In questa guida definitiva scoprirai cos’è l’AIRE, ed anche chi deve iscriversi e come bisogna iscriversi.
Ci arrivano, infatti, centinaia di mail da parte di persone che ci chiedono come funziona l’AIRE, se è obbligatorio iscriversi e perché diventa necessario o conveniente farlo.
Se anche a te interessa saperne di più, bene, in questo post troverai tutte le informazioni che ti servono.
È un argomento non molto facile da trattare e comprendere perché l’iscrizione o meno all’AIRE coinvolge anche una vasta serie di elementi legati alla residenza all’estero, ma spero, con questo articolo, di chiarirti le idee.
Ok, possiamo iniziare…
INIZIA DA QUI
- Voglio trasferirmi all’estero: i miei suggerimenti
- 7 motivi per cui dovresti trasferirti all’estero
- E tu? Sei un cittadino del mondo?
- Trasferirsi all’estero: la forza della perseveranza
- Trasferirsi all’estero con la famiglia: 5 suggerimenti
- Come andare a vivere all’estero e lavorare da remoto
LA BUROCRAZIA
- Cos’è l’AIRE e perché iscriversi
- L’AIRE e l’assistenza sanitaria
- Residenza all’estero: e le tasse?
- Convenzioni contro le doppie imposizioni: ecco i vantaggi
- Come ottenere le agevolazioni fiscali per il rimpatrio in Italia
DOVE ANDARE A VIVERE
- Vivere in Bulgaria
- Vivere nei Paesi Bassi
- Vivere nel Regno Unito
- Vivere in Germania
- Vivere in Polonia
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- Vivere in Spagna
COS’È L’AIRE E PERCHÉ BISOGNA ISCRIVERSI
Voglio iniziare con una domanda che sembra una provocazione: In quale città vivi? E quanti abitanti ci sono nella tua città? 5.000? 1.000.000?
Bene, se vivi all’estero, oppure se frequenti spesso un altro Paese, o hai deciso di trasferirti oltreconfine, questo post ti stupirà, perché ti svelo un dato che ti aiuterà a capire che senza che tu neanche lo sappia e neanche lo immagini, in realtà vivi anche in una città molto più numerosa di quello che credi: è la “città” degli italiani all’estero!
Mi spiego meglio: forse non lo sai, o meglio non te ne accorgi, ma sei parte di una città che conta 21 milioni di abitanti.
Ti sembrerà assurdo, e giuro che non sto scherzando!
Questa “città” non ha confini, non ha un sindaco, e non ha una precisa collocazione geografica, ma è fatta di persone che ogni giorno, settimana, mese e anno, prendono aerei per lavoro, studio, e crearsi nuove opportunità.
Sono infatti circa 21 milioni gli italiani che sempre più spesso e come te si muovono nel mondo, e non per vacanza!!!
Quante volte li hai incontrati in aeroporto?
“Sono un avvocato e sto andando a fare una causa a Londra”
“Sto andando a Dubai dove ho aperto uno studio dentistico”
“Collaboro con un’università americana e per 6 mesi terrò lezioni di economia lì”
“Mi sono iscritta all’università in Scozia”
“Vado in Australia per un anno con il working holiday visa” etc etc…
Se anche tu hai rapporti con Paesi esteri, o ti sei trasferito in un nuovo paese, non dirmi che non hai mai sentito pronunciare queste frasi!
Dietro ciascuna di queste frasi c’è una storia, una scelta, una vita, probabilmente esattamente come nel tuo caso.
Purtroppo però quando ti parlo di 21 milioni di persone, è una stima rispetto alla quale non ci sono dati ufficiali…
E non ci sono perché per calcolare il numero dei cittadini italiani oltreconfine si fa riferimento all’A.I.R.E, all’anagrafe degli italiani residenti all’estero.
E sai quanti italiani sono iscritti all’A.I.R.E? Appena 5 milioni!
Sai perché gli altri 16 milioni non vengono calcolati?
Perché, sebbene vivano all’estero, per brevi o lunghi periodi, di fatto, risultano ancora residenti in Italia.
Questo accade perché ci si deve iscrivere all’AIRE solo quando si vuole spostare la propria residenza all’estero. Inoltre, l’obbligo di iscrizione AIRE, matura solo dopo 12 mesi di permanenza in un altro Paese, quindi ovviamente tutti gli italiani esclusi da questo obbligo, non sono stimabili in modo certo.
Quindi, sappi che se oggi scegli di studiare per un periodo in un’università straniera, non devi necessariamente spostare la tua residenza nel paese estero, così come non devi necessariamente iscriverti all’A.I.R.E per il solo fatto che hai relazioni di lavoro all’estero o se vivi all’estero per un breve periodo, ma questo vuol dire che se e finché non sposti la tua residenza all’estero con l’iscrizione all’AIRE, secondo i dati ufficiali verrai “stimato” in Italia e continuerai ad essere residente in Italia.
Oppure, se sei un libero professionista freelance e svolgi la tua attività sia all’estero che in Italia, non hai alcun obbligo di iscrizione all’A.I.R.E, ma ovviamente non verrai considerato nelle stime ufficiali che calcolano il numero degli italiani all’estero e ancor di più considera che la tua residenza continuerà ad essere registrata in Italia.
Neanche se sei il dipendente di un’azienda italiana e vivi all’estero perché lavori nella sede aziendale che è stata aperta in un altro Paese, hai necessariamente obbligo di iscrizione AIRE, ma in questo caso non vieni calcolato tra le file degli expats e non risulti residente all’estero, sebbene tu ci viva per la maggior parte dell’anno.
Qui apro una parentesi: molti dicono, o chiedono, o pensano: io sono residente all’estero perché mi sono registrato all’anagrafe locale del paese estero, anche se non mi sono iscritto all’AIRE.
In questo caso tanti sostengono di avere “doppia residenza”.
Mi permetto di dire che è un errore!!!
Infatti la residenza ha una doppia faccia, ossia, da un lato c’è l’amministrazione anagrafica del Paese estero; dall’altro c’è l’amministrazione anagrafica italiana.
Registrarsi all’anagrafe del paese estero significa aver chiesto e/o ottenuto la residenza in loco.
Registrarsi all’AIRE serve a comunicare anche all’amministrazione italiana che si è assunta la residenza all’estero, e con questo si provvede a cancellare la propria residenza nel Comune italiano.
Finché non avviene questa cancellazione si continuerà ad essere considerati residenti anche in Italia.
Se pensi che in questo caso tu possa godere di vantaggi legati alla doppia residenza, sappi che potresti ritrovartene addosso anche tutti gli svantaggi, con brutte sorprese.
Chiudo la parentesi perché troverai tutti i dettagli legati a questa problematica nella specifica Guida indicata di seguito, intanto però ci è servita per anticipare il fatto che personalmente ritengo prezioso far coincidere la registrazione della residenza estera con l’iscrizione all’AIRE.
Questo proprio perché, tornando al nostro discorso, mai come oggi, gli italiani che salgono in aereo diretti all’estero per svariate ragioni, sono tantissimi, appunto, circa 21 milioni.
Ora che questo dato ti è chiaro, torna un attimo alla domanda iniziale: quanti abitanti ci sono nella città in cui vivi?
Ti basta fare una semplice proporzione per immaginare quanto sia grande la città degli Italiani residenti all’estero!
È immensa!
Ora invece prova a rispondere a questa serie di domande:
Sai cos’è l’AIRE e sai perché bisogna iscriversi?
E sai chi è davvero obbligato a farlo?
Conosci i legami che ci sono tra l’iscrizione all’AIRE e le tasse?
Ed ancora, che legame c’è tra l’iscrizione all’AIRE e l’assistenza sanitaria italiana?
E cosa succede se ti trasferisci all’estero ma mantieni la residenza in Italia?
Come viene tassata la tua casa in Italia, una volta che ti trasferisci in un altro Paese?”
Oppure, si può avere una doppia residenza, e cosa comporta?
Se non sai rispondere anche solo ad una di queste domande, significa che sei in pericolo.
Si, in pericolo con lo Stato Italiano!
Non preoccuparti, però!
Noi di Madre in Italy abbiamo deciso di aiutarti!
Come?
Pubblicando la guida che sta letteralmente spopolando tra gli Italiani all’estero e che garantisce una serie di soluzioni, in pochi e semplici passi.
Si, hai capito bene!
Con questa guida riuscirai a trovare una risposta alle tue tante domande e potrai ricominciare finalmente a dormire sonni tranquilli!
1) CHI SI DEVE ISCRIVERE ALL’AIRE?
Secondo la legge 470 del 27 ottobre 1988 sei tenuto ad iscriverti all’A.I.R.E, l’anagrafe dei cittadini italiani residenti all’estero, se ti stai trasferendo all’estero per più di 12 mesi o già ci vivi da più di un anno e hai intenzione di rimanervi.
Nello specifico, devi richiedere di iscriverti all’AIRE se hai stabilito la tua abitazione principale in un altro Paese.
Come si fa ad iscriversi?
È molto semplice e ci sono più modi.
Eccoli:
- Il mio consiglio è di recarti direttamente presso la sede del Consolato Italiano all’estero e richiedere il modulo (Cons.OI) oppure andare sul sito del consolato e scaricarlo. È semplice e dovrai compilarlo in ogni sua parte allegando il tuo documento di riconoscimento.
- Altrimenti, prima di partire, puoi andare presso gli uffici del Comune in cui risiedi in Italia e presentare la domanda di trasferimento della tua residenza all’estero. In questo caso, però, sappi che una volta arrivato in terra straniera, entro 90 giorni dal tuo arrivo, devi comunque recarti presso il Consolato per dichiarare il tuo avvenuto espatrio.
2) QUALI DOCUMENTI BISOGNA ALLEGARE PER L’ISCRIZIONE?
Al modulo di richiesta dovrai allegare una documentazione che attesti la tua residenza all’estero, come ad esempio un certificato di residenza rilasciato dall’autorità estera, bollette di utenze residenziali, copia del contratto di lavoro.
Cosa accade una volta iscritto?
Accade ciò che per alcuni è un dramma, come la perdita di una certezza, e per altri una liberazione, come l’inizio di una nuova vita: vieni cancellato dall’anagrafe del Comune italiano in cui avevi la residenza (APR) e iscritto all’anagrafe degli italiani residenti all’estero (A.i.r.e appunto).
Ma tieni conto che anche se molti la considerano una pesante incombenza e non ci sono particolari scadenze per farlo, anche se la legge stabilisce i 90 giorni dal momento del trasferimento, quando risiedi all’estero per più di dodici mesi, è un obbligo comunicarlo!
E se non lo fai?
Se non lo fai, ecco quello che può accadere: l’iscrizione all’A.I.R.E può anche avvenire d’ufficio.
Quando viene accertato che tu risiedi, vivi e lavori all’estero, può accadere che un giorno ti venga notificato un atto amministrativo che il tuo Comune di residenza italiano invia al tuo indirizzo estero tramite il Consolato e in cui ti viene comunicata la tua iscrizione d’ufficio.
Ma ti prego, ora non adagiarti in attesa che accada questo!
E sai perché ti dico di non adagiarti?
Perché quello che rischi è che invece tu venga comunque cancellato dall’anagrafe del tuo Comune di residenza italiano per irreperibilità!
E se ti sei trasferito con tutta la famiglia?
In questo caso la dichiarazione di residenza all’estero deve essere estesa a tutti i membri della famiglia muniti dei propri documenti d’identità.
3) QUALI VANTAGGI COMPORTA L’ISCRIZIONE ALL’AIRE?
Passiamo ad un aspetto che certamente ti interessa.
Ora ti spiego tutti i vantaggi di iscriversi.
Una volta che sei iscritto all’A.I.R.E potrai rivolgerti al Consolato per diversi adempimenti burocratici.
Eccoli:
- Rilascio o il rinnovo del passaporto
- Ricezione e richiesta di trascrizione degli atti di nascita, di matrimonio, di morte
- Possibilità di voto per elezioni politiche e referendum per corrispondenza nel Paese di residenza, e per l’elezione dei rappresentanti italiani al Parlamento Europeo nei seggi istituiti dalla rete diplomatico-consolare nei Paesi appartenenti all’UE
- Rinnovo della patente di guida (solo in Paesi extra UE)
- Rilascio del nulla osta per la celebrazione del matrimonio presso le competenti autorità locali
- Richiesta presso i Comuni italiani e affissione presso l’Albo consolare delle pubblicazioni di matrimonio
- Ricevimento e successiva trasmissione ai Comuni italiani del riconoscimento di figli naturali
- Iscrizione delle nascite e dei decessi nei registri dello stato civile
- Ricevimento e trasmissione ai Comuni italiani delle sentenze straniere
- Arruolamento degli iscritti di leva che intendono rimpatriare per prestare il servizio militare e, in genere, ogni altra operazione riguardante la leva militare
- Ricevimento di atti pubblici (procure, testamenti) e di atti notarili
- Autenticazione di sottoscrizioni apposte a scritture private e, in genere, svolgimento di tutte le altre funzioni notarili nei casi in cui gli atti sono destinati a valere in Italia
- Acquisto della cittadinanza italiana (es. da parte di coloro che, nati in Italia, hanno perso la cittadinanza e intendono riacquistarla); i discendenti di cittadini italiani che chiedono il riconoscimento dell’eventuale possesso della cittadinanza
Inoltre, non tutti sanno che ci sono anche due cose che non sono un vantaggio da poco.
Infatti, se sei iscritto all’A.I.R.E non paghi l’IVA sui prodotti acquistati in Italia e che vuoi portare all’estero.
Attento però!
Devi ricordarti di farti dare la dichiarazione di esenzione Iva dal commerciante che a sua volta ti chiederà il passaporto su cui è indicato che sei residente all’estero.
Inoltre, hai anche diritto all’esenzione doganale nel momento in cui rientri definitivamente in Italia dopo aver risieduto permanentemente all’estero per almeno dodici mesi.
E se ti è capitato ad esempio di dover riportare la macchina in Italia, sai quanto è importante non dimenticare questo vantaggio perché puoi risparmiare le dolorose tasse doganali!
4) UNA VOLTA ISCRITTO ALL’AIRE DEVO PAGARE LE TASSE IN ITALIA?
In sintesi: l’iscrizione all’A.I.R.E attesta la tua residenza anagrafica all’estero che non sempre corrisponde alla tua residenza fiscale all’estero.
In questo caso dovrai pagare le tasse in Italia.
In quale caso non devo iscrivermi all’A.I.R.E?
Non devi iscriverti all’A.I.R.E in questi casi:
- Se vivi all’estero per un periodo inferiore ai 12 mesi
- Se ti rechi all’estero per un lavoro stagionale
- Se sei un dipendente statale in servizio all’estero
- Se sei un militare in servizio presso gli uffici e le strutture della NATO all’estero
In quale caso avviene la cancellazione dall’A.I.R.E?
Vieni invece cancellato dall’AIRE in questi casi:
- Se riacquisti la residenza in un Comune italiano
- In caso di morte
- In caso di irreperibilità
- In caso di perdita della cittadinanza italiana
Quando sei considerato irreperibile?
Sei considerato irreperibile:
- Quando sono trascorsi cento anni dalla tua nascita
- Dopo due censimenti consecutivi conclusi con esito negativo
- Quando risulta inesistente il tuo indirizzo all’estero
- Quando, per due elezioni di seguito, è tornata indietro la cartolina elettorale
Infine sappi che nei 45 giorni successivi alla tua richiesta di cambio di residenza il Comune effettuerà le normali verifiche e controllerà la documentazione che hai presentato.
Nel caso in cui la tua richiesta non venga accettata, ti sarà comunicato, e avrai 10 giorni di tempo per presentare le tue osservazioni scritte e/o correggere eventuali errori.
Spero ti sia tutto chiaro.
In caso contrario, se desideri, puoi richiedere una consulenza personalizzata ai nostri esperti.
La consulenza consiste in una relazione dettagliata che prende in esame la tua situazione specifica (ovviamente viene tutelata e garantita la privacy) e ti fornisce le risposte ai quesiti che poni oltre ad un quadro generale che può chiarirti, con riferimenti normativi, come stanno le cose e come comportarti.
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Con questo ho davvero finito. Mi piacerebbe molto conoscere la tua esperienza quindi, se ti va, scrivila qui sotto nei commenti.
[…]
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191 commenti su “COS’E’ L’AIRE E PERCHE’ ISCRIVERSI”
Grazie per l’articolo. Ho una domanda riguardo all’iscrizione all’aireAIRE: sono nata in Italia e ho la doppia cittadinanza (italiana e francese) e vivo in Francia da un paio d’anni. Non ho mai fatto il passaporto italiano ma ho quello francese. Su che documento le autorità italiane attestano la mia registrazione all’AIRE? Mi interessa in particolare per l’esenzione dell’IVA dei prodotti acquistati in Italia. Grazie per la risposta, Alexandra
Ciao Alessandra, e grazie per averci scritto. Quando richiedi l’iscrizione all’A.I.R.E, il Consolato invia la documentazione al tuo Comune di residenza in Italia. Nello schedario ti viene chiesto di indicare un tuo indirizzo mail al quale ti verrà notificata l’avvenuta comunicazione al Comune stesso e ti viene indicato un numero identificativo da tenere presente. Questo attesta la tua iscrizione A.I.R.E. Per i documenti, puoi richiedere al Consolato il rinnovo della Carta d’Identità con il tuo nuovo indirizzo.
Buongiorno,
ho una caso simile ad Alexandra. In questo caso si tratta di una doppia cittadinanza italiana/svizzera. Concluderò a breve il mio trasferimento nella svizzera Italiana per motivi lavorativi. Non vedo necessità di registrazione all’AIRE al momento perché di non essere obbligato a farlo visto che il mio domicilio in Ticino verrà registrato come cittadino non straniero.
Potreste darmi gentilmente il vostro giudizio in merito?
Grazie in anticipo
Ragazzi pensateci bene prima di iscrivervi all’AIRE.
Parlo per esperienze dirette i consolati esteri non sono come i nostri uffici comunali italiani(che hanno grandi problemi), sono molto peggio.
Scrivo dalla Germania e qui é praticamente impossibile ritirare le carte d’identità, parlando anche con altri italiani residenti in zona, i documenti o arrivano con ritardi incalcolabili o per niente, facendovi spendere tempo e denaro per le continue richieste.
Negli ultimi tempi le cose sono migliorate, ma niente a che vedere con la mezz’ora che perdevo al mio comune.
Quindi non vi fate raggirare da chi srive articoli e molte volte vive in italia; pensate realmente a quanto tempo rimarrete all’estero e quante volte potete visitare l’italia ogni anno… altrimenti lasciate perdere l’ AIRE
L’iscrizione all’AIRE non è un obbligo, se non dopo 12 mesi di permanenza all’estero. Ci sono esperienze negative e positive, a seconda degli uffici consolari, e generalizzare vuol dire fare del proprio parere una regola. Fermo restando le ovvie e giustificate lamentele quando le cose non funzionano, è bene segnalarle per l’utilità di tutti. Ma l’iscrizione all’AIRE risulta necessaria per la determinazione ad esempio della residenza fiscale. Lo sanno i tanti italiani che si sono trovati a dover pagare le tasse in Italia, pur non vivendoci da tempo. Quindi ciascuno deve valutare la propria situazione e le proprie priorità. Questa specifica nasce dalla volontà e dall’obbligo di dare informazioni “laiche” è il più possibile complete. Grazie per il tuo commento.
Ma, scusate, perché “obbligo”? Quale norma contravvengo non iscrivendomi? Qui e altrove ho letto che semplicemente il Comune ha modo di “controllare” inviandomi roba al mio indirizzo italiano…e lì troverebbero mio padre a ricevere la posta per me e a girarmela.
Effettivamente, sembra più una maniera per lo Stato italiano di “scoprirti” più che qualcosa che possa avere qualsiasi conseguenza negativa per te Italiano all’estero. Mi sa tanto di cosa che conviene più allo Stato italiano che non al cittadino che ne fa richiesta, anche perché è verissimo ciò che dice qui un utente, che il rinnovo di una carta d’identità passa dall’impiegare 3 giorni nella mia città di nascita italiana a svariati mesi nella città estera di residenza.
Bravo . Totalmente daccordo Alex Indonesia. Ma anche Singapore , Thailandia, Cambogia e Malesi tanto per capire che sono un Banda.
Ho una domanda: se vivo e lavoro all’estero ma sto continuando a studiare e dare esami nell’università italiana, come dovrei procedere? Doppia tassazione per avvalermi Della possibilità di dare Gli esami in Italia? Su Che base Pago LE tasse dell’università Italiana se il Mio reddito Italiano è 0?
Ciao Veronica, e grazie per averci scritto. Devo iniziare da una domanda: da quanto tempo vivi all’estero? sei iscritta all’A.I.R.E? Lavori all’estero e paghi le tasse all’estero? Te lo chiedo perchè è fondamentale capire dove sia la tua residenza fiscale e per risponderti è necessario avere chiare le cose, altrimenti, se semplicemente ti trovi all’estero, ma non sei iscritta A.I.R.E, non paghi le tasse all’estero, sei una cittadina italiana, residente in Italia, e iscritta ad una Università italiana, dunque vigono tutte le norme italiane, anche in merito a riduzione delle tasse universitarie in base al reddito.
Adesso vi dico, col senno di poi, a cosa serve essere iscritti all’AIRE. Mi scuso in anticipo per la lunghezza del commento, ma è il racconto di una storia, che vede la sottoscritta come protagonista.
Vivo a Parigi da un anno e mezzo, lavoro regolarmente, non ho intenzione di rientrare in Italia. Non mi sono mai iscritta all’AIRE perché uff, ma che rottura riempire il modulo, fare fotocopie, mandare i documenti, e poi che m’importa, a che serve? Pigrizia, quindi, a cui aggiungiamo che in un anno e mezzo ho cambiato tre appartamenti e non volevo farlo finché non mi ero veramente stabilita da qualche parte.
Poi una sera mi accorgo di non avere più il portafogli in borsa. Non so se l’ho perso o se me l’abbiano rubato, ma insomma oltre a soldi (pochi), carta di credito (subito bloccata), tessere fedeltà dei supermercati e carte vitale (il tesserino sanitario, rifatto velocemente), dentro c’era ovviamente la mia carta d’identità italiana.
Cosa succede quando perdi la carta d’identità italiana all’estero? Se sei iscritto all’AIRE, vai al Consolato a chiedere di rifarla. Se non sei iscritto all’AIRE, DEVI RIENTRARE IN ITALIA.
E come rientri in Italia, senza documenti d’identità? Vai al Consolato, fai la fila, ti fai fare un documento provvisorio di viaggio limitato alle date di viaggio, voli in Italia, vai in commissariato a denunciare lo smarrimento, vai in Comune a farti rifare il documento, e rientri. Il tutto nel giro di 24 ore, perché non è che puoi assentarti dal lavoro per troppo tempo, quando c’è così tanto da fare.
Il giorno dopo ho presentato l’iscrizione all’AIRE (sono passati quasi due mesi e non ho novità, ma pare sia normale).
Quindi niente, se vivete all’estero, se decidete di restarci, i cordoni ombelicali con l’Italia vanno tagliati, tutti (sottinteso: conti correnti in Italia, ad esempio, chiudeteli) o, credete a me, arriverà il momento in cui ve ne pentirete.
Cara Monia, grazie infinite per averci raccontato la tua disavventura ma senza dubbio è servita ad aiutare chi ci legge 🙂 spesso l’esperienza diretta, anche quando è di altri, vale molto di più di tante parole…
Ciao, devo rispondere a questo commento perché io ho avuto, purtroppo esperienza negativa in merito. Innanzitutto mi riferisco al Consolato del Cairo, Egitto. Ero iscritta All’arte, portafoglio e tutta la borsa scippata. Grazie a Dio il passaporto era a casa, ma per la carta d’identità e la patente italiana non c’è stato nulla da fare. al Consolato non mi hanno rifatto ne l’una ne l’altra. Ho dovuto aspettare di rientrare in italia e andare presso lultimo comune di residenza. Per la patente invece dai carabinieri.
Invece per quanto riguarda il foglio di viaggio in caso di smarrimento passaporto lo fanno a chiunque sia cittadino italiano, anche non iscritto aire. Il classico è il turista in Egitto che perde il documento, viene portato dal tour operator in Consolato e gli fanno il foglio di viaggio
Ciao Federica, mi colpisce quanto ci racconti e ti ringrazio per la tua testimonianza. Il Consolato Generale, non ha la facoltà di emetterti la Carta d’Identità, ha l’obbligo di farlo. Caso diverso è per la patente di cui non puoi chiedere il rinnovo presso tutti i Consolati (quello della patente è un capitolo a parte a cui dedicheremo più spazio). Spero si sia trattato di una anomalia e non di una mancanza di volontà. Ad oggi, pur avendo noi contattati con molti Consolati Generali d’Italia all’estero, devo dire che purtroppo quello del Cairo non rientra ancora tra questi, ma per tutti vale sia il rispondere ai nostri doveri che far valere i nostri diritti.
a me purtroppo era capitata la stesa cosa quando vivevo in australia. ho perso il portafoglio con tutti i documenti, sono passata in consolato solo per rifare il passaporto che mi è arrivato dopo un mese. non ho avuto bisogno di rifare carta d’identità tanto non mi sarebbe servito a molto, per la patente idem, avevo quella internazionale. non ho avuto grosse difficoltà, comunque mi iscriverò anche io
…scusa perche’ dovrei chiudere il conto in italia ???
Io sono all’estero da quasi un anno, ma non continuativamente. Sono ritornato in Italia per circa un paio di settimane dopo 3 mesi e poi ancora dopo 6 mesi in occasione della Pasqua. Qui all’estero non lavoro, ho seguito solo qualche corso di lingua (un paio di mesi) e per il momento faccio il turista in attesa di rientrare in Italia. Quando rientrerò saranno passati quasi 14 mesi.
Avevo quasi deciso di restare qui trasferendo il mio conto corrente e tutte le mie cose, ma le banche fanno storie se non hai un lavoro.
Avrò degli inconvenienti al ritorno in Italia?
Caro Max, da quanto leggo, mi viene da chiedere “perchè dovresti avere inconvenienti nel rientrare in Italia?”, “solo perchè sei stato all’estero come turista per 14 mesi?”. Tranquillo, non è cambiato nulla!
io vi espongo la mia situazione e ci chiedo di illuminarmi;
Io ho 40 anni e ho deciso di provare a partire all’estero per cercare lavoro; partiro’ tra circa 2mesi con l’intenzione di rimanerci…poi ovviamente non so cosa succedera’;Stando a cio che e’ scritto su questo articolo, non e’ necessario iscriversi all’A.I.R.E. prima di un anno….io se arrivo e incomincio a lavorare secondo voi devo aspettare un anno per iscrivermi? oppure posso iscrivermi subito e dovessi tornare in italia poi basta solo che mi registri nuovamente nel comune della mia citta’ per far tornare tutto come prima?
altra domanda: nell’articolo c’e’ scritto che avvolte non sempre la residenza coincide con la residenza fiscale…..in che senso? io una volta arrivato li incomincerei a lavorare….come funziona la doppia tassazione? fino a quando continuerei a pagare le tasse sia in italia che in inghilterra(nel mio caso)?
se la doppia tassazione dipende dal fatto che ancora esiste la mia residenza in italia allora e’ ovvio che sia necessario iscriversi SUBITO all’AIRE senza aspettare 12mesi!
mi potete illuminare?
grazie mille
Mario
Ciao Mario, ti rispondo in ordine: 1. dopo 12 mesi è obbligatorio iscriversi all’A.I.R.E se si continua a risiedere all’estero, ma nessuno ti impedisce di farlo prima e quando reputi opportuno, di conseguenza anche subito, ma ti consiglio di valutare bene se ne vale la pena. Ossia, se dopo due mesi di permanenza in un altro Paese decidi di tornare in Italia, o addirittura di restare all’estero ma muoverti verso un’altra nazione, forse non ti conviene essere precipitoso, quindi il mio consiglio è di aspettare e stabilizzare prima le cose, anche perchè per iscriverti all’A.I.R.E ti viene chiesto di attestare la tua residenza estera fornendo dei documenti (utenze, indirizzo, contratto lavoro etc etc). 2. per la residenza fiscale vale la stessa cosa: paghi le tasse nel Paese in cui sono i tuoi interessi, la sede lavorativa, la abitazione principale etc etc. Perc ciò che riguarda la doppia tassazione invece devo farti due precisazioni. Attento: la doppia tassazione non dipende solo dal fatto che hai la residenza in Italia e non basta iscriversi all’A.I.R.E per non dover pagare le tasse in Italia!!!! e inoltre va valutata la tua situazione soggettiva. Ad esempio: hai beni in Italia? Già questo è un elemento che fa la differenza! Intanto Buona fortuna per il tuo nuovo inizio!!!
ciao a tutti
io vivo in Australia da quattro anni e ho fatto l’iscrizione all’AIRE il prima possibile, soprattutto per approfittare della possibilità di votare (qualora fosse richiesto). Dopo qualche mese ho iniziato le pratiche del visto permanente e mi sono accorto del passaporto in scadenza… Essendo iscritto all’AIRE ho potuto ottenere il passaporto nuovo in giornata (previo appuntamento) anche se devo dire non mi aspettavo un mezzo salasso… circa $180…
Consiglio quindi a tutti di fare l’iscrizione, non si sa mai possa tornare utile.
p.s. prendete appuntamento quando non avete fretta perché, almeno qui in Australia, il primo giorno libero era a due mesi di distanza…
ciao!
Ciao Giordano,
Io, mio marito e mio figlio abbiamo rinnovato i nostri passaporti al Consolato di Sydney la settimana scorsa. Non c’era bisogno di alcun appuntamento. Il costo e’ stato di 165 AUD a testa ed il passaporto ci e’ stato consegnato in mezz’ora circa. A quanto pare non tutti i Consolati lavorano allo stesso modo.
Caro Giordano, grazie mille per l’intervento. Conoscendoti come un punto di riferimento per tanti italiani, sappiamo che il tuo commento nasce dalla tua esperienza diretta e preziosa per tutti
Buon giorno, iscrivendosi che diritti si perdono in Italia? La sanitario?
Ciao Anonimo! Per il rapporto di fiducia che vorremmo instaurare con i nostri utenti e visto il massimo dell’impegno, dell’entusiasmo e della serietà che mettiamo in Madre in Italy, ci piacerebbe poterti chiamare per nome 😉 Oltre a questo, ti ringrazio per la questione che poni e ne sottolineo l’importanza, quindi per risponderti ed essere utile anche ad altri, ti accompagno in un ragionamento: immagina di vivere in una città italiana e di spostare la residenza in un’altra città italiana.Domanda: perdi il “medico” nel Comune in cui avevi prima la residenza? Risposta: si, e devi prenderne uno nuovo nella città in cui ti sei trasferito. Questo vale in linea di principio e in Italia. Iscrivendoti all’A.I.R.E perdi l’assistenza sanitaria in Italia perchè si suppone che tu non ci viva. Ma non è il caso di allarmarsi. La seconda parte del nostro manuale sull’A.I.R.E è dedicata proprio a questo e sarà presto online!
Salve,
premetto che non sono l’Anonimo di cui sopra.
Detto questo, confesso che attendo con una dose di scettica curiosità la seconda parte del manuale, visto che, a mio modesto parere, la sola perdita della assistenza sanitaria finisce per far naufragare i timidi benefici fin qui elencati.
E’ un dato di fatto che, da un punto di vista sanitario, un cittadino AIRE ha meno diritti in Italia che un cittadino straniero, mentre all’estero dipendendo da dove capita – nel mio caso in Brasile – deve spendere fior di quattrini per non correre rischi dinanzi a eventuali problemi di salute.
Gentile Gianluca, ti ringrazio infinitamente per aver postato il tuo commento. Chiunque lo faccia mostrando la sua presenza nel partecipare, aiuta anche altri utenti e ci sprona a centrare e approfondire degli argomenti piuttosto che altri. E’ questo il modo in cui abbiamo deciso di lavorare e dedicarci a quei temi che ci vengono richiesti o proposti via mail o sul blog. Detto questo, mi onora la tua curiosità rispetto alla seconda parte del nostro manuale e comprendo lo scetticismo. Non sta a noi promuovere l’A.I.R.E e non è la nostra mission. Quello che facciamo è fornire informazioni e consulenze nel miglior modo che ci riesce. Nella prima parte del manuale non abbiamo volutamente toccato il tema Sanità perchè non volevamo sintetizzarlo ma dargli uno spazio più ampio proprio perchè è estremamente importante. Credo che la peggior accezione di “solitudine” si provi quando vivi in un altro Paese e stai “male”. Quando non sai a chi rivolgerti, non hai un medico di fiducia, magari non parli ancora bene la lingua del posto e temi un salasso in termini di costi che sei costretto a sostenere per tutelare la tua salute, ti senti perso. La seconda parte del nostro manuale inizia da questa considerazione, ed essendo un argomento molto vasto, lo abbiamo approfondito avvalendoci della collaborazione dei nostri consulenti, professionisti italiani che vivono in diversi Paesi del mondo e si occupano nello specifico di questa materia. E’ un lavoro articolato, per il quale, appena lo pubblicheremo, mi auguro un tuo commento.
Ciao ,io abito all’ estero da 3 anni e non e’ vero che si perde l’assistenza medica, in quanto prima di rientrare temporaneamente devi recarti all’ambasciata e chiedergli il documento x l’ assistenza medica che e’ un documento valido 3 mesi e ti permette di avere le cure necessarie in quanto attesta che sei italiano residente sll’ austero e lo devi far vedere ogni volta che ti rechi in ospedale
..
Ciao Kiara, grazie per la tua puntualizzazione, ma attenzione a non generalizzare. Tra qualche giorno uscirà un post completo sul tema sanità, ma intanto…
1) va fatta una differenza tra gli iscritti AIRE in Unione Europea e Paesi fuori dall’Unione Europea
2) si, si ha diritto alla reiscrizione temporanea per ricevere l’assistenza sanitaria in Italia fino ad un massimo di 90 giorni nell’arco dell’anno
3) al di fuori di questi termini si perde l’assistenza sanitaria in Italia che vale anche quando i residenti i in Italia si recano all’estero
4) attenzione alle convenzioni in materia che l’Italia non ha con tutti i paesi
salve vorrei sapere il fatto che non si paga l´ iva essendo residenti all´ estero e´ solo per gli imprenditori iscritti all aire o anche per le persone private che non hanno nessuna attivita` ma anche iscritti all´aire?
Ciao Eros, l’esenzione IVA a cui ti riferisci (quella che riguarda gli acquisti effettuati in Italia da parte di cittadini residenti all’estero) riguarda i beni destinati ad uso personale o familiare. Ma attenzione: questa agevolazione non si estende alle prestazioni di servizi come alberghi, taxi, ristoranti etc. Inoltre il valore complessivo dei beni acquistati non deve essere superiore ad una determinata soglia che trovi indicata dall’Agenzia delle dogane.
Mi potrebbe indicare Il link per vedere condizioni sull’acquisto senda iva in Italia?
Salve! Sono iscritta all’ A.I.R.E da qualche anno e ho vissuto per tanti anni in Australia.
Cinque mesi fa mi sono trasferita in Missouri USA e mi sono sposata con un cittadino Americano, stiamo ora aspettando l’emissione della Green Card.
Come faccio a cambiare il mio indirizzo/residenza all’A.I.R.E e il mio stato civile?
Ciao Ilaria, nel tuo caso puoi fare il trasferimento da A.I.R.E ad A.I.R.E, ossia dalla precedente A.I.R.E alla nuova. Le richieste di trasferimento ad altra A.I.R.E, così come gli aggiornamenti di informazioni anagrafiche, non avvengono d’ufficio, ma solo su richiesta dell’interessato. Il mio consiglio è dunque quello di recarti presso il Consolato Italiano, munita di tutta la documentazione (nuovo indirizzo estero, certificato di matrimonio etc) e chiedere il trasferimento o scaricare il modulo dal loro sito e compilarlo in ogni sua parte. Sarà lo stesso Consolato a darne comunicazione al Comune italiano presso cui risiedevi.
Vorrei fare semplicemente una domanda per essere sicuro, sono un cittadino iscritto regolarmente all’A.I.R.E .Quale tipo di documento devo esibire per essere esente dall’iva quando sono in Italia? Grazie a presto
Ciao Daniele, per soddisfare la tua domanda anzitutto c’è una distinzione da fare tra l’esenzione IVA per gli italiani residenti all’estero che rientrano in Italia, e gli italiani residenti all’estero nel momento in cui tornano nel nuovo Paese di residenza. Te lo dico perchè sono diversi i criteri di esenzione. Per esigenze specifiche che riguardano il tipo di beni, la documentazione da esibire e la destinazione (Paesi UE e Paesi non UE- altra distinzione fondamentale), ti segnalo questo link http://bit.ly/1Df0H9Z
è quello dell’Agenzia delle dogane che ha stilato la “carta del viaggiatore” dedicata a questo. Te lo dico perchè è proprio alla dogana che ti rilasciano un visto doganale sulla fattura o sul modulo di rimborso IVA.
Salve.
Potrei avere un chiarimento (magari con esempio pratico) di cosa si intenda per esenzione Iva?
Grazie in anticipo
Ciao Valentina, per esenzione IVA si intende che i cittadini italiani residenti all’estero, in un Paese fuori dall’UE, hanno diritto allo sgravio o al rimborso dell’IVA sui beni che ad esempio hanno acquistato in Italia e che portano nel Paese in cui hanno la nuova residenza. Immagina questa situazione estremamente semplificata: compri in Italia pasta e salsa pomodoro che vuoi portare in Canada (Paese in cui sei iscritto all’A.I.R.E).
Bene, accade che nella migliore delle ipotesi il negoziante italiano può applicarti uno sgravio diretto dell’IVA sul prezzo di vendita, oppure devi richiedere solo successivamente il rimborso dell’IVA stessa.
Prima della partenza, munisciti di un documento commerciale (scontrino, ricevuta, fattura) che attesti i tuoi acquisti e del tuo passaporto o di un altro documento e recati all’Ufficio doganale.
Una volta svolte le verifiche, lo stesso ufficio appone il VISTO DOGANALE sulla fattura di acquisto dei beni destinati all’uso personale o familiare.
La certificazione necessaria ad ottenere il rimborso dell’IVA si può richiedere anche presso gli aeroporti.
Nel caso dello sgravio diretto dell’IVA, devi rispedire al venditore italiano l’originale della fattura con il visto dell’Ufficio doganale entro quattro mesi dalla data del visto stesso.
Se il venditore non riceve in tempo tale documentazione, è lui stesso responsabile del pagamento dell’IVA inizialmente scontata al viaggiatore residente all’estero.
Per questa ragione si procede più spesso con il rimborso.
Detto questo però, ti anticipo che viste le domande che l’argomento suscita e l’interesse che genera, abbiamo deciso di preparare un manuale di istruzioni a riguardo che sarà presto online
Molto esaustivo.. grazie mille!
Ma é valido anche tra paesi europei?
Buongiorno a tutti! Vi scrivo perché vorrei capire una cosa: molto presto mi sposterò all’estero in cerca di lavoro e con l’intenzione (avendo parenti residenti e disponibili per un breve e temporaneo appoggio) di rimanerci per…chissà rifarmi (insieme ai miei cari) una nuova vita.
La domanda è: cosa succede a chi come me lascia inabitata la casa di proprietà! Si, certo posso addebitare le bollette di luce e acqua sul conto corrente italiano (fin tanto che c’è ne sarà ancora uno), ma per quelle tasse come tasi o tari che non vengono recapitate a domicilio ma solo su richiesta rilasciate dal proprio patronato? Insomma, in tutta franchezza sappiamo tutti che la burocrazia italiana non è proprio un gran modello di efficienza, e dunque che fare per non farsi fregare durante l’assenza?
Grazie e a presto
Ciao Fabio, anzitutto auguri per il tuo prossimo matrimonio! Rispondo con la massima franchezza alla tua domanda cercando di mettermi nei tuoi panni. Che la tua casa sia abitata o inabitata è irrilevante nel caso dell’IMU, perchè comunque sia è un bene di proprietà. Quindi, se hai una casa in Italia, ti richiedono il pagamento delle tasse per ciò che possiedi in Italia, anche se vivi all’estero. Le bollette sono l’ultimo dei problemi perchè potresti anche staccare le utenze. Il mio consiglio è quello però di recarti presso l’ufficio tributi del Comune, e ti spiego perchè: rispetto alla Tares c’è un’autonomia comunale nell’applicare alcune riduzioni in casi particolari, ad esempio abitazioni con unico occupante, abitazioni ad uso stagionale, abitazioni di residenti all’estero e a riguardo ti segnalo questa utile guida alla tares: http://bit.ly/1M46sP0
In bocca al lupo per il tuo trasferimento e aspettiamo tue notizie!
Ma il medico di famiglia lo si perde giusto con l’iscrizione all’AIRE?
… per come e’ impostata la cosa non e’ conveniente per niente per chi rientra spesso in Italia essere iscritto all’AIRE, e i rischi di non iscriversi sono molto pochi.
Ciao Giovanni, si il medico di famiglia lo perdi, Non so da quanto tempo sei all’estero. Dopo 12 mesi diventa obbligatorio iscriversi ma se per la maggior parte del tempo nel corso dell’anno la tua vita è in Italia, non avrebbe senso farlo! Troverai tutti i dettagli in un prossimo post dedicato alla sanità.
Noi siamo iscritti all’ Aire dal 2005 e siamo residenti in Australia. Abbiamo tenuto a nostra disposizione il nostro appartamento in Italia, situato nel nostro Comune di residenza, nel quale abbiamo vissuto un anno, arredato e mai affittato. Per quanto in Australia siamo in affitto e quindi possediamo solo l’appartamento in Italia, il nostro Comune ci fa’ pagare la tassa per la seconda casa in quanto siamo iscritti all’Aire. La tassa sulla seconda casa e’ altissima. Ma la cosa più’ simpatica e’ che siamo residenti all’estero, paghiamo per la seconda casa e anche per l’immondizia… ma se sporco allora ci abito?
Ciao Elisa, capisco il fastidio di dover pagare le tasse su una casa che non abiti. Mi viene in mente però che potresti richiedere presso il comune italiano in cui si trova la casa, le agevolazioni previste per i residenti all’estero. In particolare (ma questo dipende dallo specifico regolamento comunale) alcuni Comuni consentono ai residenti all’estero uno sconto fino al 30% sul costo della TARES (ossia della spazzatura). Al posto tuo mi informerei……
Buongiorno a Tutti!
Risiedo da Febbraio 2015 in Germania e da marzo ho cominciato a lavorare. Mi sono iscritto all´AIRE i primi di luglio ed ho anche ricevuta conferma di iscrizione dal mio comune italiano di (ex) residenza.
Mi sorge peró un dubbio, soprattutto ai fini fiscali: il periodo di residenza in germania viene conteggiato da quando ho registrato il domicilio qui (cioé quando a Febbraio 2015 mi sono registrato al comune tedesco) o da quando il consolato ha ricevuto la richiesta oppure da quando il comune italiano mi ha comunicato l´avvenuta iscrizione nel registro residenti all´estero?
é importante perché rischio di non raggiungere i 183 giorni minimi…
Grazie mille
ps. complimenti per il sito
Ciao Luigi, innanzitutto grazie per i complimenti. Non confondere la residenza con la residenza fiscale. Immagino che quando hai richiesto l’iscrizione all’AIRE, avrai dovuto indicare una data a partire dalla quale risiedi in Germania visto che la nuova residenza va comunicata entro 90 giorni e la registrazione all’AIRE diventa obbligatoria dopo 12 mesi.
Oltre a questo, ai fini fiscali, devi valutare una data di inizio attività, a prescindere dalla tua registrazione all’AIRE. Va inoltre tenuto conto, sempre ai fini fiscali, se hai legami con l’Italia che ti costringono a pagare le tasse come ad esempio beni, proprietà ed eventuali retribuzioni. Sarei azzardato, dunque, a stabilire quali siano le tue condizioni in termini fiscali, a prescindere dai 183 giorni a cui ti riferivi. Se hai bisogno di una consulenza specifica, bisognerebbe approfondire nel dettaglio. In quel caso, mandaci una mail a madreinitalyinfo@gmail.com e ti metto in contatto con uno dei nostri consulenti.
Salve mi chiamo Valeria e da quasi 2 anni vivo in Inghilterra sono incinta e a breve dovrebbe nascere il mio bambino. Mi sono iscritta all AIRE un paio di giorni fa perché un amica mi ha detto che per ottenere i documenti per il mio bambino devo essere iscritta, ora vorrei sapere possono farmi la carta d’identità per il bambino? Ho bisogno di scendere in italia ad ottobre e la compagnia aerea mi chiede la carta d’identità o il passaporto. Grazie mille
Ciao Valeria, cerco di darti le informazioni più complete…
I figli di cittadini entrambi italiani o di almeno un genitore italiano, nati all’estero ed eventualmente in possesso di un’altra cittadinanza, sono cittadini italiani. La loro nascita deve essere registrata in Italia, facendo pervenire all’Ufficio consolare competente i seguenti documenti:
• copia dell’atto di nascita redatto dall’Ufficio competente dello Stato estero.
• documentazione comprovante la cittadinanza italiana di almeno uno dei genitori.
Dal 26 giugno 2012, tutti i minori italiani devono essere muniti di documento di viaggio individuale.
Il minore può viaggiare:
• con un passaporto individuale, in qualsiasi Paese estero;
• con la carta d’identità valida per l’espatrio, ma solo nel caso in cui sia riconosciuta valida dallo Stato estero di destinazione;
• fino al giorno precedente il compimento del 15° anno di età, con un certificato o estratto di nascita e cittadinanza vidimato dal Questore (cosiddetto lasciapassare), ma solo qualora tale documento sia riconosciuto valido dallo Stato estero di destinazione.
Per richiedere il passaporto od il lasciapassare per il figlio minore è necessario l’assenso di entrambi i genitori (coniugati, conviventi, separati o divorziati). E’ poi sempre necessaria la presenza del minore per la legalizzazione delle fotografie oppure che le stesse fotografie siano già legalizzate da un pubblico ufficiale.
Per agevolare i controlli di frontiera nelle fasi di espatrio del minore e del suo accompagnatore ed evitare eventuali disagi, è prevista la possibilità di inserire, a richiesta degli interessati, sia sul passaporto del minore (a pagina 5 del passaporto) che sulla carta d’identità dello stesso (esattamente, nell’ultima facciata del documento in formato cartaceo) il nome ed il cognome dei genitori.
Per il rilascio all’estero del passaporto a favore di un minore occorre presentarsi all’Ufficio Passaporti dell’Ufficio consolare competente con la seguente documentazione:
• richiesta disponibile presso l’Ufficio (o scaricabile dai siti Internet dei Consolati Italiani) firmata da entrambi i genitori o da uno di essi con atto di assenso dell’altro genitore.
• due foto.
Se il minore è nato all’estero, per il rilascio del passaporto individuale è necessario presentare il suo atto di nascita al Consolato competente per area geografica per la sua trascrizione in Italia.
Buon giorno, vi scrivo da Sydney e avrei bisogno di un’informazione riguardante la copertura sanitaria in Italia per chi, come noi, e’ iscritto all’Aire. Mio marito dovrebbe rientrare in Italia per alcuni esami medici in vista di un prossimo trapianto. Dovremo pagare sia gli esami medici che l’operazione? Grazie mille.
Ciao Elisa. Tuo marito deve richiedere al Consolato il documento che attesti il suo stato di emigrante. Con quello potrà ottenere la reiscrizione temporanea alla ASL che gli garantisce la copertura delle cure mediche urgenti fino ad un massimo di 90 gg.
A breve pubblicherò un post dettagliato al riguardo in cui troverai tutto. (spero lunedi prossimo).
Grazie mille. Aspetto di leggere il post dettagliato. Ciao
ciao, io devo andare in inghilterra a cercare lavoro; non so quindi cosa riusciro’ a trovare, ne quanto tempo staro’..potrei restare a vita cosi come qualche mese…anche se la mia intenzione e’ rimanerci per molto tempo; Non possiedo nulla,immobili ecc…sono attualmente a carico di mio padre in Italia; nel momento in cui parto per l’Inghilterra e trovo un lavoro, se ho capito bene dopo 90giorni dovrei comunicare la mia presenza stabile all’estero, mentre da 12 mesi in poi diventa obbligatorio…e’ cosi?
Ma se non lo faccio paghero anche in Italia le tasse nel periodo in cui non ho dichiarato la mia residenza in UK?
Ciao Mario, ecco il mio consiglio: muoviti per gradi. L’iscrizione A.I.R.E è un obbligo solo dopo 12 mesi…accadranno tante cose! Pensa prima a cosa vuoi…per il resto staremo qui ad aiutarti quando necessario 😉
Ciao; vorrei sapere come si può fare per vedere se io e la mia famiglia fuguriamo nell’AIRE?
Grazie!
Ciao Santiago, è molto semplice! Recati presso il Consolato e fai una verifica…
Ciao Francesco, e complimenti per il tuo blog. I tuoi post sono veramente scritti bene e ricchi di informazioni utili. Ti spiego ora il mio caso, sperando che tu possa aiutarmi a chiarire.
Io italiana, mio marito spagnolo e residente in Italia per qualche anno, 3 figli nati in Italia. Viviamo all’estero per il lavoro di mio marito : contratto italiano in regime di expat, tasse pagate al fisco italiano, proprietari della nostra prima residenza in Italia. Ovviamente per mio marito non esiste nessun obbligo di iscrizione all’AIRE, essendo cittadino spagnolo. Ma io? L’obbligo per me esiste? Io non percepisco nessuna retribuzione dall’Italia e sono in questo momento a carico di mio marito, ma la nostra dichiarazione dei redditi è congiunta, ergo, anche io pago le tasse allo stato italiano. Quindi per me, AIRE o non AIRE ? E per i bambini? È una question annosa che nei mesi non sono riuscita a chiarire. Forse sei tu la chiave per risolvere il rebus 🙂 ? Grazie. Buona giornata. Gabriella
Ciao Gabriella, ti specifico questo, perchè credo sia un chiarimento utile: l’iscrizione all’A.I.R.E non è legata al reddito, ma attesta solo la tua residenza in un altro Paese, quindi, sia che tu lavori o no, essere iscritta dimostra e certifica che tu e i tuoi figli, in quanto cittadini italiani, siete residenti all’estero. E’ utile per i documenti, per votare ed altre cose legate allo status di cittadini italiani. Spero di essere stato chiaro 😉
Con moooolto ritardo, ti ringrazio per la tua risposta. Nel frattempo abbiamo cambiato paese… 🙂 Auguri per il nuovo portale!!!
Ciao! Le informazioni presentate sono molto utili, però ho ancora una domanda. Io sono in Danimarca da quasi due anni per motivi di studio. A giugno però ho iniziato a lavorare part time in un’azienda. So che gli studenti non devono iscriversi all’AIRE, ma visto che ho iniziato a lavorare dovrei farlo?
P.S. NON è un lavoro stagionale. Il mio contratto scade a Dicembre 2016 con possibilità di essere rinnovato.
Ciao Bianca, credo l’informazione più sensata sia questa: l’iscrizione all’A.I.R.E non è legata al lavoro, ma attesta la tua residenza in un altro Paese, quindi prescinde dal tuo lavoro stagionale ed è obbligatoria solo dopo 12 mesi 😉
Salve, ho trovato l’articolo molto interessante,sono pensionato e mi sono trasferito nelle Filippine da circa 18 mesi, con mio figlio che ha la doppia cittadinanza e mia moglie cittadina filippina, sia io che mio figlio non abbiamo fatto ancora l’iscrizione all’A.I.R.E. La residenza in questo paese viene concessa con un visto definitivo rilasciato dall’ufficio immigrazione e dovrei ricerverlo il prossimo anno,attualmente vado avanti con visti provvisori,in questo caso posso fare l’iscrizione all’A.I.R.E. anche se non ho la residenza ufficiale? grazie.
Ciao Antonio, quando chiedi l’iscrizione A.I.R.E ti viene richiesto il tuo nuovo indirizzo di residenza. A quanto mi racconti però, essendo tuo sposato, a mio avviso questo è sufficiente per procedere con l’iscrizione all’A.I.R.E fornendo l’indirizzo della tua abitazione.
Grazie per averci contattato
salve ,prima di tutto i miei complimenti per la descrizione dei problemi relativi Ialia/estero,,,ora il mio pb e il seguente ,,ho lavorato 15 anni in Francia e percepisco una piccola pensione in (banca francese) da due anni sono tornato in Italia premetto che ho una posizione fiscale in francia ed una patente francese ora vorrei trasferirmi di nuovo in francia per periodi che vanno dagli otto agli undici mesi ad anni alternati quindi non continuativi 1° perche voreei non iscrivermi all’aire ,,2° per mantenere la patente francese quindi non perdere l’assistenza sanitaria italiana,,,,quindi sara’ un su e giu’ perche devo accudire mia moglie in quanto cagionevole di salute,,,,,,,,,questo e’ cio che ho in mio possesso DICHIARAZIONE DI OSPITALITA PER UN PERIODO DI 11 MESI DI UN MIO AMICO BOLLETTE EDF ETC POSIZIONZ FISCALE FRANCESE IN QUANTO LA PENSIoNE MI VIENE VERSATA IN FRANCIA E PATENTE FRANCESE quale documento mi necessita in caso di controllo della polizia stradale italiana che attesti che abito in Francia? saluti eraldo
Ciao Eraldo, immagino che tu abbia dovuto fornire alla banca francese l’attestazione di un tuo indirizzo in Francia, e allo stesso modo avrai un domicilio registrato sulla tua patente francese, così come, avendo una posizione fiscale in Francia, risulta un tuo indirizzo di riferimento. Questo è sufficiente
Buonasera,
Per quale motivo, se sono iscritto AIRE e non vivo più in Italia, dovrei anche chiudere il mio conto corrente italiano, dato che mi serve per ricevere i pagamenti dai clienti italiani che acquistano i servizi che offro in Repubblica Dominicana?
Ciao Giuseppe, chi ha detto che devi chiudere il conto corrente italiano? Certamente non noi. Forse ti è stato consigliato da qualcuno in virtù di una ragione specifica? Comunque sei libero di chiudere o lasciare aperto il tuo conto corrente italiano sulla base delle tue esigenze!
A presto
Salve, spero riusciate almeno voi a chiarire tutti i miei dubbi. Mia figlia a breve si trasferirà in Inghilterra per frequentare un corso universitario di quattro anni, ha sottoscritto già un contratto di locazione per una stanza in una residenza nel campus universitario e le hanno anche già assegnato l’assistenza sanitaria. Non mi è chiaro però se debba iscriversi all’Aire oppure no visto che comunque tornerà periodicamente a casa, e se dovesse trovare un lavoro part-time sarebbe obbligatorio invece? Grazie
Ciao Sandra, l’iscrizione all’A.I.R.E non c’entra nulla con il fatto che lei lavori o meno nel periodo che trascorrerà in Inghilterra. Risultando una studentessa e mantenendo la residenza in Italia, potrà iscriversi all’A.I.R.E solo dopo 12 mesi di permanenza in un altro Paese. Se hai altri dubbi o necessità, infine possiamo metterti in contatto con il nostro consulente a Londra.
A presto
Salve. Mia figlia 31 anni si è da circa un anno trasferita a Parigi. A maggio, avendo trovato un lavoretto, ha fatto richiesta AIRE. Ora non lavora ed avendo ormai conseguito da anni una laurea non è iscritta a nessun tipo di corso. In realtà ha un medico di base a Parigi e ogni esame o visita specialistica è a pagamento. Vorrei sapere se avrà diritto ad una assicurazione sanitaria i se dovrà integrare e come privatamente. non lavorando come dovrà comportarsi per la dichiarazione dei redditi (non redditi)? In italia o in Francia.
Ciao 🙂 Sono Polacca, il mio marito e Italiano. Ho una domanda – lui e arrivato qui un paio di mesi fa, ha qui lavoro ed abbiamo registrato il suo soggiorno in Polonia. Adesso lui si vuole iscrivere al AIRE pero non sappiamo cosa succedera con sua carta d’identita? Sulla carta lui ha il suo ultumo indirizzo italiani, non puo avere carta d’indentita polacca perche non ha citadinanza polacca. Li verra rilasciata nuova carta d’identita senza indirizzo?
Ciao Milena,
con l’iscrizione all’AIRE il consolato comunicherà al comune italiano dove risiedeva tuo marito e lo stesso comune provvederà a modificare i suoi dati di residenza.
Al rinnovo della carta d’identità (verifica la scadenza sulla stessa), otterrà la nuova carta d’identità con i dati aggiornati.
Se gli occorresse prima di quella data un documento che attestiil suo nuovo indirizzo polacco potrà richiedere un certificato di residenza in attesa del rinnovo della carta d’identità.
Un abbraccio
bona sera , scusami il mio italiano gia che da 20 anni manco, sono venuto di nuovo al paese dove sono nato dopo avere stato lavorando como dipendente e dopo como commerciante in propio, per la morte del mio padre ho dovuto ritornare per farmi carico de le sue cose. Nnon ho fatto per ignoranzia la scrizione al AIRE dato che al giorno que ho partito da poco si era creato lalegge. Adesso voglio viagiare per turismo enon posso rinnovare il passaporto, perche non sono inscritto al AIRE, posso farlo doppo tanti anni, perche nell consolato in Argentina mi ricciedono tante cose que non so di trovarle da questo paese, e se bene ho mia sorella in italia, non so se nei comuni gli darano tutte queste documentazione a lei (certificato di residenza historica) certificati di nascita di mia moglie e figlia) ¿posso perdere la cittadinanza? grazie per l´aiuto
Ciao Luis!
in effetti la questione sembra un pò complicata…ti faccio una domanda: in questi anni hai acquisito anche la cittadinanza argentina? Ossia, hai la possibilità di richiedere un passaporto argentino in attesa di rinnovare il tuo passaporto italiano? Questo perchè oggi sui nuovi passaporti c’è anche un microchip per cui per rinnovarlo è necessario che tu fornisca la documentazione richiesta dal Consolato.
Quindi:
1. non è mai tardi per fare l’iscrizione all’A.I.R.E! Puoi farla ora!
2. verifica se il Comune italiano rilascia i documenti a tua sorella alla quale puoi fare una delega
andare per gradi è il miglior modo per sciogliere i nodi 😉
P.S. Tranquillo, non perdi la cittadinanza…
vediamo cosa mi consigliate per la mia storia:
ho vissuto e lavorato in UK per 9 anni senza mai iscrivermi all’AIRE. Durante questo periodo ho preso la cittadinanza UK e un anno fa mi sono trasferita a Dubai, dove ora lavoro e risiedo sotto visto e passaporto UK.
Ora: devo iscrivermi all’AIRE lo stesso o no? in fondo sono una cittadina UK che vive a Dubai, non una italiana.
Inoltre: non ho conti ne proprieta’ in Italia ma sono recentemente diventata amministratore unico dell’azienda di famiglia, e da questo ruolo non ricavo nessun reddito, sia chiaro. L’iscrizione all’AIRE causerebbe problemi?
Grazie mille
Ciao Chiaretta, è vero che sei cittadina UK, ma questo non vuol dire che tu abbia perso la cittadinanza italiana. A meno che tu non ci abbia rinunciato, dunque, sei anche cittadina italiana e per questo puoi iscriverti all’AIRE.
Ciao! Complimenti, ho trovato molto utili le informazioni date qui. Grazie!
Ho un piccolo dubbio però. Ovvero, sono in Australia da 2 mesi con un visto studente al quale è legato anche mio marito come mio partner. Poniamo il caso che decidiamo di rimanere qui, io da italiana mi iscrivo all’A.I.R.E entro i 12 mesi, mio marito invece che ha nazionalità albanese ma con regolare carta di soggiorno italiana cosa fa?Perde il diritto di avere la residenza in Italia perché da più di 12 mesi che non vive lì? Mi rendo conto che potrebbe essere un aspetto che non vi compete, ma io ho chiesto lo stesso 🙂
Grazie mille.
Ciao Pavlina,
devo farti una domanda al riguardo. Tuo marito si trovava in Italia con un permesso di soggiorno? Se si, quando scadeva questo permesso? Se si e hai una data di scadenza, quella è la stessa data in cui scade il suo permesso quando rientrate dall’Australia.
Ed è la stessa data in cui scade il suo permesso se rimanete in Australia.
Ciao e grazie per le info. Ti vorrei sottoporre la mia situazione:
Mi trasferirò a Dubai perchè sono stata assunta da una società dubaiense con contratto permanent. Mi iscriverò all’aire perchè andrò a vivere li. Il mio dubbio riguarda la tassazione perchè ho una casa di proprietà a Roma di cui pago un mutuo (non ho la minima intenzione di fare giochini tipo me la disintesto o la vendo, perchè mi è costata tanti sacrifici…). Detto ciò, posso continuare a pagare il mutuo facendo dei bonifici dall’estero sul conto italiano senza incorrere in cartelle esattoriali perchè non pago le imposte in Italia? Del resto se a Dubai la tassazione per le persone fisiche è pari a zero e mi trasferisco li e lavoro con contratto dubaiense li per quale ragione al mondo dovrei pagare le tasse in Italia?
Aspetto qualche delucidazione.
Grazie ancora
Veronica la confusa!! 😀
Ciao Veronica,
Credo ti sia molto utile dare uno sguardo alla guida pubblicata delle agenzie delle entrate di cui ti allego il link visto che è molto esaustiva sulle questioni che poni: http://bit.ly/1W2b7W9
Inoltre, una cosa che ti riguarda è l’accordo bilaterale tra l’Italia e gli Emirati Arabi Uniti per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte su reddito.
Anche di questo ti allego il link che sono certo ti chiarirà ogni dubbio: http://bit.ly/1Nz49QR
Resto a disposizione
Ciao
Ciao sono giuseppe e vivo in inghilterra da piu di un anno.
Non sono iscritto all’aire e la mia domanda è :ho rotto carta d’identità in due e l’ho riattaccata ma già so che all’aereoporto non mi farebbero partire quindi vorrei iscrivermi all’aire solo per poter fare il passaporto,ma non so se resterò ancora piu qua per piu di sei mesi,mi conviene iscrivermi?
Ciao Giuseppe, il nostro consiglio è quello di recarti presso il Consolato a Londra, spiegare loro la tua situazione e poi chiedere il duplicato della carta d’identità o un sostitutivo che ti consenta il rientro in Italia. Aspettiamo tue notizie
Chi è in possesso di doppia cittadinanza italiana e olandese e dopo 10 anni di residenza in Italia torna a vivere in Olanda deve iscriversi all’AIRE?
Da una parte è giusto comunicare al Comune di residenza di cancellarsi, dall’altra sono semplicemente regolarmente iscritto al Comune del mio paese in Olanda e lí risulto residente. Quindi sarebbe inutile iscriversi all’AIRE come italiano perché sono (semplicemente) cittadino olandese.
Ciao Arjan, ai cittadini italiani è consentito, come nel tuo caso, avere la doppia cittadinanza. Ti suggerisco di dare uno sguardo qui http://bit.ly/1IvP2eS
Troverai ogni dettaglio rispetto ai tuoi dubbi.
A presto
Complimenti per la Vostra rubrica, semplice e pratica.Sono residente in kenya, dove
vivo per 7/8 mesi l’anno , non consecutivi, aiutando orfanotrofi e famiglie povere.Mi sembra di capire che non ho l’obbligo di iscrizione all’AIRE??
Mi dicono anche che per la mia unica casa in Italia,dove risiedo quando sono a Roma, devo pagare l’IMU come seconda casa!!!!! POSSIBILE?
Caro Ernesto, purtroppo avendo tu la residenza in Kenya, la casa che hai a Roma non risulta essere la tua abitazione principale, dunque si, possibile dover pagare l’IMU come seconda casa.
Ti allego però due link utili per fare tutte le opportune verifiche:
http://bit.ly/1W2b7W9
http://bit.ly/1HMKdxP
Sono certo che leggerli sarà utile!
In particolare sul sito del Comune di Roma puoi verificare se sono previste agevolazioni per i residenti all’estero.
A presto
Vorrei sapere se c’è un tempo limite legale per il consolato concludere l’iscrizione all’AIRE. C’è consolato che non ci informa niente su l’inscrizione per mesi e mesi e noi cittadini italiani all’estero rimaniamo tutto questo tempo senza i diritti, principalmente di fare o rinnovare il passaporto. Grazie.
Ciao Olavo,
in realtà le tempistiche per l’avvenuta iscrizione all’AIRE, non dipendono solo dal consolato ma anche dal comune presso cui risiedevi e a cui il consolato comunica la tua richiesta di iscrizione.
Ti consiglio di fare eventualmente una verifica presso il comune italiano in cui risiedevi.
Un abbraccio
Francesco
Ciao mio padre e’ deceduto negli emirati arabi e il consolato italiano non mi rilascia il certificato di morte dicendomi di richiederlo ad una agenzia di pompe funebri alla quale a priori devo comunicare per il reimpatrio i meno della salma. In caso contrario provvedono alla tumulazione e non ci rilasciano alcun certificato. Dipende dal fatto che mio padre non risulta iscritto all’aire?
Ciao Eleonora,
Anzitutto mi dispiace molto per l’accaduto e spero tu riesca a risolvere quanto prima viste le difficoltà e in un momento difficile.
Ti rimando a quanto pubblicato sul sito del Ministero: http://bit.ly/1P9OPew
In bocca al lupo
F
Buonasera. Io ho la doppia cittadinanza quella albanese e poi ho acquisito quella italiana. Devo iniziare a lavorare in Albania e volevo capire come devo procedere? Devo fare l’iscrizione all’AIRE o meno?
Ciao Kristian,
L’iscrizione all’AIRE riguarda la residenza non la cittadinanza.
Ti consiglio di rivolgerti direttamente al consolato.
Un abbraccio
F
A proposito di Aire vorrei esporvi la situazione di mio figlio e chiedervi se lui debba obbligatoriamente iscriversi all’Aire. Mio figlio da circa 18 mesi lavora a Bruxelles alle dipendenze di una società di consulenza tedesca. Ha 26 anni, è figlio unico. E’ celibe, tutti i suoi rapporti famigliari e parentali son in Italia, tutti i suoi rapporti sociali e affettivi(amici, amiche,etc) sono in Italia, non è intestatario diretto di beni immobili, ma è ovviamente coinvolto nella cura degli interessi economici della famiglia qui in Italia ( immobili). Appena può (feste, vacanze, ma anche fine settimana) torna in famiglia. Non è sua intenzione rimanere stabilmente in Belgio e conta di rientrare in Italia appena si presenteranno opportunità di lavoro. Ha senso nel suo caso essere costretto all’iscrizione Aire? Poiché il presupposto per l’iscrizione Aire é che la dimora abituale sia all’estero, e, per come la dimora abituale è definita (requisito soggettivo e oggettivo) tale non è la situazione di mio figlio, è giusto costringerlo a tale adempimento?
Ciao Virginio,
L’iscrizione AIRE attesta che la tua residenza sia all’estero ed è obbligatoria dopo 12 mesi di permanenza in un altro paese, nonostante non siano previste sanzioni per chi non si iscrive.
Questo al di là delle abitudini di tuo figlio che a quanto dici, lavorando a Bruxelles sembra trascorrere li più di 185 giorni l’anno, limite di tempo che incide anche sulla residenza fiscale.
Saluti
F
Salve,
Io ho la doppia cittadinanza (italiana e polacca), sono nata in Italia, ma sono vissuta in Polonia da quando avevo 7 anni fino a quando ne go compiuto 19. In quel perodo so di essere stata iscritta all’AIRE, a poi mi sono trasferita in Italia per motivi di studio e ho fatto residenza. Nel 2011 mi sono iscritta ad una universita in Corea del Sud. Abito a Seoul do quasi 5 anni ormai, sto per laurearmi (non ho mai lavorato qui, solo studiato), ma non mi sono mai iscritta all’AIRE. Appena trasferita mi sono messa in contatto con l’Anagrafe del mio comune di residenza e mi hanno detto che per cancellare la mia residenza in italia devo inviare via e-mail una copia del mio permesso di soggiorno coreano (l’AIRE non l’hanno mai nominato) – cosa che ovviamente ho fatto, quindi non ho piu residenza in Italia. Non ho intenzione di vivere in Italia (o rimango in Corea o torno in Polonia), ma ora ho un problema – abbiamo deciso di sposarci con il mio fidanzato coreano, ma dato che sono anche cittadita italiana, oltre ai rispettivi documenti rilasciati dall’Ambasziata di Polonia, devo presentare un documento chiamato NULLA OSTA, che dovrebbe essermi rilasciato dall’Ambasciata d’Italia a Seoul. Ho mandato un’e-mail all’ambasciata e la prima cosa che mi hanno chiesto e se sono iscrita all’AIRE… E no so come fare. Mi registrerei pure all’AIRE, tanto non mi importa dei diritti che perderei in Italia, ma i 12 mesi sono ormai passati da tempo. Devo aspettarmi delle conseguenze negative? Una multa? Succedde qualcosa se mi presento all’Ambasciata e mi iscrivo all’AIRE dopo 5 anni che vivo in Corea? So che avrei dovuto informarmi prima, ma di leggi e burocrazia Italiane non ne capisco niente e sono vissuta nell’oscuro che l’AIRE e un’obbligo >.<
Ho dimenticato di scrivere che il mio permesso di soggiorno (rinnovato a settembre per un periodo di 6 mesi) scade a fine marzo di quest’anno. Posso iscrivermi all’AIRE nonostante il fatto che non ho un visto di durata piu lunga?
Ciao Michela, vai pure ad iscriverti all’AIRE e stai serena
Buongiorno fantastici!!!
Io vorrei sapere alcune questioni riguardo all’iscrizione all’AIRE. Ho aperto una Start Up a Londra nel 2014 e da allora ho la mia residenza fiscale a Londra presso l’ufficio della mia Star Up. Lavoro in tutta l’Europa ed anche fuori da essa a volte quindi mi chiedevo:
– Mi conviene chiedere l’iscrizione all’AIRE?
– Dato che ormai la mia residenza fiscale è cambiata dal 2014, posso procedere a richiedere anche la cittadinanza inglese?
– Esiste la possibilità di avere 2 cittadinanze (italiana ed inglese) simultaneamente oppure no?
Grazie infinite,
Margherita.
Ciao Margherita,
Puoi scrivermi in privato a madreinitalyinfo@gmail.com
Così ne parliamo nel rispetto della tua privacy
Grazie
Francesco
Salve,
sono italiano e ho deciso di trasferirmi a vivere all`estero più precisamente in Vietnam perché mi piace e voglio far crescere mio figlio qui. Sono qui da oltre un anno e al momento non ho un lavoro e sto cercando di fare qualcosa. Posso comunque iscrivermi all`aire o servono documenti particolari? tra l`altro presto dovro` rinnovare il passaporto…
Grazie
David
Ciao David,
Puoi tranquillamente iscriverti all’AIRE! In bocca al lupo per tutto.
F
Ciao,
Mi sono trasferita in Inghilterra in quanto dopo un periodo di stage mi è stato offerto un posto di lavoro.
Lavoro qua da ormai 3 mesi con un normale contratto part-time, ho intenzione di rimanere qua per più di un anno ( almeno atri 17 mesi, ovvero fino alle fine del conseguimento della tesi di dottorato del mio ragazzo).
Ho finito i miei corsi universitari in Italia ma purtroppo non gli esami, mi trovo quindi ad andare occasionalmente in Italia per svolgere gli esami.
La domanda è questa se mi iscrivo all’AIRE perdo le agevolazioni che ho in italia ( grazie al DSU) per poi trovarmi magari a pagare l’intero ammontare delle tasse universitarie?
E consigliabile ( dato che presumo di terminare i miei studi max a Settembre 2016) che mi iscriva una volta terminati gli studi?
Ciao Irene,
iscrivendoti all’AIRE perdi l’assistenza sanitaria italiana. Per ciò che riguarda il DSU bisogna capire se in Italia risulti a carico dei tuoi genitori o qual è la tua situazione fiscale.
Ti preciso però che siccome esiste una convenzione tra Italia e UK contro le doppie imposizioni fiscali bisogna anche capire se il lavoro che svolgi contempla un tipo di contratto e un compenso che supera la fascia di reddito tale da dover pagare le tasse oppure è necessario capire che tipo di contratto hai.
Mi sembra ci sia un po’ di confusione quindi se vuoi darci ulteriori specifiche senza doverle postare pubblicamente puoi scrivermi alla mail: madreinitalyinfo@gmail.com
Un abbraccio
Francesco
Salve, mi chiamo Claudio
ho letto con molta attenzione tutto l’articolo fatto molto bene complimenti. Le espongo la mia domanda : io sono prossimo alla pensione (finalmente) e sono sposato con una donna thailandese e vorrei trasferirmi nel suo paese. Avevo pensato di farmi depositare la pensione in una banca thai per avere un reddito dimostrabile,dovrò pagare le tasse qui in Italia o nel paese dove andrò ad abitare. Una precisazione io insieme alla mia compagna siamo proprietari dell’appartamento in cui abitiamo non vorrei venderlo perchè per due o tre mesi vorrei tornare in Italia avrò problemi a rientrare in Italia o dovrò farlo come un turista.
La ringrazio molto per una Sua eventuale risposta
Claudio
Ciao Claudio,
nel caso in cui tu volessi trasferirti in Thailandia, potrai richiedere le agevolazioni previste per i pensionati italiani all’estero, sia quelle che riguardano la detassazione della pensione, sia quelle che riguardano gli immobili posseduti in Italia.
Un abbraccio
F
Salve,
Vivo in uk da quasi un anno quindi ancora e’ presto per iscrivermi all’aire ma avrò presto un bambino e non tornerò in Italia. Vorrei sapere l’iscrizione all’aire che conseguenze ha sulla richiesta dei vari benefits per il bambino o housing benefits che dovrò richiedere. Cambierà qualcosa o posso richiederli ugualmente? E’ vero che se in futuro lascerò il regno unito dovrò ritornare tutti i benefits acquisiti per il bambino?
Grazie
Ciao,
con l’iscrizione all’AIRE sposti la tua residenza in un altro paese. Non so nello specifico a quali benefits fai riferimento ma in linea generale perdi il benefit strettamente legati al possesso della residenza in Italia.
Di contro avrai diritto a tutti i benefits che il Regno Unito riconosce ai residenti.
Se mai un giorno dovessi tornare definitivamente in Italia, tornerai ad avere diritto a tutti i benefits per i residenti 😉
Ciao Ciao
Francesco
Ottimo articolo. Esauriente e completo per suggerimenti e indicazioni pratiche!
Grazie Vitiana
Salve
molto probabilmente faro una domanda fatta già molte altre volte….ma vorrei porvi la mia situazione….ho stipulato un contratto di “distacco” di 3 anni per lavorare nella sede Romena di un azienda italiana, quindi vorrei sapere
1 Sono obbligato a iscrivermi all AIRE?
2 L’azienda è obbligata a comunicare la mia presenza in Romania? e puoi obbligarmi a iscrivermi all AIRE?
Vi chiedo questo perché nn avrei nessuna intenzione di modificare la mia residenza in italia….ed eventualmente come posso separare la residenza da quella fiscale?
Saluti e grazie
Ciao Nicola,
1. l’obbligo di iscrizione AIRE esiste dopo 12 mesi di permanenza all’estero
2. per il punto 2 credo sia preferibile parlarne con l’azienda, che per correttezza dovrebbe dichiarare la tua presenza nella sede Romena o quanto meno credo sia insito nel contratto
infine, anche se ti iscrivi all’aire, essendo dipendente italiano in distacco, questo ti porta comunque a pagare le tasse in Italia e non risulti fiscalmente residente all’estero.
A presto
F
Salve a tutti,
nel 2007 parto dall´italia per un periodo di esperienze all´estero.
Volevo “vivere” l´Europa, non avendo quindi obiettivo di trasferirmi in un determinato Stato europeo a lungo ho continuato a viaggiare.
Ora mi trovo in Ungheria ed ho smarrito tutti i Documenti cosa devo fare??
Nel mio comune di residenza sono stato cancellato dall´anagrafe per irreperibnilitá nel 2009.
Se vado all´ambasciata di Budapest senza un documento, posso richiedere almeno il passaporto?
In Italia non ho piú nessuno, né una casa né un appoggio.
Ciao Giovanni,
prova ad andare in Consolato con qualunque cosa possa documentare la tua identità, anche una vecchia carta d’identità o la denuncia di smarrimento.
Senza dubbio sapranno consigliarti, e se ne hai necessità possiamo metterti in contatto con il nostro consulente legale che si occupa anche di questo, ma in tal caso devi scriverci a: madreinitalyinfo@gmail.com
Saluti
F
Buongiorno.
Ho letto il vostro articolo e sono un po’ preoccupato….
Io mi trovo in Germania da un gennaio per cercare un lavoro temporaneo, non ho intenzione di rimanere in Germania più di 12 mesi. per lavorare ho dovuto però iscrivermi al comune tedesco e anche per fare un conto bancario tedesco. quindi ho la residenza tedesca. ora però vorrei sapere se al comune italiano sono ancora iscritto o verrò d’ufficio iscritto all’aire. grazie
Caro Matteo,
come prima cosa va specificato che esiste una differenza tra residenza e domicilio. Accertati dunque se quello che hai in Germania sia il solo domicilio, cosa che io credo.
In questo caso la tua residenza è ancora italiana e per ogni dubbio puoi verificare presso l’anagrafe del comune italiano se risulti tra i residenti o i residenti all’estero.
Saluti
F
Salve Francesco, ho letto con attenzione tutti gli interventi, ma non ho trovato ciò che mi interessa.
Sono pensionato e intendo trasferirmi in un un Paese comunitario europeo in casa di proprietà di mio figlio per più di sei mesi l’anno e per il resto starei in Italia a casa di mia moglie. Non ho capito come funzionerebbe l’assistenza medica in caso di non iscrizione all AIRE e se tale iscrizione è tassativa come funziona. Ho necessità ricorrente di ritirare medicinali per la pressione sanguigna. Come e dove ?
Grazie per la tua cortese risposta.
Maurizio
Ciao Maurizio,
finché sei residente in Italia, sei coperto da assistenza sanitaria italiana. L’iscrizione all’AIRE diventa obbligatoria dopo 12 mesi di permanenza all’estero, e in particolare per i pensionati dà diritto ad una serie di agevolazioni.
Tra l’altro la categoria dei pensionati, rispetto all’AIRE, presenta alcune eccezioni che abbiamo approfondito nel post.
In merito ai medicinali, finché sei coperto da SSN puoi ritirarli in Italia. Non so in quale paese andrai, ma puoi documentarti chiedendo alla tua ASL.
Saluti
F
Francesco ti ringrazio, ma ho dimenticato di dirti che intendo prendere la residenza ( non il domicilio) in Germania dove resterò oltre i sei mesi l’anno.
Dunque, perderei l’assistenza medica a in Italia, credo. E nei mesi in cui sono in Italia ?
.
Quali sono le eccezioni della categoria pensionati ? Non ho trovato nei post alcun approfondimento (non ho letto bene ?)
Ti ringrazio di nuovo.
M..
Ciao!
Si, con l’iscrizione aire perdi l’assistenza sanitaria Italiana! Quando rientri in Italia puoi godere fino ad un massimo di 90 giorni nel corso dell’anno di assistenza per cure urgenti…per ciò che riguarda i pensionati trovi tutte le specifiche sul sito del ministero della salute alla voce “residenti Estero”
Saluti
Ciao, ho due domande semplicissime:
1. Dopo essersi iscritti all’aire è possibile esercitare il diritto a non pagare il canone Rai (che mi sembra una immensa ingiustizia, visto che essendo fuori non usi la TV)?
2. Sono da pochissimo una Permanent Resident negli Stati Uniti. Per loro, dal momento che ho varcato il confine, risiedo già qui. Che status ho in Italia non avendo ancora effettuato l’iscrizione all’aire?
Ciao Paola,
sia nel caso della questione 1 che 2, l’iscrizione all’AIRE attesta che la tua residenza è all’estero. Quindi, rispetto al canone, puoi far valere la tua residenza estera scrivendo alla RAI di Torino, all’apposito ufficio preposto (non so se ci siano agevolazioni specifiche).
Nel caso 2 in Italia risulti iscritta presso il comune in cui risiedevi finché il consolato non comunica il cambio di residenza oppure non sia tu stessa a comunicarlo, cosa che per altro diventa obbligatoria dopo 12 mesi di permanenza all’estero.
Un abbraccio
F
Buongiorno,
ho un dubbio riguardo l’iscrizione all’AIRE. Convivo con il mio ragazzo, e da un mese e mezzo siamo in Lussemburgo perchè l’azienda per cui lavora l’ha trasferito qui. Abbiamo trovato una casa e gia firmato il contratto, ma fino al 1 maggio non potremo spostare la residenza.
Mi chiedevo quindi se possiamo iscriverci all’AIRE avendo con un contratto di locazione firmato, ma senza essere fisicamente all’interno dell’abitazione.
P.S. non possiamo richiedere l’iscrizione all’AIRE dal 1 maggio, perchè i nuovi inquilini che vivono nella casa in cui abbiamo la residenza attuale (in Italia) ci hanno detto che dobbiamo cancellarla entro il 31 marzo.
Ringrazio in anticipo,
saluti
Elisa
Ciao Elisa,
puoi scriverti all’AIRE entro 12 mesi dal vostro arrivo in Lussemburgo, quindi puoi stare serena.
In bocca al lupo per il vostro trasferimento.
Francesco
Salve ! ho letto molte recensioni ma non tutte altrimenti ci vorrebbero molte ore, e non ho trovato la risposta alla seguente domanda : Se risiedo da svariati mesi in Francia e non tornerò sicuramente mai più in Italia, e perdo la carta d’identità qui in Francia, cosa devo fare per rifarla ? cioè devo tornare nel mio ultimo comune di residenza in Italia e comunicargli il nuovo indirizzo francese ?
Caro Sergio,
puoi recarti presso il consolato Italiano in Francia e richiedere il rinnovo della carta d’identità. Sapranno suggerirti al meglio.
Porta con te un altro documento d’identità, che sia il passaporto o qualunque altro valido
Ti abbraccio
F
Salve ! ringrazio fin da subito per la risposta, ma mi accorgo solo adesso che molto probabilmente non l’avevo impostata bene, perciò la riformulerò in questo modo : se io perdo, mi scade o mi rubano la mia carta d’identità su cui c’erano ovviamente tutti i miei dati di residenza italiani, ma non risiedo più in Italia e conto di non tornarci mai più, dovrò rivolgermi al mio vecchio comune italiano comunicandogli il mio nuovo indirizzo francese che verrà scritto sulla nuova carta ? o me ne rifaranno un’altra sempre con lo stesso ultimo indirizzo italiano ?
Rinnovo i ringraziamenti in aggiunta ai saluti !
Una volta che ti iscrivi all’Aire comunichi al consolato il tuo indirizzo francese. E’ lo stesso consolato che comunica al comune italiano in cui risiedevi l’aggiornamento dei tuoi dati.
Da quel momento puoi rivolgerti al consolato per modifiche dei dati anagrafici e rinnovo della carta d’identità o altri documenti.
Semplificando, se vivi in Francia, i tuoi dati anagrafici sono detenuti dal consolato a cui puoi fare riferimento per la documentazione.
Ciao Francesco,
complimenti per l’articolo, ho cercato tra i vari commenti la risposta alle mie domande ma purtroppo non l’ho trovata.
Ti spiego la mia situazione: da quasi un anno vivo in Irlanda e da circa 8 mesi ho un contratto di lavoro.
Ovviamente pago le tasse in Irlanda ma non so se devo pagarle anche in Italia.
In Italia ho solo gli affetti ma non ho alcuna proprietà intestata.
Credevo che l’iscrizione all’Aire consentisse anche di evitare di dover pagare anche le tasse in Italia, ma come ho letto in precedenza c’è differenza tra il cambio di residenza e il cambio di residenza fiscale.
Puoi chiarirmi se devo quindi dichiarare i redditi che sto percependo qui in Italia e di conseguenza pagare doppie tasse?
Grazie
Lisa,
il cambio di residenza civile è il primo passo da fare per poter documentare la propria residenza fiscale che per non essere fittizia deve essere documentabile e richiede la tua permanenza all’estero per almeno 183 gg. nell’arco dell’anno.
Trovi tutti i dettagli sul testo della convenzione tra Italia e Irlanda contro le doppie imposizioni fiscali.
Se hai bisogno di essere seguita da un professionista della materia puoi contattarci alla mail: madreinitalyinfo@gmail.com
Resto in attesa
Francesco
Buonasera,
copmlimenti per il sito. Molto utile!
Ho un dubbio: io mi trasferiro’ all’estero iscrivendomi all AIRE ma vorrei mantenere in Italia il conto corrente su cui mi accrediteranno lo stipendio in euro.
Pagherei le tasse solo all estero o lo stato italiano mi potrebbe fare questioni per via del conto corrente in Italia?
grazie mille!
Ciao Roberto,
l’Italia ha stipulato delle convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali.
Ne parlo un questo post: https://madreinitaly.info/convenzioni-contro-le-doppie-imposizioni-ecco-i-vantaggi/
Vedrai che la questione tasse riguarda la residenza e altri criteri a cui attenersi.
Buona lettura
Francesco
Buongiorno, innanzitutto complimenti per il sito che ho trovato molto utile.
Vorrei iscrivermi all’aire in Inghilterra e vorrei sapere se tale iscrizione potrebbe comportare dei problemi per quanto riguarda i miei piccoli rispiarmi in posta e in banca ( che lascerò qua perchè i miei genitori rimangono in italia). Grazie mille
Ciao Anonimo,
l’iscrizione all’AIRE attesta la tua residenza all’estero e non vedo alcun problema legato ai tuoi risparmi in Italia.
Buon viaggio
F
salve a tutti,
sono contento che un mio amico mi abbia suggerito questa pagina…
anche io ho alcune domande che credo necessitano un piccolo riassunto degli ultimi due anni:
allora ho lavorato piu di anno in portogallo, poi sono tornato per due mesi in italia e sono ripartito per la germania dove ormai mi trovo e lavoro da quasi 9mesi ed ho un contratto di due anni.
i miei colleghi mi hanno iniziato a parlare di questo aire e da qui ho iniziato a leggere l’articolo e tutti i commenti.
premetto che non ne capisco molto ma ho una conoscenza minima sul argomento, ma rimango comunque scettico rispetto questa iscrizione..a questo punto le domande:
1) sinceramente perchè l’iscrizione è obbligatoria, mi sembra un altra trovata della politica per far pagare tasse e sapere gli affari tuoi;
2)capisco l’aspetto documenti passaporti carta d’identità ed altro, ma alla fine i veri vantaggi se cosi vogliamo chiamarli quali sono?
3)io in germania non possiedo niente..pago l’affitto di una stanza (all inclusive) e basta, devo dichiarare qualcosa a qualcuno o solo all’AIRE;
4) dato che ho il domicilio in germania e la residenza in italia ed ovviamente in italia oltre i classici soldi (banca e posta) non ho nient altro devo fare una specie di denuncia dei redditi in italia ora che dovrò iscrivermi a questo AIRE, dato che in italia non ho mai lavorato;
5) ultima domanda, mio fratello l’anno prossimo va all’univ e i miei genitori dovranno fare l’isee per capire a che fascia di reddito siamo..io a questo punto come incido nel bilancio familiare..
Attendo curioso e speranzoso una risposta…vi ringrazio in anticipo…
Ciao Luigi,
cerco di risponderti in modo semplice, e lo faccio per punti.
1/2) L’AIRE è l’Anagrafe degli Italiani residenti all’estero. Non è obbligatoria per costringerti a pagare le tasse, ma lo è perché consente di monitorare quanti italiani risiedano all’estero, ed anzi ti consente di far valere alcuni diritti anche se vivi oltreconfine. E’ un po’ come se tu mi chiedessi perché è obbligatorio iscrivere un bimbo all’Anagrafe quando nasce.
Tu sei stato iscritto all’Anagrafe del comune italiano in cui sei nato e hai vissuto. Ora, se vivi in Germania, ti viene chiesto di attestare che la tua residenza è in Germania. E non devi farlo subito, ma solo quando la tua permanenza nel paese estero è superiore ai 12 mesi… Anzi, spesso ti consente di poter pagare le tasse solo nel paese estero in cui risiedi perché tra Italia e Germania esiste una convenzione contro le doppie imposizioni fiscali, e ti consiglio di dargli uno sguardo.
Anch’io ho scritto un bel post sull’argomento e lo trovi qui: https://madreinitaly.info/convenzioni-contro-le-doppie-imposizioni-ecco-i-vantaggi/
3/4) La dichiarazione dei redditi non si presenta all’AIRE ma all’organo competente del Paese in cui si ha la residenza che nel tuo caso è l’Italia finché non ti iscrivi all’AIRE e sposti la residenza in Germania. Rimando sempre al testo della convenzione che ti ho indicato sopra.
5) Non so se attualmente riulti a carico dei tuoi genitori ma spostando la residenza all’estero senza dubbio non inciderai nel bilancio famigliare…..
Ti sono piaciuto????? 😛
Spero tu sia soddisfatto….
Un abbraccio
Francesco
Grazie mille Francesco, ho suggerito questo sito anche ad amici.
Comunque ho capito che diventa obbligatorio in prossimità dell’anno e ovviamente ti da la possibilità di salvaguardare i tuoi diritti di cittadino all’estero.
Chiarissimo il paragone del bimbo all’anagrafe, ma quello che mi lascia perplesso è il fatto che ovviamente passerò sotto la lente di ingrandimento dello Stato Italiano, cosa con il quale non ci voglio avere niente a che fare, per quello lo considero come uno strumento per far sapere gli affari tuoi; perchè per esempio il comune del mio paese vuole la copia del contratto di affitto per non far pagare l’immondizia e altre piccole tasse ai miei genitori.
Mentre la seconda parte riguardante la dichiarazione dei redditi credo che dovrò sentire il commercialista per quanto riguarda tasse e dichiarazioni oltre a leggere bene tutto ciò che riguarda la doppia tassazione. Questo in particolare è un argomento piuttosto difficile, nel caso posso chiedere consulenza gratuita tramite di voi.
Ultima cosa, ma se io decido di non iscrivermi a cosa vado incontro, andrò ad informarmi anche presso l’ambasciata o il consolato, ma volevo capire bene tutti gli aspetti.
Ti ringrazio ancora per la disponibilità e la pazienza
Ciao Luigi,
se avessi bisogno di consulenza, mettiamo a disposizione i professionisti con cui lavoriamo che erogano consulenze via mail o skype. Trattandosi di professionisti di settore (consulenti del lavoro, commercialisti, avvocati, esperti aire etc) le consulenze hanno un costo. Per ciò che riguarda l’aire fai riferimento al Consolato, non all’ambasciata.
Buona giornata
Ciao,
Io vivo, lavoro e pago le tasse in Svizzera avendo un contratto di 6 mesi che al termine dovrebbero rinnovarmi.
Dato che l’iscrizione all’A.I.R.E. non è obbligatoria per I primi 12 mesi cosa succeede, a livello di tassazione, se mi iscrivo al 12esimo mese o quando so per certo di rimanere qui per un lungo periodo? Le tasse che ho pagato qui nei primi 12 mesi le devo pagare anche in Italia? O solo in Italia? O dimostrando che ho vissuto, lavorato e pagato le tasse in Svizzera non le pago in Italia? In Italia ho due case…in cui ovviamente non abito e che ho affittato
Ciao Fabio,
secondo la convenzione tra Italia e Svizzera contro le doppie imposizioni fiscali, sei hai la residenza in Italia, finchè non ottieni quella svizzera, dovrai fare dichiarazione in Italia. Questo non vuol dire pagare le tasse due volte, ma pagare eventuali differenze. Se dai uno sguardo al testo della convenzione senza dubbio ti chiarirà le idee. Per ogni necessità, sono a disposizione dei nostri utenti i professionisti di settore con cui collaboriamo e che erofgano consulenze skype o mail secondo un proprio tariffario. Per i beni e i redditi che percepisci in Italia, devi pagare le tasse in Italia.
Buona serata
Buongiorno!
Sono uno studente prossimo alla laurea Magistrale nelle Federazione Russa.
In tutto ho 3 visti: 2 da sei mesi ciascuno, 1 da un anno.
Posso iscrivermi al registro A.I.R.E presso il consolato italiano presentando i visti e le registrazioni del domicilio relative ai 2 anni trascorsi?
Grazie!
Ciao Luigi,
certo che puoi iscriverti all’aire. Al Consolato sapranno fornirti tutte le delucidazioni a riguardo.
Buona serata
Salve. fra pochi giorni mi trasferirò in Polonia perché ho trovato un lavoro. Il contratto è di 6 mesi, ma molto probabilmente verrà rinnovato a tempo indeterminato. Cosa devo fare per evitare una doppia tassazione? Iscrivermi all’AIRE o no? Grazie mille
Ciao Massimo,
puoi dare uno sguardo alla Convenzione tra Italia e Polonia contro le doppie imposizioni fiscali. Certamente ti chiarirà ogni dubbio.
Buona serata
Salve ! se ho capito bene prima di un anno che si è residenti stabilmente in Francia provenendo dall’Italia iscriversi all’aire è solo facoltativo, invece dopo un anno è obbligatorio, e per quanto riguarda la richiesta di una nuova carta d’identità in caso di smarrimento qui in Francia ho già avuto le delucidazioni che cercavo, allora mi sorgeva un altro dubbio : Premettendo che non sono venuto via dall’Italia solo per quello ma anche e soprattutto per il lavoro, adesso che sono regolarmente residente in Francia e ho chiuso qualsiasi rapporto con l’Italia es : ho venduto la casa che avevo di proprietà, ho chiuso i c/c, ho preso la carta vitale qui in Francia ecc… mi sono rimasti in sospeso solo dei pagamenti con la fatidica Equitalia, detto quanto, se io mi iscrivo all’aire per cui il consolato italiano qui in Francia comunicherà al mio vecchio comune italiano che sono residente all’estero, potrò essere perseguito dall’equitalia anche qui in Francia ?
Ciao Sergio,
nel momento in cui hai un indirizzo di residenza credo che Equitalia possa scriverti a quell’indirizzo.
In bocca al lupo
Buongiorno, fra qualche giorno mi trasferirò all’estero in Repubblica Ceca (ma penso il discorso valga anche per qualunque altro paese), dove intendo lavorare regolarmente. Il fatto è che in Italia sono pensionato statale in quanto riformato per motivi di salute. Se lavorassi in Italia come dipendente perderei il 50% della pensione e ci sono alcune interpretazioni provinciali dell’INPS che sospendono addirittura l’erogazione del beneficio pensionistico. Ma all’estero da anonimo che succede? La pensione faticosamente acquisita in Italia non me la tocca nessuno! Mentre se mi iscrivo all’AIRE lo Stato viene a sapere che lavoro e addio pensione?
Caro Preoccupato,
comprendo le tue preoccupazioni e credo che regolarizzando la tua posizione staresti più tranquillo, nonostante il possibile rischio della perdita della pensione.
Per poterti dare una risposta bisognerebbe conoscere meglio la tua situazione.
Un abbraccio
F
Ciao,
Complimenti per il blog.
Vivo in Australia da più di 1 anno, mia moglie e mio figlio sono qui da alcuni mesi, siamo tutti regolarmente iscritti all’Aire. Io lavoro in Australia per una ditta australiana, mia moglie ha contratto a tempo indeterminato in Italia, per un’azienda italiana. Mia moglie l’anno scorso ha chiesto ed ottenuto 11 mesi di aspettativa, che scadrà il prossimo 30 giugno 2016. Dal 1 luglio dovrebbe riprendere a lavorare, ma è incinta. Quindi la domanda è questa: può mia moglie percepire la maternità anche se attualmente risulta residente in Australia? Il suo contratto è regolato con la legge italiana e con contributi previdenziali italiani. Infatti continua a pagare le tasse in Italia.
Resto in attesa di una risposta, grazie anticipatamente.
Saluti
Fabio
ciao Fabio,
ti premetto che per questo genere di consulenze ci affidiamo a professionisti qualificati in grado di fornire risposte date dall’esame della situazione fatto in modo approfondito.
Per questo puoi scriverci a madreinitalyinfo@gmail.com ed io mi limito ad esprimerti un mio parere:
credo che tua moglie abbia diritto all’indennità di maternità in quanto dipendente di azienda italiana e regolare contribuente in Italia.
Un abbraccio
F
Salve, Io sono in Uk da 6 mesi e lavoro in ospedale come infermiera. Non ho ben capito per quanto riguarda il pagamento delle tasse in Italia, per quale motivo mi converrebbe iscrivermi all’AIRE? Grazie mille in anticipo per un eventuale delucidazione.
Claudia,
iscriversi all’AIRE diventa un obbligo dopo 12 mesi di permanenza in un paese estero. Oltre a questo tra Italia e UK esiste una convenzione contro le doppie imposizioni fiscali che consente di pagare le tasse solo nel paese estero a condizione che si risponda a determinati criteri enunciati nel testo della convenzione stessa.
Uno di questi criteri è assumere la residenza nel paese estero ed il primo passo è quello di iscriversi all’AIRE…
Saluti
Francesco
Ciao Francesco,
scusa per il ritardo e grazie per la tua risposta. Seguirò il tuo suggerimento.
Ciao
Salve a tutti,
Complimenti per il blog anche se apparentemente non capisco piu l italiano ed una cosa non mi e’ ancora chiara:
Mi sembra di capire sono obbligato ad iscrivermi dopo 12 mesi di permanenza all estero.
Io non voglio iscrivermi all aire al momento; Quali sanzioni (se presenti)ci sono?
Un altra domanda se mi permettete, per avere la patente inglese e’ necessario iscriversi all aire. Ma se io non mi iscrivo posso comunque guidare con la mia patente italiana in uk dopo 3 anni che vivo qui?
Grazie mille ho girato un po in internet ma non riesco a capire esattamente.
Ciao Fabrizio,
a quanto ne so attualmente non sono previste sanzioni per chi non si iscrive all’AIRE.
Per quanto riguarda la patente il WEB è pieno di questo tipo di informazioni.
Primo fra tutti il sito del consolato che si occupa delle patenti e che trovi qui: http://bit.ly/1pyBkz5
Un abbraccio
Francesco
Salve,
Grazie mille per il Blog e le informazioni.
La mia situazione e’ molto ma molto complicata ed ho bisogno del vostro consiglio.
Mi sono trasferita nel 2011 con la mia famiglia in Inghilterra e solo poco tempo fa sono venuta a conscenza dell’obbligo di registrarmi all’AIRE, questo perche’ il passaporto delle mie figlie e’ scaduto a novembre dell’anno scorso e non sappiamo che fare anche perche’ non hanno la carta d’identita’ per viaggiare e rinnovare il passaporto in Italia. Sta di fatto che stavo pensando se fosse possibile viaggiare con i loro passaporti e siccome sono minorenni, rinnovarlo per loro presso la Questura di residenza in italia.
Il fatto che mi preoccupa di piu e’ che la scadenza all’iscrizione e’ dopo 90 giorni ed il fatto che siano passati quasi 5 anni mi preoccupa molto. Che consiglio mi dareste? Se mi iscrivo ora, devo pagare una multa?
Il fatto che mi preoccupa ancora di piu e’ che le mie figlie maggiorenni sono all’Univerista’ in Italia e risiedono presso la casa comunale dove abbiamo vissuto per anni. (16 anni)
Quindi la mia preoccupazione e’ che se tolgo la mia residenza in Italia, ci saranno consequenze sulla casa comunale?
Scusate per il lungo messaggio, solo che devo chiarirmi prima di prendere decisioni affrettate.
Grazie in anticipo.
Gioia
Ciao Gioia,
per poterti dare un consiglio sensato dovremmo conoscere più nel dettaglio la tua situazione.
In linea generale, ti consiglio di recarti al consolato e farti consigliare da loro come risolvere nel modo più semplice la questione documenti.
Se sposti la residenza in UK senza dubbio non risulterete più residenti nella casa che avete in Italia.
Non so cosa questo possa comportare per Voi se non le normali conseguenze della perdita della residenza.
Per maggiori INFO e se necessiti d una consulenza più dettagliata puoi scriverci alla nostra mail a: madreinitalyinfo@gmail.com
Buona fortuna
Francesco
Salve e complimenti per blog e tutte le informazioni annesse. Vi scrivo perché non ho trovato un caso come il mio e pertanto chiedo informazioni per me. Sono in Brasile da due anni e mezzo senza permesso di soggiorno. Non ho i soldi per tornare a vivere in Italia. Sono pertanto irreperibile in Italia e costretto a rimanere in Brasile, ma vorrei regolarizzare la mia posizione con l’AIRE in vista della possibilità di regolarizzare la mia posizione in questo paese. E’ possibile iscriversi all’AIRE con il solo documento dell’energia elettrica sul quale risulta la mia residenza pur non avendo il suddetto permesso? Ringrazio per l’attenzione.
Ciao Paolo,
non capisco perché tu non abbia nessun altro documento oltre la bolletta.
Puoi recarti in consolato con qualunque documento che attesti la tua identità oppure chiedere a loro un suggerimento su come operare.
Francesco
salve a tutti,gentilmente avrei bisogno di una risposta. se mi sposo all estero posso registrare solo il matrimonio al consolato ed evitare liscrizione all aire? Ache vivendo allestero,se torno in italia una volta l anno,sono comunque obbligato ad iscrivermi all aire perche sposato?
Ciao Mauro,
ti iscrivi all’AIRE quando vivi per più di 12 mesi in un Paese estero.
Quando torni in Italia per brevi periodi non hai necessità di rispostare la residenza. Quindi se vivi all’estero e ti sposi all’estero puoi registrare il matrimonio al consolato ma non mi è molto chiaro quale sia il tuo problema e dunque puoi chiedere direttamente all’ufficio consolare come meglio comportarti
Saluti
Salve,
Mi trovo alle canarie per avviare una attività commerciale, ho avuto enormi ostacoli, prima di tutto impossibilita di avere la residenza in quanto non ho ne’ un contratto di lavoro, ne di affitto, impossibilita di aprire un conto bancario qui e trasferire il mio denaro. Dovro uscire dal paese entro sei mesi perche non posso restare con la mia auto targata italia e ora apprendo che se otterro la residenza saro obbligata a cambiare la targa, procedura da impazzire visto che in tutti gli uffici pubblici dell isola nessuno sa dare informazioni e non ci sono agenzie dedicate. Ecco il trattamento riservato a noi investitori italiani, mentre i vagabondi di tutta europa parcheggiano i loro mezzi scassati per tutto l anno sulle scogliere senza essere visti. Grazie per la chiarezza del sito e’ utilissimo.
Elisa,
se hai bisogno di aiuto possiamo metterti in contatto con il nostro consulente in Spagna che potrà guidarti in modo professionale.
Saluti
Buongiorno ! mi sono trasferito stabilmente qui in Francia con mia moglie 8 mesi fa tagliando definitivamente il cordone ombelicale con l’Italia. Avendo già la regolare residenza con relativo lavoro, se noi non ci iscrivessimo mai all’aire, a cosa andremmo incontro ?
(PS) : Ci tengo a rifarvi i complimenti per questo sito, per la gentilezza, e per tutti i chiarimenti che date.
Ciao Sergio,
senza l’iscrizione all’AIRE vengono meno dei diritti che avreste stando all’estero e risiedendovi ufficialmente.
1) La possibilità di rinnovare i documenti tramite il consolato senza dover ogni volta tornare in Italia
2) Le tasse. Affinché la residenza fiscale sia in Francia è bene spostare anche la residenza civile.
Saluti
F
Salve..Grazie per l ‘ utilissimo sito.
Vorrei chiedervi un suggerimento per la mia personale situazione.
Da qualche anno trascorro 9 10 mesi in islanda.
Non sono mai stato I scritto all ‘ aire e un anno fa ho lavorato 9 mesi con regolare contratto in islanda.
Mi chiedevo se sia il caso di I scriversi all ‘ aire o meno per evitare doppia tassazione anche perché pago tasse ‘piene’ in islanda e certo non voglio pagarle anche in italia dove non ho nulla di proprieta . Ho Solo mantenuto la residenza non sapendo cosa fare.continuo a pagare tasse sui rifiuti e altre cosucce base rientrando nel nucleo familiare dei genitori avendo li’ la residenza italiana ma stando fisicamente 2 mesi l’anno in ferie.
Sicuramente non vorrei trovarmi a Dover pagare tasse sul salario percepito in islanda.
L’altra domanda e’:Necessito l’iscrizione all aire per trasferire eventuale disoccupazione da islanda a italia?
Grazie mille
Ciao Giovanni,
per maggiori chiarimenti consulta la convenzione tra Italia e Islanda contro le doppie imposizioni fiscali, ma affinché la tua residenza fiscale sia in Islanda, con pagamento delle tasse solo in Islanda, devi provvedere all’iscrizione all’AIRE.
F
Salve, complimenti per il sito. Ho ricevuto una proposta di lavoro dalla francia. Io inizierò a lavorare in italia a luglio e dovrei trasferirmi in francia a novembre. Aprirò dunque la partita iva qui in italia, ma una volta trasferito all’estero posso mantenerla aperta ed usarla per fare lavori saltuari in italia o devo a aprire una partita iva francese? Inoltre oltre a pagare le imposte francesi per il mio lavoro da dipendente in francia dovrò anche versare tasse in italia (doppia tassazione) se non sposto la residenza? Se la sposto e mi iscrivo all’AIRE cambia qualcosa? Se e quando tornerò in italia è possibile spostare i soldi dal conto francese a quello italiano o devo pagare delle tasse?
Grazie mille
Ciao Stefano,
grazie per i complimenti. Come puoi immaginare, la risposta a quanto ci chiedi è abbastanza articolata e richiede un esame specifico della tua situazione. La questione tasse è strettamente legata alla residenza, quindi intanto per chiarimenti ti consiglio di consultare la convenzione tra Italia e Francia contro le doppie imposizioni fiscali. Ti informo inoltre che proprio per poter rispondere a tutti in modo professionale ed esaustivo, viste le tante richieste che riceviamo, che a breve attiveremo in beta un servizio di consulenza virtuale via mail. In questo caso ti consiglio di scriverci su madreinitalyinfo@gmail.com
Salve,
Ho trovato questo blog e inanzitutto mi complimento per il vostro lavoro.
Volevo esporvi la mia situazione.
Vivo e lavoro in Spagna ormai da anni e non ho mai fatto l iscrizione all Aire,son in possesso di un appartamento in Italia e pago le tasse di questo immobile da sempre fino al canone RAI.
Ho intenzione di comprare casa in Spagna e chiedendo a commercialisti italiani e spagnoli, nessuno fino ad ora mi ha saputo rispondere in maniera chiara.
Fin dal primo anno che mi son trasferito ho sempre pagato le tasse in Spagna sul mio reddito( son dipendente di una impresa quindi non ho partita IVA e ne son imprenditore) e le tasse in Italia per la proprietá della casa pero non tenendo nessun “incoming” in Italia non faccio la dichiarazione dei redditi.
Spero abbiate una risposta
Un ringraziamento in anticipo
G.
Ciao Giovanni,
lo strumento più autorevole a cui attenerti è a mio avviso la convenzione tra Italia e Spagna contro le doppie imposizioni fiscali.
Non conosco abbastanza la tua situazione da poterti rispondere in modo esaustivo, ma in linea generale per ciò che riguarda dichiarazione e tasse fa fede la residenza e la residenza fiscale in particolare. Credo che tu, avendola in Italia, avresti dovuto fare dichiarzione in Italia e pagare eventuali differenze. Per maggiori chierimenti puoi scriverci a madreinitalyinfo@gmail.com e avvalerti del nostro consulente virtuale.
Saluti
Ciao sono regolarmente iscritta all’AIRE , ma non ho iscritto i miei due bimbi nati in UK.
Posso semplicemente correre ai ripari o ci potrebbero essere delle ripercussioni?
Grazie
Buon pomeriggio è un po che non leggo risposte, ma io ci provo lo stesso a scrivervi.
Questa è la mia situazione e non so se iscrivermi all’AIRE:
sono un libero professionista italiano, lavoro in tutto il mondo e ho sempre pagato le tasse in Italia. Da 8 anni ho una relazione sentimentale in Spagna e ovviamente passo molto del mio tempo li, diciamo più li che in Italia..
Ora ci siamo sposati e ho chiesto la residenza come cittadino permanente membro della UE, visto che passo qui molto più tempo. Io non ho capito una cosa una cosa in generale: possibile che uno viva in un posto e lavori in un altro? Il mio caso è proprio così, quando io sono a casa in Spagna, NON lavoro, anche se ci sto molto tempo, per lavorare mi sposto in giro per il mondo (sono un musicista)..
Dove le devo pagare la tasse adesso? Chiedendo la residenza permanente in Spagna come cittadino UE, perdo quella in Italia?
Grazie dell’attenzione..
FILIPPO
Ciao Filippo, si hai ragione. È un po’ che non rispondiamo e ti spiego il perché. Dal primo giugno abbiamo attivato i nostri servizi che troverai nella pagina delle consulenze nel menù principale.
Principalmente eroghiamo consulenze su tasse, Aire e pensioni. Per farlo ci avvaliamo di professionisti in giro per il mondo. Sono avvocati, commercialisti ed esperti in materia.
Vogliamo dare il massimo e trattandosi di risposte talvolta difficili, abbiamo deciso di creare consulenze professionali ad un prezzo veramente basso.
In questo modo Voi potrete dormire sonni tranquilli mentre Madre in Italy potrà crescere sempre di più creando nuovi prodotti e nuovi servizi utili a chi vuole trasferirsi all’estero.
Ti abbraccio forte
Francesco Menghini
Salve,
Il mio dubbio è questo.
Sono stato all’estero per circa 6 mesi (gen – giugno 2015), lavorando. Poi l’azienda è fallita e ho fatto la chiusura tasse e tornato in Italia. Sono ritornato a novembre 2015 per lavorare due mesi riaprendo le tasse e tornandomene in italia a fine Gennaio 2016( purtroppo dovevo finire alcune cose con l’azienda)
A febbraio, quind,i in italia e faccio domanda di disoccupazione per rimpatriati.
Ritorno all’estero a luglio e ricomincio a lavorare e riaprendo le tasse.
Ora vi chiedo, visto che non sono iscritto all Aire, il mio anno ricomincia da luglio o sono sommati i mesi ?
Perché so che dopo 12 mesi ci si deve iscrivere
Grazie mille, ottimo sito.
Salve, risiedo in Colombia da più di anno, paese in cui dichiaro. Mi accingo a iscrivermi all’Aire in novembre. Nel frattempo durante il 2016 ho trasferito legalmente dei risparmi da conto italiano a conto colombiano, parcheggiati solo per un iglior tasso d’interesse. Sono obbligato nel 2017 a compilare quadro RW?
Grazie
Cordiali saluti
Ciao Francesco 🙂 Innanzitutto complimenti per il tuo blog!
Anche se il post non è recente vorrei farti una domanda per quanto riguardo l’iscrizione all’aire.
Lavoro da due mesi in Austria e ho intenzione di restare all’estero, anche se non per tutta la vita, per lo meno per i prossimi anni. E quindi mi sto informando sull’iscrizione all’Aire.
La cosa che mi lascia perplessa è la questione sulla residenza fiscale: come si fa a spostarla definitivamente all’estero? Premetto che non possiedo immobili in Italia, ho ancora il conto corrente ma ho intenzione di chiuderlo. Però ho dei risparmi alle poste in Italia. Suppongo che quelli continueranno ad essere tassati secondo la tassazione italiana, ma dovrò pagare anche delle ulteriori tasse? Secondo te è consigliabile spostare anche tutti i risparmi al’estero?
Ti ringrazio
Anna
Buongiorno Anna e buongiorno a tutti coloro che mi leggono!
È da un po’ che posto questo messaggio e spero che arrivi a tutti coloro che hanno bisogno di risposte.
Madre in Italy eroga consulenze private via mail a 67€
Puoi trovare tutto quello di cui hai bisogno al seguente link:
https://madreinitaly.info/consulenze-per-italiani-allestero/
Questo servizio è nato per assicurare a coloro che lo chiedono, la massima professionalità nelle risposte.
Lo staff di Madre in Italy resta a disposizione per eventuali chiarimenti.
Francesco Menghini
Ciao, avrei bisogno di una informazione. Sono cittadina Italiana, iscritta all’AIRE perché risiedo in Svizzera da alcuni mesi.
Rientro spesso in Italia e partoriro’ a Maggio. Nel caso in cui mi trovassi in Italia al momento del parto, avrei diritto all’assistenza gratuita in ospedale pubblico?
Grazie!!
Buongiorno Camilla e buongiorno a tutti coloro che mi leggono!
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Francesco Menghini
Ciao, grazie innanzitutto per il servizio, lo trovo molto utile interessante.
Pensavo ci si dovesse iscrivere all’AIRE solo una volta ottenuto il visto permanente, ora vengo a sapere che è obbligatorio farlo dopo 12 mesi di residenza all’estero.
Vivo in Australia da più di 12 mesi e mi vorrei iscrivere. E’ vero che non avendo fatto l’iscrizione in tempo l’Italia mi chiederà le tasse su i soldi guadagnati all’estero, nonostante abbia già pagato le tasse in Australia? Non sono molti soldi, ma comunque non sarei mai in condizioni di pagarle di nuovi, anche perchè ho speso quasi tutto tra scuola e affitto etc…
Potrei avere un chiarimento su cui fare affidamento?
grazie mille
Ciao Alessandro,
È da un po’ che posto questo messaggio e spero che arrivi a tutti coloro che hanno bisogno di risposte.
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Francesco Menghini
buongiorno, complimenti per la competenza! Vivo in Giappone da oltre un anno e ora farò iscrizione Aire. Ho qualche dubbio che vorrei esporvi
1. ho 64 anni e il prossimo anno farò all Insp italiana la richiesta per la mia pensione. Ci sono problema non avendo più la residenza italiana?
2. ho un piccolo appartamento (prima casa) in italia . pagherò le tasse una volta iscritta a aire?
3. posso mantenere i conti correnti in Italia?
Mi fa piacere avervi incontrato. Grazie per vostra risposta
Carla
Ciao Carla, riguardo all’appartamento, io sono nella stessa situazione ma con la differenza che sto per trasferirmi all’estero in Inghilterra, mentre tu sei in Giappone già da qualche anno.
A questo proposito, in questi anni in Giappone senza l’iscrizione all’aire, hai dovuto pagare le sull’appartamento in Italia, mantenendo anche il conto italiano attivo? Non so se questo appartamento di cui parli abbia un mutuo no ma il mio ce l’ha.
Grazie,
Delia
Buon giorno, ho scritto qualche giorno fa senza aver ricevuto risposta !!!, vorrei saper se possibile come devo fare x trasferire la mia pensione alle Tenerife ??, vi ringrazio anticipatamente.
Ciao Battista,
per guidarti nel migliore dei modi e sciogliere ogni tuo dubbio, abbiamo redatto un’apposita guida che trovi a questo link:
https://madreinitaly.info/guida-pensionati-italiani-estero/
Resto a disposizione
Francesco
Buongiorno,
grazie per il vostro servizio ottimo e sempre utilissimo.
Sono un cittadino italiano, abito in Francia ma studio in Svizzera e lavoro come frontaliere in Svizzera da Settembre 2016.
Ho ottenuto l’affiliazione all’assicurazione sanitaria francese come frontaliere.
Secondo voi, dovrei iscrivermi all’Aire o devo aspettare la fine dei miei studi prima d’iscrivermi?
Vi ringrazio per l’attenzione.
Salve, mi chiamo William e sono cittadino italiano residente Brasiler. Voglio inscrivermi all`AIRE ma, come esposto dalla legge 470 del 1988 e replicato dal sito del consolato, l’iscrizione deve avvenire entro novanta giorni dall’arrivo. Se sono passati più di novanta giorni, sussiste qualche problema o é possibile inviare ugualmente l’iscrizione suddetta?
Ringrazio per l’attenzione,
ciao, nessun problema.
Ciao,
mi sono iscritta all Aire in Spagna ad aprile perché pensavo di restare qui per un periodo maggiore di 12 mesi.. per motivi personali, a settembre tornerò in Italia. come funziona per cancellare la iscrizione in questo caso? perché non saranno passati ancora 12 mesi.
un altra domanda: devo rinnovare la patente italiana che mi scade a luglio. se la rinnovo qui sarà omologata spagnola ed è un problema se poi torno in Italia?
Grazie
Buongiorno Elisa, per questo genere di risposte, Madre in Italy eroga consulenze private via mail a 147€. Puoi trovare tutto quello di cui hai bisogno al seguente link:
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Questo servizio è nato per assicurare a coloro che lo chiedono, la massima professionalità nelle risposte.
Lo staff di Madre in Italy resta a disposizione per eventuali chiarimenti.
Francesco Menghini
Ciao
Il vostro sito é FANTASTICO
Se lavoro per una societa francese ma per piu di metà anno lavoro in smartworking da casa mia in italia: cosa devo fare ?
Hanno previsto una legge per i casi sempre piu frequenti come il mio ?
Grazie
A presto