Se da giovane mi avessero chiesto “dove pensi che ti troverai tra dieci anni?”, mai avrei risposto “in Estonia”.
Se ora però mi chiedeste dove mi trovo, quella sarebbe la risposta che vi darei, orgoglioso.
Proprio così, undici anni fa, mentre studiavo all’Università di Milano, dove ero nato e cresciuto, decisi di fare richiesta per la Borsa Erasmus.
Mentre tutti i miei coetanei sceglievano le grandi mete tipiche di un Erasmus universitario, Barcellona, Berlino, Parigi e così via, io avevo sviluppato una certa curiosità per il Nord Europa.
Così, un po’ per limite di scelta e un po’ per caso, decisi di accettare il posto a Tallinn, la più nordica delle capitali Baltiche.
Sul lungo periodo una delle scelte più azzeccate che potessi fare, sicuramente.
Ora mi trovo qui, 11 anni dopo, a raccontarti come l’Estonia non solo mi abbia accolto, ma mi abbia anche dato l’opportunità di realizzare il mio sogno di imprenditore.
Ora posso dare lavoro ad altri Italiani, arrivati anche loro in Estonia, o per caso o per volontà.
Non sono solo in questo mio viaggio, con me ci sono sia la mia compagna che nostro figlio.
Assieme, ogni giorno, viviamo le opportunità che questo Paese emergente, un po’ lasciato in un angolo, ci offre.
1) La Mia Storia, da un Erasmus ad una Famiglia
Come vi ho già accennato, tutta la mia storia inizia a Milano, dove sono nato e cresciuto con i miei genitori ed i miei fratelli.
Similmente a molti altri miei coetanei, ho iniziato a frequentare l’Università senza essere troppo sicuro di cosa fare della mia vita, ancora in cerca di uno scopo.
Sono sempre stato attratto dall’idea di viaggiare e di trasferirmi all’estero, così alla prima occasione che mi si presentò, decisi di salutare la mia famiglia e la realtà meneghina che mi aveva accudito per i primi vent’anni della mia vita e accettai quella borsa di studio all’estero, saltando su quell’aereo verso il Nord senza guardarmi indietro.
La città mi rapì da subito con la sua suggestività.
L’atmosfera medievale, con mura e torrioni, maestosi e resistenti, così come li avevano costruiti i Danesi secoli prima, uno spettacolo unico.
Dalle mura più alte era, ed è ancora (forse oggi ancor di più), visibile il quartiere dei grattacieli, in forte contrasto rispetto ai mattoni e alle pietre del centro storico, patrimonio dell’UNESCO.
Tutto della città e delle persone mi andava a genio.
La tecnologia invadeva già ogni aspetto della vita dei cittadini. I servizi erano gratuiti, efficienti e a portata d’uomo.
Una città precisa e ordinata, con tutti i comfort per i propri abitanti e anche di più.
Poco fuori dal centro della capitale, si espande una delle nazioni più verdi d’Europa.
Quasi un paradosso a pensarci, perché l’Estonia è allo stesso tempo una delle aree più verdi che abbiamo nel continente e la realtà
più tecnologica d’Europa.
2) Le Prime Difficoltà: un Italiano senza Sole
Non dico sicuramente fosse tutto rose e fiori, anzi.
Le prime difficoltà non tardarono ad arrivare.
Prima di tutte: il clima!
Abituato agli inverni in cui lo scenario peggiore era un po’ di nebbia in più rispetto all’estate, dovetti riorganizzare il mio guardaroba per far fronte alla temperatura rigida del Mar Baltico.
Fortunatamente, le saune non scarseggiano in questo angolo d’Europa.
Come in qualsiasi altra parte del mondo, ho dovuto abituarmi al nuovo clima e alla luce (che ce ne fosse troppa o troppo poca), ma nulla a cui uno con l’esplorazione nel sangue non potesse abituarsi.
Fu così che da semplice Erasmus, decisi di trasferire la mia carriera universitaria sopra il 45° parallelo e di stabilirmi per qualche tempo nella capitale Estone, Tallinn appunto, dove ottenni il mio Master in Gestione Aziendale.
Fortunatamente, decisi di non tornare in Italia, altrimenti non avrei conosciuto la mia attuale compagna e soprattutto, la madre di mio figlio.
Dopo il Master, decisi di provare, assieme a lei, a cambiare aria per un po’, per sperimentare qualcosa di diverso dall’Europa, così ce ne andammo assieme in Australia.
Lì imparai con il mio primo vero lavoro a fare il venditore lavorando per un’agenzia di consulenza.
Mesi difficili, ma sicuramente grazie a quelli ora sono quello che sono.
3) Un’Azienda, una Compagna e un Figlio
Dopo qualche tempo, il vecchio continente iniziò a mancarmi e allora decidemmo di tornare in Europa, questa volta però in Italia, dove iniziai a lavorare per una Banca del Milanese.
Non passò troppo tempo che il mio paese natale ricominciò a starmi stretto, così fu di nuovo tempo per l’Estonia.
Ricordavo le leggi e i vantaggi di vivere in Estonia, l’amore e il sostegno che il governo dà alla tecnologia e al digitale, le agevolazioni che vengono garantite ai giovani e agli imprenditori, la tutela che viene riservata alle famiglie e tanto altro ancora.
Tutto questo mi ha convinto a riprovare l’Estonia in modo più maturo.
Niente più Erasmus, ma lavoratore in Estonia.
Così iniziai il mio percorso qui, aprendo un’azienda.
Mi sono bastati venti minuti, il mio codice personale digitale di residenza Estone e poco più di un centinaio di Euro.
Il gioco era fatto, ero titolare di un’azienda, la mia azienda di consulenza per la comunicazione digitale.
Ad oggi la famiglia Viva Digital si è ingrandita esponenzialmente, tutti Italiani con una passione comune per l’Estonia, un paese stupendo, sottovalutato, ma esponenzialmente in crescita.
4) Quello che mi ha dato questo Paese
So bene che il mio percorso non è il classico percorso dell’Italiano a Berlino o a Londra.
L’Estonia è un paese che mi ha rapito il primo giorno e che ho avuto l’occasione di veder crescere ogni giorno per l’ultima decade.
Sarei felice di vedere più Italiani alla scoperta di questo angolo un po’ dimenticato d’Europa, che nonostante venga lasciato in disparte dai più, sta facendo tanto in termini di sviluppo e crescita, conquistandosi il ruolo di realtà più digitalizzata del mondo.
Qui, il settore IT gioca un ruolo fondamentale in ogni realtà della vita di tutti i giorni.
Votare, fare la spesa, richiedere assistenza medica e tutto quello che può far parte della giornata di una persona comune in Estonia, può essere fatto con la cittadinanza digitale ed un cellulare connesso ad internet.
Non nego che mi manchi l’Italia a volte, a chi non piace il buon cibo e il sole tutto l’anno.
Qui, però ho avuto l’opportunità di realizzare il mio sogno di imprenditore, inseguire la mia passione per il digitale e
l’IT e garantire una sicurezza in più alla mia famiglia.
Datemi retta…. venite in Estonia, non ve ne pentirete!
Un forte abbraccio
Marco
[…]
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Ehi, aspetta un attimo prima di cambiare pagina.
Se sogni di trasferirti ma non sai da dove cominciare, ecco un test che ti aiuterà a capire qual è la strada da percorrere.
Bene, ora siamo davvero pronti.
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In bocca al lupo!
Francesco
1 commento su “LA MIA INCREDIBILE VITA A TALLINN, IN ESTONIA”
Ciao,
Innanzitutto complimenti per tutto.
Tallinn, così come l’Estonia, è fantastica ed è una meta che mi ha sempre incuriosito tanto che negli ultimi 3 anni l’ho visitata 5 volte per un breve periodo di 4 giorni, sempre in inverno.
Stavo pensando seriamente di passare lì qualche mese, magari anche di più e provare a vivere lontano da casa.
Perché ho 26 anni e un po come te, la vita lombarda inizia a starmi stretta (sono di Varese)
Che consigli potresti darmi considerando che punto a lavorare online per conto mio?
Grazie
Ciao