangkok.

Anche se non hai mai sentito questo nome, probabilmente avrai sentito parlare del Ponte sul fiume Kwai, uno dei siti storici e turistici più importanti della Thailandia. Questo è il simbolo del tragico passato della città durante la seconda guerra mondiale.

Kanchanaburi, l’esercito giapponese ridusse in schiavitù migliaia e migliaia di prigionieri di guerra per costruire più di 400 km di linea ferroviaria tra la Thailandia e il Myanmar. Tra malattie, brutalità e malnutrizione, più di 16.000 persone morirono durante la sua costruzione.

Dei 688 ponti costruiti dall’esercito giapponese, questo era l’unico ponte in acciaio della Thailandia. Se sei interessato alla sua storia, dovresti davvero visitare questo luogo e i suoi principali punti di interesse:

  • The railway museum che narra la storia della ferrovia e delle dure condizioni di vita dei suoi prigionieri
  • The Allied Military Cemetery, dove si trovano le tombe di quasi 7.000 soldati
  • Jeath War Museum, dove potrai vedere le lettere e gli oggetti personali dei prigionieri
  • World War II Museum e la sua vista sul famoso ponte

Oltre al ponte sul fiume Kwai, c’è un altro luogo da visitare nei dintorni di Kanchanaburi: l’Erawan National Park. La cascata di Erawan, formata su 7 livelli, è l’attrazione principale del parco. Qui potrai fare degli splendidi tuffi, camminare attraverso un sentiero botanico e vedere alcune grotte davvero sensazionali.

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C) SUKHOTHAI

Il Sukhothai Historical Park si trova nel nord della Thailandia, a circa 400 km da Bangkok e a 280 km da Chiang Mai. Sukhothai è l’antica capitale del regno del Siam ed è stata dichiarata patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Il sito presenta diversi templi in rovina distribuiti su 3 aree:

  • La zona centrale: è la più interessante, qui troverai i templi più grandi e meglio conservati del Paese. Se sei a piedi, concediti almeno 2 ore per visitare i templi. Potrai anche noleggiare una bicicletta, ma a dire il vero non è molto conveniente per le distanze così brevi
  • La zona nord comprende principalmente 2 templi, il più famoso è il gigantesco Buddha seduto alto 15 metri. Per arrivarci dalla zona centrale, avrai bisogno di una bicicletta o di un’auto
  • La zona ovest: poiché le rovine sono molto lontane l’una dall’altra, è meglio visitarla in auto. Ma, onestamente, a parte il Wat Saphan Hin e la statua del Buddha situata in cima alla collina, non c’è molto da vedere

LE ATTIVITÀ DA NON PERDERE


D) CHIANG MAI

Ed eccoci arrivati a Chiang Mai, a mio avviso la città più bella del Paese, che sorge tra le montagne della Thailandia Settentrionale. Fondata nel 1296, fu la capitale del regno indipendente di Lanna fino al 1558. Nel suo centro storico si possono vedere i resti delle antiche mura e del fossato, che testimoniano il suo passato di centro culturale e religioso.

Poiché la città ha un aeroporto internazionale, potrai arrivarci direttamente in aereo. La città è raggiungibile anche in autobus o in treno e, naturalmente, in auto.

Come ho già accennato all’inizio del paragrafo, a Chiang Mai ci siano fermati per un lungo periodo in modo da poter lavorare ai nostri progetti. Dovevamo guadagnare un po’ di soldi perché, soprattutto a Singapore, avevamo speso quasi tutti i nostri risparmi. 

Abbiamo contattato i nostri clienti e ci siamo resi disponibili per qualsiasi tipo di lavoro. Al mio compagno è arrivato subito il primo. Essendo lui un montatore video, ha dovuto editare diverse clip commissionate da una produzione televisiva di Milano.

Nonostante tutto, nei miei 4 mesi di soggiorno sono riuscita a seguire un bellissimo corso di cucina thailandese, ho visitato il lago Huay dove ho mangiato dentro a delle capanne fatte completamente di bambù, ho visitato il Doi Suthep Temple e sono andata in un’incredibile santuario per gli elefanti.



E) CHIANG RAI

Chiang Rai è l’altra grande città del nord della Thailandia. Si trova a circa 200km a nord est di Chiang Mai e dispone anch’essa di un aeroporto con voli giornalieri per Bangkok o per le isole meridionali come Phuket o Krabi.

Ecco le cose da vedere a Chiang Rai:

  • The White Temple o Wat Rong Khun: questo è senza dubbio uno dei motivi principali per cui i viaggiatori si recano in questa città. The White Temple è conosciuto in tutto il mondo e devo ammettere che la sua reputazione è ben meritata. È davvero impressionante!
  • The Blue Temple o Wat Rong Suea Ten: come avrai intuito, questo tempio è tutto blu, dalle statue giganti che sorgono all’ingresso, al Buddha che troverai al suo interno. Un sito molto affascinante da visitare anche perché l’ingresso è praticamente gratuito. 😉
  • Il bazaar notturno: questo mercato notturno è il luogo perfetto per acquistare souvenir di ogni genere. È più economico di quello di Bangkok e soprattutto più carino
  • The Huai Pla Kang (la grande pagoda): un gruppo di 3 monumenti giganteschi situati nello stesso luogo

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Consigli di viaggio generali

C) INDIA

I 6 mesi in India sono stati tutto ciò che avevo sperato.

Un viaggio che sognavo almeno da dieci anni. I primi due mesi abbiamo fatto un giro nel nord del Paese, dopodiché siamo andati a Mumbai per il matrimonio di un amico di Roberto, e infine abbiamo concluso girando tutto il sud dell’India.

Dopodiché, è arrivato il momento di tornare a casa.

L’India è un Paese enorme e le cose da vedere sono veramente tantissime. Tuttavia, in 6 mesi di viaggio, le cose che ho preferito fare sono state queste:

A) SCATTARE LE FOTO AGLI ANIMALI SELVATICI

L’India ospita una vasta gamma di animali selvatici ma sono proprio i felini che hanno attirato maggiormente la mia attenzione. In India ci sono cinque grandi tipi di felini: la tigre del Bengala, il leone asiatico, il leopardo delle nevi, il leopardo nebuloso e il leopardo indiano (Panthera pardus fusca Meyer).

I migliori parchi per vederli sono il Bandhavgarh, il Ranthambore, il Kanha, il Pench, il Satpura e il Corbett.

I leopardi sono ampiamente diffusi in tutta l’India: li troverai a sud fino al Kerala e a nord fino al Rajasthan. Potresti vederli benissimo alla periferia di Mumbai, mentre frugano tra le discariche dei margini della città.

I leopardi delle nevi invece si trovano vicino al Ladakh, nell’Himalaya indiano. I leopardi nebulosi vivono ai piedi dell’Himalaya e, nonostante il loro nome, non sono strettamente imparentati con i leopardi. La riserva del Kanchenjunga, nel Sikkim, è uno dei migliori luoghi per vederli.

Infine, i leoni asiatici li potrai incontrare nel Gujarat, nel Parco Nazionale di Sasan Gir. Sono piccoli e trasandati e molto buffi da vedere.

B) VISITARE I TEMPLI

Con la sua moltitudine di religioni e divinità, non sorprende che l’India sia una terra piena di templi.

Nel corso dei secoli, infatti, sono stati il fulcro che hanno influenzato l’architettura, la scultura e le arti in generale. In India i templi dominano i paesaggi delle montagne e delle grotte, vivaci e vibranti centri di devozione attiva.

Arrossirai davanti alle incisioni erotiche del Khajuraho Temple, nel Madhya Pradesh, assaggerai il cibo sotto il controllo della dea Mahalakshmi, nel Jagannath Temple, in Orissa, ammirerai gli animali, i dei e i demoni che adornano il Meenakshi Sundareshwar nel Tamil Nadu ed esplorerai il Golden Temple ad Amritsar, un luminoso faro di tolleranza religiosa e di libertà spirituale.

Dal più piccolo santuario alla struttura più imponente, ogni tempio rivela qualcosa dell’anima del paese. Prenditi tutto il ​​tempo per cercarli.




C) TREKKING SULL’HIMALAYA

L’Himalaya indiano evoca immagini di antichi pellegrinaggi e luoghi sacri, ma è molto, molto di più.

Le catene occidentali, che corrono dal Kashmir a Nanda Devi, vantano un’incredibile varietà di comunità e punti di vista. Ad est, il Sikkim offre farfalle giganti e foreste di orchidee, mentre l’Arunachal Pradesh è l’ultima frontiera selvaggia della catena montuosa.

Il trekking presso la Markha Valley e l’Hemis Festival sono forse le cose più popolari da fare sull’Himalaya indiano. Qui ho potuto ammirare paesaggi mozzafiato, ho visitato il più grande monastero del Ladakh e ho avuto la possibilità di ammirare i maestosi leopardi delle nevi.

Oltre le piantagioni di tè magnificamente curate di Darjeeling, ho fatto trekking attraverso le foreste di pini, conifere e rododendri, che conducono ad una cresta che forma un confine naturale con il Nepal: il Singalila Natonal Park.

D) CAVALCARE I BINARI DELLE FERROVIE

In India, spostarsi con il treno è davvero semplice e, soprattutto, spettacolare.

Ogni carrozza è un microcosmo dell’India: rumoroso, caotico, accogliente e vibrante. Sui treni indiani sono riuscita a vivere un’intera vita in un giorno. Ogni singolo viaggio è stato vario quanto il paese stesso.

La traversata del deserto da Jodhphur a Jaisalmer credo che non la dimenticherò mai mentre il Darjeeling Toy Train, che va da Calcutta a Darjeeling, è stata una delle esperienze più belle della mia vita.

E) TROVARE LA PACE INTERIORE

L’India è un po’ come un grande supermercato spirituale, con ogni genere di religione, credenza e costume. In India ho potuto immergere i piedi nelle acque sacre, mentre guardavo le cerimonie quotidiane sui ghat di Varanasi o nelle acque tranquille di fronte al Golden Temple ad Amritsar.

Mi sono anche lanciata nella follia vorticosa del Kumbha Mela, un pellegrinaggio Hindu di massa nel quale i fedeli si ritrovano per immergersi nel fiume sacro designato e ho visitato Pondicherry, una sorta di centro spirituale, che si affaccia sull’Oceano Indiano.

Consigli di viaggio generali



E poi, tutto ad un tratto, abbiamo deciso che tutto quello che avevamo fatto fino ad allora bastava. Siamo tornati nei Paesi Bassi e abbiamo deciso di affittare un nuovo appartamento che avremmo utilizzato come campo base per i nostri futuri viaggi.

In questo modo, avremmo continuato ad esplorare il mondo ma avremmo comunque avuto una casetta tutta nostra, per tornare ogni qual volta ci saremmo stancati di prendere aerei e… tuk tuk!

Samuela



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