LAVORARE IN ISLANDA: COME, DOVE, QUANDO

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L’Islanda è un paese con il tasso di disoccupazione più basso al mondo e questo fattore può portarla in cima alla lista dei paesi dove conviene trasferirsi per trovare lavoro.

La qualità della vita è una delle migliori, così come il salario minimo garantito uno dei più alti.

Assieme a questi fattori c’è però da considerare che proporzionalmente anche il costo della vita è molto alto!

Se hai deciso di trasferirti in Islanda e cercare lavoro, questo articolo potrà esserti utile non solo nel trovare un’occupazione nel minor tempo possibile ma anche nell’aiutarti a fare chiarezza su come funziona ed è organizzato il mondo lavorativo islandese.

Se hai intenzione di lavorare come libero professionista, ti consiglio fin da subito di consultare questo link in quanto anche in Islanda il sistema lavorativo, fiscale e pensionistico si differenzia su questa tipologia di lavoro.

Se invece vuoi partire a cercare lavoro come dipendente di qualche azienda o istituzione, continua a leggere le seguenti righe per ottenere tutte le informazioni di cui avrai bisogno.

Leggi anche:

LAVORARE IN ISLANDA: COME, DOVE, QUANDO

trovare-lavoro-in-islanda1) PREPARIAMOCI A CERCARE LAVORO

Prima di tutto, se sei un cittadino europeo, devi sapere che non hai bisogno di un permesso di lavoro per lavorare in Islanda!

L’Islanda infatti, esattamente come l’Italia, fa parte dello Spazio Economico Europeo e una delle quattro libertà che offre è proprio la libera circolazione delle persone all’interno degli stati membri del SEE.

Sollevato da questa notizia fantastica, possiamo procedere con i primi passi per iniziare la tua ricerca:

a) Conoscenza della lingua inglese VS conoscenza della lingua islandese: per cercare un’occupazione e lavorare in Islanda è necessaria la conoscenza della lingua inglese.

La maggior parte degli islandesi parla inglese e alcuni lavori, soprattutto nel settore turistico, potranno essere svolti interamente solo con l’utilizzo dell’inglese.

Anche se non necessaria però la conoscenza dell’islandese è fondamentale per potersi integrare nella società e può essere un fattore di agevolazione per ottenere alcuni lavori rispetto ad altri.

Ecco una serie di corsi utili al tuo apprendimento:

b) Curriculum e lettera motivazionale: i modelli di curriculum possono variare a seconda della tipologia di lavoro che stai cercando. Alcuni lavori come il baby sitter, le ripetizioni scolastiche o le figure con responsabilità marginali possono essere tralasciate.

Concentrati su un curriculum non troppo lungo ma che possa riportare ciò che veramente sai e sai fare, qualche esperienza personale che ti caratterizza e il livello di conoscenza delle lingue del tuo bagaglio culturale.

Oltre al curriculum può esserti richiesta anche una lettera di motivazione introduttiva scritta in inglese dove dovrai spiegare un po’ chi sei e il tuo interesse per quel determinato lavoro.

c) Kennitala e conto in banca islandese: per poter lavorare in Islanda, avrai bisogno di un kennitala, cioè un codice di riconoscimento universale, e un conto corrente in una banca islandese dove il tuo datore di lavoro farà accreditare automaticamente il tuo salario.

Se non sei ancora in possesso di un kennitala e/o di un conto in banca, ti consiglio di leggere questo articolo dove spiego passo passo come poterli ottenere entrambi!

d) Carta SIM islandese: ultimo punto ma non meno importante è quello di comprare una SIM card islandese e inserire il tuo nuovo numero sul curriculum.

In Islanda ci sono tre principali compagnie telefoniche:

Ora che hai tutto pronto, è arrivato il momento di mettersi in azione e iniziare a cercare lavoro!

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2) COME TROVARE LAVORO IN ISLANDA

Come prima cosa, consulta attentamente la pagina del dipartimento del lavoro islandese.

La pagina offre tanti consigli per tutte le pratiche che riguardano la ricerca del lavoro e il servizio di aiuto agli stranieri.

La ricerca del lavoro nel mercato islandese avviene tramite diversi canali per cui procediamo subito ad analizzarli uno ad uno:

  • Centro per l’impiego: se sei appena arrivato in Islanda e non hai la più pallida idea di dove cercare lavoro o che lavoro fare rispetto alle tue capacità/conoscenze e volontà, un buon primo passo è quello di presentarsi ad un centro per l’impiego. Qui potrai dichiarare il tuo status di disoccupato e comunicare che sei in cerca di un lavoro. Il personale addetto sarà disponibile a rispondere alle tue domande sul mondo del lavoro islandese, ti informerà su dove e come cercare lavoro e ti indirizzerà pure ad alcune agenzie. Qui puoi trovare i centri per l’impiego divisi per area
  • Presentarsi di persona: se hai già un’idea di cosa vuoi fare e dove vuoi lavorare puoi decidere di portare il tuo curriculum e la tua lettera motivazionale a mano direttamente sul posto di lavoro. In questo processo è consigliato presentarsi alla reception o a chi si occupa di gestire le prime relazioni con il pubblico e manifestare la volontà di offrirsi per un determinato lavoro oltre che a richiedere, se c’è la possibilità, di parlare direttamente con il responsabile delle risorse umane
  • Internet: online è possibile trovare alcuni siti con annunci di diverso genere. Basterà selezionare la sezione “annunci di lavoro” per visualizzare tutte le proposte lavorative. Attenzione però! La maggior parte dei siti web di questo tipo sono in lingua islandese quindi consiglio di utilizzare la funzione “traduci pagina” di Google translate o chiedere aiuto direttamente a un islandese

Ecco una lista dei principali siti web dove poter cercare lavoro:

  1. Vinnumálastofnun
  2. Eures (Europa)
  3. Alfreð 
  4. Capacent 
  5. Job.is
  6. Hagvangur
  7. Starfatorg 
  8. Störf
  9. HH Ráðgjöf 
  10. Mbl
  11. Tvinna 
  12. STRÁ MRI
  13. Mannval
  14. Kópavogur
  15. Gardabær
  16. Reykjavík 
  17. Mosfellsbær 
  18. Seltjarnarnes
  19. Ráðum
  20. Veitingageirinn
  21. Teqhire
  22. Starfsleit 
  • Agenzie di collocamento: le agenzie del lavoro islandesi funzionano come le agenzie del lavoro italiane. In questo caso presentati di persona e manifesta la tua volontà di cercare lavoro! Alcune di loro ti chiederanno di compilare un profilo online (potrebbe essere in islandese) o di prenotare un appuntamento con un agente in modo tale da conoscerti e capire meglio quali possibilità lavorative fanno più al caso tuo.

Per quanto riguarda il tuo colloquio di lavoro beh, di seguito troverai 15 suggerimenti scritti dal nostro Francesco:

  1. Il primo passo per ottenere un posto di lavoro è quello di redigere un CV vincente
  2. Il CV dovrebbe riflettere in maniera positiva le tue abilità
  3. La maggior parte dei recruiter, chiama un candidato solamente se si viene colpiti dal CV
  4. Il tuo CV dovrebbe essere sempre aggiornato e dovrebbe rispondere a tutte le domande del recruiter
  5. Lavorare come volontario in qualche organizzazione mondiale aumenta la possibilità di successo in un colloquio di lavoro all’estero
  6. Ricordati sempre che ci sono centinaia di richieste per un singolo lavoro. Se vuoi avere successo e farti chiamare dal recruiter, dovrai avere un CV perfetto!
  7. Essere chiamati per una “Job Interview” è già un successo. Oltre al CV però, dovrai prepararti per il colloquio.
  8. La preparazione al colloquio di lavoro deve essere sia fisica che mentale
  9. Preparazione mentale significa preparare la tua mente per qualsiasi tipo di domanda che il recruiter ti potrà fare.
  10. Ricorda che lo scopo dell’intervista non è quello di conoscere le tue “skills”, ma di scoprire in che modo tu possa essere utile all’azienda
  11. Il tuo datore di lavoro potrebbe chiederti il perché hai lasciato il tuo lavoro precedente. Dovresti rispondere in modo positivo senza parlare negativamente del tuo precedente datore di lavoro
  12. Prima di andare al colloquio, prova a fare una ricerca sull’azienda per cui stai applicando, per avere un’idea di quale tipo di domande possano farti e che tipo di atteggiamento possano più apprezzare
  13. Aumenta i tuoi contatti. Più professionisti conosceranno le tue abilità, più probabilità avrai di ottenere un buon lavoro
  14. Se hai lavorato per aziende famose, avrai sicuramente conosciuto persone note nell’attività imprenditoriale. Queste persone potranno aiutarti nel cercare un lavoro e, se ti sarai comportato in modo professionale, avrai la loro raccomandazione
  15. Sii professionale e lavora duramente. Potresti ottenere un buon lavoro nella stessa azienda se riuscirai a dimostrare il tuo valore

Troverai tutti i suggerimenti e molto altro sulla guida intitolata “BIGLIETTO DI SOLA ANDATA”.

La guida si prefigge di fornire tutte le informazioni necessarie per garantire una transizione più agevole ed intelligente.

Ecco gli argomenti trattati:

  • Come cercare informazioni sul Paese di destinazione
  • Perché ci si trasferisce
  • Visti e permessi di lavoro
  • Il Passaporto
  • La Carta d’identità valida per l’espatrio
  • La Patente di guida
  • Come cercare lavoro in un Paese straniero
  • I migliori siti web dove poter cercare lavoro
  • 60 suggerimenti per avere successo nella “Job Interview”
  • Come affittare una casa all’estero
  • I 5 passi per acquistare una casa all’estero
  • Come accedere ai propri risparmi nel Paese di destinazione
  • Come portare gli animali domestici nei Paesi della UE e nel resto del mondo
  • Come scegliere la ditta di traslochi
  • Le dogane
  • Come affrontare lo “shock culturale”

Se vuoi saperne di più, clicca qui sotto…

Biglietto-di-sola-andata

Ora che hai trovato un lavoro e sei pronto ad iniziare questa avventura, di seguito troverai alcune informazioni su ciò che riguarda il contratto lavorativo, i sindacati e le tasse!

3) INFORMAZIONI UTILI PER IL PRIMO LAVORO.. E NON SOLO!

Hai trovato il primo lavoro e il datore ti sta facendo firmare il contratto lavorativo…

…sebbene sia scritto in inglese è possibile che non tutte le informazioni siano riportate e mentre lo paragoni a un contratto italiano ti accorgi di alcune differenze, ma non sai bene che cosa aspettarti.

Se stai firmando un contratto da persona dipendente di qualcun altro o una ditta, ci sono alcuni dettagli che possono interessarti e se non specificati nel contratto puoi richiederli direttamente al datore di lavoro:

1) Durata del contratto: il contratto può riportare la durata o essere anche indeterminato. In quest’ultimo caso attenzione perché ciò significa che il rapporto lavorativo durerà fino a quando entrambe le parti lo vorranno, non ci sono le stesse “garanzie all’italiana”.

Nel momento in cui ci dovesse essere un cambiamento in azienda oppure semplicemente la tua posizione non sia più necessaria possono comunicarti il licenziamento, immediato o dopo un certo periodo di tempo, e poi lasciarti a casa.

A questo proposito è sempre opportuno contattare il proprio sindacato o chiedere al proprio datore di lavoro quale sia il procedimento di licenziamento (o dimissioni) relative al proprio contratto.

2. Ferie/Orlof: nella maggior parte dei contratti da dipendenti non vengono concesse né 13esima né 14esima e anche il godimento delle ferie può risultare diverso da quello offerto nel sistema italiano.

Al posto della 13esima e della 14esima verranno elargiti due bonus annuali ad ammotare fisso (il primo cosidetto “bonus delle vacanze” pagato il 1 giugno e il secondo detto “bonus di dicembre” pagato nel mese di dicembre) ma il loro ammontare non è nemmeno metà della paga netta mensile.

Anche qui per avere maggiori informazioni sarà necessario chiedere al proprio datore di lavoro o al sindacato di competenza.

Per quanto riguarda le ferie maturate, esse possono essere date sotto forma di giorni pagati o “orlof”, un ammontare che viene trattenuto dalla busta paga e viene pagato al lavoratore il 1 maggio.

Nel caso in cui decidessi di non prendere le ferie, l’“orlof” sarà come un compenso extra da ricevere in busta paga, mentre se vorrai prendere le ferie, parla con il tuo datore di lavoro per calcolare quanti giorni coperti e quanti giorni non pagati di ferie hai.

In ogni caso, è sempre possibile prendere ferie non pagate!

Per maggiori informazioni sulla gestione delle ferie e dell’“orlof” sarà necessario fare riferimento al contratto collettivo ma soprattutto alla scelta aziendale, quindi chiedi informazioni al tuo datore di lavoro!




 

3. Le unioni sindacali: i sindacati islandesi sono sia pubblici che privati e nel momento della stipula del contratto, ti verrà offerto di default di iscriverti ad un sindacato.

Questa è un‘operazione obbligatoria, dovrai pagare ogni mese una percentuale irrisoria al sindacato (automaticamente dalla busta paga) e in cambio potrai godere di diversi diritti e benefici.

Il sindacato proposto è quello con il quale la stessa azienda ha stipulato un contratto e che lavora di competenza per una certa categoria di lavoratori.

Tramite il sindacato potrai conoscere i tuoi diritti di lavoratore così come ottenere benefici!

Alcuni di questi possono essere rimborsi parziali di spese mediche e altri servizi sanitari, corsi di lingua o istruzione, palestra o altre attività sportive e tanto altro.

Ogni sindacato ha le sue regole quindi anche i benefici possono variare, incrementando la percentuale di rimborso con il tempo di permanenza nel medesimo sindacato.

Nel caso cambiassi lavoro e ti venga proposto di cambiare sindacato, informati sul tuo status di diritti e benefici perché è possibile che tu perda il tempo maturato nel precedente e quindi alcuni benefici ottenuti!

4. Tasse: le tasse islandesi sul salario variano dal 36,94% per un salario fino a 893,713 al mese al 46,24% per un salario oltre i 893,713 Isk per mese (Dati: 2018).

Esiste inoltre un credito personale e puoi sceglierlo se fartelo aggiungere ogni mese al tuo salario (opzione maggiormente scelta) oppure di ricevere tutto il credito in una sola volta successivamente.

A questo link potrai trovare tutte le informazioni aggiuntive sulle tipologie di tasse, esenzioni e categorie di individui.

5. Disoccupazione: anche in Islanda, da cittadino residente e dopo aver lavorato per un periodo superiore a un anno, si può ottenere la disoccupazione. A questo link puoi trovare tutte le informazioni.

Bene, per oggi ho finito. Come vedi, cercare un lavoro in Islanda può essere facile se sai come farlo.

Ci vogliono, come sempre, tanta energia e perseveranza!

In bocca al lupo!!

Giorgia

[…]

Ehi, aspetta un attimo prima di cambiare pagina.

Se sogni di trasferirti ma non sai da dove cominciare, ecco un test che ti aiuterà a capire qual è la strada da percorrere.

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Bene, ora siamo davvero pronti.

Clicca qui e scarica gratuitamente la guida che ti svelerà quali sono le 11 cose da sapere prima di trasferirsi all’estero…

In bocca al lupo!

Francesco

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