Quattro mesi oltremanica…
…partita con una valigia carica di speranze, fuggita da un Paese e una città come Roma diventati invivibili, dove troppa era la fatica di trovare un lavoro minimamente all’altezza delle mie esperienze.
Ma nulla, alla fine la mia forte tenacia ha smesso di lottare e il Regno Unito sembrava una valida soluzione, un Paese che offre opportunità lavorative, dove poter migliorare il mio inglese e rendermi ancor più spendibile sul mercato.
Dopo sei mesi di disoccupazione in Italia non pensavo bastassero solo due settimane trascorse a Manchester per avere la fatidica risposta: “Congratulazioni e benvenuta nella nostra azienda”.
Ebbene, ho scelto Manchester come città dove andare a trascorrere un pezzo della mia vita dopo aver fatto comparazioni tra diverse città dell’UE e non solo.
Manchester a differenza di Londra è più “a portata d’uomo” soprattutto in termini economici, dove puoi trovare 1 bedroom flat anche a 500£ al mese, cosa che nella mega capitale è molto improbabile, anche se ti sposti in zone semi centrali.
Gli abbonamenti per il trasporto pubblico sono decisamente più abbordabili, forse i mezzi di trasporto saranno meno efficienti, ma alla fine essendo una città piccola, anche se non abiti al centro con poco tempo lo si raggiunge facilmente.
Finalmente qui ho potuto iniziare una convivenza con il mio fidanzato, impossibile a Roma a causa dell’assenza di lavoro e della speculazione edilizia, dove rimaneva solo un’utopia.
Ma non è tutto oro quel che luccica…
Anche io prima di partire mi sono imbattuta in tanti siti e articoli dove si spendevano solo bellissime parole sulle città oltre confine, in particolar modo UK.
Se decidete di partire vi dico che le difficoltà sono tantissime. La più grande sarà quella di trovare casa, ma di questo ve ne parlerò in un successivo articolo perché non basterà una pagina per spiegarlo.
Il secondo è quello che per aprire un conto, iscriversi al GP (il medico di famiglia), pagare le bollette ecc. ecc. vi verranno chieste miliardi di informazioni, alle quali noi italiani non siamo abituati.
Il terzo è relazionarsi con la gente del posto.
Gli inglesi sono persone disciplinate e rispettose delle regole, per questo a volte possono sembrare degli automi. Spero in futuro di poter avere delle amicizie inglesi…
Per quanto riguarda il lavoro, inizialmente dovrete adattarvi, a meno che non abbiate una laurea in informatica o in ingegneria (io purtroppo ho una laurea in ambito umanistico).
Dell’Italia mi mancano tantissime cose, in primis la BELLEZZA.
La bellezza del paesaggio, delle città d’arte, la bellezza dei sorrisi delle persone della mia città, la bellezza del sole (anche se ora il clima sta decisamente cambiando) e naturalmente il buon cibo!
In Italia abbiamo una qualità della vita decisamente superiore, possiamo avere il lusso di avere case grandi e confortevoli (e di questi tempi è un lusso anche per gli italiani stessi), dormire su letti king size che in UK sono una rarità, trovare opere d’arte ogni 100 mt, avere il BIDET (I miss you), fare colazione con cornetto e cappuccino a 1.80€, abbiamo mari, montagne, panorami spettacolari che il resto d’Europa ci invidia…
…se solo sapessimo sfruttare le nostre potenzialità l’Italia potrebbe diventare il Paese più ricco d’Europa e forse del Mondo intero.
Concludo il mio articolo ringraziando la classe politica italiana e tutti quei cittadini che per anni hanno fatto scelte sbagliate e che ora si ritrovano in un Paese dilaniato dal malessere.
Grazie a tutti voi per non avermi dato la possibilità di costruire una vita in Italia e nella mia amata città!
By Rita
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In bocca al lupo!
Francesco