La-faremo-crescere-qui




Era la domanda che più ci assillava.

Continuavamo a chiedercelo mentre la nostra vita tra impegni e lavoro andava avanti.

Entrambi eravamo consapevoli che era un grande passo e che avrebbe portato a tanti cambiamenti.

Avremmo cominciato a guardare questa esperienza all’estero con occhi diversi.

Ce la possiamo fare, ci siamo detti, più volte.

E senza l’aiuto dei familiari avremmo adempiuto ai nostri doveri, ai nostri ruoli di genitori.

Genitori inesperti e soli.

Genitori all’estero.

Non pensavo che mi sarei ritrovata nel tempo a domandarmi la stessa cosa, tanto meno che avrei dato a quella domanda la stessa risposta.

Solo, che per tutto questo tempo, non eravamo più in due a chiedercelo o supportarci l’uno con l’altro e pensare che nonostante le difficoltà e gli impedimenti ce l’avremmo comunque fatta a superare tutto.

Questa volta nel quadretto familiare, c’ero solo io con mia figlia.

Negli anni ho poi smesso di farmi certe domande, o meglio, diciamo che sono cambiate le domande.

Nel mio caso, sono stata tante volte tentata di rientrare in Italia e lasciare che la mia esperienza all’estero volgesse al termine.

Dopotutto, sono un genitore single che cosa posso fare da sola, come posso crescere la mia bambina senza gli aiuti dei familiari e delle persone più care, continuavo a ripetermi.

E probabilmente se lo ripetevano anche i miei familiari e i miei amici più cari, e magari, alcuni di loro, se lo stanno ancora chiedendo.

Io, intanto, dopo sette anni, mentre cresco mia figlia all’estero, lontano da casa, continuo a credere che il peggio sia passato e che per noi un futuro migliore, presto arriverà.

Magari non sarà proprio così, magari questa è solo un’ altra pillola che faccio ingoiare a me stessa per credere che tutto andrà e continuerà ad andare bene.

Io però ho deciso di non pensarci troppo e di far scorrere la clessidra senza sapere con certezza, cosa, il domani, riserverà per noi.

Così ho imparato ad adattarmi alle loro regole, ad abbracciare il loro senso civico e a domandare sempre prima di agire.

Nella scuola, come nella vita, avviene la stessa cosa.

Quello che sto imparando io negli ultimi anni, mia figlia, ha la fortuna di impararlo fin da piccola.

Ascolto le sue conversazioni con le amichette, al parco, durante i play dates, con quel suo accento, così perfetto, che mi fa quasi invidia, perché so che a differenza di lei, io un accento così, non ce l’avrò mai.

Penso che sia fortunata a crescere insieme a bambini di nazionalità diverse.

Mi guardo indietro e ricordo come la nostra la vita si svolgeva ancora prima della scuola ed ammetto che non è stato per niente facile.

Ricordo come il mio inglese, all’epoca, non fosse dei migliori e come questo limitasse un po’ il mio inserimento nella società.

Frequentavamo allora i playgroup per incontrare altre mamme come me, cercando così, di integrarmi, tra attività ludiche e qualche scambio di parola, qua e là.

Accanto a questi gruppi settimanali, c’era il parco, il playground e gli eventi interculturali organizzati nella città che accoglieva il pubblico dei piccini e quello dei più grandi.

Il tempo passava ed io allargavo la nostra rete di amicizie.

Per non parlare della comunità italiana, della quale sono entrata a far parte, e che mi ha permesso di creare, nel tempo, dei veri e propri legami d’ amicizia.

Oggi, ripenso al percorso che abbiamo fatto, io e mia figlia, per arrivare fino a qua.

Penso che comunque andrà e dovunque il cuore ci porterà, ne sarà valsa comunque la pena arrivare qui, perché avrò arricchito la mia e la sua, seppur agli inizi, esperienza di vita.

L’Irlanda ci ha regalato tanto.

Mi ha permesso di avere una vita dignitosa e non mi ha mai messo ai margini sociali, penalizzando la mia condizione da mamma single.

Mi sono messa in gioco tante volte.

Sono caduta e mi sono rialzata perché mi ha sempre dato un motivo per farlo.

Così se mi chiedeste la ragione per cui ho scelto di crescere mia figlia qui, in un paese straniero, lontano da casa, dagli affetti più cari, trovo la risposta, e la trovo, negli occhi di mia figlia.

By Aurora

[…]

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Francesco

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6 commenti su “LA FAREMO CRESCERE QUI”

  1. Mi sono commossa Aurora, questa tua testimonianza mette tanta energia positiva che spero raggiunga chi, fuori o dentro l’Italia, si pone mille domande, chi è sfiduciato o ha perso la speranza. Forza Aurora e complimenti per il blog. Mimma

  2. Grazie Mimma sei molto carina a condividere questo pensiero con me.
    L’ intento del mio ”lavoro” è proprio diffondere questa energia e testimoniare che nella vita niente è facile, ma nulla è impossibile!
    Spero che le persone che mi incontreranno ”lungo il cammino” leggeranno, più di ogni altra cosa, questo messaggio!
    Ti abbraccio e a presto
    Aurora

    1. È per questo che mi sei subito piaciuta! Non solo nella scrittura ma l’energia che emani! E questo si evince anche dai video che fai con Asia! Energia pura! Un grosso abbraccio ad entrambe!!!

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