La Svizzera è conosciuta per avere un bassissimo tasso di disoccupazione, nonostante la crisi, e continua ad attrarre professionisti da ogni dove. Specialmente se specializzati nel settore IT e dei servizi finanziari.
Nonostante il costo della vita sia mediamente alto, i salari sono proporzionati. Quasi il 70% dell’occupazione in Svizzera è nel settore dei servizi, con una prevalenza di piccole/medio aziende da 250 o meno dipendenti.
Insomma, i 2/3 della forza lavoro è nei servizi: se la tua professione fa parte di questo settore la Svizzera potrebbe essere davvero il luogo per te.
Come in tutti i Paesi, però, trovare il lavoro dei sogni non è una passeggiata: la forma e la sostanza della tua presentazione valgono tantissimo! Il mercato del lavoro svizzero è molto competitivo, e la tua application deve per forza risaltare rispetto alle altre per essere presa in considerazione.
In questo post scoprirai come cercare e soprattutto trovare lavoro in questo meraviglioso Paese.
Pronto? Si parte!
HAI INTENZIONE DI TRASFERIRTI IN SVIZZERA MA NON SAI DA CHE PARTE COMINCIARE? HAI BISOGNO DI UN PUNTO DI RIFERIMENTO FIDATO CHE TI GUIDI E TI AIUTI NELLE TUE NECESSITÀ?
Puoi richiedere supporto per:
- Sanità: assistenza alla ricerca di un medico di base, dentista, pediatra, sanità privata, assicurazione sanitaria
- Fiscalità
- Costituzione e gestione di aziende
- Permessi di lavoro e permessi di soggiorno (G/L/B/C)
- Servizi immobiliari: camera/appartamento/casa in affitto o per acquisto
- Disbrigo pratiche burocratiche
- Noleggio/acquisto veicolo
- Pratiche di sdoganamento
- Assistenza legale e/o notarile
OPS… DIMENTICAVO, LA CONSULENZA È IN ITALIANO!
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LAVORARE IN SVIZZERA:
LA GUIDA PRATICA
1) LAVORARE IN SVIZZERA: CURRICULUM, LETTERA MOTIVAZIONALE E LINKEDIN
Come dicevo, la tua application non deve rischiare di rimanere nel rumore di fondo: cura perfettamente il tuo curriculum e scrivi una lettera motivazionale diversa per ogni offerta di lavoro per cui ti candidi, è importantissimo.
Crea anche diverse versioni del tuo CV in base alla posizione: metti in risalto o ometti precedenti esperienze, corsi di formazione e skills per risaltare la tua figura professionale proprio in base a quello specifico lavoro.
Cerca di non scrivere una lettera motivazionale troppo impostata che rischia di confondersi con tutte le altre: va bene puntare sulle soft skills, ma se tutte le lettere motivazionali iniziassero con “sono una persona entusiasta, propositiva e imparo in fretta” (che sono tutte ottime qualità) sarebbero uguali e senza nessun apparente valore aggiunto.
Cerca di essere spontaneo e di sottolineare tue particolarità non solo professionali ma personali.
Un esempio? In una lettera motivazionale per una posizione in cui sono richieste precisione e ordine: “Sono molto preciso e meticoloso: sin da ragazzino colleziono CD e libri di fotografia, che catalogo e ri-catalogo periodicamente in ordine alfabetico, e di cui tengo un inventario perennemente aggiornato”.
Ok, così magari sembri ossessivo-compulsivo, ma hai capito che tipo di contenuti far risaltare in una lettera motivazionale 🙂
Un capitolo a parte merita LinkedIn: non sottovalutarlo mai, in Italia spesso viene usato come un archivio di CV quando in realtà è un vero e proprio social network: una rete sociale in cui pubblicare contenuti, interagire, esserci.
E soprattutto non si tratta di un pronto soccorso lavorativo: LinkedIn ti serve anche e soprattutto quando non stai cercando lavoro, perché ti permette di costruirti una rete di contatti di fiducia, che ti stimano, non nel momento del bisogno ma in generale.
È ovvio che quando avrai bisogno sarà già lì, forte e attento ai tuoi movimenti, e ti si creeranno sicuramente più opportunità. Quindi cosa aspetti, se hai un profilo LinkedIn fermo dal 2016, datti da fare.
Collegati con persone che stimi, con cui vorresti lavorare o con cui hai lavorato, richiedi endorsement da chi è stato soddisfatto di collaborare con te, pubblica contenuti in linea con la tua professione.
E usa una foto profilo seria ma non seriosa: vietate i selfie in discoteca o con il gatto di casa 🙂
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2) LAVORARE IN SVIZZERA: VISTI, PERMESSI DI RESIDENZA E LAVORO
La Svizzera è uno di quei Paesi che fa distinzione tra i visti (tramite i quali si entra, tendenzialmente per brevi periodi di turismo e lavoro) e permessi di residenza e lavoro, per rimanere a lungo.
Ogni cantone ha le proprie autonomie per i processi di immigrazione. In generale i cittadini italiani, che fanno parte dell’Unione Europea, non hanno bisogno di un visto per entrare in Svizzera. Per un totale di 90 giorni in un periodo di sei mesi di permanenza in Svizzera non è necessario alcun permesso.
Se invece si pensa di rimanere più a lungo e vivere in svizzera bisogna annunciarsi presso il Comune in cui si intende risiedere con carta d’identità o passaporto, più il contratto di lavoro con il quale si è assunti (entro 14 giorni dall’assunzione e/o arrivo in Svizzera).
3) CHE TIPI DI PERMESSI DI LAVORO ESISTONO IN SVIZZERA?
In Svizzera ci sono diversi tipi di permessi di lavoro a seconda delle situazioni, ognuno definito da una lettera. Vediamoli:
A) PERMESSO L: PERMESSO PER BREVI PERIODI
La lunghezza del contratto di lavoro determina per quanto tempo questo permesso sia valido, ma di solito va dai 3 ai 12 mesi per chi intende lavorare in Svizzera per meno di un anno con uno scopo ben preciso.
I cittadini italiani, che fanno parte dell’Unione Europea, ne hanno bisogno per un contratto di lavoro che va oltre i 3 mesi (ma finisce entro un anno). Se pensi di lavorare in Svizzera per meno di 3 mesi, invece, potresti non aver bisogno di alcun permesso.
Di solito basta una procedura online fatta prima di iniziare a lavorare in Svizzera. L’iter preciso dipende da nazione a nazione e dall’azienda dove si andrà a lavorare.
Per tutte le informazioni, caso per caso, ti consiglio di controllare il sito ufficiale.
B) PERMESSO B: PERMESSO DI RESIDENZA INIZIALE
È pensato per tutti quelli che hanno un rapporto di lavoro indeterminato o uno che dura più di 12 mesi.
Vale 5 anni e viene automaticamente rinnovato per altri 5 anni se il rapporto lavorativo continua. Nel caso in cui dovessi rimanere disoccupato per più di 12 mesi consecutivi l’estensione del permesso è di solo 1 anno.
I cittadini europei che vogliono lavorare come liberi professionisti possono richiedere un permesso B valido per 5 anni, se possono provare che raggiungono gli standard economici richiesti per i liberi professionisti.
C) PERMESSO C: PERMESSO DI RESIDENZA PERMANENTE
I cittadini dell’Unione Europea possono avere un permesso per un tempo illimitato solitamente dopo 5 anni di permanenza ininterrotta in Svizzera. Il permesso C permette di cambiare liberamente luogo di residenza (nei diversi cantoni) e datori di lavoro.
Per avere maggiori informazioni specifiche ti mando sul sito ufficiale.
D) PERMESSO G: PERMESSO PER FFRONTALIERI
Gli stranieri che vivono in zona di confine all’esterno della Svizzera e lavorano in Svizzera possono avere un permesso G. Tutti i frontalieri devono tornare nel proprio luogo di residenza fuori dalla Svizzera almeno una volta alla settimana.
Prima di passare al prossimo paragrafo, facciamo una piccola pausa…
Se hai bisogno di conoscere tutti i dettagli su come trasferirsi in Svizzera insieme alla tua famiglia, ti consiglio di acquistare la nostra guida intitolata “Mamme con la valigia”.
Un manuale utile e facile da consultare che ti semplificherà la vita.
Ecco cosa troverai in “Mamme con la valigia”:
- Informazioni sul sistema sanitario nazionale, il rimborso delle spese mediche e quali sono i migliori ospedali del Paese.
- Informazioni su scuole, livelli scolastici, tipologie di scuola, servizi di scuola bus e su come viene gestita l’istruzione nei diversi Paesi.
- Informazioni sul sistema sanitario nazionale, il rimborso delle spese mediche e quali sono i migliori ospedali del Paese.
- Sussidi e benefit per i bambini nati in Svizzera.
- Testimonianze di Italiani che si sono trasferiti ed hanno avuto esperienze dirette.
- Più di 400 link di siti internazionali che ti aiuteranno a vivere all’estero.
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3) COME TROVARE LAVORO IN SVIZZERA?
Ti lascio un po’ di siti e motori di ricerca per cercare lavoro in Svizzera. Ecco i migliori:
- Jobs: ricerca per zona e settore lavorativo. Ha anche una App con il job alert!
- Jobscout24: solo in francese e tedesco
Eccone altri più specifici:
- Glocals: anche questo diviso per aree
- HelloSwitzerland
- Monster: una sicurezza internazionale
- Banking Jobs: per il settore bancario
- JobUp: anche in inglese
- Top Jobs
- Stepstone
- Indeed: con offerte di lavoro sia in tedesco sia in inglese
- Total Jobs
- Alpha: per specialisti ed executives
- Job Winner
- Euroscience Jobs per ricercatori e post-dottorato
- Robert Walters: per lo più nel settore della finanza
- Darwin: per il settore IT
4) QUANTO SI GUADAGNA IN SVIZZERA?
Abbiamo detto che il costo della vita in Svizzera è alto ma proporzionati ai salari: l’Unione Sindacale Svizzera ha creato un calcolatore per capire più o meno quanto potresti guadagnare con il tuo lavoro e il tuo livello di esperienza.
Il calcolatore chiederà varie informazioni su di te e il tuo lavoro: età, posizione gerarchica, il cantone in cui lavori, le ore di lavoro previste dal tuo contratto e via dicendo.
5) COSA SUCCEDE SE RIMANGO DISOCCUPATO IN SVIZZERA?
Non preoccuparti troppo: se perdi il lavoro non devi lasciare la Svizzera immediatamente: se sei un lavoratore con permesso a tempo determinato hai 6 mesi a disposizione per cercarne un altro.
In generale, un datore di lavoro non può licenziare in periodi specifici: in maternità, in malattia, infortunio o gravidanza.
Se vivi in Svizzera e hai un permesso valido, potresti rientrare nei benefit di disoccupazione. Devi informare il tuo Comune e l’Ufficio Regionale di Collocamento della perdita del lavoro, le differenze variano di cantone in cantone.
Cosa dici, sei pronto a iniziare la tua avventura in Svizzera?
Sistema il CV, attivati su LinkedIn e scrivi delle belle cover letter, l’elenco di siti che ti ho lasciato è un ottimo punto di partenza!
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Ehi, aspetta un attimo prima di cambiare pagina.
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In bocca al lupo!
Francesco