Partiamo da una mia personale esperienza.
Dopo quattro anni di duro lavoro, quello che sembrava utopico, è diventato reale e concreto, ed oggi posso dire di essere riuscito a vivere della mia attività on-line.
Questo non vuol dire essere diventato milionario, ma quantomeno vedere ripagato il lavoro che faccio, e soprattutto vedere la prospettiva di riuscire a realizzare molti dei miei sogni.
Mi correggo: non parliamo di sogni, ma di obiettivi.
Uno su tutti (che non è un sogno, ma un obiettivo appunto) è quello di poter lavorare in modo autonomo, nel vero senso del termine freelance.
Mi spiego.
Se stai leggendo queste righe è perché sei stato attratto dal titolo dell’articolo, che forse riassume proprio la tua ambizione.
Probabilmente sei stanco del tuo lavoro dietro ad una scrivania, sei demotivato, e immagini di trasferirti in un nuovo Paese, vedere premiati i frutti della tua esperienza e del tuo talento e sentirti gratificato dal fatto che i tuoi guadagni corrispondono alle tue fatiche.
Bene, oggi tutto questo è possibile.
Ma dove?
Come?
E soprattutto, quando?
Sono domande le cui risposte dipendono da te!
In fondo, non abbiamo parlato di lavoro autonomo?
Bene, la prima regola è assumersene la responsabilità, la gestione, e poi anche il successo.
Facciamo un esperimento insieme: mettiti davanti al PC e prova a cercare blog che ti spiegano come guadagnare online.
Ne troverai molti, davvero tanti, ma vanno valutate due cose, ovvie forse, che però vanno ribadite:
- Per guadagnare online non è necessario trasferirsi all’estero. Puoi farlo da qualunque luogo, anche dal divano della casa in cui vivi da quando sei nato
- Trasferirsi all’estero non necessariamente vuol dire dover lavorare online. Ci si trasferisce principalmente per cercare lavoro nel Paese estero
Quindi, trasferirsi all’estero e lavorare da remoto somma due diversi obiettivi, e sicuramente l’uno facilita l’altro.
Ma andiamo per gradi.
Devi sapere, o forse già lo sai, che la prima difficoltà che si incontra quando ci si trasferisce in un nuovo Paese è quella di trovare un lavoro.
Dovrai senza dubbio conoscere o migliorare la conoscenza della lingua parlata in loco; dovrai vantare delle ottime Skills perché se ti trasferisci in città grandi come Londra, Parigi o anche Amsterdam troverai una grandissima concorrenza e spesso alto profilo competitivo.
Giovani laureati provenienti da ogni parte del mondo che, come te, hanno deciso di allargare i propri orizzonti provando a vivere in un Paese diverso dal loro.
Probabilmente, stando alle stime, la metà di questi ragazzi realizzerà le proprie ambizioni, mentre l’altra metà tornerà a casa con in tasca una nuova esperienza.
In questo post scoprirai che esiste un altro modo per trasferirsi all’estero ed è direttamente collegato al WEB.
Già, nel corso degli ultimi anni sono nati nuovi lavori, ma soprattutto è in crescita un nuovo concetto di lavoro il cui modus operandi è riconducibile alle nuove tecnologie e a quanto consentono solo grazie semplicemente ad una connessione internet.
Madre in Italy ad esempio, nasce in questo modo.
Sulla piattaforma, oltre a trovare informazioni sul Paese che ti interessa, troverai delle guide a pagamento oppure, se ne hai bisogno, potrai chiedere una consulenza erogata da uno dei nostri esperti.
È ovvio che questo lavoro non richiede una base fissa, un cartellino da timbrare, un ufficio in cui recarsi. Potrei lavorare a Madre in Italy da qualunque Paese, da Roma, la mia città natale, oppure da Vienna, o da Londra, o da Amsterdam o da qualsiasi altro luogo, a condizione che esista una connessione Internet.
Vuoi un esempio pratico?
Il mese scorso sono partito per l’Indonesia e ci ho trascorso circa 5 settimane per realizzare un progetto di cui ti parlerò nei prossimi mesi.
Ho attraversato Indonesia e Malesia, fermandomi in diverse città e paesi, e devo dire che l’unico luogo in cui non ho trovato la possibilità di connettermi ad Internet è stato nel cuore della foresta pluviale.
A proposito, ecco alcuni dei miei scatti:
In qualunque altra località invece, in ogni hotel, la sera accendevo il mio computer e avevo modo di lavorare a Madre in Italy, monitorare che tutto scorresse bene, scrivere e pubblicare post, rispondere alle mail, gestire le consulenze.
Certo, non tutti hanno la voglia di aprire una piattaforma e lavorare duramente per raggiungere i propri obiettivi.
Ma lavorare da remoto non vuol dire necessariamente occuparsi di Internet Marketing, avere una propria piattaforma e avviare una attività online.
Ci sono molti altri modi per guadagnare online lavorando da remoto, e anche tu puoi intraprendere questa strada contando su ciò che ti piace, su ciò che sai fare, sulle tue capacità ed esperienza, semplicemente mettendole a disposizione del web.
Certo, se sei un idraulico, difficilmente potresti immaginare di applicare il tuo lavoro al web, ma ciò non toglie che tu possa mettere a frutto la tua esperienza sul web.
È molto più probabile semmai che tu apra un tuo sito, o una piattaforma specializzata, in cui fornisci guide su come fare l’idraulico, spieghi i segreti su come risolvere con il fai da te un imprevisto idraulico di semplice soluzione, oppure puoi pubblicare dei video tutoriali in cui insegni come cimentarsi con le tubature di casa…
È’ solo un esempio, ma rende l’idea in modo pratico di come ciascuno può utilizzare il web per ampliare le proprie opportunità di lavoro e guadagno.
Lo potremmo definire come “lavoro indiretto” tramite web.
Quali sono invece i lavori direttamente legati WEB?
Eccoli:
- Community Manager
- Digital Strategist
- SEO specialist
- Digital PR
- Copywriter
- WEB Analyst
- Sviluppatore WEB
- Social Media Manager
- Editor Video
- Photographer
Tutti questi lavori possono essere svolti in ufficio ma, la stragrande maggioranza delle volte, anche da remoto, ossia a distanza.
In questo articolo vedremo insieme come iniziare a lavorare da freelance e da remoto, ma prima ti devo fare una domanda importante: parli e scrivi in inglese?
Te lo chiedo perché su tutte le piattaforme che ti andrò ad elencare e dove potrai candidarti come freelance è richiesta la lingua inglese.
Questo significa che nel momento in cui un cliente è interessato al tuo profilo o a ciò che fai, salvo rare eccezioni, probabilmente sarà richiesta la conoscenza dell’inglese.
Quindi, ti rifaccio la domanda: a quale livello parli e scrivi in Inglese?
Se il tuo livello è buono, allora prosegui con la lettura del post.
In caso contrario invece, ti consiglio di frequentare una buona scuola di inglese… magari tramite il web 😉
Bene, fatta questa premessa entriamo nel vivo di questo articolo.
Ho diviso il post in due parti: nella prima troverai degli ottimi suggerimenti per iniziare a lavorare da freelance; nella seconda invece, ti elencherò le migliori piattaforme per trovare lavoro da remoto.
Andiamo con ordine.
INIZIA DA QUI
- Voglio trasferirmi all’estero: i miei suggerimenti
- 7 motivi per cui dovresti trasferirti all’estero
- E tu? Sei un cittadino del mondo?
- Trasferirsi all’estero: la forza della perseveranza
- Trasferirsi all’estero con la famiglia: 5 suggerimenti
- Come andare a vivere all’estero e lavorare da remoto
LA BUROCRAZIA
- Cos’è l’AIRE e perché iscriversi
- L’AIRE e l’assistenza sanitaria
- Residenza all’estero: e le tasse?
- Convenzioni contro le doppie imposizioni: ecco i vantaggi
DOVE ANDARE A VIVERE
- Vivere in Bulgaria
- Vivere nei Paesi Bassi
- Vivere nel Regno Unito
- Vivere in Germania
- Vivere in Polonia
- Vivere in Portogallo
- Vivere in Spagna
PER NOI NOMADI DIGITALI
- Come diventare un nomade digitale
- 6 suggerimenti per i Nomadi Digitali
- 10 skills che dovresti avere per diventare un nomade digitale
- Il mio piano d’attacco per diventare un Nomade Digitale
- Come lasciare il proprio lavoro e cominciare a viaggiare
- Guadagnare viaggiando: tante idee a cui non avevi pensato
- La gioia di viaggiare da soli
- Come andare a vivere all’estero e lavorare da remoto
- Lavori da casa? Aumenta la tua produttività con questi 5 suggerimenti
- Come superare la paura di volare: i miei consigli
- 5 modi per fornire la prova del proseguimento del viaggio
- Mi chiamo Fabiana e sono una nomade digitale
- Mi chiamo Giampiero, sono un filmmaker e nomade digitale
- La mia vita da Nomade Digitale a Madrid
- Le nostre destinazioni da Nomadi Digitali
- 6 oggetti quotidiani senza i quali non potrei mai viaggiare
- Come trovare gli alloggi più economici
ANDARE A VIVERE ALL’ESTERO
E LAVORARE DA REMOTO
Nelle righe che seguono troverai 5 piccoli segreti che potranno aiutarti a diventare un freelance di successo.
Sono semplici ma efficaci strategie che ho potuto sperimentare in prima persona e che dunque ti suggerisco per esperienza diretta.
Attenzione però!
Io non sono un guru del WEB e neanche ho il desiderio di diventarlo, quindi mi limiterò a guidarti rispetto alle cose che hanno portato me stesso a riuscire a vivere del mio lavoro, vendere i miei servizi e i miei prodotti, e viaggiare.
Fatta questa doverosa premessa, iniziamo.
1) NETWORKING
Se lavori o hai lavorato presso un’azienda ed ora hai intenzione di metterti in proprio, le prossime righe sono dedicate a te!
La prima cosa da fare infatti, quando si decide di mettersi in proprio, è quella di entrare in contatto con ogni singola persona che hai incontrato durante il tuo percorso lavorativo.
Il mio consiglio quindi è quello di preparare una mailing list di tutte le persone a cui vuoi inviare una mail e che potranno essere interessate alla tua attività o darti una mano ad ampliare altri contatti.
Inoltre potrai inviarla alla alle aziende alle quali vorresti proporti per lavorare da remoto.
Insomma, immagina di dover costruire una rete di contatti a cui indirizzare la tua nuova iniziativa.
Questa attività di networking andrà avviata circa due/tre mesi di avviare effettivamente la tua nuova attività da freelance.
In questo modo avrai tutto il tempo di rispondere alle mail e instaurare un rapporto con chi fosse interessato alla tua professionalità.
Ricorda…
Costruire una rete di contatti e trovare un lavoro sono due facce della stessa medaglia!
2) CREATI UN PORTFOLIO
A meno che il cliente non ti conosca, sarebbe opportuno creare un portfolio. (Qui c’è il mio!)
La maggior parte dei clienti che ti contatteranno infatti, ti chiederanno di poter verificare la tua esperienza e capacità e vedere un po’ di lavori che hai fatto in passato oppure di fornire delle referenze.
Se non hai un portfolio perché sei alle prime armi, non preoccuparti. In questo caso puoi creare comunque una serie di lavori da mostrare al tuo potenziale cliente.
Questo perché una regola da rispettare è quella di non improvvisarsi, e non mentire sulle proprie capacità.
Ad esempio, se sei un aspirante copywriter, scrivi una serie di articoli su diversi argomenti capaci di dimostrare quanto vali e le tue capacità di scrittura; se sei un grafico, metti insieme i tuoi lavori personali e fanne uno portfolio; se sei un aspirante social media manager, crea delle strategie di gestione dei social media per un’ipotetica campagna.
In questo modo il cliente conoscerà il tuo stile e sarà più propenso ad assumerti.
3) POTENZIA IL TUO BRAND
Cosa intendo con questo?
Voglio dire che quando inizierai a vendere il tuo lavoro, in realtà stai vendendo la tua professionalità e proponendo le tue capacità.
Purtroppo un dato di cui tenere conto è che se non piaci, non convinci, non generi fiducia, non verrai contattato da un potenziele cliente.
Ecco 3 suggerimenti per migliorare la tua “brand awerness”.
1) Crea un profilo su Linkedin ed inserisci ogni singolo dettaglio della tua esperienza lavorativa. Allarga la tua rete e partecipa attivamente alla piattaforma.
2) Crea una pagina Facebook! Allarga la tua rete e racconta giorno dopo giorno i tuoi successi professionali. Se hai un blog, posta settimanalmente degli articoli che riescano a coinvolgere la tua audience.
3) Crea infine un profilo su Twitter e ripeti la stessa strategia che hai attivato su Linkedin e su Facebook.
Mi raccomando, non scoraggiarti se vedi che non riesci ad aumentare i follower.
Ricordati che la qualità vince sempre sulla quantità.
Rimani concentrato, studia, e vedrai che con il tempo i risultati arriveranno.
Leggi anche:
- I migliori siti web per prenotare il tuo volo: la guida definitiva
- I migliori siti web per prenotare il tuo hotel: la guida definitiva
4) CREA UN SITO WEB PERSONALE
Sia che tu faccia il web-designer o il copywriter o il filmaker, se vuoi iniziare a lavorare da remoto, è opportuno che tu apra un sito web.
Se hai intenzione di trasferirti all’estero e vuoi iniziare a lavorare da remoto come freelance, prenditi un po’ di tempo e studiati tutto quello di cui hai bisogno per aprire un tuo sito e un tuo blog.
Sul sito potrai ad esempio inserire il tuo portfolio, o magari potrai cominciare a creare contenuti utili a dimostrarti esperto nella tua materia.
I motori di ricerca poi verranno in tuo aiuto, e se riuscirai a creare ottimi contenuti, i clienti riusciranno più facilmente a trovarti.
A proposito, qui trovi il mio sito web!
Da questo momento non avrai più bisogno di cercare un lavoro perché sarà il lavoro che troverà te 😉
Ora però, prima di andare avanti con questo post, lascia che ti dia una serie di suggerimenti per migliorare la tua vita… all’estero!
Enjoy°
5) PLANNING
Uno dei più erronei luoghi comuni è quello di pensare che diventare freelance significhi stare seduto su una spiaggia caraibica a sorseggiare un Daiquiri mentre guadagni senza far nulla.
Ma se tu non fai nulla, chi è che lavora per te?
Ricordati, sei autonomo!
Quindi, mi dispiace contraddirti, ma non è assolutamente vero che fare il freelance vuol dire vivere in vacanza, anzi, spesso ti ritroverai a lavorare anche MENTRE sei in vacanza.
Oltre al lavoro che dovrai svolgere per i tuoi clienti, come ho già detto, dovrai sempre continuare a potenziare una rete di contatti.
Dovrai essere attivo sulle piattaforme social, e se hai un sito web, dovrai lavorare sodo per creare contenuti. Dunque, anche in questo caso ti faccio una domanda:
Sei proprio sicuro di voler diventare un freelance?
Se la tua riposta è si, allora mettiti seduto e crea il tuo piano d’azione.
Questo passo dovrà essere fatto esattamente prima di inviare la mail a tutte le persone che hai incontrato sul lavoro (ricordi il punto 1?).
Crea planning delle cose che devi fare, datti delle scadenze, e cerca di rispettarle.
I momenti di sconforto non mancheranno, ma se rimani focalizzato su ciò che ti sei prefissato, vedrai che riuscirai ad ottenere tutto.
Bene, questi sono i miei 5 suggerimenti per diventare un freelance professionista e pianificare un lavoro da remoto.
Ricordati però che ognuno di noi ha la propria personalissima strada.
Qualsiasi cosa tu voglia fare, dal lavorare tramite una piattaforma o tramite il tuo sito web, ricordati che quello che hai davanti è un lavoro immenso.
Una volta che inizierai a guadagnare, allora potrai passare al secondo step: quello di partire e iniziare a lavorare da remoto.
Di seguito trovi le 5 piattaforme più note per trovare un lavoro da freelance.
Ricorda! Sono piattaforme dove è richiesta la conoscenza dell’inglese.
Nel caso in cui tu non ti senta ancora pronto, ti consiglio di leggere i seguenti articoli:
- 70 siti web per imparare bene l’inglese
- Come non imparare una lingua straniera
- Come migliorare il tuo inglese
- Imparare l’Inglese con Laura
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37 PIATTAFORME PER INIZIARE A
LAVORARE DA REMOTO
1) UpWork
UpWork è uno dei più grandi portali di lavoro online.
Sulla piattaforma puoi trovare e candidarti anche tu come graphic designer, project manager, programmatore o specialista in assistenza clienti.
La piattaforma consente di assumere un professionista da collocare all’interno di un progetto, e tu stesso puoi candidarti come freelance.
Vista la sua popolarità però (circa 1 milione e mezzo di utenti), trovare un lavoro non è molto semplice a causa dell’enorme concorrenza.
Ecco come funziona.
Se sei un imprenditore:
- Pubblichi un lavoro, racconti qual è il tuo progetto e di chi hai bisogno.
- UpWork analizza le tue esigenze, e dopo aver studiato il tuo progetto, ti invia una lista di probabili candidati.
- Dopo aver studiato i diversi profili, scegli il tuo candidato preferito.
- Utilizza la piattaforma per chattare e condividere file.
- Al termine del lavoro paga tramite la piattaforma.
Se sei un freelancer in cerca di lavoro:
- Compili il profilo e inizia a candidarti per i diversi progetti.
- Dopo aver accettato il lavoro, svolgilo nel migliore dei modi.
- Al termine del lavoro fatti pagare tramite la piattaforma.
Come già accennato, su questa piattaforma c’è un’enorme concorrenza. Tuttavia, il mio consiglio è quello di essere selettivi e concentrarsi esclusivamente sui progetti che ti piacciono veramente.
Quando lavori on-line, la reputazione è tutto.
Di seguito ci sono 5 consigli utili a trovare nuovi progetti:
A) ANALIZZA IL PROGETTO CHE STAI ANDANDO A REALIZZARE
Sei veramente in grado di realizzare il progetto?
Durante lo Skype, hai capito realmente quello di cui il cliente ha bisogno?
Cerca di capire se il progetto che stai accettando fa veramente al caso tuo, altrimenti ricevere una recenzione negativa penalizzerà la tua reputation professionale.
B) CONTROLLA LA TUA DISPONIBILITÀ
Per realizzare un progetto ci vuole tempo e determinazione, che magari in un particolare momento non puoi garantire.
Il mio suggerimento è quello di pianificare quanto tempo sarà necessario per realizzare il lavoro e accettarlo solo se sarai in grado di garantire il rispetto delle scadenze.
C) APPARI AL CLIENTE COME LA PERSONA GIUSTA
Una volta candidato, dimostra al cliente che sei la persona giusta per realizzare il suo progetto.
Fai valere le tue abilità e la tua esperienza. Se necessario, aggiungi una lettera di referenze di un cliente che ha già lavorato con te.
D) GESTISCI IL TUO TEMPO
Ci sono tante cose da fare durante la giornata. Sii realistico e pianifica quante ore dovrai dedicare alla realizzazione del progetto. UpWork è sicuramente, per chi cerca un lavoro da remoto, il portale più famoso del WEB.
Di seguito ho elencato 37 piattaforme che ti saranno sicuramente utili se hai deciso di trasferirti all’estero lavorando da remoto:
- Fourerr
- WeWorkRemotely
- Outsourcely
- Damongo
- Staff
- Fiverr
- GenuineJobs
- RapidWorkers
- Taskr
- StudentFreelancing
- FreelanceWritingJobs
- TextBroker
- OnLineWritingJobs
- College Recruiter
- PeoplePerHour
- YunoJuno
- Guru
- MiniJobs
- Writerbay
- GigDollars
- SimplyHired
- Redgage
- Freelancer
- Freelance Photo Jobs
- Scribendi
- Craigslist (Anche in Italiano)
- ArtWanted
- 99Design (Anche in Italiano)
- CrowdSpring
- DesignCrowd
- Geniuzz
- HexiDesign
- TopTal
- SeoClerks
- ProgrammerMeetDesigner
- Joomlancers
Finisce qui la mia lista delle piattaforme utili per iniziare a lavorare da remoto.
Se anche tu ne conosci qualcuna o hai già lavorato per qualcuna di queste, non esitare a scriverlo nei commenti.
Buon lavoro!
[…]
Ehi, aspetta un attimo prima di cambiare pagina.
Se sogni di trasferirti ma non sai da dove cominciare, ecco un test che ti aiuterà a capire qual è la strada da percorrere.
Bene, ora siamo davvero pronti.
Clicca qui e scarica gratuitamente la guida che ti svelerà quali sono le 11 cose da sapere prima di trasferirsi all’estero…
In bocca al lupo!
Francesco
5 commenti su “COME ANDARE A VIVERE ALL’ESTERO E LAVORARE DA REMOTO”
Ciao Francesco, piacere Francesco 🙂
Io volevo farti una domanda su questa cosa. Lavori all’estero, ma per la questione tasse, come gestisci la cosa? Le paghi all’italia o al paese dove vivi? Ad esempio, se io vendo ebook e audio corsi da me creati qua in italia, ma vivo all’estero, le tasse dove le pago se decido di cambiare luogo per dire ogni tot mesi?
Grazie mille
Francesco.
Ciao Francesco,
in realtà non fa differenza “dove lavori” o “dove vivi”, ma dove hai la residenza fiscale e relativamente al lavoro autonomo, dove hai aperto la tua posizione libero-professionale, ossia se pur vivendo all’estero lavori con partita iva italiana.
Proprio per la mole di Italiani che lavorando all’estero incontrano dubbi sulla questione, su Madre in Italy è possibile richiedere consulenze personalizzate che prendono in esame il caso specifico perché in realtà vanno valutati molti dettagli.
Se vuoi richiedere una consulenza questo è il link: https://madreinitaly.info/consulenze-per-italiani-allestero/
Ciao e in bocca al lupo
Francesco Menghini
Ciao!
Domandona:
Cittadino italiano, che lavora in Italia, trova la necessità di andare a vivere in un paese estero.
Riesce, grazie al lavoro in remoto, a mantenere lo stesso contratto con la stessa azienda italiana, tramite accordo personale.
Cosa succede ora?
La residenza fiscale è sempre italiana?
Le tasse da pagare sono solo quelle italiane o anche quelle del paese straniero dove risiede (dove attualmente ha firmato un contratto per affitto di un appartamento e nulla più)?
Sapresti darmi qualche delucidazione? Sono sicuro che qualcosa mi sfugge.
Grazie in anticipo per la tua risposta.
Ciao David,
la questione è articolata perché bisogna entrare nel dettaglio, ed è da questo che si può valutare la tua situazione
Per questo eroghiamo apposite consulenze scritte erogate da professionisti della materia ed il cui onorario è di 147 euro.
Trovi tutto a questo link:
https://madreinitaly.info/consulenze-italiani-estero/
Buona giornata
Ciao Davide, sono nella tua stessa situazione: vivo all’estero ma ho mantenuto il legame con l’azienda italiana per cui lavoro da remoto. Hai avuto qualche delucidazione? Grazie, e buona serata!